Anteprima di Inter-Parma: si ricomincia... scusate, dov'eravamo rimasti?

Si ricomincia, ragazzi.

E non siamo qui mica a pettinare i capelli alle bambole, direbbe Bersani..., ooopss, scusate, Crozza.

Dov'eravamo rimasti, quindi?

Abbiamo terminato il 2011 indubbiamente in crescendo in termini di risultati con una meritata qualificazione agli ottavi di Champions League da primi nel girone e un mini-filotto di vittorie in campionato che ci hanno fatto risalire fino ad una più dignitosa quinta posizione in classifica. Considerando il precipizio in cui si trovava l'Inter quattro partite prima, non è poco. O meglio era tutt'altro che scontato. Adesso, "appena" sei punti ci separano dal terzo posto detenuto dall'ottima Udinese di Guidolin e otto dal primo della coppia juventus-Lucchese lombarda. Recuperati diversi punti anche alla Lazio, quarta, con quattro punti di vantaggio su di noi. 

Lascerei perdere il primo posto, per il momento e sempre per questo campionato, fino a prova contraria, e mi dedicherei all'unica impresa forse alla nostra portata con una squadra la cui rosa, come ottimamente previsto da Luciano a fine agosto 2011, può puntare solo al quinto posto. Forse.

Il mantra ranieriano dell'ultima fase di stagione dell'anno solare 2011 è stato "zitti e pedalare", lo sappiamo tutti ormai. 

Zitti siamo stati zitti e pedalare abbiamo pedalato, anche se non senza fatica, come era normale che fosse a causa delle assenze di giocatori fondamentali (Maicon, Forlan e Sneijder) e dei gravissimi problemi in attacco della squadra.

Ma che cosa significa adesso Inter-Parma per noi interisti?

Inter-Parma è una partita molto importante, non solo il match con cui si dà inizio al 2012 nerazzurro.

Anzitutto perché la gara interna di domani sera viene subito prima di Milan-Inter e Inter-Lazio, due scontri diretti che diranno con ogni probabilità la parola definitiva sull'Inter e sulle sue possibili ambizioni in questa stagione in campionato.

Poi, come si sa, nel calcio tutto può sempre succedere, ma è insindacabile, credo, che due risultati negativi contro Milan e Lazio ci farebbero ripiombare definitivamente nel grigiore di una metà classifica insapore e senza prospettive. Ottenere due risultati positivi, non necessariamente due vittorie, cambierebbe invece le carte in tavola, anche perché si tratterebbe dei primi risultati positivi ottenuti contro rivali di pari dignità calcistica in campionato (sottolineo calcistica, perché altre dignità in queste rivali io non ne scorgo, sorry...).
Prima di Lucchese lombarda e Lazio, però, c'è il Parma, appunto. E senza i tre punti contro gli emiliani, ogni altro discorso sarebbe ancora più effimero.

Inter-Parma, poi, è una partita che arriva dopo la sosta natalizia e quindi come sempre insidiosa, molto insidiosa. Non fornisco alcuna statistica circa le gare dell'Inter alla ripresa di gennaio del campionato, potrete trovare i numeri su diversi siti, ma mi limito a dire che cabala a parte (e ce ne sarebbe una non simpaticissima rispetto proprio al Parma...), è comunque una difficoltà in più da affrontare.

In più, già... perché dulcis in fundo ci sarebbe anche il Parma da battere e la squadra emiliana, pur con qualche alto e basso, sta facendo un discreto campionato per quelle che erano le sue ambizioni di inizio stagione. Va detto, per onestà, che la tranquilla classifica del Parma si deve alle gare disputate al Tardini (vittoria contro l'Udinese), visto che in trasferta ha raccolto soltanto una vittoria (ma contro il Napoli...), un pareggio (a Cagliari) e cinque sconfitte, finora, con 5 gol fatti e 15 subiti in 7 partite.

In ogni caso, il Parma ha un giocatore offensivamente pericoloso e tecnico come Giovinco e un altro velocissimo e in grande condizione come Biabiany (toh, chi si rivede.. buona stagione la sua, Parma è proprio la sua dimensione!). Abbastanza deludente invece Floccari, almeno in questa prima parte di campionato.
A centrocampo, insieme al capitano Morrone, di solito giostra quel Galloppa, ex-Siena ed interista vero, che così bene ha fatto negli anni passati. Poi, un bruttissimo infortunio e tanta fatica a riproporsi a quei livelli. Tanta corsa e poca qualità in mezzo per i parmensi, comunque.
Una difesa non proprio solidissima, infine, quella della squadra di Colomba (26 gol incassati), cui mancherà anche Lucarelli, squalificato. Mirante e Zaccardo sono però giocatori esperti e da non sottovalutare.

Ciò scritto, l'Inter contro il Parma deve cercare di vincere, assolutamente.

Perché ne ha i mezzi, ci mancherebbe altro, e perché è molto importante riuscire a conquistare questi tre punti per poi giocarsi il tutto per tutto contro la Lucchese lombarda e la Lazio.

La conferenza stampa di Ranieri

Il mister si è mostrato sereno e pacato, come sempre, ma anche determinato nello schivare, ad esempio, le domande su Tevez e altre amenità (Sneijder e Maicon) riguardanti il mercato in uscita, così come quelle sul derby. Ranieri vuole parlare di Inter-Parma e mi sembra giusto così. 
"Il Parma ha battuto Napoli e Udinese, quindi bisogna prenderlo con le pinze ed essere molto, molto concentrati. Ho visto i miei ragazzi determinati e sono convinto che faremo una buona partita. Certo, sarà una gara difficile perchè le squadre che arrivano a San Siro si chiudono, hanno giocatori veloci e ripartono in contropiede. Il Parma ha giocatori per farlo come Floccari, Giovinco o Biabiany. Per questo motivo, noi dovremo essere super attenti, pensando solo ed esclusivamente alla partita di domani". 
Zitti e pedalare, insomma...


Poi, Ranieri lascia intuire che Motta e Maicon, entrambi diffidati, potrebbero anche essere risparmiati proprio in vista della prossima partita contro la Lucchese lombarda. 
E questo possibile turnover apre ovviamente la strada a ipotesi di formazione di vario genere, su cui vi potrete senz'altro sbizarrire.

Come sempre, io mi astengo dal proporre formazione e moduli, limitandomi solo a dire che, secondo le parole rilasciate dal mister, Alvarez dovrebbe giocare domani, dove non so, ma in campo dovrebbe proprio andarci...
In attacco, l'assenza di Forlan (e Sneijder), sembra lasciare poco spazio ad alternative che non prevedano la coppia Milito-Pazzini. A meno che... il mister non decida, visto il probabile riposo concesso a Motta e Maicon, di rinunciare al 4-4-2 con cui ha ottenuto le ultime vittorie in campionato. In questo caso, davvero le sorprese in formazione potrebbero essere molte. Ma non credo che avverrà, giustamente forse.


Da sottolineare le molte carezze verbali elargite da Ranieri a Ricky Alvarez, indicato come possibile sostituto ideale di Sneijder: Sul ruolo più congeniale all'argentino, questa l'opinione di Ranieri: "Credo sia quello dietro le due punte, perché è un giocatore con grande tasso tecnico. Tuttavia, credo che a volte possa rendere di più da esterno che da trequartista... ci sono anche esigenze di squadra, lui è giovane e deve riuscire ad adattarsi".


Su Zarate, invece, le parole di Ranieri mi sono sembrate abbastanza di circostanza, ma posso anche sbagliare: "Zarate è un giocatore eccelso, perchè ha tecnica, resistenza, scatto, ha tutto. Il problema è che si ferma e allora ogni tanto bisogna dargli una scossa. Io la intendevo così, poi c'è chi è negativo e la mette subito sul brutto. Se punterò ancora su di lui? Io punto sempre su tutti i giocatori che sono a disposizione dell'Inter, tutti saranno utili".
Al di là del riferimento alla battuta del pacemaker al cervello, formulata giorni fa in un'intervista a Sky, la mia impressione è che Maurito, giusto o sbagliato che sia, con l'Inter abbia sostanzialmente chiuso qui la sua avventura. 


Un accenno di Ranieri anche a Jonathan che sembra sempre più avviato a lasciare l'Inter, in modo definitivo o in prestito: "In questo momento Faraoni gli è davanti. Prestito? Non sta a me dirlo...".
Cosa quest'ultima, il prestito, che il mister non esclude nemmeno per Castaignos: "A me dispiace non poterlo schierare, e tanto. Prestito? Ne parlerò con lui, questo è un altro discorso". 
Personalmente, spero che ciò non avvenga, a meno dell'arrivo in rosa di un forte attaccante (cosa che invece spero molto che avvenga...). In quest'ultimo caso, l'idea di permettere a Luc, forte e talentuoso ma probabilmente ancora acerbo, di giocare altrove e crescere, non sarebbe da scartare a priori.
Su Jonathan, che dire... fino ad ora, un acquisto assolutamente sbagliato, nemmeno troppo economico (5 milioni per l'Inter di oggi sono soldi...). Il tutto per un terzino, già scalzato dal primavera Faraoni (giustamente per quello che hanno dimostrato entrambi sul campo).


Questi i 20 giocatori convocati da Ranieri:

Portieri: 1 Julio Cesar, 12 Luca Castellazzi, 21 Paolo Orlandoni.

Difensori : 4 Javier Zanetti, 6 Lucio, 13 Maicon, 23 Andrea Ranocchia, 25 Walter Samuel, 37 Davide Faraoni, 55 Yuto Nagatomo.

Centrocampisti : 8 Thiago Motta, 11 Ricardo Alvarez, 18 Andrea Poli, 19 Esteban Cambiasso, 20 Joel Obi, 29 Coutinho.

Attaccanti : 7 Giampaolo Pazzini, 22 Diego Milito, 28 Mauro Zarate, 30 Luc Castaignos.

Saltano subito agli occhi le assenze di Sneijder e Forlan. 
Se per Wes la cosa era tutto sommato prevedibile in ottica derby, per il Cacha è invece un qualcosa di poco atteso e che non ci voleva proprio.
Fuori dalla lista anche Chivu, Stankovic, Jonathan e Cordoba, oltre al lungodegente Viviano.


Forza Inter, sempre.

Gimon24

Nella foto (inter.it), Claudio Ranieri, mister nerazzurro, alla prima conferenza stampa pre-partita del 2012. Il look da "Supereroe" c'è sempre, così come nelle ultime conferenze stampa del 2011 in campionato... speriamo che siano rimasti anche i superpoteri...