Eccoci qui, giunti nella Francia settentrionale, precisamente a Lille, circa 225.000 abitanti e capoluogo della regione Nord-pas-de-Calais, a pochi chilometri di distanza dal confine belga. Praticamente una città fiamminga in terra francese.
Regione dura e inospitale, battuta dai freddi e impetuosi venti del Nord e dell’oceano Atlantico, spesso carichi di pioggia. Pioggia… diluvio universale sarebbe la parola più appropriata, forse. Regione e popolazione che ha conosciuto varie dominazioni nei secoli, tra cui quella austriaca e quella spagnola, prima di tornare definitivamente alla Francia nel 1713.
Dell’area di Lille fa parte Roubaix, sede d’arrivo della più gloriosa e massacrante corsa ciclistica in linea dell’era moderna. Tutti noi penso abbiamo negli occhi le immagini di certi corridori stravolti dalla fatica e dal freddo cercare di reggersi in piedi prima ancora che di pedalare sui terribili tratti in pavé… 52,6 km su 259 complessivi. Ricordiamo in tanti o quantomeno abbiamo sentito parlare dell’immenso Francesco Moser, trionfatore per tre volte consecutive della Regina delle classiche, e del povero Franco Ballerini, grande campione e come Moser tifosissimo interista, scomparso prematuramente un anno e mezzo fa e qui vincitore per due volte.
Qualcuno forse ha solo visto delle immagini, dei filmati, delle fotografie.
Quelle smorfie di sofferenza, quei visi distrutti e coperti di fango, quella tensione incredibile al momento dell’ingresso nel velodromo per i 333,33 metri conclusivi, quella gioia sfrenata una volta attraversato lo striscione del traguardo da vincitori solitari. Sì, perché a Roubaix non si vince in volata, non arriva mai un gruppo di corridori, ma si vince da soli dopo avere patito le pene dell’inferno, l’inferno del Nord.
La regione di Lille è poi diventata celebre al grande pubblico per un recente film realizzato da Dany Boon (2008), di grandissimo successo in Francia (maggior incasso di sempre da parte di un film francese in Francia e secondo solo dietro a Titanic, considerando anche i film stranieri), e intitolato “Bienvenue chez les ch'tis!”, titolo fortunatamente poi tradotto in Italia con “Giù al Nord!”, meno divertente dell’originale, ma di maggiore comprensione…
Si tratta di una originale, divertente, ma comunque mai volgare, rappresentazione delle classiche differenze linguistiche, socioculturali, gastronomiche, ecc., che dividono i francesi del Sud da quelli del Nord, i "terroni" di Francia. Gli ch’tis, appunto.
Il film francese ha ricevuto un tale gradimento anche da noi che dei solerti produttori (tra cui la Medusa, di proprietà di qualcuno che in Italia già possiede qualcosina qua e là…), hanno pensato bene di farne uno sbrigativo remake, abbastanza scialbo e insulso, pieno di stereotipi e battute non proprio originalissime, “Benvenuti al Sud!”. Scontato dire che il film ha riscosso un discreto successo al botteghino. Non contenti di avere già prodotto un simile capolavoro, ovviamente, hanno messo in cantiere anche il sequel, ossia “Benvenuti al Nord!”, in uscita nel 2012…
Diciamo che "Totò, Peppino e la Malafemmina" era un'altra cosa e la finiamo qui con il nostro breve excursus cinematografico.
Torniamo però all’originale francese e al suo titolo, gli ch’tis, dicevamo.
Cito da wikipedia (finché esiste, meglio approfittarne ancora…): “La parola ch'ti deriva dalla frase ch'est ti?, pronuncia piccarda del francese c'est toi? (sei tu?). Tuttavia, secondo un'altra ipotesi sarebbe lo sviluppo della parola francese ch(e) ti(f), dal latino captivu(m), cioè "prigioniero", "miserabile" o "buono a nulla", preso dal popolino a indicare se stesso, come marchio culturale e sociale”.
Benvenuti a casa dei “miserabili” o dei “buoni a nulla”, quindi.
Bene, verrebbe da dire, proprio quello che ci vuole per l'Inter attuale, giocare contro dei buoni a nulla!
E invece no, purtroppo per noi tifosi interisti.
Nel caso del LOSC Lille Métropole, per esteso Lille Olympique Sporting Club Lille Métropole, meglio noto semplicemente come Lille, infatti, di tutto si può parlare tranne che di “miserabili” o di “buoni a nulla”.
L'anno scorso vincitori del double, l'accoppiata campionato e coppa di Francia, les Dogues (gli alani), sono da anni una formazione di ottimo livello, sempre ai vertici del campionato francese. Dall'anno del ritorno in Ligue 1, il 2000, hanno raccolto due quinti e due quarti posti, un terzo e un secondo posto e, infine, la passata stagione, dopo una galoppata trionfale, il terzo titolo di campioni di Francia della loro storia, anche se l'ultimo risaliva a più di mezzo secolo fa.
Ha partecipato già ad altre due edizioni della Champions League in passato (2005-06 e 2006-07) ed ha ottenuto vittorie prestigiose contro il Manchester United e anche contro quei nostri corregionali, quelli del dna e dei riflettori... massì dai, quelli che Luciano chiama Lucchese o Foggia, quelli lì insomma...
Tutto questo per dire che non ci troviamo, ahimé, di fronte a dei "buoni a nulla".
Non lo sono per tradizione recente e non lo sono per qualità della rosa.
Non lo sono nemmeno per la conduzione tecnica, affidata dal 2009 a Rudi Garcia, 47 anni, ex giocatore del Lille, allenatore capace, preparato tecnicamente e in grado di fare giocare alla sua squadra un calcio che brilla per ritmo, velocità ed aggressività, specialmente quando si gioca nel loro stadio, come avverrà domani, Il Lille-Métropole, un catino infernale dove sciamano 18.000 tifosi assatanati ad ogni singola esibizione della squadra.
Dicevamo dei punti di forza del gioco del Lille: ritmo, velocità ed aggressività.
Praticamente i nostri tre peggiori nemici negli ultimi due anni, insieme a Rocchi, Tagliavento, il logorio della vita moderna e quello della squadra post-Triplete...
Attenzione, però. Il Lille non è solo agonismo e aggressività, ma è anche una squadra dotata di buona tecnica e "geometrie" in un paio di giocatori (Pedretti, Mavuba); di tecnica molto buona (Joe Cole, Moussa Sow) in altri giocatori, addirittura eccellente (il genietto Eden Hazard) in un altro ancora.
Inoltre, Moussa Sow, 26 anni, senegalese, capocannoniere dello scorso campionato francese, è un bomber veloce e pericoloso sottoporta così come negli spazi larghi (Lucio, occhio...); se già non bastasse questo, Sow si trova pure in un momento di forma smagliante della sua carriera, come testimoniato dai due gol in due partite disputate in Champions quest'anno.
Dell'Inter di questa stagione, delle sue tribolazioni tecniche e delle sue attuali condizioni di forma, almeno per i giocatori sopravvissuti a questa nuova ecatombe di infortuni che ha colpito Appiano Gentile, sia pure ancora nella formula De Miguel-free, non è neppure più il caso di parlare.
Ovvio che in altre condizioni e in altri tempi avremmo potuto affrontare la partita, rispettosi dell'avversario, ma pienamente consapevoli della nostra forza, della nostra superiorità tecnica, della nostra esperienza. Direi che è il caso di dimenticare tutto questo, perché domani servirà altro.
Dimenticare non perché vittime della paura, no. Dimenticare per trovare una nuova forza che non può più derivare dal semplice ricordo della grandezza passata, immensa e gloriosa, ma che ormai appartiene al passato. Definitivamente.
Occorre trovare nuove motivazioni e nuove spinte, ogni giocatore dentro di sè, accompagnando questo processo ad un recupero di condizione atletica, finora deficitaria. Porsi nuovi obiettivi e inseguirli con determinazione, attraverso il lavoro. Solo questo percorso, se comune e condiviso, ci porterà ad una nuova consapevolezza, ad una nuova forza, magari non sufficiente a trionfare né in Italia né altrove, ma in grado comunque di tirarci fuori dal pantano in cui siamo imprigionati da inizio stagione. Poi, ci sarà tutto il tempo per pensare a ciò che si può fare di diverso.
Servirà questa forza e serviranno anche attenzione, lucidità e pazienza. Servirà soprattutto capacità di sapere soffrire, anche se non pioverà domani sera a Lille, né soffierà il terrificante vento gelido del Nord.
Domani troveremo comunque l'inferno ad attenderci e dovremo essere capaci di uscirne fuori in qualche modo, in ogni modo.
Sì, perché è ora di alzarsi sui pedali, proprio come hanno fatto Moser e Ballerini in vista di Roubaix, e scrollarsi di dosso il gruppo, nel nostro caso i fantasmi che ci inseguono da un paio di mesi e mezzo.
Fantasmi frutto di problemi reali della squadra, atletici e tecnici, certo. Di errori societari, anche. Spesso, quasi sempre anzi, pure di errori arbitrali, puntuali come il cinepattone di Natale. Solo che nei cinema italiani ce n'è uno, massimo due, all'anno, di solito... negli stadi quando gioca l'Inter saremmo a nove partite su nove... e abbiamo cominciato a metà agosto a Pechino.
E' ora di liberarsi da tutto questo e giocare da squadra per 90', non solo per mezzora o poco più.
Giocare da squadra, perché il calcio non è il ciclismo e dall'inferno del Nord che troveremo al Lille-Metropole si esce vincitori solo attraverso una grande prova collettiva fatta di attenzione e concentrazione, pazienza e lucidità, consapevoli delle proprie risorse atletiche oggi limitate, ma anche del proprio carattere e di avere sempre a disposizione almeno due armi micidiali di gioco offensivo come Maicon e Sneijder e un finalizzatore come Pazzini o Diego Milito.
Forza Inter, sempre!
Gimon24
Nella foto, la locandina del film francese del 2008, "Bienvenue chez les ch'tis!". Facciamo vedere ai francesi e non solo a loro che siamo l'Inter, magari ferita nel fisico e nel morale, ma ancora capace di vincere contro chiunque, anche nell'inferno del Nord, a casa degli ch'tis.
68 commenti:
Post di grande spessore Gimon, a livello calcistico e non solo. Sulla partita c'è poco da aggiungere, a quello che tu dici.
Diciamo la verità, sulla carta non abbiamo chances. Se siamo stati travolti dal ritmo del Catania, non vedo come si possa resistere a quello del Lille, supportato da diversi giocatori di ottimo livello e da un paio di possibili campioni. per fortuna però nel calcio la proprietà transitiva non funziona e qualche volta sono possibili cose impensabili alla vigilia. Infatti le variabili di una partita sono molto numerose e se è vero che non potremo aver ritrovato per incanto condizione e corsa, in tre giorni, è anche vero su altri piani la nostra prestazione potrebbe migliorare.
Sono convinto che giocheremo come ha intuito Duccio, cioè con il 4411, modulo che tra l'altro, a differenza che a Gimon, a me piace molto.
Con questo modulo Wes diventa un attaccante effettivo e può dare il meglio; la squadra è più compatta dietro e Wes , quando fungerà da regista offensivo, potrebbe sfruttare diverse varianti: il passaggio o lo scambio con la prima punta, ma anche l'apertura per gli inserimenti di chi si proporrà a destra (Maicon più che Zanetti) e a sinistra (Obi o Naga).
Se la prima punta fosse il pazzo, dovrebbe fungere da boa oppure si dovrbbero cercare maggiormente i cross. L'idea che il pazzo possa scambiare sullo stretto con Wes, fare l'uno due vincente tra più avversari, mi sembra poco plausibile.
Opposto il discorso se giocasse Milito. Purtoppo nessuno dei due sembra in buona forma e Zarate prima punta isolata credo non possa giocare.
Anche questa formazione presenta comunque diverse incognite. la principale è il contemporaneo rilancio di giocatori reduci da infortunio. Non abbiamo più alternative di qualità e una ricaduta sarebbe esiziale.
La coppia centrale, sempre sulla carta lascia molto a desiderare. Chivu si sente centrale, ma se nessuno lo schiera più lì, se non in emergenza, un motivo ci sarà. Lucio dovrà rimanere al suo posto e riuscire ad essere sempre concentrato. Jc non commettere errori e Maicon correre con profitto.
A me non dispiacerebbe uno schema tipo Strama: con un centrocampista capace di far gioco che arretra sulla linea dei difensori, creando, in fase di non possesso, una difesa a tre con gli esterni più liberi di aggredire (ma sempre con Zanetti e Obi pronti alla copertura). Purtroppo in questo caso il centrocampista sarebbe Cambiasso, che è anche quello con i migliori tempi di inserimento. magari però tenerlo ancorato gli darebbe qualche decina di minuti di autonomia in più.
Infine credo che Ranieri pensi anche a un utilizzo di Motta, magari per mezz'ora se gli altri al rientro non accuseranno fastidi e se la partita si mettesse in modo positivo.
Infine anch'Io come Giomn, non vedo Obi centrale nel mediocampo a 4. Quindi l'eventuale ingresso di Caldirola, che mi incuriosirebbe assai, andrebbe visto solo come alternativa a una difesa ev. in difficoltà. ma speriamo che non ce ne sia bisogno
Post entusiasmante,Gimon.
Devo pero' contraddirti su un punto: i famigerati corregionali non dispongono di un dna, ma posseggono a pieno titolo il dnb.
Detto questo, un rapido excursus su altri blog, denota un diffuso sconforto.La tattica maggiormente auspicata,pare essere un sano catenaccio di tempi passati, e l'evento piu' sognato, in colpo di fortuna tipo autogol o deviazione, paiono essere le uniche chiavi che ci possano consentire la vittoria.
Tuttavia, come ben dice Luciano, l'imponderabile e' sempre dietro l'angolo, pronto a far capolino quando meno te l'aspetti.
E allora forza raga, tiriamolo fuori questo colpo di reni.Alzarci sui pedali per la volata temo che per ora non sia nelle corde, ma il sussulto di orgoglio deve essere possibile.
Magari aiutato da una formazione ' assennata ' con un centrocampo infoltito a reggere meglio l'urto e una difesa che sia tale, senza cercare sogni di gloria.
Portare a casa un risultato utile sarebbe una buona base di partenza,una vittoria un otto trampolino per risalire.
Crediamoci, e forza Inter.
Grandissimo post Gimon!
anche io giocherei col 4411, con motta al posto di stankovic, cambiasso alla de rossi e l'italo brasiliano più alto, libero di mouoversi e inserirsi davanti. davanti pazzini meglio di milito che ho visto proprio male male sabato.
Peccato per zarate, che vorrei vedere in campo più spesso, ma non credo sia il caso vista la "deficienza" polmonare grave di cui soffriamo a centrocampo e non solo.
Partita dura da giocare da eroi, indubbiamente
Che post Gimon, sei un grande, complimenti!!!!! A me il ciclismo piace molto e quindi immaginare l'Inter come i grandissimi Moser e Ballerini alla Parigi-Roubaix mi dà una grande carica per questa partita così difficile. La formazione sembra obbligata, a parte la scelta dell'attaccante, e anche il modulo, il 4411. Io però mi aspetto una sorpresa nella formazione e non nel modulo: Jonathan a destra nel centrocampo a quattro, con Capitan Zanetti spostato in mezzo insieme a Cambiasso. Molta meno qualità ma più corsa, perché oggi ci sarà da correre tanto!!!
Giacomo "Interista" vero
io credo invece che con questa navigazione a vista, vista anche a Catania (dove Milito è tornato al ruolo che occupava nel Racing), non produca risultati. Io dico che l'inter deve osare, e con Leonardo osando si è recuperato tanto: non capisco tutta questa prudenza (parlo soprattutto di tifosi e stampa). Ranieri è un tecnico sicuramente d'esperienza, vedremo come la imposterà, sono molto curioso. L'avanzamento a seconda punta di Sneijder, come nell'era Benitez, a me non piace, ma come al solito il discorso è d'insieme.
Gimon, complimenti per l'impegno e il post, Lille comunque è tutt'altro che inospitale, anzi :-)
In più in questi anni è stato un laboratorio calcistico di alto profilo, da Puel in avanti. Una squadra che ha sempre avuto identità, un progetto serio e coerente, alla fine premiato anche con un titolo
non dipingiamo questi francesi come dei "mostri" : il CSKA alla prima giornata ci ha pareggiato (fuori casa) rimontando due goal ... sono una buona squadra, ma battibile, anche dall'Inter odierna, se affrontata in maniera adeguata ....
Grazie a tutti gli amici per i complimenti, anzitutto.
Un saluto a Carlo, è sempre un piacere averti qui da noi.
Non sono mai stato personalmente a Lille, ma non ne dubito affatto. Il mio riferimento era alla regione, non alla città, e alle sue caratteristiche climatiche che possono risultare impegnative per chi non è abituato al vento del Nord e alle piogge torrenziali atlantiche. C'è anche un detto popolare francese che sostiene che chi arriva da quelle parti, sospira due volte, una quando arriva e una quando riparte... credo che non servano quindi altre parole: ospitale sì, ma non da subito!
Sul Lille come squadra di calcio, sono assolutamente d'accordo. Da dieci anni quasi stabilmente ai vertici del calcio francese, giocando un calcio fatto di tecnica, ritmo e aggressività. In casa poi, possono risultare davvero pericolosi.
Per fortuna, hanno anche loro dei punti deboli se si allungano troppo e su quelli bisognerà cercare di lavorare, con pazienza, a mio avviso, vista la nostra condizione attuale.
In linea di principio teorico, posso anche essere d'accordo con te sul discorso dell'osare come l'anno scorso con Leonardo. Non vedo però le stesse energie dell'anno scorso da parte di quadi tutti i giocatori, vecchi e giovani, e non vedo in campo nemmeno Samuel Eto'o che una parte, giusto minima, in quella spettacolare rimonta l'aveva avuta, se non rammento male.
Lou, "l'Inter odierna" finora ha perso contro chiunque o quasi, sei partite su nove, percl'esattezza.
Quindi, capisco l'ottimismo e quant'altro e sono io il primo a fare leva su questo, però la realtà dei risultati ci sta mostrando altre cose, impietosamente anche.
Visto il clima che c'è in giro forse è il caso di puntare al terzo posto nel girone e all'Europa League conseguente e lasciare spazio a squadre ben più attrezzate.
Se dobbiamo restare a far pena in Champions tanto vale giocarcela nel campionato europeo delle "Pippe".
Io penso tutt'altro considerato che il Catania non ci ha messo sotto, come non ci aveva messo sotto il Napoli (ante porcate varie), il Trabzonspor e il CSKA, ma guardo la classifica del campionato, leggo e ascolto i commenti e mi riscopro solo tifoso illuso e deluso.
Per il resto. come sempre FORZA INTER (nessuno escluso).
Marco, scusa... ma che clima vuoi trovare dopo avere perso sei partite su nove disputate in stagione?!?
Mi sembra che qui nessuno si disperi o voglia fare processi in pubblica piazza con conseguenti epurazioni o eliminazioni di massa.
Noi non dobbiamo puntare al terzo posto del girone, ma a qualificarci per la fase successiva, per gli ottavi, quando davvero alcune cose potrebbero essere cambiate in meglio. Quindi, come ho scritto, dobbiamo cercare di vincere, così come anche di non perdere, al limite. E già sarebbe un passo avanti rispetto al trend stagionale osservato finora.
Tu sostieni che non siamo mai stati dominati da nessuno. È vero, soprattutto durante i primi tempi di gioco. Alma fine abbiamo quasi sempre perso però...
e siamo puntualmente scomparsi dal campo nella ripresa, se non prima. Abbiamo inoltre, se in vantaggio, sempre subito rimonte da tutti, bastava correre per gli avversari e il giochino era fatto...
Tra sentirsi delle "pippe" e cominciare a giocare come una squadra per 60-70 minuti almeno, penso che ci sia una differenza. Poi, il campo dirá cosa possiamo fare, ma iniziamo a starci dentro e a giocare, da squadra organizzata, la partita. Altrimenti, ma di cosa parliamo?
Esco per un istante dal mio esilio madrileño per sostenere la squadra... Stasera cercherò di essere anch'io davanti ad uno schermo a tifare... Forza Inter, e un saluto affettuoso a tutti i partecipanti al blog
Ciao, Carlo. sono d'accordo con te nell'esaltare i risultati ottenuti da Leo, tra l'altro con un gioco offensivo che non è quello da me "ideologicamente" preferito. Ma, a parte le considerazioni di Gimon (la mancanza di Eto'o e il fatto che i senatori hanno una stagione in più), credo che una delle chiavi dei successi (indubitabili) di Leo, sia stata l'aver capito la condizione di usura della squadra e l'aver sensibilmente ridotto l'impegno della squadra durante la settimana. Al punto che i soliti sapientoni che non hanno mai visto una partita, nel ridicolizzare Leo, tra l'altro sostenevano che fosse amato perché non li faceva lavorare.....Ah, se li facessimo oggi, con qualunque metodo, i risultati ottenuti da Leo...Invece oggi la situazione è diversa. metà rosa in infermeria, gli altri che devono sobbarcarsi autentici tour de force (per dire, soliti Zanetti e Cuchu credo non abbiano saltato una partita. Quel gioco è dispendioso e richiede una brillantezza fisica, che oggi non c'è. piuttosto è diverso il mio pensiero su cosa si potrebbe "rubare" a Leo, anche se è in contrasto con quello di tutti i tifosi: dentro chi ha i piedi migliori, si trattasse anche...di Motta. Secondo me questa è stata la grande intuizione di Leo. Noi bestemmiavamo per qualche errore difensivo o per la lentezza di Motta (e pure di Pandev). Ma poi questi, con un assist o un gol (vero bayern? vero finale mondiale di club?) ti risolvevano la partita. e la partita importante, non quella da poco....
Vedi, tutti dicono che l'Inter di HH (ma anche di Mou) era catenacciara. Si lo erano, entrambe, nel senso che giocavano prevalentemente sulle riparteze: ma era un catenaccio fatto da giocatori con le qualità di Facchetti, Bedin, Corso, Jair, Mazzola Suarez, Peirò: cioè sette che partivano pure da dietro, ma avevano classe ed erano sostanzialmente uomini offensivi....
Lo stesso Mou: tu dici che non ti piace Wes dietro una punta. Ma con Mou Wes giocava dietro una punta, perché Eto'o partiva da molto più dietro di lui. E Mou ha messo il lento e incapace Motta pure a Bercellona, quando c'era da difendere il vantaggio contro una squadra prevedibilmente scatenata... Sbaglierò, ma per me la vera differenza era questa, non tanto lo schierarsi dieci metri dietro o avanti, come blocco squadra.
Ciao Alberto... essere esiliati a Madrid, non è proprio come essere in Siberia, eh... ;-)
A differenza di Lille, comunque ospitalissima, per carità, Madrid la conosco molto bene e si vive discretamente, mettiamola così.
E poi, Madrid... basta la parola per noi interisti!
Quindi, cerca di guardare la partita e di mandare degli influssi positivi, direzione Francia settentrionale, regione Nord-pas-de-Calais, Lille, stadio Métropole...
Ciao, Alberto. sai quanto ti invidio? la Spagna è sempre nel mio cuore, il mio secondo Paese (anzi il primo, di questi tempi...) E pensa che pur adorando Madrid e Siviglia, il mio vero amore è Barcellona, dove vado ogni volta che ne ho la possibilità Questo naturalmente non mi impedisce di avere sospetti sulla natura della loro forza e persino sulla cantera.
A proposito. quest'anno è probabile che campionato lo vinca la juve. Infatti ho letto che per mancanza di fondi il nostro ministro ha tagliato i controlli antidoping. L'unico dubbio è sul fatto se quel 20-30% in più che il doping ti dà, sarà sufficiente.
Marco: passare il turno è fondamentale, per un discorso finanziario. Certo, lo so anch'io che non arriveremo fino in fondo. ma dobbiamo provare ad andare più avanti possibile. Poi, ti dirò un'eresia, se non dovessimo passare il turno, preferirei arrivare quarti e concentrarci sul campionato. ormai l'Uefa dà (poca) gloria solo a chi la vince. Se la sottovaluti e esci con un squadretta, ti sfottono per anni
Intanto oggi, sull'inserto di calcio internzazionale del amrtedì della Gazzetta (una delle poche iniziative itneressanti negli ultimi anni di quel giornale), ci sono 2 pagine intere dedicate a casemiro: interessante, anche se, sostanzialmente, nulla che non sapessimo già grazie alle info ed ai report di Luciano, Gimon e Carlo Pizzigoni
io comunque mastico ancora tanto amaro e ancora non mi capacito sul perché la società non abbia ritenuto di intervenire con innesti nel mezzo a giugno.
Hanno deciso di spendere ben 9 (+ 2) milioni per un giovane dalle indubbie potenzialità ma che ricopre un ruolo ampiamente coperto in squadra. E scrivo questo seppure riconosca che ricky alvarez possiede delle caratteristiche uniche (e spero che riesca a dimostrarle, ci mancherebbe).
Non hanno preso nessuno, a parte poli, la promessa (e in prestito) già infortunata, e la metà di un giocatore che però arriverà forse solo a gennaio se non a giugno, e sicuramente non a saldo.
Il cerchio dell'amarezza, concedetemelo, si chiuderebbe se vedessi casemiro con la maglia del foggia-lucchese.
E faccio questo sfogo senza voler screditare nessuno in società, men che mai marco branca, sia chiaro, ma ancora non capisco i perché di questa strategia sinceramente..
Chiarisco meglio il mio pensiero su quelle che mi è sembrato fossero le strategie comuni sia ad HH sia a Mou, pur con le enormi differenze dettate dai tempi: infittire numericamente la difesa, in modo da soffrire il meno possibile il possesso palla avversario, ma nel contempo avere in campo almeno sette giocatori di tale qualità da garantirti una superiorità netta in fase di possesso, con doti che consentissero sia la ripartenza fulminante, sia la manovra avvolgente.
Secondo me dovremmo cercare di essere così: fitti dietro (quindi bene il 4411: superiori tecnicamente e almeno nelle intenzioni letali, per la qualità dei nostri, quando riprendiamo palla. In questo senso purtroppo le assenze di Forlan e Couti peseranno Forse anche quella di Poli, che non è male. E qualche uomo di classe in più spero arrivi a gennaio
Seu, come non condividere il tuo discorso: avessimo Casemiro e Kucka (il miglior kucka) oggi saremmo probabilmente in una diversa situazione.
La questione è che si è sbagliata la valutazione di Alvarez (guarda che capita in un'infinità di casi: ricordi per esempio la juve con Diego?). Il fatto è che Alvarez, le volte in cui l'ho visto (in tv purtroppo) giocava mezz'ala sinistra, a tutto campo (o quasi). L'equivoco può essere stato questo. prendo una mezz'ala di grande tecnica, un po' lento, ma capace di sostituire Motta, essendo ancora più forte in fase offensiva (almeno, così poteva sembrare in argentina...). gli affianco un giovane di qualità e già con esperienza in serie A nonché nel giro delle nazionali. E a gennaio o giugno gli aggiungo un baluardo difensivo come Kucla. Il tutto spendendo comunque parecchio meno che se acquisto il solo Casemiro.
Quando non hai soldi devi fare questi calcoli, purtroppo. Io ritengo che sia sempre meglio prendere un numero uno piuttosto che tre discreti. certo, se poi i tre discreti sfondano...il discorso cambia.
A proposito di numeri uno,ieri, non ricordo più chi, aveva iniziato un discorso che mi intriga. Secondo me una grande squadra va costruita su quattro uomini cardine che devono essere i numeri uno al mondo, o quasi: un difensore centrale, un centrocampista regista un centrocampista offensivo e una grande punta.
Se hai questi giocatori, gli altri, comprimari di discreto e buon livello li trovi sempre e puoi dedicarti a migliorarti anno per anno, in quei ruolo.
A me pare che in quell'asse portante abbiamo solo Wes che potrebbe garantire un futuro. Perciò, soldi permettendo, se davvero si nutrono ambizioni non si dovrà pensare tanto a buoni comprimari, ma a inserire di volta in volta il migliore in quei ruoli
Salve a tutti! Per fortuna in questo periodo sono troppo distratto dall'unica cosa che mi interessa più dell'Inter e non ho avuto tempo di seguire nulla nell'ultima settimana.
Per fortuna, perché mi ha fatto già abbastanza male apprendere dei risultati deludenti di troppe nostre formazioni attraverso fb, figuriamoci se avessi dovuto vederli!
Speriamo in un risultato positivo stasera, un pareggio con reti mi andrebbe benone, sperando che pareggino anche CSKA e Trab.
Bravissimo Gimon, davvero un post ben fatto e come al solito ben scritto.
@Alberto: io sarò a Madrid nei giorni del ritorno col Lille e avevo trovato un ristorante che pare trasmetta le partite dell'Inter in Calle Mayor 31, se ti può interessare; anche se temo sia un ristorante italiano - e io odio mangiare italiano all'estero. Ad ogni modo poi fammi sapere dove riesci a vederla, grazie!
Perfetto Luciano!
Ma si è sbagliata la valutazione tattica di Alvarez, non tanto (o almeno non ancora) la valutazione globale del giocatore. E si sono ignorati i primi importanti segnali dal ritiro, visto che l'argentino è arrivato anche presto. Peccato, un grande peccato
Ringrazio Avvocheto per l'elogio di ExtraTime, visto che comunque contribuisco anch'io al progetto con la pagina dell'Africa (oltre che alcune puntatine sul Sudamerica). Ho visto di recente il San Paolo, in crisi soprattutto di risultati: da quando ci sono tutti questi viaggi di società italiane ho notato che è finito in panca... Ma, secondo me, c'è poco da discutere, è la cosa più vicino a Rijkaard che io abbia mai visto, farei un investimento senza pensarci, avendone le possibilità.
Luciano, dell'Inter di Herrera so solo per sentito dire, quella di José l'ho seguita in lungo e in largo e tutto si può dire tranne avesse mentalità catenacciara. Sul fatto che giocasse con una punta centrale di riferimento è vero (ed è un must per le squadra di Mourinho, da Leiria fino a qua, con pochissime eccezioni). Io parlavo di Sneijder seconda punta, come nei momenti di Benitez. Rafa aveva le sue idee (che non sono mai state le mie, ma conta poco: è un tecnico con curriculum) e poteva anche essere una intuizione. A me non piaceva. Sneijder con José ha giocato da rifinitore ( e vero e proprio regista offensivo) e, nelle situazioni di emergenza, per recuperare un match che era partito male, da centrocampista puro in mezzo al campo. Mai da seconda punta. Anche perché con Mourinho, le punte giocavano, e la critica italiana rideva quando ne metteva più di tre ("perché conta l'equilibrio"). Ricordo a Stamford Bridge, quando tra i tifosi si sparse la voce della formazione ufficiale: come ricorderai giocarono Thiago Motta e Cambiasso in mezzo al campo più Sneijder e tre punte. Non ne ricordo uno entusiasta: tutti a criticare, tutti a fare i professori:"ma è matto contro una squadra che corre e di quel tasso tecnico?" Ricordiamo tutti come finì. (stendo un velo pietoso su parte della stampa)
Leonardo secondo me è riuscito a toccare i tasti giusti a livello mentale, a muovere lo spirito di questi giocatori, anche e soprattutto osando, e parecchio. Certo, aveva Eto'o, che non è poco. Ma io non credo che questo gruppo sia finito, nemmeno un po', io credo che con Leonardo si sia ritornati a pensare in grande, ad avere un progetto condiviso. Non una navigazione a vista. Come ti potrebbe citare Gimon: mai sottovalutare il cuore di un campione, diceva un allenatore di basket americano, Rudy Tomjanovich.
Ecco, per me l'Inter deve ritrovare lo spirito di suoi giocatori, sicuramente ritornerebbe competitivo, poi ovvio che bisognerà inserire linfa nuova e soprattutto proporre un progetto nuovo e ambizioso.
Eheheheh, Carlo... don't ever understimate the heart of a champion... grandissimo RudyT, anche se nei miei Lakers non è che abbia fatto meraviglie in panca, prima di dover abbandonare per i suoi problemi di salute e lasciare il posto al ritorno dell'immenso Coach Zen, Phil Jackson.
Ecco, prendendo a prestito un'altra massima indimenticabile dal basket Nba, proprio di Coach Zen, ossia "nel basket c'è molto più del basket", forse sarebbe il caso di dire che nel calcio c'è molto più del calcio, inteso come schemi, moduli e tecnica individuale e collettiva. Ritroviamo il sacro fuoco, la voglia e lo spirito per giocare e lottare, tutti insieme, verso la vittoria, partita dopo partita. Anche con i nostri vecchi campioni attuali, finora poco e male supportati dai nuovi innesti, sia di quest'estate che anche del passato mercato invernale, questo va riconosciuto.
E chiudo con una nota d'ottimismo grazie ad un'altra celebre citazione Nba, entrata poi nell'uso comune dello sport a stelle e strisce. Questa volta la citazione si riferisce ad un giornalista sportivo americano, Dan Cook, che durante le gare di play-off Nba della stagione 1977-78 tra Washington Bullets e San Antonio Spurs, scrisse: "It ain't over till the fat lady sings", più o meno traducibile in italiano con "l'opera non è finita finché la cicciona (il soprano) non canta"...
Ora, va bene che la "cicciona" ancora è lontana e siamo solo al primo atto di questa lunga stagione, ma noi, intesi come squadra e società, vediamo di prendere atto della situazione difficile, di correggere il tiro e non arrivare in queste condizioni quando arriverà il suo momento di entrare in scena. Tutto qui.
Io mi affido invece al detto francese citato prima da Gimon (complimenti anche da parte mia, veramente un grande post!!!), che "chi arriva da quelle parti, sospira due volte, una quando arriva e una quando riparte"... speriamo che il risultato del match di stasera ci permetta appunto dopo i sospiri di apprensione del prepartita, di fare un bel sospiro di sollievo e di soddisfazione dopo il novantesimo!!! Forza ragazzi, daaaaiiii!!!
ciao a tutti
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fine primo tempo
Gimon24 ha scritto:
"l'opera non è finita finché la cicciona (il soprano) non canta"...
ahahahahahahahahahah, questa qua mi fa troppo ridere!!!!! :D
Personalmente, l'acquisto meno comprensibile è stato quello di johnatan, avendo in rosa Faraoni. Ovvio che a gennaio si debba necessariamente prendere un titolare per i prossimi anni. Il milan, in anni in cui non ha vinto, ha comunque inserito in rosa Pato e Thiago SilvA, e lo.scorso anni boateng.
under 18
finale
italia 0 ukraina 2
il secondo goal nel recupero
la rivincita giovedì mattina.
ciao
Grande post Gimon, bravo!!!
Molto bella l'immagine dell'inferno del nord, della parigi-roubaix, una gara terrificante per durezza e fatica. Chi ha pedalato in bici qualche volta, anche solo per divertimento, può capire di cosa si sta parlando. Una prova terribile!!!
Grazie al cielo, non troveremo quel clima metereologico lì, ma sarà comunque una partita dura. Io però oggi mi sento con più fiducia di ieri. Torna Wes e poi la ruota deve girare un po' anche dalla nostra parte prima o poi, non può continuare così per sempre!!!
Sono contento che Luciano abbia apprezzato la mia idea di 4411 per la partita. In questo momento, realisticamente, io non vedo alternative migliori.
Dai ragazzi, vogliamo tutti una grande partita stasera, dai!!!
Duccio
Ciao Luciano,forse credo che ti stavi riferendo a me per quanto riguarda i ruoli cardine della squadra,io penso che siano il portiere(ora JC in futuro Bardi) i due centrali(qui metterei Ranocchia che secondo me è piuttosto forte ma finora gli è andata abbastanza male,per l'altro centrale ci metterei sicuramente uno della primavera odierna ma non voglio dire chi è per non portare iella)ed infine due centrocampisti centrali(che per ora non abbiamo dominanti dal punto di vista atletico,in futuro chissà,ed anche qui non faccio nomi).
Questa per me,e quindi un semplice e sicuramente errato parere,è l'ossatura principale della squadra,ecco non trovo fondamentale l'attaccante estremamente dominante,cioè se si è forti in questi ruoli in attacco mi "accontenterei" di un Pazzini.
Noto con piacere che nel nostro settore giovanile si è lavorato molto per questi ruoli base,e non solo questi tra l'altro,forse ci manca da completare un solo ruolo che penso sia l'esterno offensivo mancino(oppure sbaglio perchè mi sembra che Golia giochi in quel ruolo,però mi sembra destro lui,no?)
Matteo, guarda che abbiamo l'esterno offensivo mancino più forte del campionato, per la sua classe d'età: il grande Pedra. Proprio oggi ho parlato al telefono con suo padre che era al settimo cielo: per anni ignorato in nazionale, chiamato alla fine a rimpolpare un attacco anemico, ti segna tre gol nelle due partite decisive per la qualificazione e viene subissato di elogi e riconoscimenti da tutti. Molti Pedra lo scoprono ora, modestamente io ne parlavo come di un possibile crack in proiezione da quando giocava nei giovanissimi regionali. Il problema adesso è restare umile e con la fame di arrivare che lo ha contraddistinto. Non ha ancora fatto nulla di importante, per crescere la testa è tutto. E per fortuna lui sino ad ora la testa l'ha avuta e la famiglia è stata la prima a ricordagli questo fatto. Vai Pedra, che aspettiamo anche te!
Carlo Pizzi, non vorrei contraddirti, ma mi sembra che diciamo un po' le stesse cose. Mou faceva giocare i piedi buoni; che fossero attaccanti o meno non era imprtante. Infatti è andato, come ricordi, a Londra con tre attaccanti (non con tre punte, ehehehe chiedi ai londinesi se hanno visto un'Inter offensiva. O chiedilo ai catalani, o ai Tedeschi del Bayern). Non si può negare che la fama che ha Mou in Europa è quella di difensivista. Solo che è un difensivista davvero strano, fa giocare tutti i più bravi attaccanti, ma li fa giocare tutti (meno uno) sulla linea dei mediani o addirttura dei terzini. Che secondo me è un modo per attaccare meglio.
Wes non ha mai giocato seconda punta e non giocherà neppure a Lille: ha giocato con Mou dietro le punta. Solo che le punte...spesso erano una, perché Eto'o partiva dalla linea dei terzini. Wes faceva il regista offensivo perché giocando dietro la prima punta poteva scegliere se servirla, andare al tiro, o temporeggiare per l'inserimento di Eto'o Pandev e Maicon. Certo, poi quando perdeva portava persino Matrix in area, ma questo è un altro discorso.
Insomma, per concludere: se Mou è un difensivista (come viene considerato) viva il difensivismo
... e tutti aspettiamo anche di leggere presto una delle tue interviste esclusive a Pedrabissi, Luciano!
Direi che dopo quella a Bando Jr., molto bella e prestissimo online, potrebbe toccare proprio a lui, al grande Pedra!
Fantastico, come sempre, Gimon!
Grazie Paolino e bentornato!
Come la vedi stasera e in generale?
Si soffre da matti, maledizione...
Ops scusate,pensavo che Pedra fosse destro,figuraccia,allora meglio così.
Un intervento piuttosto anomalo, visto le ore di tensione pre match, sempre relativo ai giovani, tanto per cambiare.
qualcuno ricorderà che l'altra domenica, dopo aver assistito a una partita dei giovanissimi regionali B ho scritto che un tizio (probabilmente un osservatore dell'Atalanta, parlando con la sede al telefono aveva detto: loro hanno un paio di lungi capaci di fare la differenza sul passo, ma come gioco, non c'è partita. Noi siamo molte volte meglio....Sembrava una boutade, ma poi vai a leggere il risultato: Atalanta 4 Inter 1. Evidentemente l'osservatore aveva l'occhio fino
Devo dire che anche a me l'ultima volta che l'ho vista, in giugno finale del torneo di Bresso, l'Atalanta era parsa più forte di noi. In vantaggio di 1-0 stava imponendosi nettamente, quando due giocate straordinarie di Spaviero hanno capovolto il risultato. Ora sono arrivati dei nuovi, tra gli altri due lunghi Eboui e Rivetti, che hanno già segnato valanghe di gol ( che mi piacciono, in prospettiva). Però guarda caso nella partita che conta segna ancora Spaviero. Come dire: la qualità al potere.
Ancora una considerazione: nella finale dello zagatti contro il Novara saremo stati sfortunati, non c'è dubbio. Ma forse quella sconfitta doveva segnare un piccolo campanello d'allarme. intendiamoci, la squadra è forte e lavorando sui nuovi in particolare può progredire. Ma per la prima volta da qualche anno, con i più piccoli non partiamo in pol position.
Ancora una considerazione rivolta a Cisco: guarda Cisco., Casiraghi (il vostro) lo scorso anno proprio non mi piaceva. Quest'anno l'ho trovato miglioratissimo. però attenzione ai gol segnati con i giovanissimi: qui contano solo due- tre partite. Per esempio Appiah domenica schierato da prima punta (che non è assolutamente) ha fatto 4 gol e ne ha sbagliati almeno 5 solo davanti al portiere. Poteva fare benissimo 8-9 gol solo in una partita. E così nel girone ce ne sono tante altre. Questo non per disistima verso casiraghi, al quale auguro una bellissima carriera in squadre che non abbiano il rosso o il bianco tra i loro colori, ma per invitare tutti (non te che sei saggio, da quel che scrivi) a una certa prudenza. Me per primo, che stravedo per uno Spaviero, un Taufer o altri di quell'età
Matteo: Pedra è ANCHE destro. E il primo gol l'ha fatto di testa, pur non essendo proprio un colosso, anzi. Nessuna figuraccia, anzi.
Eh, come la vedo... La vedo dura, durissima. Concordo con chi dice di stringersi attorno alla squadra e tifare e basta! Altro, di costruttivo, non possiamo fare. Altri sì, e speriamo che lo facciano al meglio!
Già, Paolino... è proprio arrivato il momento che altri, non i tifosi, facciano qualcosa e che lo facciano bene, in campo e non solo...
Io lo dico adesso, se Braida si porta via Casemiro e la cifra è inferiore a 25 milioni, mi incazzo, senza mezzi termini. Proprio mi incazzo e basta. E non c'è valutazione di FPF che serva, certi giocatori, come ha scritto perfettamente Carlo Pizzigoni prima, se si possono prendere, si prendono e basta. Poi, nel cado, si pensa a fare quadrare i conti con altri movimenti di mercato.
Dopo Kakà, Pato e Thiago Silva, sarebbe l'ennesima beffa "brasiliana" per giocatori sui quali eravamo arrivati prima, molto prima del Milan...
Gimon, aspetta un attimo che prendo il tuo ultimo commento, lo scolpisco nella pietra e poi torno a commentare! :)
Grandi sorprese dal Lille-Métropole e dallo spogliatoio nerazzurro, dove pare, almeno secondo le ultime indiscrezioni, che Ranieri sia intenzionato a giocare con Thiago Motta a centrocampo insieme a Zanetti e Cambiasso, con Sneijder vertice avanzato del rombo.
In avanti Zarate farebbe coppia con Pazzini.
Fuori Obi (mah...) e Stankovic, quindi, a centrocampo e modulo a due punte.
Se queste indiscrezioni di formazione e modulo fossero confermate, di certo non si potrà dire che Ranieri non si è preso le sue responsabilità stasera. Nel bene e nel male.
In ogni caso, comunque la si pensi, sarebbe un messaggio chiaro alla squadra, andiamo a giocare la partita per vincere.
Adesso è ufficiale, formazione confermata con Motta e Zarate.
Bene, tra poco si comincia.
Forza Inter, sempre!
Ancora una considerazione rivolta a Cisco: guarda Cisco., Casiraghi (il vostro) lo scorso anno proprio non mi piaceva. Quest'anno l'ho trovato miglioratissimo. però attenzione ai gol segnati con i giovanissimi: qui contano solo due- tre partite. Per esempio Appiah domenica schierato da prima punta (che non è assolutamente) ha fatto 4 gol e ne ha sbagliati almeno 5 solo davanti al portiere. Poteva fare benissimo 8-9 gol solo in una partita. E così nel girone ce ne sono tante altre. Questo non per disistima verso casiraghi, al quale auguro una bellissima carriera in squadre che non abbiano il rosso o il bianco tra i loro colori, ma per invitare tutti (non te che sei saggio, da quel che scrivi) a una certa prudenza. Me per primo, che stravedo per uno Spaviero, un Taufer o altri di quell'età
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Hai perfettamente ragione Luciano, fare vagonate di gol contro le squadre materasso (che a livello Giovanissimi sono il 60-70% delle squadre del girone) conta relativamente. Però è sempre bello vedere una propria squadra vincere facilmente, senza patemi. E' come avere diritto ad un caffè gratis a settimana: ti soddisfa 1 minuto, però è sempre una soddisfazione e soprattutto è gratuita :D
Casiraghi l'anno scorso segnava molto poco, non so se perchè la squadra era mediocre (probabile, visto che del gruppo vecchio sono titolari in 3, di cui uno è il portiere) o perchè ancora non pronto. Ricordo però che molte squadre erano interessate a lui, compresi voi, quindi le qualità credo le mostrasse anche da più piccolo. Io queste qualità non le conosco, non avendo mai potuto vedere una sua partita, però mi dà gioia pensare che possa averle.
Poi magari diventerà un giocatore da C2, ma il bello del settore giovanile è anche (soprattutto?) il sapere che ci sono x giocatori talentuosi, lo sperare che siano più che una promessa, il piacere di vederli crescere e la (rara) soddisfazione nel vedere i propri pupilli affermarsi, magari proprio nella propria squadra del cuore.
Mi sono rassegnato a non esaltarmi per il mercato, mi tengo stretto le mie consciamente eccessive esaltazioni per il settore giovanile :p
E specifico che non sto scrivendo questo perchè penso che tu ritenga che io mi esalti troppo, è assolutamente una considerazione non relativa a quanto da te scritto!
A me il calcio giovanile esalta: è l'ultimo in cui ancora il calcio è calcio e non altro. Il calcio puro, che piace a noi amanti del calcio. Beati loro che lo giocano, fortunati noi che lo amiamo!
Pazzo'o!!!!
Qualcuno mi spiega perché Webb ha fischiato, fermando Zarate già dentro l'area con solo il portiere davanti??????????????????????????????
Ma non è possibile, pure Webb ci si mette, ma porca zozza!!!!!
Duccio
Zitti, ragazzi. Non svegliamo la sfiga!
Ok Luciano, sto zitto!!! ;)
Quello su Zarate però rimane un furto clamoroso, ma proprio assurdo!!! Un fischio da ricovero immediato... sarebbe stato il 2-0 per noi...
Duccio
Zitti e buoni, ascoltiamo Luciano!
Duccio, guarda che il mio commento scherzoso era stato scritto prima del tuo da arrabbiato (arrabbiatura che condivido, ma qui sono convinto che sia stato uno sbaglio, a differenza di quello che succede in Italia). E poi scriviamo pure di tutto, era solo un invito molto...scaramentico e scherzoso
Luciano, dimmi pure di stare zitto quanto ti pare, se poi finisce così!!! :)
Che sofferenza però nel secondo tempo... l'abbiamo portata a casa, solo questo conta adesso!!! Daiiiii, bene così!!!
Julione perfetto stasera, migliore in campo!!!
Duccio
Abbiamo vinto, soffrendo quasi tutto il secondo tempo, ma giocando compatti, da squadra, pur con i limiti attuali. Difesa bassa, niente buchi e centrocampisti molto vicini ai difensori... certo, in avanti abbiamo fatto pochissimo, però per ora questo passa il convento e la coperta è meglio accorciarla davanti che dietro...
Finalmente, la nostra difesa torna a non prendere gol, dopo Inter-Roma di campionato, e grazie a quella meraviglia creata da Sneijder, Zarate e Pazzini nel primo tempo, abbiamo conquistato una vittoria a mio parere assolutamente F-O-N-D-A-M-E-N-T-A-L-E per la nostra stagione.
Duccio, scaramanticamente, prima scherzavo anch'io, ovvio! :-)
Nessun problema, ragazzi, ho capito che scherzavate e che era solo scaramanzia... anzi, potete ripetermelo pure per le prossime volte perché a me va bene così!!!!! :)))
Duccio
Il mio medico non sarebbe molto contento se sapesse a quali dure prove sottopongo le mie coronarie: generalmente, prima del quinquennio magico, chiunque si presentasse a fare la visita per la leva militare e dichiarasse la sua fede neroazzurra veniva riformato per gli sbalzi continui di cuore. Troppo rischioso!
Beh, io la visita non la devo più fare ma dopo 5 anni di serafica beatitudine si torna a soffrire... ma devo dire che inizio anche a gustarmi diversamente le fin'ora poche gioie di questa stagione.
Forza Ragazzi!!!
Vi voglio bene interisti! =)
Ciao ragazzi, grande sofferenza anche qui dagli States, ma è andata bene!!! Una gioia piccola ma dal sapore molto dolce proprio perché sofferta fino alla fine.
Sono d'accordo con Gimon, vittoria fondamentale anche se c'è ancora tanto da fare e da migliorare.
E' un primo passo importante però... forza, dai, rimettiamo fuori la testa e continuiamo così con più convinzione e fiducia!!!
Gimon, ti ho mandato il post sulla partita
...anche se il mio commento di ieri pomeriggio/sera, è sparito, ribadisco .... A QUANTO PARE ABBIAMO BATTUTO I MOSTRI di LILLE!!!!!
Non seguo il campionato francese, e purtroppo non ho visto la partita ieri sera, secondo voi il Lille in serie A dove si collocherebbe? giusto per avere un idea.
Grazie.
Fuxz
Lou, abbiamo vinto una partita di Champions in trasferta contro una squadra, campione di Francia, che in casa non perdeva da tempo, soffrendo per tutto il secondo tempo, anche parecchio, direi.
Considerando le nostre condizioni attuali è stato un ottimo risultato, tutt'altro che facile o scontato. Una vittoria fondamentale oltre che per la qualificazione nel girone di Champions, anche per recuperare un po' di fiducia ed autostima per il campionato.
Fuxz, secondo me sono domande che lasciano il tempo che trovano, scusa ma questa è la mia opinione.
Il Lille é campione di Francia in carica e da un decennio si piazza con continuità ai primi posti del campionato francese.
In ogni caso, personalmente non credo affatto che l'Udinese per dirne una sia più forte del Lille... quindi sarebbe tranquillamente una squadra da terzo-quarto posto.
A breve online il post di Luciano sulla partita, comunque!
@Gimon ...delirio per delirio(NON mi riferisco certo alle tue parole...), c'è chi (il solito gobbo : ma come sono ridotti!) sostiene che il CATANIA è più forte del LILLE!!!
Il mio punto di vista era (ed è) che non siamo proprio morti (nonostante tutte le disavventure, anche... arbitrali) e che non era il caso di presentarsi ad una partita importante (e di fronte ad una squadra dignitosa, "francese", ma non irresistibile) come vittime sacrificali. Non dimenticando l'esempio (..) della Lucchese che, negli anni scorsi, penava in campionato, ma che puntualmente in Champions si faceva rispettare. Tutto qui.
E' anche la mia Gimon, ma era giusto per farmi un'idea.
Grazie comunque.
Fuxz
Certo, ragazzi, ci mancherebbe!
Sono sempre solo idee ed opinioni, almeno qui da noi... altrove, non so e mi interessa anche poco.
Il Lille è più che dignitoso, Lou...
Non sono dei "mostri" e qui nessuno li aveva tratteggiati come tali, ma non sono certo nemmeno il Catania, squadra che peraltro ci ha dato una discreta ripassata sabato scorso nel secondo tempo, rigore o non rigore...
Il Lille è una buona squadra, campione di Francia in carica, ben allenata e con alcune ottime individualità (Hazard, Sow) o buone (Debuchy, Mavuba, Pedretti, Payet). In casa sua di solito si divertono in pochi, tra l'altro.
Solo che ieri il Lille ha trovato un'Inter (con JC, Chivu, Motta e Sneijder in più... e aggiungerei anche Zarate) molto ben messa in campo nel primo tempo e comunque capace di resistere all'assalto senza pause dei francesi nella ripresa.
Ecco come immaginavo.
Crucifige crucifige quando si perde (e malamente) quando invece in un periodo pazzesco assurdo andiamo in casa dei campioni di Francia che non perdevano ab illo tempore e che avevano sempre segnato almeno 1 gol ci appare come un brodino caldo.
Io so solo che poche ore prima avevo assistito ad un 2 tempo orribile in quel di Catania e in quel d'oltralpe ho visto testa cuore carattere e compattezza.
Non so quante squadre vivendo un periodo come il nostro sarebbero state capaci di farlo.
E' che troppo spesso l'interista è sempre il primo.Ad insultare e criticare.L'ultimo a tifare.
Scusate lo sfogo...non è certo per voi che in questo blog apparite come oasi di sane critiche e tanto tifo sano.Ma davvero ho letto (e sentito) certe cose che...
Un carissimo saluto a voi tutti.
p.s.luciano e gimon: le vostre interviste ai ragazzi e Strama sono davvero delle perle.Grazie.
Ciao Narya, bentornata!
Vieni più spesso a trovarci... non stare sempre e solo dai Bauscia, eheheh ;-)
Ci trascuri un po'...
Scherzo, lo sai, però vieni qui da noi con maggiore frequenza, se puoi, perché, oltre che essere un piacere, i tuoi commenti sono proprio necessari al blog, soprattutto in periodi come questi.
Grazie per i complimenti, in ogni caso.
Luciano è un fenomeno, lo sappiamo tutti, mentre io ho solo avuto fortuna e un po' di faccia tosta con Strama...
A proposito di interviste, domani mattina sarà online quella realizzata da Luciano con Andrea Bandini, grande promessa, interista DOC e ragazzo eccezionale. Imperdibile, come al solito, questa nuova intervista del nostro mitico Luciano!
Adesso, tutti di là che c'è il nuovo post di Luciano online!
....Zarate, io l'avrei messo in campo dall'inizio anche a Catania, perché è più "calciatore" che "giocatore" da squadra, ma ha gamba e, aspettando che guarisca Forlan, è il più adatto (o forse è l'unico) a far coppia con Pazzini/Milito (ovviamente in alternativa). Il tutto sperando che i loggionisti non lo fischino al secondo dribbling perso!
Sono d'accordo, Lou.
Zarate in questa Inter deve giocare.
Anche quando ci sarà Forlan, arrivo a dire...
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