mercoledì 14 dicembre 2011

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Genoa-Inter 0-1: un passo alla volta. Ora però continuiamo il cammino...



I nostri ragazzi hanno espugnato Marassi e ora si affacciano alle zone medio-alte della classifica. 
Se guardiamo alle cifre, si può pensare che la partita decisiva per stroncare i nostri sogni di Europa che conta è stata Inter Udinese. Avessimo vinto quel match casalingo, oggi a sette punti dalla vetta e a quattro dall'Udinese, potremmo ancora avanza sogni legittimi di terzo posto.
Tutto questo però solo in teoria.

In realtà la vittoriosa partita di ieri ha confermato ancora una volta i nostri limiti attuali e ci ha detto che qualche recupero (Maicon, Forlan, lo stesso Poli in condizioni migliori, Deki, che tornerà, sia pure per poche partite il giocatore che conosciamo, Couti) potrà aiutarci a restare in posizioni tranquille, ma non basterà a guidare l'assalto ai piazzamenti che contano.

La vittoria di ieri, come quella della partita precedente, è stato il frutto dell'accortezza e della saggezza di una squadra che conosce i suoi limiti e si limita a gestire la partita sperando di portare prima o poi il colpo risolutore.

Dall'altra parte il Genoa ha adottato una tattica rinunciataria, per tutto il primo tempo.
Difesa a 5, centrocampo a 4 e il solo Ze Eduardo davanti, nella morsa dei nostri difensori. Qualche timida sortita i grifoni l'hanno provata solo sulle fasce, ma senza sbocco, perché poi al centro il brasiliano era sovrastato dai nostri difensori.

Noi abbiamo provato subito a vincere, ma senza punte davvero insidiose , con due false ali e i centrocampisti bloccati, non abbiamo corso rischi (JC del tutto inoperoso)  ma non abbiamo potuto neppure dare continuità alla nostra compassata offensiva.

Le cose migliori sono così venute dai raid (questa volta ragionati) di Lucio, da qualche geniale intuizione di Motta (il lancio che smarca Pazzini, forse in fuorigioco, è da antologia del calcio) e dai break provocati da contrasti vincenti di Cambiasso.

Sulle fasce nulla, neppure un cross, anche perché Zano restava bloccato dietro e anche Naga nel primo tempo limitava le sue avanzate.
Così noi avevamo un solo problema, di abbastanza facile soluzione: bloccare le iniziative dell'isolato Veloso.
Abbiamo avuto almeno quattro occasioni da gol, ma al termine dei primi 45 minuti, io ho pensato: Genoa e Inter si equivalgono. Questa è la nostra dimensione attuale. Certo noi abbiamo un po' più di qualità, loro un po' più prestanza fisica.

Nel secondo tempo le cose sono cambiate. Il Genoa ha provato un po' di più ad uscire dal bunker; la stanchezza ha allungato le squadre rendendo più difficili i recuperi difensivi. Con spazi più larghi una delle due poteva segnare e la classe di alcuni dei nostri un po' ci favoriva, teoricamente.
Dall'altra parte però c'era il rischio di un calo dei sempre presenti, soprattutto se in età.

La prima vera occasione è capitata a loro e poteva decidere negativamente l'incontro.

Sono sinceramente convinto che il fuorigioco per quanto di pochissimo ci fosse. Ma non possiamo nasconderci che è stata una vera fortuna che l'assistente l'abbia ravvisato: trattandosi di cm, solo il fatto che sia accaduto proprio dalla sua parte, nelle sue immediate vicinanze, gli ha consentito la valutazione corretta.

Forse è stato proprio questo episodio la svolta: perché loro hanno creduto di poter vincere e hanno concesso spazi a un Alvarez finalmente ispirato (anche se ancora troppo a sprazzi e sempre un po' al rallentatore).
Infatti, nel frattempo noi avevamo sicuramente rafforzato le fasce. A destra con la tecnica dell'argentino, a sinistra con la corsa e l'irruenza di Obi.

Nel finale tuttavia abbiamo corso ancora troppi rischi, a ricordarci la nostra dimensione attuale. Si sono sprecati gli elogi per i nostri centrali e anch'io considero molto positiva la loro prova. Tuttavia è bastato che il Genoa spingesse di più e inserisse un vero centravanti, l'airone Caracciolo, perché si creassero situazioni di difficoltà.

Tutto considerato dunque sono stati ottenuti altri tre punti preziosi che ci consentono di lavorare con maggior tranquillità. Se sapremo dare continuità ai nostri risultati si potrà dire che la fase critica è (sarà) alle spalle. Ma la dimensione attuale della squadra resta quella di un buon gruppo, senza eccessive pretese. 

Una punta forte e un esterno di qualità ci potrebbero far svoltare. Ma non ci sono i soldi per operazioni ambiziose. Per questo una volta tanto sono d'accordo con chi dice: piuttosto che due acquisti per arrivare sesti invece che noni, meglio due giovani futuribili. Purché siano primissime scelte, talenti purissimi. 

I giudizi sui singoli, come li ho visti io.

JC: un solo tiro in porta, ma una parata strepitosa. Un errore lo possono fare tutti, ma con lui io sto sempre tranquillo.

Zanetti: quasi impossibile superarlo. Però ieri non ha dato il consueto contributo in fase di spinta. Probabilmente per ordini superiori
Lucio: è rientrato in grande forma. Decisivo sempre dietro, ha innescato alcune azioni offensive con qualche raid giudizioso.
Samuel: si conferma un muro. Rispetto a Lucio per me leggermente al di sotto, perché nel primo tempo spreca troppi palloni buttandoli nel vuoto, alla stregua del Matrix meno ispirato. A suo merito il gol clamorosamente sfiorato.
Nagatomo: spinge e corre come un ossesso, qualche volta anche con lucidità, come nell'azione del gol. Dietro fa qualche diagonale apprezzabile ma non mi lascia mai del tutto tranquillo.

Faraoni: conferma di non essere un'ala. Non vince mai l'uno contro uno. Per poter esprimere le sue ottime doti deve involarsi con uno scambio. Ma ha bisogno che un difensore salga per creargli un'alternativa e che un centrocampista gli faccia da sponda. Nella fase difensiva può migliorare. Prova comunque sufficiente, per me. Anche perché sapevo che dopo gli entusiasmi iniziali sarebbe venuta qualche difficoltà.
Motta: i giudizi su di lui, nelle varie pagelle,  variano da 4.5 a 7.5. Questo è significativo. Dipende da come si vede il calcio. A me è piaciuto molto. Non ho visto tutti gli svarioni che gli si imputano. Invece mi è sembrato molto nel vivo del gioco e spesso ispirato. La palla gol data nel primo tempo al Pazzo, quando la difesa del Genoa era ancora tutta schierata è illuminante.
Cambiasso: altro caso di prestazione discussa. A me è sembrato eccezionale. Nel primo tempo avrà rubato palla 5 volte almeno, oltre la metà campo, innescando azioni pericolose. Nel secondo ha diretto le operazioni, dietro, comandato il pressing quando era il caso, dato equilibrio alla squadra. Avrà sbagliato un paio di appoggi si. Ma si conferma giocatore irrinunciabile.
Poli: a differenza di altri non mi ha convinto del tutto. Considero però le attenuanti del rientro dopo un lunghissimo infortunio e del giocare fuori ruolo. Quindi valuto la sua prova sufficiente, in attesa di vederlo esprimersi più compiutamente in un ruolo adeguato alle sue qualità. Certo che la concorrenza, lì in mezzo, è numerosa e di qualità.

Milito: mi è piaciuto, nel ruolo di seconda punta. Molto lavoro, movimenti essenziali. Era l'unico attaccante con il quale si potesse giocare la palla, tenendola a terra e manovrando. Non ha più lo spunto che lo libera al gol e questo, che per un attaccante è grave, lo sappiamo da tempo. Resto però convinto che lavorando così, senza ritornare quello di una volta, ritroverà la via del gol con discreta frequenza (grazie a Sneijder e Forlan... nde).
Pazzini: anche lui si è battuto e ha cercato di proporsi. Nel primo tempo non siamo mai andati sul fondo per dargli una palla giocabile, stretto com'era nella morsa dei difensori genoani. Dà peso e quantità alla squadra. La coppia centrale d'attacco è uno dei limiti nostri attuali: se miri ai vertici sono palesemente inadeguati (mai uno spunto vincente); se hai ambizioni realistiche non possono essere al momento sostituiti da uno Zarate o da un Casta, molto più evanescenti (anche se a Casta per il futuro bisogna credere).

Alvarez: in mezz'ora circa alterna le solite pause, ingenuità e lentezze a iniziative decisive e finalmente vincenti. Non credevo in lui, dopo le prime prestazioni. Ora mi sembra in lento ma costante progresso e qualche speranza comincio a nutrirla.
Obi: si conferma per le sue doti: aggressività, velocità e spinta e per i suoi difetti, essenzialmente di misura nel tocco. Speriamo che progredisca, perché per giocare nell'Inter, in mezzo, la capacità di dialogo è indispensabile.
Forlan: pochi minuti che fanno bene sperare. Se il Cacha sta bene, ci sarà molto utile. Alla faccia dei detrattori (... che non mancano mai, nde).
 
Ranieri: All'inizio del secondo tempo l'ho… insultato (dentro di me, non esternerei mai in questo modo contro uno della mia squadra!), perché avrei messo semplicemente Obi o Muntari (o al massimo Alvarez) al posto di Poli, lasciando in campo Fara, che è più esterno dell'ex doriano. Poi proprio Alvarez sblocca la partita e sfiora il raddoppio. Merito al mister, quindi, ancora una volta meno “fifone” di me. Anche se nel finale ho rischiato l'infarto...

Luciano 

Nella foto, Yuto Nagatomo festeggia con capitan Zanetti il suo gol-vittoria. Grande protagonista Yuto-san nelle ultime due vittorie nerazzurre, in cui ha segnato anche due gol. Giocatore ritrovato, quindi, il terzino giapponese, sempre più "bomber" di una squadra che anche ieri ha confermato di non avere esattamente due cecchini implacabili in area di rigore, nemmeno uno se è per questo... limite grave, direi anzi fatale, per una squadra che voglia avere ambizioni serie. Pertanto, zitti e pedalare.

50 commenti:

LOTHAR10 ha detto...

ciao a tutti

condivido tutti i tuoi giudizi un po' meno quello su milito, ma forse sbaglio io ovviamente.....:-)

dopo queste 2 partite mi sento un po' piu' tranquillo x il futuro akmeno x il 5 posto...

speriamo

Gas ha detto...

Buona giornata, un post perfetto sulla partita di ieri, Luciano, complimenti!!
Sono sulla tua stessa linea anche circa i significati di queste due vittorie recenti e le prospettive di breve-medio periodo della squadra.
Concordo in particolare con la frase che una punta forte (ma davvero molto forte!!) e un esterno di qualità, ci farebbero svoltare.
Forse l'esterno di qualità potrebbe arrivare (Eduardo Vargas), ma la punta molto forte è impossibile, a causa di mancanza di soldi..
Resta il fatto che, come dite sempre tu e Gimon, se in questa squadra torneranno a giocare con continuità Maicon, Sneijder e Forlan, la musica cambierà, anche perché la ripresa atletica del gruppo mi sembra lenta ma costante: non crolliamo più dopo mezz'ora di gioco e subiamo pochissimi gol (ah, se Ranieri non avesse fatto quei cambi sciagurati contro l'Udinese..), segno che la squadra ha di nuovo degli equilibri corretti tra i reparti.
Certo, da qui a fare sogni di gloria ce ne passa, però ci siamo almeno tirati fuori dalle paludi della bassa classifica, è già qualcosa!!

Anonimo ha detto...

D'accordo su tutto, Luciano!!!
Io però ho visto un Alvarez veramente molto incisivo ieri sera nei suoi 45 minuti in campo. Alcuni errori e qualche pausa, è vero, ma anche tanta qualità e capacità di fare giocate importanti!!!
Io l'ho spesso criticato in passato, ma mi sembra che adesso la luce si stia accendendo per questo ragazzo.
Anche per me chi continua a criticare Thiago Motta ha una visione tutta sua del calcio... senza Motta QUESTA Inter non ha senso, a mio parere.

Duccio

Giorgio ha detto...

Il "tavolo della pace" con il presidente del Coni, un galantuomo e tutti i vari furbetti del quartierino, è naufragato. Impeccabile, come sempre, Massimo Moratti. Fiero di avere un presidente così, una volta di più!!!

Pile ha detto...

Comunque Edu Vargas a me sembra una seconda punta...

Tommy ha detto...

Che giocatore Neymar, mamma mia!!! Che gol che ha fatto, straordinario, e che giocate!!! Danilo molto forte, Ganso un paracarro, invece, anche se i piedi sono molto buoni. Peccato che De Biasi, commentatore tecnico (?), non riesca a capire che il Santos NON è il Brasile, ma una squadra brasiliana.
Edu Vargas per me è un esterno offensivo da 4-3-3 o 4-2-3-1, non certo un esterno da 4-2-2, in Italia poi...

Tornando alla partita di ieri, io credo che piano piano il così tanto vituperato Ranieri stia facendo quadrare la baracca con tantissima umiltà e lavoro sul campo (e fuori). Questo gli deve essere riconosciuto. Le prossime cinque partite diranno moltissimo, speriamo di avere con noi Sneijder e Forlan, oltre a Maicon, perché così ce la potremo giocare. Poi ne riparleremo.

Acrobat ha detto...

Alvarez prima dell'assist vincente era stato più dannoso che utile. Quindi è anche un discorso di fiducia. Speriamo che cresca anche quella.

Narya ha detto...

@luciano

Dal post precedente.
Intendi il mio pessimismo della ragione e ottimismo della volontà?:)

Non sono ottimista ma cerco di avere fiducia in chi-come tifosa-mi ha regalato gioie che i tifosi della maggior parte delle squadre al mondo potranno solo sognare e in chi-auspico-me ne regalerà ancora in un futuro (spero) prossimo.

Poi per carità ci saranno errori delusioni arrabbiature cosmiche ma il saldo sarà sempre in positivo per quanto mi riguarda nonostante buona parte della mia esistenza da interista non mi avesse regalato -fino a questi ultimi anni-grandi soddisfazioni.

Poi certo tu giustamente parlavi di numeri...tuttavia davvero il calcio è solo una questione di numeri?Siamo sicuri che quelli là davanti avranno la regolarità che hanno avuto finora?Che non avranno nessun calo?Non so.Mi vivo ogni partita e poi vediamo dove saremo tra qualche tempo.Nessun progetto nessun calcolo.Partita dopo partita.Sempre con orgoglio.

Un carissimo saluto a voi

Guido ha detto...

Chiariamo che per me Motta è irrinunciabile per questa squadra. Pena ingolfare il centrocampo, perdere piedi buoni, peso nelle due aree, personalità...La differenza data dalla sua presenza mi pare evidente.

D'altra parte quando schieri Motta e Lucio regali almeno un paio di occasioni da gol all'avversario con giocate calcisticamente stupide e inutilmente rischiose. Gli "unforced turnovers", visto che c'è una folta schiera di seguaci NBA. A me questi errori fanno imbestialire, proprio perché largamente evitabili. Una squadra che fa questa fatica a segnare e quindi non è strutturata per rimontare non se lo può permettere e deve prestare attenzione extra.

Esempio a caso: riguardate la sortita di Lucio al 34' della ripresa: ha 5-6 opzioni facili, invece vuole troppo, perde il pallone e lancia il contropiede del Genoa, creando un'occasione dal nulla, da una situazione da cui sembrava impossibile subire un pericolo.

Queste sciocchezze mettono a repentaglio i risultati faticosamente ottenuti e difesi e, per me, giustificano una valutazione complessivamente negativa, anche di fronte a partite altrimenti positive. Alvarez è un altro incline a questo difetto. Ieri, inusualmente, anche Cambiasso è stato coinvolto nelle palle perse "stupide".

Poi, che c'entra, le vedo anch'io le tante cose positive che fanno questi giocatori, infatti li schiererei sempre, Lucio e Motta, figuriamoci Cambiasso che solitamente è uno dei più attenti a queste cose.

Però non venitemi a dire che soffriamo come ieri negli ultimi 10 minuti per colpa di Branca che non ci compra i top player; è solo questione di non consegnare cadeaux agli avversari. Sono gli stessi errori con cui abbiamo regalato minimo 10 punti nell'anno del treble in campionato, quasi sempre per colpa di Lucio.

carloblacksun ha detto...

I top players non li compra certamente Branca, lo sappiamo tutti, quello che chiediamo a Branca e' di essere piu' attento alle occasioni di mercato, come faceva qualche anno fa (Cambiasso, Julio Cesar) grazie ad un intuito che sembra aver smarrito

LOU ha detto...

...ho la sensazione che NON sia stata ben compresa la difficoltà (prima tutti preoccupati...poi "si va beh, ma chi avviamo battuto?") della partita di ieri sera e, fissandoci sull'unica parata di JC (era un tiro da fuori area, centrale...), dimentichiamo tutti i contropiede sprecati dai nostri nel finale e prima dell'arrembaggio dei genoano, che non avevano più nulla da perdere : con un minimo di lucidità in più si raddoppiava e si spegneva il genoa e le polemiche gonfiate ad arte.... In sostanza son d'accordo con Narya e Guido... magari il 21 Dicembra, intorno alle 23,00, ci accorgeremo di aver racimolato qualche altro punto alle squadre che ci precedono e saremo più sollevati, CONSIDERANDO peraltro,che NOI abbiamo già pagato DAZIO con infortuni ed arbitraggi "sfortunati". Se poi continua così, vuol dire che è ...persecuzione! :))

carloblacksun ha detto...

Lou

sugli arbitraggi hai ragione, sugli infortuni secondo me no, perche' abbiamo una rosa di giocatori logori e tutti in qualche modo inclini all'infortunio.

Si puo' imprecare contro la sfiga quando si fa male Zanetti, ma quando si fanno male giocatori che sono spesso infortunati (uno a caso: Ranocchia) non puoi proprio sperare nella compensazione...

al Real sabato scorso mancava un solo giocatore per infortunio, guarda caso l'unico over 30 della rosa, ovvero Ricardo Carvalho.

luciano ha detto...

Ecco, queste sono discussioni che mi piacciono. Discussioni di interisti. Uno ritiene più prudente stare con i piedi per terra (che non vuol dire escludere possibili rimonte: stavo per scrivere remuntade ma poi per scaramanzia ho evitato); l'altro sottolinea le cose positive (che per altro nessuno mette in discussione) e ne trae buoni auspici. Uno sottolinea gli aspetti positivi di alcune prestazioni individuali, l'altro evidenzia anche le manchevolezze. Tutti con l'Inter e con i nostri ragazzi. Sempre. Anche nella diversità.

Guido secondo me (manca la contro prova) se davanti avessimo avuto due top Player negli ultimi dieci minuti non avremmo sofferto, perché li avremmo passati sul 3-0.
Poi certo, abbiamo sofferto anche perché stranamente abbiamo concesso loro qualche contropiede e perché loro con le ultime energie attaccavano in massa, non avendo nulla da perdere. Non so come fare a riguardare la sortita di Lucio al 34' della ripresa. Forse ti darei ragione. però dal vivo io ho visto un Lucio che producendosi in slalom contro una difesa bloccata, saltava uomini e creava almeno teoriche possibilità. E soprattutto trasmetteva adrenalina, mandava segnali, anche ai compagni più pacati. io considero Lucio un punto fermo. Di ora e dell'anno del triplete. Ma so benissimo che la mia valutazione, come tutte, non è oggettiva.
branca ci porta i top player, invece, altro che no. L'ultimo che ci ha portato è stato Sanchez. solo da firmare. Se poi la spesa è stata ritenuta eccessiva non è colpa di Branca, che l'ha inseguito da quando nessuno lo conosceva. E penso che la stessa cosa accada ora con Eduardo (spero non lo stesso finale). Eduardo che, sono d'accordo, non è il quarto di centrocampo, ma il terzo di un attacco a tre o la seconda punta. Il problema è che ora giochiamo a quattro per cause di forza maggiore, ma se avesse gli uomini, anche ranieri cambierebbe modulo.
Rispetto a Eduardo, io gli preferirei, tra i nomi che si fanno, solo Lucas. sapendo che sui sudamericani giovani, se non sono neymar, c'è sempre una quota di rischio.

carloblacksun ha detto...

Luciano, intendevo dire che sui top players Branca puo' fare tutto il pressing che vuole, ma a quel livello di spesa l'ultima parola spetta a Moratti, scusa se mi sono spiegato male.

Comunque se ad inizio gennaio siamo ancora molto lontani da Lazio e Udinese, ma relativamente tranquilli per il campionato, io non inserirei dei "giocatori di complemento" tipo Kucka e Schelotto, ma farei qualche esperimento testando Castaignos con continuita' per vedere se puo' essere una risorsa importante per il futuro, idem con altri giocatori tipo Duncan.

Senz'altro OGGI non sarebbero dei punti di forza, ma se hanno il potenziale per esserlo, e' meglio puntare su di loro che su giocatori che il meglio l'hanno gia' dato.

Inoltre con questa strategia alcuni giocatori piu' fragili potrebbero prepararsi specificamente per le partite di Champions, dove se in condizione possono ancora fare la differenza.

Ripeto, l'Europa League cosi' com'e' per una squadra come la nostra sarebbe da evitare come la peste.

Anonimo ha detto...

Luciano secondo te visto l'esperienza beretti di quest'anno l'inter pensi che l'anno prossimo visto la riforma primavera fara' ancora la beretti. Piero

luciano ha detto...

Hai ragione, Narya, quando dici che il calcio non è solo questione di numeri (soprattutto se si tratta di numeri acquisiti in una stagione solo parzialmente disputatasi). La nostra rimonta dello scorso anno sta a dimostrarlo. Certamente è possibile scalare posizioni anche quest'anno e tutti noi lo speriamo. Confesso però che mentre la mia ammirazione per chi ha reso possibili sul campo e non i risultati strepitosi che come tu dici giustamente, forse nessuno al mondo è riuscito a conseguire, non mi nascondo che nel calcio (che forse in questo è metafora della vita) storicamente anche i più grandi hanno conosciuto la polvere dopo l'altare: cito solo l'esempio di Moratti A. - Herrera - Allodi e di quei grandiosi loro giocatori, ma potrei farne a bizzeffe. Certo, la speranza che il momento della polvere non sia ancora giunto esiste sempre. E la forza con cui tu nutri questa speranza, mi conforta, visto che io sono strutturalmente più fragile.

luciano ha detto...

Carlo: come sai, sono d'accordo sulla prima parte del tuo intervento: anch'io se non si può lottare per nulla di valido (ma vedremo) non inserirei giocatori che non io ma i tecnici considerino di complemento. preferirei puntare su grandissime e giovani promesse.
Non sono d'accordo invece sul far giocare giocatori ancora evidentemente inidonei al campionato italiano. Se non per brevissime comparse, mirate.
Io ho una mia filosofia, magari sbagliata. A calcio devono giocare sempre gli 11 migliori. Buttando dentro un giovane che non è pronto a fare il titolare nel campionato italiano e in una squadra che ha una storia, come l'Inter, oltre a tutto non gli fai un favore.

Piero: se le mie informazioni sono corrette, il prossimo anno giocheranno in Primavera un fuori quota di qualsiasi età e tre '93. Gli altri tutti '94 e '95.

So che Stramaccioni considera fondamentale (per quest'anno) la presenza della Berretti. E infatti è fiero di aver ottenuto buoni risultati schierando sino ad ora ben 33 giocatori. Segno che il famoso "gioco" c'è e i punti di riferimento anche.
Ritengo che la consideri utile anche per il prossimo anno, ma di questo non abbiamo parlato.
Però ragioniamo : i '94 sono un gruppo molto forte. Attualmente sono 26, tra Primavera e Berretti (in realtà qualcuno in più, perché non tutti compaiono nell'elenco del sito ufficiale) .
Mettiamo pure di scartarne(si fa per dire) 8, che sono tanti, visto il livello del gruppo. Restano almeno 18. Ai quali sono da aggiungere i tre '93 e almeno tre nuovi arrivi probabili (sto molto basso).
Strama mi ha detto che il gruppo di quest'anno lo considera fortissimo. E tuttavia se le complicazioni del suo contratto protrattosi a lungo, non gli avessero impedito in pratica di avanzare qualche richiesta di mercato, una o due interazioni le avrebbe proposte.
Questo vuol dire che il prossimo anno lo farà e dunque tre nuovi arrivi, anche statistiche del passato alla mano, mi sembrano il minimo.
Saremmo comunque a 24 calciatori.
Secondo te, quanti dei pur forti allievi nazionali sarebbero in grado di farsi preferire al gruppo così individuato?
Provo a rispondere: probabilmente ben pochi.
perciò secondo me la scelta (supportata anche dalla contrattualizzazione del grande Sergio Zanetti) sarà di portare avanti quasi integralmente il gruppo squadra del '95 (In Berretti) per poi avere l'anno dopo una forte Primavera (come avverrà con i '94 molti dei quali conosceranno già benissimo la Primavera). In questo modo i Berretti più pronti potranno comunque fare esperienza in primavera (come i Pasa, i Garri, i Cincilla, e tanti altri fanno quest'anno). E poi saranno i cardini della successiva Primavera.
Mi accorgo di essermi incasinato non poco, ma spero si capisca ugualmente il concetto

Guido ha detto...

Luciano, sulla punta e il 3-0 siamo d'accordo. Sul tenere in campo Lucio pure, come ho detto.

Solo che io sono probabilmente più fifone di te, e in quella giocata vedo molto più concreto il rischio di un gol in contropiede che la possibilità di fare il 2-0; mi fa impazzire vedere uno che va a regalare il pallone al Genoa, specie se è Lucio, che per forza di cose sta anche lasciando sguarnita la sua posizione.

Giusto per spiegare la leggera differenza di valutazione. Per dire, preferisco Samuel che magari butta il pallone a fondo campo, ma non regala situazioni pericolose.

Anonimo ha detto...

il prossimo anno giocheranno in Primavera un fuori quota di qualsiasi età e tre '93. Gli altri tutti '94 e '95.....

luciano scusami ma non ho capito che intendi per un fuori quota di qualsiasi età...FRA

Narya ha detto...

@luciano

Te l'ho detto anzi scritto:è l'ottimismo della volontà :)

luciano ha detto...

Certo, Narya. E io l'apprezzo molto.

Fra: voglio dire che ogni squadra potrà schierare un giocatore anche di trent'anni. ovvio che noi non lo faremo, se non per il caso di dover recuperare qualcuno, oppure per il caso di quest'anno: un portiere riportato a casa, che sarebbe il quarto in Prima e deve pur giocare qualche volta

luciano ha detto...

Intanto comunicazione di servizio per Gimon: questa sera ti invierò l'intervista a Opoku, , come d'accordo.

Tra poco (appena cenato) scriverò sulla situazione di Galo

Lou ha detto...

.... ma voi pensate ancora possibile che Lucio - FORTISSIMO in altre fasi di gioco, per carità... - impari a gestire il pallone in certe situazioni di gioco? Ieri sera però è riuscito a fare una cosa (quel pallone dato "a volo" al Japan) che non gli era mai riuscito nei precedenti 29 mesi all'Inter... Avete notato che quando si spinge in avanti sulle palle da fermo, quando la palla cade a terra dalle sue parti la sua gestione NON è quasi MAI utile?

Avvocheto ha detto...

Ho letto l'articolo di Carlo Pizzigoni sul Guerin Sportivo sui migliori giocatori del Mondiale u.20 e sui giovani messisi in evidenza successivamente...veramente molto interessante, complimenti!!! È per articoli come questo che compro ancora il GS, nonostante lo trovi peggiorato da quando è diventato un mensile.
Grazie Luciano per le info, in effetti la scelta di ripristinare la Berretti si è rivelata molto intelligente. Attendo con curiosità il post su Opoku, ho già in mente un paio di domande da farti...;))

luciano ha detto...

CarloPizzi è il miglior giornalista sportivo d'Italia. E non esagero. Parla di cose che conosce perfettamente, ha una passione per il calcio infinita, è un vero studioso e non si presta a denigrare nessuno raccontando gossip, pettegolezzi e dicerie come se fossero verità.
Nessuno, a livello giornalistico conosce il mondo giovanile come lui.

luciano ha detto...

In questo blog conosciamo tutti la situazione difficile che sta vivendo Jacopo Galimberti, promettente centrale difensivo della nostra primavera.
Ho cercato di chiarire i termini della situazione con il mister Stramaccioni, ponendogli una domanda diretta. E il mister, con la cortesia e la disponibilità che lo contraddistinguono, non ha mancato di esporre il suo punto di vista. Che credo di poter riportare senza venir meno al mio sentimento di lealtà.

Quando gli ho chiesto di parlarmi della situazione di Jacopo, che conosco sin da piccolo e del quale ho molta stima come giocatore, il mister in sostanza mi ha spiegato che la situazione è effettivamente complicata.
Infatti Jacopo ha giocato da titolare molte delle partite iniziali (mi ha anche citato i numeri, che io non ricordo, non avendo potuto ovviamente appuntarmeli. NDR). Lui lo considera un ragazzo eccezionale e un giocatore che l'ha pienamente soddisfatto, ogni volta che è sceso in campo.
Strama ha detto di comprendere benissimo come Jacopo, dopo un anno senza praticamente giocare, abbia il legittimo desiderio di disputare una stagione da titolare. Ha un contratto e al momento della sottoscrizione dello stesso gli è stato detto che la società lo vedeva inserito con un ruolo importante nel suo progetto sui giovani.
Senonché poi si è venuta a creare una situazione in parte diversa rispetto ai programmi iniziali, perchè Kysela, che inizialmente faceva coppia con Jacopo, per età, per rendimento attuale e per motivi di strategia societaria è da considerarsi titolare. Dalla prima squadra è tornato Bianchetti: stessa età di Jacopo, titolare (forse anche capitano) della nazionale di categoria e già capitano lo scorso anno della squadra vice campione d'Italia Primavera.
E' un tris di giocatori forti, che il mister intendeva alternare, certo con qualche priorità che rispecchia la situazione del momento.
E' del tutto legittimo, secondo lui, che Jacopo cerchi di uscire da questa situazione, per avere garanzie di giocare (e così progredire più rapidamente).
Alla mia domanda se la società fosse disposta alla rescissione e almeno al semplice prestito gratuito, Strama mi ha detto di non sapere, ma mi ha invitato a considerare anche il possibile punto di vista societario: ha allevato per anni un giocatore, ci crede ancora e non vuole logicamente vederlo affermarsi altrove, per di più in modo gratuito. Anche per il semplice prestito potrebbe chiedere un indennizzo (questo non me l'ha detto Strama, ndr), perchè se chiede un giocatore in prestito lei, lo deve pagare.
Il problema è dunque tra la società e Jacopo: il mister dal canto suo non avrebbe alcun problema a continuare il percorso di crescita con il ragazzo. Anzi.

Anonimo ha detto...

ad essere sincero non ho capito perfettamente la questione. cioe', galimberti vorrebbe giocare sempre e la societa' non gli da garanzie in questo senso?
Non capisco invece perche' si e' scelto di tenere Kysela un altro anno!

Marin

luciano ha detto...

Marin: non credo che Jacopo voglia giocare "sempre". E' chiaro che però non può essere contento di venir escluso nelle partite più importanti.
Io voglio bene a Jacopo e lo ritengo una grande promessa, ma voglio essere sincero fino in fondo: anch'io oggi nelle partite decisive sceglierei Marek. perché è più affidabile OGGI, anche se probabilmente Jacopo ha prospettive migliori. Le motivazioni delle politiche societarie ovviamente non sono conoscibili da noi comuni mortali.

Avvocheto ha detto...

Grazie Luciano...non so, mi pare che prima che la situazione prendesse questa brutta piega, Galo avesse giocato anche alcune delle partite più importanti (ad esempio col Basilea, mi pare)...speriamo bene, per il bene del ragazzo e per il bene dell'Inter, che sono convinto coincidano. Una domanda: alla fine si è capito se Kysela è in scadenza di contratto?

carloblacksun ha detto...

eh infatti, anche a me pareva di ricordare che Kysela e' in scadenza...

luciano ha detto...

Credo che Marek sia in scadenza, ma che stiano cercando di convincerlo a rinnovare. Però ripeto, queste sono questioni societarie difficili da dirimere, dall'esterno.
Invece è vero che Galo le aveva giocate quasi tutte, ma prima che scendesse Bianco o anche quando l'ex varesino è stato provato come esterno.
Ora invece credo che gli esterni siano Pecora e Ibrahima, con bando e Alborno alternative (anche se credo che Rodrigo sia visto meglio come esterno alto)

luciano ha detto...

Intanto oggi oltre alla partitella tra Primavera e Berretti, sono stati visionati diversi provini. Il più interessante, probabilmente, un trequartista ungherese del '98 che ha indubbiamente una tecnica fuori dal comune, ma che se mai venisse da noi dovrebbe imparare molto sul calcio come gioco collettivo.

Anonimo ha detto...

Luciano una considerazione sul caso Galo.
come mai c'è una differenza evidente tra i casi Kysela/Fossati?
Fossati quando ha manifestato la volontà di non rinnovare si è "riposato fino a fine stagione in panchina o tribuna", mentre oggi Kysela, che a giugno 2011 vuole andare via, non ha il "permesso" della Società, ma gioca e non "riposa"?
E' la Società che valorizza e tiene competitivo un elemento che perderà comunque a giugno (a meno di un cospicuo adeguamento contrattuale), o è il mister che lo fa giocare "ponendosi" come moderno allenatore/manager (=qui comando io)privilegiando i presunti benefici della prestazione.

tutto quanto sopra solo per sollecitare un tuo pensiero anche a seguito del tuo colloquio con mister Strama.
scusate l'anonimato.

luciano ha detto...

Come dici tu, anonimo, qui posso solo esprimere una mia opinione personale, anche perché non conoscendo i fatti con certezza, figurati se posso conoscere le motivazioni dei fatti.
Comunque ci sono diverse spiegazioni possibili. Una è che per esempio la differenza tra domanda e offerta nel caso di Kysela sia molto diversa da quella che c'era nel caso di Fossati. Siccome non credo che in società siano masochisti, se le cose stanno come sembra potrebbe essere che siano convinti di riuscire a comporre la divergenza. In questo caso, mostrando al ragazzo quanto l'Inter lo consideri e quindi che prospettive di sistemazione futura ci sono, si potrebbe agevolare la revisione del suo orientamento.
E' solo una supposizione, ma abbastanza plausibile. invece non credo a un diktat dell'allenatore. Assolutamente. Poi magari sarò ingenuo io.
Ma quando discuto con i genitori e sostengo che le scelte le fa l'allenatore perché nessun allenatore accetta di perdere, i genitori mi dicono che sono ingenuo. In altri casi invece (come questo) sono loro a sostenere che l'allenatore potrebbe essersi imposto alla società.
La mia opinione è che l'allenatore manda sempre in campo quelli che considera i migliori tra coloro che la società gli mette a disposizione. Mi pare molto semplice. Se la società dicesse: questo non è nella tua disponibilità,nessun allenatore al mondo, forse neppure Mou potrebbe pretendere di fare di testa sua.

luciano ha detto...

Porca miseria, anonimo. La mia risposta è scomparsa.
Adesso non mi sento di riscriverla, scusami. In sintesi dicevo che nessun allenatore vuole perdere. per cui tutti scelgono quella che ritengono a formazione migliore TRA QUANTI VENGONO MESSI A DISPOSIZIONE DALLA SOCIETA'. Se la società dice "questo non è nella tua disponibilità, nessun allenatore al modo, forse neppure Mou, potrebbe dire "e io invece lo faccio giocare ugualmente..."
Strama se gli danno tre giocatori per due ruoli li alterna, privilegiando quelli che ritiene più pronti. Se gli dicono "questo non lo puoi utilizzare", non lo utilizza. Come tutti. non vedo proprio il problema.
Poi sul perchè la società tratti mark diversamente da Fossati, ci sono molte spiegazioni possibili. Una per esempio è che sapeva che dietro Fossa c'era il Milan e non era una questione di soldi. un 'altra potrebbe essere che La distanza tra quanto richiesto /strumentalmente?) da Fossa e quanto offerto dalla società fosse molto maggiore di quella del caso Marek. Se pensano di trovare un compromesso, mostrare al giocatore che è un punto fermo può agevolare. ma sono tutte ipotesi

LOTHAR10 ha detto...

ciao a tutti

auguro al "galo" di trovare una soluzione sodisfacente sia x lui che x il bene dell inter...

x Luciano

una domanda ma Tassi che fine ha fatto?
sta giocando?

carloblacksun ha detto...

x Gimon

http://latimesblogs.latimes.com/sports_blog/2011/12/clippers-acquire-chris-paul-send-eric-gordon-to-new-orleans-.html

Se vuoi ti porto i sali... :)

luciano ha detto...

Lothar: Ho chiesto a Strama, di Tassi, per sapere se si allena con loro ad Appiano (come sai ad Appiano gli allenamenti della Primavera non sono pubblici). Mi ha risposto che è ancora affidato allo staff medico e sta facendo preparazione individualizzata. Dovrebbe tornare in gruppo a gennaio, ma sicuramente con gli allievi, almeno all'inizio

Guido ha detto...

Piccolo ot. CarloBS, provo a consolarti in minima parte: ho visto che avete draftato Darius Morris, da Michigan. Occhio perché questo trasuda talento, capace di segnare in tutti i modi, ma soprattutto playmaker vero, geniale. Se si ambienta bene tra i grandi, avrete belle sorprese. Gerald Green è un altro talento entusiasmante, ma la testa non gli funziona a quanto pare.

Gimon24 ha detto...

Buon giorno, CarloBS, sempre good news le tue, eh... ;-)
Che ti devo dire... non era destino, evidentemente!
Certo che accettare una trade del genere, dopo avere rifiutato quella dei Lakers, è una vergogna... complimentoni a Mr Stern!

luciano ha detto...

Stefano, ho ricevuto la comunicazione relativa al nome del tuo "protetto" da "osservare". Domenica pomeriggio però alla stessa ora ho visto che c'è Cesena Inter. Sinceramente non ho deciso cosa vedere, perché in genere preferisco le giovanili dal vivo alla prima squadra in TV. Però questa volta il risultato è importante. Comunque se andrò all'Enotria sicuramente guarderò con interesse il giovane di cui parli.

Acrobat ha detto...

Intanto altra superba prestazione di Vargas. Credo che il ragazzo meriti uno sforzo economico questa volta.

olag ha detto...

Grazie,Luciano.
A tempo debito,le mie considerazioni.
Ora la priorita' sta nel non avere piu' nulla a che fare,con alcuni personaggi.

MarcoB ha detto...

questa notte mi sono visto la finale della Copa Sudamericana. Quello è impressionante! Con tutte le cautele del caso, visto che gioca ancora nel calcio sudamericano, ma se arrivasse Zarate farebbe fatica ad andare anche in panchina...

dellas73 ha detto...

"""
al termine dei primi 45 minuti, io ho pensato: Genoa e Inter si equivalgono. Questa è la nostra dimensione attuale.
"""

mamma mia luciano, sei + pessimista del solito........
io vedo una grossa difficoltà a buttarla dentro:
- al 7' pazzini solo davanti al portiere gliela spara adosso;
- al 20' manca un rosso ad un genoano per fallo da ultimo uomo su milito lanciato a rete (che tanto avrebbe sbagliato ;-) );
- al 30' milito spara adosso a frei da 2 passi (nella stessa azione frei compie un miracolo su samuel e lo stesso subisce fallo da un genoano steso per terra....)

"""
Nel finale tuttavia abbiamo corso ancora troppi rischi, a ricordarci la nostra dimensione attuale. Si sono sprecati gli elogi per i nostri centrali e anch'io considero molto positiva la loro prova. Tuttavia è bastato che il Genoa spingesse di più e inserisse un vero centravanti, l'airone Caracciolo, perché si creassero situazioni di difficoltà.
"""

sono d'accordo che abbiamo rischiato, ma per me è stata per paura di vincere........ siamo arretrati troppo
comunque nello stesso periodo alvarez colpiva il palo (o altra respinta di frei non ho ancora capito....) pazzini sparava ancora adosso a frei e mancava un'altra occasione........

ripeto per me il problema è buttarla dentro............. le occasioni ci sono........
gli uomini pure si deveono solo sbloccare mentalmente!!!!!!!!
sperando che la moria dovuta a infortuni stia per terminare.........

al 15/12/11 per me si deve lottare per il titolo punto!!!!!!!!!!
gli altri ci sono avanti di punti e di rosa (solo le merde!!!!) e magari di corsa (la rube.....) ma noi dobbiamo puntare l'obiettivo massimo!!!!

AMALA.................SEMPRE

LOU ha detto...

O.T. (ANSA) - ROMA - A Los Angeles ma con la maglia dei Clippers. Si scioglie il nodo per Chris Paul, il cui trasferimento ai Lakers era stato annullato la scorsa settimana, e cosi' il giocatore degli Hornets sbarchera' comunque nella citta' californiana: i Clippers hanno annunciato di aver raggiunto l'accordo con New Orleans per l'ingaggio della star Nba che giochera' a Los Angeles per quattro stagioni. Paul, 26 anni, campione olimpico nel 2008, a New Orleans dal 2005, ai Clippers fara' tandem con Blake Griffin.

Earl ha detto...

Vargas dovrebbe calmarsi altrimenti il prezzo sale porca miseria.

Qualcuno dica ai nostri fantastici giornalisti che Guidala già gioca da noi.

Gimon24 ha detto...

Lou, lo so, lo so... non infierire... ;-)

Gimon24 ha detto...

Tra pochissimo sarà finalmente online l'intervista di Luciano al promettentissimo Justice Opoku, formidabile goleador ghanese, classe '98, in forza ai nostri Giovanissimi Regionali.
Come sempre, un enorme grazie a Luciano e non perdete questa ennesima esclusiva per tutti gli amici del blog!

Anonimo ha detto...

Grande Luciano, sei un mito!!! Non vedo l'ora di scoprire anche quest'altro giovanissimo talento. Non sai quanto è bello e importante per chi non ha la possibilità di essere a Milano, avere tutte queste informazioni sui ragazzi del nostro settore giovanile!!!
Giacomo "Interista" vero