venerdì 20 febbraio 2015

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Celtic-Inter 3-3: il re è (abbastanza) nudo.


Prima di tutto, una notazione di contorno, ma non ininfluente: è la prima partita di grande calcio internazionale che i nostri hanno giocato dall'eliminazione in Champions League con Leonardo in panchina.

Un po' il fatto che all'estero questa coppa, l'Europa League, conta di più, un po' il fascino che per la sua storia l'Inter continua ad esercitare, un po' infine la suggestione di una rivincita cinquant'anni dopo.

Fatto sta che il clima nello stadio del Celtic era quello delle grandi occasioni.
E il pubblico era quello che una squadra sogna, quando gioca in casa.

Come ha affermato il Mancio nel dopo partita, questo elemento è stato determinante per il “ritorno” degli scozzesi, li ha trascinati letteralmente a riagguantare il risultato.

A conferma del fatto che non esistono due modi di tifare (cioè di esprimere amore per la propria squadra): la si sostiene e la si incoraggia, soprattutto quando fa male, perché è allora che ha bisogno del suo pubblico.

Prendere le distanze col sarcasmo, i fischi, il dileggio e gli insulti non è un modo di tifare è solo un modo di esprimere le proprie frustrazioni.

Nella foto (Inter.it), spettacolo e calore nel tifo ieri sera al Celtic Park.
Detto questo, la partita è stata ricca di insegnamenti che, per quanto mutevole sia il calcio, anche da una partita all'altra, potrebbero rivelarsi definitivi.

L'insegnamento principale è che questa squadra, anche dopo le correzioni apportate col mercato di gennaio, ha delle debolezze strutturali fortissime.

Anche un tecnico di valore ed espertissimo come Mancini incontra enormi difficoltà a trovare la quadratura del cerchio, a individuare le soluzioni che, in relazione alla scelta degli uomini come del modulo, diano affidamento e certezza.

Torniamo con un risultato teoricamente utile, ma anche con alcune conferme negative preoccupanti.

Partiamo dal modulo: il rombo non è né meglio né peggio degli altri, ma giocato da questi atleti lascia aperti spazi troppo invitanti per gli avversari.

In teoria il rombo assicura una buona protezione ai centrali difensivi, perché subito davanti a loro prevede il posizionamento di un incontrista (nel nostro caso l'ottimo Medel).

Ma poiché il pesce puzza dalla testa, i problemi dietro nascono dalle prestazioni di chi gioca in avanti.

Una punta deve essere fissa, poderosa, potente nella progressione, capace di far alzare la squadra e nello stesso tempo di obbligare i due centrali avversari a restare in zona.

Ma l'altra, insieme al trequartista, deve essere in grado di svolgere per 94' un compito gravosissimo:  insidiare la difesa avversaria e anche ripiegare TEMPESTIVAMENTE sulla propria fascia di pertinenza, per impedire che il terzino si trovi a fronteggiare due avversari.
Non sto parlando di generosità. Non serve inseguire generosamente: serve essere al punto giusto nel momento giusto.

Altrimenti si possono allargare le mezze ali: ma in quel caso la seconda punta e il trequartista devono retrocedere centralmente, sempre in modo tempestivo, per non lasciare un buco in mezzo.

Sono tutte cose che si possono fare; movimenti e sincronismi che si provano e riprovano ripetutamente in allenamento proprio per armonizzarli.

Ma devi avere uomini velocissimi, potenti, disposti al sacrificio e in grandi condizioni: basta un ritardo nel recupero per creare la superiorità numerica avversaria e mandare in tilt l'intero sistema difensivo.

Se giochi contro una squadra che fa della veemenza offensiva la sua carta vincente paghi, paghi più di quanto accada solitamente in Italia, dove c'è maggior calcolo, maggior saggezza tattica.

C'è il rovescio della medaglia: il Celtic lascia autostrade invitanti per i nostri attaccanti, che in Italia non ti lascia nessuno.
Però in Italia nessuno attacca con quella veemenza devastante e un po' avventurista.

Questa situazione spiega in parte un risultato così éclatante.
In parte perché poi ci si sono messi, da una parte e dall'altra, gli errori individuali.

Solo che gli errori individuali diventano più probabili se alla mediocrità del singolo, si aggiunge la precarietà determinata dalla situazione di gioco.

Giocando in quel modo da una parte il Celtic, se avesse incontrato una squadra quadrata, avrebbe subìto probabilmente un 4-0  definitivo, perché sul 2-0 per noi, fossimo stati capaci di restare compatti, ci si sarebbero aperte praterie invitanti.

Dall'altra però gli scozzesi grazie al loro modo impetuoso di interpretare la partita sono riusciti due volte a raddrizzare il risultato e, nel computo delle occasioni, probabilmente sono stati più pericolosi.

I nostri problemi sono cominciati in attacco, dove Icardi si è confermato insostituibile, ma ha anche evidenziato che non avrebbe dovuto giocare questo match, per le sue condizioni fisiche.

In pratica Maurito in fase offensiva è stato inesistente e paradossalmente si è visto di più in qualche ritorno insolito.

Con una punta centrale nostra inoffensiva, gli scozzesi hanno potuto ovviamente spingere ancora di più.

I problemi sono proseguiti con Palacio, autore sì di due gol e di una prestazione generosissima, ma anche spesso in ritardo nel pur importante sforzo di copertura.

L'avrebbero potuto aiutare le mezze ali, spostandosi tempestivamente sugli esterni per accorciare il percorso di rientro del Trenza.

Ma Kuzmanovic non è un fulmine di guerra e Guarín era in giornata di scarsa vena, anche comprensibile, dopo diverse prestazione super, ravvicinate.

Si presentavano così per l'offensiva scozzese due varianti, entrambe invitanti: il raddoppio sulla fascia, che metteva in crisi il nostro terzino e creava imbarazzo di conseguenza ai difensori centrali; oppure il lancio lungo diretto sulle punte e a scavalcare il centro campo, effettuato tra l'altro in condizioni di assoluta tranquillità.

In entrambi i casi i nostri centrali andavano in crisi.
In gran parte per i limiti loro (per esempio sui lanci lunghi e alti che cercavano le punte) in parte perché era stato messo in crisi il sistema di organizzazione difensiva.

Con questo non voglio dire che un altro modulo avrebbe dato risultati diversi.
Come sostengo da tempo, a torto o a ragione, la mia convinzione è che si possa migliorare molto (e il Mancio lo sta facendo), ma che i problemi di fondo siano strutturali, di organico.

Accentuati ieri dall'impossibilità di schierare Brozovic, dalle cattive condizioni del recuperato Icardi, dalla prestazione insolitamente negativa di Juan Jesus (che sarà criticabilissimo, ma a volte ha giocato meglio).
Se ci si aggiunge la lentezza di Kuz e la mancanza di brillantezza del Guaro, la situazione diventa chiara.

Se il risultato non è stato negativo, lo si deve alla prestazione super di qualche giocatore, da Carrizo a Medel, fino (soprattutto) a Shaqiri.

Nella foto (Inter.it), Gary Medel, autore di prestazione davvero gagliarda.
Campagnaro, Ranocchia, Santon e Palacio hanno dato quello che era nelle loro corde e non mi sento di criticarli.
Certo se al loro posto  avessimo giocatori molto più forti, le cose sarebbero andate diversamente, ma non li abbiamo e dobbiamo sostenere questi.

In conclusione, per essere davvero una squadra competitiva anche a livello internazionale, ci mancano, considerato che Icardi è stato un problema contingente, una seconda punta con le caratteristiche di Palacio ma più potenza, un'ala, un altro centrocampista come sembra essere  Brozovic.
E poi, ma anche soprattutto, qualche difensore. Possibilmente forte.

Allora potremmo giocarcela con quasi tutti e con qualunque modulo.

Un altro problema evidenziato dalla partita è costituito dall'annosa discussione su difendere alti o aspettare e ripartire.

Questa secondo me è l'unica vera alternativa, perché poi i moduli vanno scomposti nelle due situazioni di gioco, difensiva e offensiva.
E per difendere, difendono tutti con nove uomini dietro la linea della palla (se ci riescono, cioè se hanno giocatori veloci e di sacrificio), mentre per l'attaccare, se si tratta di una ripartenza rapida si attacca con gli uomini che riescono a proporsi, se si tratta di un attacco manovrato, sale tutta la squadra e si proiettano in area 4-5 attaccanti secondo le situazioni.

Sono del parere che ci si possa difendere in entrambi i modi, dipende anche dai giocatori di cui disponi.

La difesa altissima, con il pressing sul portatore di palla sin quasi nell'area avversaria è efficace ma dispendiosa, non puoi farla per più di 30-40 minuti.

La difesa bassa, se ti fai schiacciare, se non esci mai con la palla, se rinvii a casaccio e la prendono sempre loro, alla fine ti tradisce.

Se invece hai difensori capaci di appoggiare con calma su centrocampisti che costruiscono, sapendo quando verticalizzare e quando palleggiare, è la soluzione che personalmente preferisco.

Ma secondo me questo resta il vero dilemma calcistico oggi. Tutti gli altri sono dettagli.

Dal punto di vista del superamento del turno, le possibilità restano intatte.

Per quanto riguarda invece il possibile cammino in Coppa, il test è stato deludente e solo una crescita ulteriore e significativa potrebbe permetterci qualche altro passo in avanti.

In ogni caso sarà fondamentale recuperare D'ambrosio e Andreolli, che non sono certo fuoriclasse ma ci possono dare una mano, visto che anche Vidic sembra ormai emarginato (è il terzo giocatore abbastanza importante fatto fuori, dopo Osvaldo e M'Vila).

Andreolli potrebbe essere l'alternativa a uno dei centrali che soffrono (soprattutto perché nell'Inter, da qualche anno, ha sempre ragione chi non gioca).

D'Ambrosio consentirebbe a Santon di tornare a destra, con qualche vantaggio per l'equilibrio generale e per la manovra.

Infatti a destra Campagnaro quando deve avanzare fa perdere la pazienza anche... a me: non sa accelerare, è lento nel controllo e nelle decisioni, finisce per passare indietro  o per crossare sull'avversario che ormai lo copre.

A sinistra Santon attacca di più e meglio, ma essendo destro puro anche quando arriva sul fondo difficilmente ne deriva un cross misurato e tempestivo.

Davide a destra non può cercare il centro del campo, ma può raggiungere qualche volta il fondo e D'Ambrosio può farlo a sinistra.

Come capacità di interdizione le due coppie si equivalgono, ma con i due più giovani in campo forse sfruttiamo meglio le fasce in fase offensiva.

Ci aggrappiamo a due giocatori abbastanza modesti, come del resto è il caso di Obi, che forse ieri nel finale sarebbe stato utile, ma proprio la necessità di sperare in giocatori di questo livello indica chiaramente la natura dei nostri problemi.

Le Prestazioni Individuali

Carrizo: buona prestazione, non credo abbia responsabilità su nessuno dei gol e al contrario si è esibito in qualche uscita efficace. 6.5

Campagnaro: in fase difensiva fa quel che può, ma non ha più lo scatto e la veemenza di un giovinetto.
In fase di spinta ha la stessa utilità di un infortunato spostato all'ala, può servire per scaricare la palla quando il compagno è in difficoltà. 5.5
Ranocchia: sarò partigiano (mi piace difendere quelli presi di mira) ma ieri sera non l'ho visto così disastroso.
Anzi, palla a terra mi è parso più solido del consueto, perdendo pochi duelli.
Ne ha persi sui palloni alti e questo è più preoccupante. In ogni caso mi è sembrato più in palla di JJ. 6-
Juan Jesus: lascia molto a desiderare sui palloni alti, come posizionamento e come contributo all'uscita dalla fase difensiva. Una delle sue prestazioni meno convincenti in assoluto.
Inspiegabile. 5+
Santon: comincia molto bene, a mio parere, sia per la spinta sia per la sicurezza in fase difensiva. Quando tutta la squadra cala di ritmo e lascia spazio agli avversari, prende  a soffrire. Forse il meno peggio dei quattro, considerando anche che, da tempo senza partite, sta giocando ogni tre giorni. 6

Medel: grande prestazione di sostanza. Intercetta mille palloni, sbaglia pochissimo in appoggio e smentisce gli esteti che lo criticano perché farebbe solo passaggi brevi.
Gli scozzesi infatti aggirano o saltano la sua zona con lanci lunghi e alti.
Tiene in piedi la baracca. 7+

Guarín: dunque, che sappia giocare dopo le prove precedenti nessuno può più metterlo in dubbio.
Allora bisogna capire perché a Glasgow ha disputato una prova sostanzialmente incolore, senza presentarsi quasi mai in avanti ma anche offrendo una copertura molto limitata.
Forse è stanco. In ogni caso non c'era un'alternativa da schierare. 5.5
Kuzmanovic: inizia bene e il suo lancio per Shaqiri è da antologia. Poi però quando gli scozzesi accelerano viene travolto e non riesce più né a far argine né a organizzare la ripartenza.
La lentezza sembra essere il suo limite. 5+

Shaqiri: Indubbiamente è stato l'uomo partita, con Medel.
Lo svizzero è la dimostrazione che quando si va su un giocatore sicuro e si spende, le possibilità di sbagliare sono minori (Hernanes, finora, sembra smentire questa tesi. Ma il calcio non è una scienza esatta).
Forse non è un caso che mentre tutti chiedono il lancio dei giovani, i due migliori siano stati gli unici che hanno una rilevante esperienza internazionale (e che naturalmente non sono in fase calante, come Campagnaro e Palacio).
Grande partita, per qualità e quantità. 8

Palacio: davvero commovente, il Trenza e i due gol (entrambi abbastanza fortunosi a mio avviso, anche il primo suo, passato tra le gambe del portiere) sono il giusto premio per la sua determinazione, voglia di lottare e spirito di sacrificio.
Purtroppo non ha più lo spunto e la potenza che servono a un grande attaccante e temo non li riacquisterà più. 6.5
Icardi: non doveva giocare e si è visto, ma ha “dovuto” giocare. L'influenza intestinale gli ha fatto perdere  3 chili in 2-3 giorni.
Fuori Poldi, non c'è un altro capace di fare la prima punta e tenere impegnati gli avversari.
Lo si è visto quando è uscito: fosse rimasto in campo, forse l'assalto finale degli scozzesi non sarebbe stato così veemente.
Non si è mai visto vicino al gol, ma per me la prestazione considerate le attenuanti è sufficiente.

Dodò: pochi minuti ma improduttivi. Buttato a caldo nella mischia non riesce mai a incidere. Col senno di poi forse era meglio Obi, che ha più cattiveria ed è più reattivo nel breve. SV
Kovacic: qualche minuto in più di Dodò ma ugualmente una presenza quasi irrilevante, Anzi ha la sfortuna di innescare il gol del pareggio con un passaggio errato.
Ha ragione il Mancio: non è ancora una mezzala perché in quel ruolo non si parte palla al piede ma si gioca a due tocchi  e si deve difendere.
È un attaccante che parte da lontano, per ora, in attesa di una evoluzione che ci sarà, visti i mezzi tecnici.
Il Mancio, sempre saggio, ci ricorda che ha solo 20 anni, a dispetto di quanti vorrebbero i diciottenni in prima squadra. SV

Mancini: sta trasmettendo alla squadra quella che lui chiama mentalità e io chiamo abitudine a giocare più alti e a giocare la palla anche in uscita dalla difesa.
Le difficoltà oggettive sono molte e, dal  punto di vista di un semplice appassionato, ho cercato di spiegarle in precedenza.
Il Mancio dimostra anche di essere un pragmatico, altro che integralista.
Quando vede le difficoltà non esita a ricorrere alla vituperata difesa a tre.
Prende gol, ma ne aveva presi due anche con la difesa a quattro. 7

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it), Xherdan Shaqiri, il migliore in campo in assoluto al Celtic Park, festeggia dopo il gol iniziale che sembrava promettere una partita semplice per l'Inter. 
Non è stato così, tra difficoltà oggettive come l'impeto degli avversari, scarsi quanto coraggiosi, e il grande calore del pubblico scozzese. 
Le difficoltà principali, tuttavia, ce le siamo procurate da soli, evidenziando ancora una volta, accanto a inequivocabili segnali di crescita in fase di produzione offensiva, i limiti di un'organizzazione difensiva troppo fragile e precaria a causa delle caratteristiche tecniche e di personalità di troppi nostri giocatori.
"Continueremo a fare errori" ha dichiarato in TV, dopo la partita, uno sconsolato Roberto Mancini.
Segnale chiaro che dall'anno prossimo, se lui ci sarà, si cambierà qualcosa lì dietro, forse più di qualcosa.

Guido Montana

33 commenti:

Gimon24 ha detto...

Solo una precisazione all'ottimo post di Luciano.

Anche con l'Inter di Strama vivemmo in EL nel 2013 una notte europea di alto livello, a White Hart Lane e con Bale come avversario e incubo...
Finì molto male quella partita, 3-0, poi ci fu la beffa del ritorno a San Siro dove giocammo una partita incredibile per intensità, sfiorando, ma per davvero, una rimonta clamorosa.
Quel tiro di Cambiasso uscito di nulla all'ultimo secondo dei tempi regolamentari...

Unknown ha detto...

di gol agli ultimi 30 secondi c'è da dire che ne abbiamo presi parecchi come inter...e qualcuno costò carissimo...

e al contrario mi ricordo solo quello di kiev...

Lou ha detto...

... la rivincita (parziale) col Celtic, l'Inter se l'è presa nel 1972, eliminando gli scozzesi nella semifinale di coppa dei campioni (finale poi persa contro Crujff e compari).... che non lo sappiano a sky (e mp) lo posso capire (ma non lo accetto..), ma un interista lo DEVE sapere....

luciano ha detto...

Eh, Lou un'interista con una buona memoria o con una mentalità statistica...

Comunque ho scritto un post su giovanili et similia. ora lo mando a Gimon che deciderà se pubblicarlo.

Karlito ha detto...

Ciao a tutti, é molto tempo che non scrivo perchè mi trovo in Venezuela in felicissima compagnia, cosa che, congiunta a qualche difficoltá nell'utilizzo di internet, mi ha tenuto distante dal blog. In compenso ho potuto vedermi meglio le partite dell'Inter grazie alle dirette in chiaro di qui. Aggiungo che la mia bella compagna è una nuova interista e che sto sto facendo proselitismo predicando sopra la nobiltá della squadra nerazzurra e sulle indicibili bassezze dei ladri i cui crimini vili e mafiosi devoo essere largamente diffusi e consciuti.

Detto questo non ho voglia di commentare le cose orrende sucesse nell'ultimo mese, calcisticamente parlando, perchè mi pare che i commenti del blog siano ben esaustivi.

Su Sacchi e l'articolo di fabbrica inter, dico che non l'ho letto tutto, ma mi sono bloccato a questa affermazione di Sacchi (mi scuso per la maiuscola, è una questione grammaticale): "vedere così tanti giocatori di colore, vedere così tanti giocatori stranieri, è una offesa per il calcio italiano"

Veramente è necessario commentare questa frase? Veramente c'è qualcosa di difendibile in questo essere che io non considero nemmeno una persona? Se veramente siamo a a livello di discutere su questa frase, io non mi considero piú facente parte, nemmeno per qualche risicato gene del mio DNA di questa societá di merda che pretende affermare di essere composta da persone facenti parte del genere umano.

Non aggiungo altro perchè mi rifiuto di credere che di siano margini di discussione.

Per quanto riguarda i nostri giovani, un grandissimo forza ragazzi! E complimenti a Ausilio per la sua precisazion impeccabile.

Lou ha detto...

.....Luciano .... ovviamente era un'annotazione scherzosa per te.... ma infastidita verso gli organi di disinformazione : e si che fu una partita importante, per la quale molte squadre italiane oggi pagherebbero per giocarla ...

luciano ha detto...

lo so, lou, del resto non è un problema riconoscere qualche qualche defaillance

ZiemeluBarri ha detto...

Pinamonti è riuscito a far esonerare l'allenatore della nazionale croata


http://hns-cff.hr/en/news/8531/luka-pavlovic-to-leave-croatia-u-17/

olag ha detto...

Ehehe Karlito,compagna interista,location da sogno,non poteva che scaturire un post da quotare al 100%.
Buona vita....

Michele ha detto...

Grazie Luciano. Leggo finalmente un commento che non parla di numeri ma di giicatori. Per me l'unico vero errore, ma a posteriori, è stato mettere Dodo, che sembrava capitato in campo per caso. Ti volevo chiedere. Ma Berardi sarebbe proprio impossibile da prendere? La juve, che con il sopravvaluratissimo Marrone si è appropriata indebitamente di diversi giocatori, non se fa nulla se è vero che cerca all'estero. E noi magari col Sassuolo qualche interesse comune dovremmo averlo. Mi sembrerebbe il giocatore ideale per sostituire il grande Palacio.

Michele ha detto...

PS. E grazie per non prendertela con il solito povero Ranocchia che a parte gli evidenti problemi fisici mi sembra non stia andando affatto male.

luciano ha detto...

Michele: il sassuolo deve restare in A. Possibilmente a lungo. berardi può venire solo se la juve dà il placet

Michele ha detto...

Speriamo. Io pensavo potesse mollarlo tipo gabbiadini per inseguire un sogno europeo. Sono ladri e malfattori. Ma anche molto miopi per fortuna.

Avvocheto ha detto...

Week end prossimo Nike Cup per i giovanissimi.
La replica della finale del Gallipoli dovrebbero farla vedere mercoledì mattina su Rai sport

olag ha detto...

Sfide.
Pelle d'oca....

Chris ha detto...

http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-079ac25a-fbfd-4d96-a6f5-c06239302728.html#p=

Matteo ha detto...

Ciao Luciano, domani pensavo di passare ad Interello per vedere, dopo un po' di tempo, qualche partita dei nostri ragazzi, quali partite sono in programma?scusa se te lo chiedo ma tendo a fidarmi poco del sito dell'Inter.

luciano ha detto...

Nulla di cui scusarti, Matteo. Sai che per me è un piacere fornire informazioni sui nostri giovani.
Dunque alle 11.00 per i Giovanissimi nazionali Inter Giana (sul campo lombardina)
Alle 14.30, sul campo principale per gli Allieivi Nazionali Inter Cittadella.
Pioggia permettendo....

Gimon24 ha detto...

Ciao a tutti!

Notizia interessante quella della promozione di Pau De La Fuente nel gruppo della Primavera.
Giocatore da completare in diversi aspetti, ma tecnicamente molto valido!
Grande curiosità per lui!
Suerte, Pau!

Ooops... mi accorgo solo ora che è straniero, però almeno è bianco, dai... :-D

Avvocheto ha detto...

Vero Gimon, e quest'anno mi è sembrato darsi particolarmente da fare anche in fase di non possesso e di pressing sugli avversari. L'ho visto (per quel poco che l'ho visto) veramente cresciuto molto... credo che le premesse siano veramente ottime

Chris ha detto...

non per creare inutili allarmismi, ma quanto dice la Wanda al minuto 20:50 (http://www.video.mediaset.it/video/grand_hotel_chiambretti/clip/mauro-icardi-e-wanda-nara_516326.html) potrebbe essere un indizio. parlando dei sacrifici (se cosi si possono chiamare) di stare con un calciatore, dice "ci vuole pazienza, fiducia, bla bla bla, dopo che magari mi dice che dobbiamo cambiare casa o cambiare paese".

Unknown ha detto...

discorso di carattere generale visto che era con lopez prima ...

Chris ha detto...

potrebbe essere un discorso generale, certo, ma potrebbe anche non esserlo. anche perchè effettivamente da poco hanno proprio cambiato casa.

Everybody Hertz ha detto...

Il nostro pacchetto offensivo oggi è composto da Icardi, Shaqiri, un 33enne con dei problemi ad una caviglia e un contratto in scadenza nel 2016, un tedesco in prestito che fin qui ha inciso zero e due giovani acerbi di qui uno dal primo luglio sarà "appoggiato" ad un'altra società. Il mercato è strano, il rumore dei nemici è forte ma mi viene difficile che Icardi possa lasciare Milano fra qualche mese. Pur ipotizzandone una folle cessione quanto potrebbe valere? 30-35 mln? A questo prezzo esistono davvero sostituti all'altezza? Gignac? Non scherziamo. Piuttosto servirebbe almeno un compagno di reparto che si sposi con le sue qualità e quelle di Shaqiri.

AL82

Anonimo ha detto...

@ Luciano da Vite

"...se lui ci sarà..." ipotesi estrema o c'è la possibilità che Mancini ci lasci ?
Negli eventuali cambiamenti difensivi oltre a Vidic e Campagnaro anche Ranocchia potrebbe salutarci ?

luciano ha detto...

A cosa ti riferisci, Riccardo? nel calcio tutto può succedere, ma per il momento l'idea che il Mancio se ne vada mi sembra del tutto caampata in aria

Anonimo ha detto...

@ Luciano
mi riferisco all'affermazione di Guido , presente come postilla al tuo ultimo post.
Anche a me sembra assurdo che Mancini ci lasci, ma la frase di Guido mi ha messo un piccolo dubbio.
Lunedì pensi che riusciremo a vincere finalmente tre partite consucutive in campionato ?

luciano ha detto...

Spero. ma dubito molto

luciano ha detto...

oggi ho visto 3 partite: esordienti Pulcini a e pulcini B
Tra gli esordienti ci sono almeno 4-5 giocatori che per tecnica passo e personalità potrebbero completare il percorso sino alla Primavera. Tra i pulcini A da seguire il centravanti Curatolo e l'esterno destro Bonavita

Anonimo ha detto...

Per quale motivo ? A me sembra che, sia pure a faticae con molti errori, stiamo migliorando di partita in partita

luciano ha detto...

Si, ma i problemi difensivi restano e giocano sempre gli stessi in molto ruoli. Dubito che possano avere ritmo per più di qualche decina di minuti. Potrebbero anche bastare, certo... O forse potrebbero stare fisicamente meglio di quanto io pensi

Gimon24 ha detto...

Online il nuovo post di Luciano.

Gimon24 ha detto...

@Riccardo

Non ho motivi di pensare realmente a un addio del Mancio a fine stagione.
D'altra parte, è anche vero che il calcio sa essere imprevedibile in queste cose, a volte...