Anteprima di Genoa-Inter: zitti e pedalare.

Zitti e pedalare.

Un messaggio chiaro ed inequivocabile quello emerso dalle dichiarazioni di Ranieri, oggi, durante la conferenza stampa di presentazione di Genoa-Inter, recupero della partita dell'undicesimo turno del girone d'andata, rinviata a causa del terribile disastro abbattutosi sul capoluogo ligure il 4 novembre scorso.

Doveroso iniziare con le parole che Ranieri ha voluto dedicare alla tragedia dell'alluvione di Genova e al fatto che tutti i ricavati della gara di domani andranno alle vittime: "Credo che sia una cosa importantissima, più della partita, perché ciò che conta è non dimenticare. È necessario che le persone preposte facciano qualcosa perchè certe cose non accadano più".

Speriamo che, per una volta, non rimangano solo parole o gesti simbolici e che le persone preposte, appunto, sappiano almeno fare esperienza di questo dramma affinché non possa mai più ripetersi.

Torniamo al calcio... dicevo all'inizio di un messaggio chiaro ed inequivocabile. Zitti e pedalare. 

Non si parla di scudetto, di Champions League, di Europa, non si parla di nulla... si sta zitti e si lavora, giocandosi ogni partita e ragionando una gara alla volta.

Si naviga a vista, quindi, potrà pensare qualcuno?

Io non direi proprio. 

Piuttosto, con il pragmatismo che gli è proprio, Ranieri sta forse cogliendo dei leggeri segnali che il vento sta cambiando (rientro di qualche infortunato eccellente, inserimento sempre più positivo di alcuni giovani, ritrovata intensità da parte di qualche "senatore", pentitosi del suo ruolo mafioso nel gruppo...).

I segnali poi dovranno essere corroborati dalle prestazioni e dai risultati. Le chiacchiere oramai stanno a zero, non hanno più senso. Lavorare, giocare e ottenere risultati, conta solo questo da qui alla pausa di Natale.

Poi, tireremo le somme e vedremo.

A proposito della migliore tenuta difensiva, queste le parole di Ranieri:

"Avevo la percezione che avevamo fatto dei notevoli passi in avanti, siamo più solidi, ma questo è dovuto a tutta la squadra che aiuta nel momento di non possesso palla. Le punte non sono più i finalizzatori ma anche difensori, lo hanno fatto sia Pazzini che Milito, che pure non avendo segnato ha fatto un gran lavoro per la squadra".

Vero... ecco, adesso però viene il difficile, ossia coniugare questo migliore equilibrio tra i reparti con una manovra offensiva efficace, in grado di creare opportunità da rete per gli attaccanti.

Contro la Fiorentina, sabato scorso, abbiamo visto qualcosa di buono in questo senso, grazie alle intuizioni geniali di Coutinho, alle verticalizzazioni puntuali di Motta, agli inserimenti continui e finalmente positivi perché a tempo di Nagatomo, al ritorno di Maicon (sia pure in versione depotenziata, ancora) e alla prestazione davvero convincente di Faraoni. Il lavoro degli attaccanti è stato buono, di grande generosità.

Poi, come sempre ricorda Luciano, l'attaccante deve pure ricordarsi di essere un attaccante e segnare, almeno quando la squadra ha ben lavorato per mandarlo in porta.

In questo momento, abbiamo garanzie relative da questo punto di vista. Il Pazzo ha sì segnato un bellissimo gol, ma ne ha sbagliati altri due. Milito ha lavorato tantissimo contro la Fiorentina, tagli, sponde, rientri... ma mostra ancora grandi difficoltà nel liberarsi del diretto marcatore e nell'andare al tiro con lucidità e precisione.

Il problema principale, qui mi ricollego ancora una volta a un tema molto caro a Luciano, è che oggi non abbiamo più un attaccante in grado di "inventarsi" un gol da solo, con una giocata individuale. Come erano Ibra, Eto'o o il Milito del 2010, fino al 22 maggio.

Quelle giocate che rappresentano l'apriscatole inevitabile di tante partite altrimenti bloccate e complicate in campionato e che fanno la differenza tra le squadre che possono competere per il successo finale o per traguardi ambiziosi e tutte le altre.
Se a questo aggiungiamo l'imprecisione (solo attuale?) delle nostre due punte principali, Milito e Pazzini, nelle occasioni in cui la squadra li mette in condizione di segnare, comprendiamo come per noi ancora il gol rappresenti ad oggi un problema serio.

Perché segnare aiuta a vincere.

Può non bastare, ma aiuta molto, di solito...

Vedremo con il rientro ormai prossimo di Sneijder e Forlan, oltre a quello di Maicon, se e come cambierà la nostra manovra offensiva e la produzione realizzativa. In teoria, le cose dovrebbero migliorare decisamente, ma solo il campo darà la risposta definitiva, come sempre.

Questi i 23 giocatori convocati da Ranieri:

Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni.

Difensori: 2 Ivan Ramiro Cordoba, 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 16 Luca Caldirola, 23 Andrea Ranocchia*, 25 Walter Samuel, 37 Marco Davide Faraoni, 55 Yuto Nagatomo.

Centrocampisti: 8 Thiago Motta, 11 Ricardo Alvarez, 18 Andrea Poli, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Coutinho, 77 Sulley Muntari.

Attaccanti: 7 Giampaolo Pazzini, 9 Diego Forlan, 22 Diego Milito, 28 Mauro Zarate, 30 Luc Castaignos.

Ritorna Forlan (che andrà in panchina, secondo Ranieri) e c'è anche Milito, acciaccato, il cui impiego verrà deciso solo dopo l'allenamento di rifinitura di domani.
Anche Joel Obi torna tra i convocati
Non ci sono Sneijder, Stankovic e purtroppo anche Maicon, come prevedibile, dato che rientrava sabato dopo una lunga assenza e il mister aveva già preannunciato che avrebbe dosato il suo impiego.
Sempre assenti Viviano e Jonathan. Assente anche Chivu, problemi muscolari per lui.

*Notizia dell'ultim'ora: "Al termine della seduta odierna di allenamento, Andrea Ranocchia ha lamentato un problema muscolare che dovrà essere valutato nei prossimi giorni dallo staff medico nerazzurro. Per questo motivo, il difensore esce dalla lista dei convocati per Genoa-Inter e non partirà con i compagni di squadra per il ritiro in Liguria." (Fonte: inter.it)

Pessima notizia, direi... i convocati, pertanto, diventano 22. Speriamo che non sia nulla di serio per Ranocchia!

Così come fatto sabato scorso, non faccio previsioni di formazione o di moduli e lascio a voi il piacere di divertirvi a indovinare le scelte del mister.

Mi limito ad auspicare che venga data fiducia e continuità a certi elementi che così bene per adesso stanno facendo. Inoltre, cosa più importante, mi auguro di rivedere le stesse doti di attenzione e di intensità mostrate sabato sera a San Siro contro la Viola.

Gimon24

Nella foto (inter.it), il mister Claudio Ranieri in conferenza stampa ad Appiano, anche oggi in tenuta da "Supereroe"... torneranno i superpoteri anche a Marassi, dopo l'ultima prova convincente a San Siro?