Se Inter-Catania è stata la prova del nove, sia come certificazione dei nostri odierni limiti sia come numero di maglia di Diego Forlan, la trasferta di Verona non poteva che essere un’estensione della stessa, una contingenza per tastare il polso alla squadra in vista della Champions.
Che dire, nonostante i suoi centoquattro anni, l’indigestione di vittorie e la mourinho-porosi (con conseguenti “fratture” e perdita di stabilità) il paziente Inter ha dato segni di ripresa, probabilmente accentuati dal quadro medico pregresso ma tant’è.
Tre dati balzano subito all’occhio alla lettura della cartella clinica:
a) l’avversario affrontato;
b) la terapia di Ranieri;
c) la tempra del gruppo.
b) la terapia di Ranieri;
c) la tempra del gruppo.
a)Diciamocelo subito, di questi tempi un avversario valeva l’altro per quanto disarmante fosse la nostra impotenza.
Aldilà della sua effettiva forza, il Chievo, soprattuto in casa, era (ed è stato) un avversario scomodo che giusto una settimana fa aveva messo paura ai bianconeri di Torino mentre noi ci facevamo un bel giro in otto volante con Papu Gomez e compagnia cantante.
Non è un caso se la società di Campedelli sia maestra nel costruirsi le proprie salvezze, se si eccettuano gli anni di Del Neri, con fare da formica laboriosa, punto dopo punto, partendo sempre da una solidità di base (dal ritorno in A i clivensi hanno chiuso i loro campionati con una delle migliori difese e prima di incontrarci erano la seconda miglior retroguardia casalinga del torneo).
E così è stato anche questa volta.
Un 4-3-1-2 molto corto, dalle geometrie lineari seppur con poco spazio alla fantasia, vedi Sammarco nel ruolo di vertice alto del rombo. Un po’ come a dire “un pareggio va più che bene”. Pareggio che a noi serviva quanto una forchetta per consumare la minestra. Sognavamo i tre punti, e di conseguenza qualche gol in più, magari contornati da una buona prestazione.
Sono arrivati gli uni e gli altri ma non è stato facile.
Nel primo tempo tonicità e convinzione hanno fatto spesso rima con crucci tattici e spettri del passato recente.
Infatti, se da un lato Wes e Deki sono sembrati subito in palla, dall’altro non riuscivamo ad ingranare, soprattuto a sinistra, con Nagatomo più volte impreciso e un Poli timido quando si trattava di giocare in verticale e supportare la manovra offensiva.
Il solo Maicon, per altro non al meglio, forniva qualche soluzione in più a due punte mobili ma molli, come testimoniano l’episodio del rigore fallito da Milito e il fatto che lontano da S.Siro non segnassimo da metà dicembre.
Dagli spogliatoio, però, è uscita per nostra fortuna una squadra sul pezzo, col piglio della grande, una di quelle che costringe gli avversari a rinculare. Niente di trascendentale, sia chiaro, visto che a Di Carlo basta passare alla difesa a cinque per toglierci l’ossigeno ed idee, nonostante Poli confermi di avere due polmoni di ferro, personalità e numeri per restare ad alti livelli. Ma alla fine, come si suol dire, tutto è bene ciò che finisce bene, con una vittoria che restituisce un minimo di tranquillità e mette tutti d’accordo perché, a conti fatti, preparata dai giovani e cucinata dai cosiddetti senatori, con lo zampino di Ranieri.
Aldilà della sua effettiva forza, il Chievo, soprattuto in casa, era (ed è stato) un avversario scomodo che giusto una settimana fa aveva messo paura ai bianconeri di Torino mentre noi ci facevamo un bel giro in otto volante con Papu Gomez e compagnia cantante.
Non è un caso se la società di Campedelli sia maestra nel costruirsi le proprie salvezze, se si eccettuano gli anni di Del Neri, con fare da formica laboriosa, punto dopo punto, partendo sempre da una solidità di base (dal ritorno in A i clivensi hanno chiuso i loro campionati con una delle migliori difese e prima di incontrarci erano la seconda miglior retroguardia casalinga del torneo).
E così è stato anche questa volta.
Un 4-3-1-2 molto corto, dalle geometrie lineari seppur con poco spazio alla fantasia, vedi Sammarco nel ruolo di vertice alto del rombo. Un po’ come a dire “un pareggio va più che bene”. Pareggio che a noi serviva quanto una forchetta per consumare la minestra. Sognavamo i tre punti, e di conseguenza qualche gol in più, magari contornati da una buona prestazione.
Sono arrivati gli uni e gli altri ma non è stato facile.
Nel primo tempo tonicità e convinzione hanno fatto spesso rima con crucci tattici e spettri del passato recente.
Infatti, se da un lato Wes e Deki sono sembrati subito in palla, dall’altro non riuscivamo ad ingranare, soprattuto a sinistra, con Nagatomo più volte impreciso e un Poli timido quando si trattava di giocare in verticale e supportare la manovra offensiva.
Il solo Maicon, per altro non al meglio, forniva qualche soluzione in più a due punte mobili ma molli, come testimoniano l’episodio del rigore fallito da Milito e il fatto che lontano da S.Siro non segnassimo da metà dicembre.
Dagli spogliatoio, però, è uscita per nostra fortuna una squadra sul pezzo, col piglio della grande, una di quelle che costringe gli avversari a rinculare. Niente di trascendentale, sia chiaro, visto che a Di Carlo basta passare alla difesa a cinque per toglierci l’ossigeno ed idee, nonostante Poli confermi di avere due polmoni di ferro, personalità e numeri per restare ad alti livelli. Ma alla fine, come si suol dire, tutto è bene ciò che finisce bene, con una vittoria che restituisce un minimo di tranquillità e mette tutti d’accordo perché, a conti fatti, preparata dai giovani e cucinata dai cosiddetti senatori, con lo zampino di Ranieri.
b)Il tecnico romano non è uno dai modi spicci come il Dottor House, uno che ama la terapia d’urto.
Il suo è un metodo à la Patch Adams, nel senso che vive le emozioni come strumento di sopravvivenza, di riappacificazione (non a caso è detto l’aggiustatore). Si potrà obiettare sulle sue doti persuasive e, volendo, su quelle di allenatore da top club, ma l’umanità e la pacatezza, caratteristiche che ne fanno un uomo stimabile e interista in pectore, sono innegabili.
Le sue lacrime al momento del raddoppio di Milito hanno il sapore dell’anamnesi.
Condensano in un gesto naturale ed istintivo i prodomi di una malattia lunga da cui si può senz’altro guarire. Magari sotto i ferri di un altro tecnico e di un altro direttore sportivo, chissà.
Almeno a me l’uomo Ranieri, punito oltre i propri demeriti, mancherà un giorno, certo finanche della bontà del suo lavoro sul campo.
Il suo è un metodo à la Patch Adams, nel senso che vive le emozioni come strumento di sopravvivenza, di riappacificazione (non a caso è detto l’aggiustatore). Si potrà obiettare sulle sue doti persuasive e, volendo, su quelle di allenatore da top club, ma l’umanità e la pacatezza, caratteristiche che ne fanno un uomo stimabile e interista in pectore, sono innegabili.
Le sue lacrime al momento del raddoppio di Milito hanno il sapore dell’anamnesi.
Condensano in un gesto naturale ed istintivo i prodomi di una malattia lunga da cui si può senz’altro guarire. Magari sotto i ferri di un altro tecnico e di un altro direttore sportivo, chissà.
Almeno a me l’uomo Ranieri, punito oltre i propri demeriti, mancherà un giorno, certo finanche della bontà del suo lavoro sul campo.
c) Mi mancherà, come mi mancherà la vecchia guardia.
Non c’è avversità, accanimento terapeutico o effetto placebo che tenga. Il tempo e la ragione mettono sempre a posto le cose.
L’errore di Carrizo era stato un bel ricostituente, ci aveva fatto riassaporare il gusto di avere il vento a favore.
Ci aveva destati di colpo quasi fosse una secchiata d’acqua gelida, uno schiaffo o il bacio di un Principe.
Una zampata al Catania, una al Chievo e chiuso il discorso.
Anzi, per non farsi mancare nulla Milito si toglie il lusso di chiudere la partita in un’altra parentesi, non armoniosa come quella tonda, ma graffa, sbilenca come la traiettoria che imprime al pallone un attimo prima di incocciare le gambe tese di Sorrentino, respingendo il rigore e l’urlo di gioia in gola.
Ma la serata di Verona è nata per essere diversa, ennesima prova di quanto siano notevoli le capacità di resistenza fisica e psichica di certi campioni. Novanta minuti vogliosi ma sterili, finchè un vecchietto con la fascia di capitano fa un allungo di 30 metri e mette in mezzo una palla perfetta, da spingere in rete.
Un regalo coi fiocchi.
Ah, a tal proposito, auguri unica e immensa Inter.
Non c’è avversità, accanimento terapeutico o effetto placebo che tenga. Il tempo e la ragione mettono sempre a posto le cose.
L’errore di Carrizo era stato un bel ricostituente, ci aveva fatto riassaporare il gusto di avere il vento a favore.
Ci aveva destati di colpo quasi fosse una secchiata d’acqua gelida, uno schiaffo o il bacio di un Principe.
Una zampata al Catania, una al Chievo e chiuso il discorso.
Anzi, per non farsi mancare nulla Milito si toglie il lusso di chiudere la partita in un’altra parentesi, non armoniosa come quella tonda, ma graffa, sbilenca come la traiettoria che imprime al pallone un attimo prima di incocciare le gambe tese di Sorrentino, respingendo il rigore e l’urlo di gioia in gola.
Ma la serata di Verona è nata per essere diversa, ennesima prova di quanto siano notevoli le capacità di resistenza fisica e psichica di certi campioni. Novanta minuti vogliosi ma sterili, finchè un vecchietto con la fascia di capitano fa un allungo di 30 metri e mette in mezzo una palla perfetta, da spingere in rete.
Un regalo coi fiocchi.
Ah, a tal proposito, auguri unica e immensa Inter.
AL82
Nella foto (Ansa.it), il nostro numero 22 si piega, ma non si spezza.
51 commenti:
Bravissimo, Al. Complimenti.
Intnato i giovanissimi battono 2-0 il Como, con gol di Cassani e di Di Marco, entrambi nel finale. Una delle peggiori partite della squadra, che qualche assenza, un po' di turn over e un po' di stanchezza non giustifcano
mi accodo a quanto detto Ang nel precedente post su Sahin: punterei tutto sul turco/tedesco dandogli le chiavi del centrocampo come erede di Motta.
Giovane(88) con un titolo vinto in Bundes da assoluto leader del Borussia D., rispetto a Thiagone ha molto meno fisico ma più tecnica(e sono pochissimi al mondo ad aver più doti tecniche di Thiago..) e più gol nel piede.
Sahin, Guarin, Poli, Cambiasso, Stankovic, Obi.
Un centrocampo variegato con corsa, potenza, tecnica e prospettiva(a parte i due panda).
Dopo punterei tutto su una punta(o giocatore offensivo) in grado di vincere le partite.
Un Lucas, un Dzeko(che è in disgrazia al City ma secondo me è un talento purissimo).. un giocatore da prendere anche attraverso il sacrificio del nostro unico fuoriclasse "vendibile" (Wes) nel caso non rientrasse nel progetto tecnico del futuro allenatore.
La difesa è vecchia ma Lucio-Samuel(e punto molto su Rano, non può essersi imbrocchito di colpo..) danno ancora buone garanzie e quindi mi sembra il reparto dove si può intervenire più avanti..
In definitiva un fuoriclasse davanti, un regista di talento e questa squadra secondo me inizia ad avere tutto un'altro potenziale..
Da cesana Bando jr mi segnala in bel 2 a 0 con gol di Adama e Bertolino. Buon debutto di Bamdo jr in categoria. Bando sr
Credo di essere stato il primo aparlare di Sahin in Italia, quando lo vidi al Mondiale under 17 nel 2005 feci una relazione sul Guerin. All'epoca giocava da mezzapunta dietro Ylmaz Deniz, giovanili Bayern,che invece non ha avuto la carriera che si ci si aspettava. L'anno scorso è stato insieme a Vidal e Hummels certamente il miglior giovane della Bundes. Il problema oggi è legato al suo infortunio (che non gli ha permesso ancora di giocare). E' giusto interrogarsi se conviene rischiare. Bisonga saperne di più, certo, anche perchè da Madrid le voci non sono proprio benevole nei suoi confronti. Certo che se l'Inter riuscisse a replicare il bingo di Cambiasso, che a Madrid era dato per finito, sarebbe una bella presa: le qualità sono indiscutibile. Però la dose di rischio è enorme, anche perché non credo il Madrid se ne libererebbe a cuor leggero. Forse però è l'unico modo per prenderlo ad un prezzo buono. Anche Guarin, se non avesse avuto mezzo infortunio, reduce da quella stagione e da quella copa America non potevi prenderlo per meno di 20-25 milioni: hai colto l'occasione.
ieri ero a Interello: Castaignos gioca coi suoi pari età è fuori categoria, nettamente superiore: velocità e intuizione della giocata palesano proprio la differenza di livello. Juan lo ritrovo come lo ho lasciato in Colombia: ottimo fisico, bel sinistro, cattivo, però anche con un paio di errori di lettura difensiva e qualche superificialità in disimpegno: c'è da lavorare
Coutinho show oggi, grande partita e una doppietta da fuoriclasse.
Anche io punterei su Sahin.
Pare Coutinho stia dando spettacolo in liga, due gol in un tempo, i commentatori spagnoli lo hanno definito "dinamite pura".
bene bene, cominciano ad arrivare notizie foriere di buone prospettive, non lontanissime.
forse con i vari Couti, Casta, Poli e, perché no, anche Juan, e magari con l'opzione su Lucas e la trattativa(eventuale) per Sahin, per non parlare di Guarin, anche noi cominciamo ad avere un...progetto (quello di far bene).
Amici che hanno visto dal vivo Juan, ieri, si sono detti entusiasti. Io do più credito alla prudenza del Pizzi.
A me - sono un super tifoso di Dedè, anche se solo televisivo - piacerebbe una difesa con Maicon Dedè Samuel Juan e con Ogbonna e Rano come alternative (Hummels penso che sia fuori portata).
Casta in prospettiva è un grosso talento, mi fa piacere che con i coetanei abbia fatto bene.
Mi piacerebbe sentire il giudizio del Pizzi sulla prova di daniel.
infine felice per la bella vittoria degli allieivi a Cesena, per il gol di Adama e il buon esordio di Bando jr. Ringrazio bando sr per le informazioni
Contento anche per la bella vittoria del Parma Primavera. Olag mi ha segnalato in diretta due gol di Mona (il secondo strepitoso). Non sono riuscito a trovare le formazioni e non so se Jacopo ha recuperato ed è stato della partita
Molto felice per Couti, spero tanto che continui a fare meraviglie fino a Giugno per avere poi il "credito" e la convinzione sua di poter essere uno dei cardini del futuro dell'Inter.
Couti e Castaignos pagati meno delle metà di El Shaarawi, ricordiamolo..
@ luciano: Super Daniel. Alla grande qualità nei piedi, che tutti gli riconosciamo, mi pare migliori nella capacità di gestione delle situazioni, riconosce i tempi di gioco, cioè quando accelerare la giocata e quando tenere palla e esplorare altre situazioni: è il fulcro attorno al quale gira la Primavera. Mio unico punto interrogativo: come si adatta con differenti ritmi di gioco. Io credo e spero che potrà adattarsi in fretta, però finché non giocherà con continuità tra i grandi, non lo sapremo mai.
luciano, conoscendoti un po', credo che ieri ti saresti entusiasmato per la partita di Daniel, perché oltre a delle giocate strepitose mi ricordo di almeno tre recuperi con inseguimento dell'avversario, spallata, contrasto 'cattivo'. E poi un tasso di attività in entrambe le fasi da...canterano. Giocate di una fisicità francamente impressionante per uno col fisico di Daniel. Contento per Couti, per Andy che comincia il percorso di rientro, per Adama che forse si sblocca definitivamente e per l'esordio 'vero' con i più grandi per bando jr.
Bell'articolo di Al, congratulations!
Chioso il discorso su Sahin che inizia nel precedente post: io un giocatore così lo prenderei tutta la vita, bisognerà vedere quanto chiederà il Real. Considerate, però, che l'ingaggio mi sa che è fuori dalla nostra portata, quindi o se lo riduce, oppure il buon Sahin finirà da qualche altra parte.
D'accordo con Capt Cambiasso: anche io investirei il nostro tesoretto (?) su una grande punta. ormai secondo me è imprescindibile un grande attaccante davanti. non possiamo andare avanti ancora con Milito Pazzini e Forlan perché quest'anno (seppur tra le mille difficoltà) hanno dimostrato di non potersi caricare la squadra sulle spalle. e noi di uno così lì davanti ne abbiamo bisogno, un cannoniere, preferibilmente nel pieno della carriera.
onestamente non ce ne sono in giro, a meno di scommettere su Damiao, ma chissà se farebbe valanghe di gol anche qui.
Per il resto bisogna sempre fare i conti con una cosa: abbiamo i soldi? se non ci sono soldi, allora l'attacco rimarrà più o meno quello attuale, forse con un Coutinho in più.
Luciano, ieri ancora riposo precauzionale per Jacopoi ha detto che il Mr. avrebbe voluto schierarlo ma e' arrivato il veto dello staff medico, per non compromettere il lavoro di recupero fin qui svolto. Rientrera' sabato nella trasferta di Sassuolo.
Oltre al gol da cineteca di Gaetano, e' andato a segno anche Mella, ieri al rientro.
Ecco uno dei due gol di Cou: http://www.youtube.com/watch?v=Lz-mvjvsLR8
Sarò pazzo io, ma giocasse nel Barca non sarebbe lontano dal livello di Messi.
Giovanissimi regionali:
Inter-Cremonese 2-1.
Partita sofferta, giocata su buoni ritmi ma con pochissima precisione soprattutto di chi dovrebe fare la differenza. Da segnalare l'assenza determinante di Opoku.
Gol al 5' di Vago su punizione dal limite dall'area e a metà primo tempo di Braidich su "batti e ribatti" all'interno dell'area. Nel secondo tempo, dopo che la Cremonese aveva segnato su calcio di rigore, Taufer, a 10 minuti dalla fine, ha spedito sul palo un altro rigore dato all'Inter. Poche occasioni in entrambe i tempi.
Allievi B: Inter Cremonese 2-2
Partita vera, tosta contro una squadra di tutti '95, molto fisici, ben messi in campo, strettissimi dietro e pronti alla ripartenza. Svantaggio nostro iniziale. Dormita generale della difesa, su punizione. passaggio rasoterra a un uomo solo a centro area, che insacca Ripartiamo, costruiamo gioco ma non finalizziamo alcune buone occasioni. Fino a che a Russo capita una palla ai 25 metri: bolide imprendibile (non "imprevedibile" perché io l'avevo previsto) e parità.
All'ultimo minuto del primo tempo su un traversone basso, mi pare Manolache si fa anticipare sul secondo palo ed è il 2-1 per loro.
Mazzata che stenderebbe chiunque, ma non i nostri ragazzi che riprendono a macinare gioco. C'è un po' di stanchezza, qualche errore per minor lucidità, ma le occasioni non mancano, sino a quando Ponti controlla una palla in area, si libera dell'avversario e infila di prepotenza. Nel finale girandola di sostituzioni e assedio dei nostri: altre occasioni, ma il gol non viene.
Sembra strano, ma nonostante i due gol subiti mi sono piaciuti i centrali bassi (Boateng e soprattutto Simonato). In mezzo Pala grande per un'ora. Poi perde lucidità e sbaglia un paio di appoggi, sino alla sostituzione. Non male Russo, Golia e Lomo, quest'ultimo però al di sotto del suo top. Baldini, regista della squadra, porta troppo Palla in avvio e contro una squadra che si chiude con 9-10 uomini questo è letale.
Ponti ha lottato, ma contro due avversari fisici come lui, si è liberato poche volte. Su livelli di sufficienza gli altri
Formazione iniziale:
Costa
Mapelli Boateng Simonato Manolache
Pala Baldini Russo
Lomo Ponti Golia (con variazioni continue di posizione e moduli)
@Luciano 1 e Ang 12: grazie mille, troppo gentili.
Se davvero il portafoglio è così sgonfio qualche rischio è inevitabile. Oltre a quelli citati, Isla non mi dispiacerebbe affatto. Per il resto sono convinto che abbiamo una buonissima base. Molto dipenderà da come chiuderemo l'anno e con quale allenatore ripartiremo.
Sulla primavera con posso che essere d'accorco con Pizzigoni: Bessa incontenibile, Castaignos illegale per la categoria (speriamo che l'infortunio sia una cosa da nulla), Juan potente, con personalità ma non sempre attento. A me sono piaciuti tanto anche Livaja e Benassi.
AL82
Comunicazione di servizio per Al: non penso di fare un post sulla primavera. Semplicemente, se ne avrò tempo, un breve intervento con qualche considerazione sui pssibili destini nel prossimo anno. ma una cosa banalissima e del tutto soggettiva
Scusate, ma vorrei capire il valore dell'apprezzamento su Casta: forse che Borini, Destro,Insigne o Immobile non sarebbero illegali in Primavera?
Non andrebbe rapportato al rendimento di questi, in A e B per un confronto?
Luciano, se hai tempo e voglia, vorrei un tuo parere su Antonio Romano e Daniele Bertolino.
Quindi, nei limiti del possibile, una valutazione sullo stato attuale e una valutazione sul futuro (potenziale). Te ne sarei molto grato.
Romano mi intriga proprio perche' nonostante un super-potenziale (mi ricordo che lo hai soprannominato Maradona) non riesce a 'sfondare', cioe' essere un continuo punto di riferimento per la squadra. Ho l'impressione che non si sia ancora espresso al meglio, forse con Strama... Puo' diventare un top player, cioe' i mezzi ci sono? E quali sono i problemi? So che Gatti lo mette in fascia e lui invece preferirebbe giocare piu' centrale e piu' vicino alla porta...
Bertolino invece mi intriga molto perche' fino a poco fa era poco quotato e invece ultimamente sta facendo sfracelli... Quanto credi che sia alto il suo potenziale?
Conosci Andrea Dallavalle del Cittadella? Mi sembra un giocatore molto forte, classe 94, ci ha fatto 2 gol in questo campionato, andata e ritorno (abbiamo vinto entrambe le partite con 4-1).
Marin
Olag: però che al momento i giocatori che citi siano più forti di Casta, non credo sia in discussione (anche se lui ha fatto una quindicina di gol lo scorso anno, quando cioè ne aveva due meno di Mattia e Borini quest'anno), in Olanda, paese che secondo molti calcisticamente ci distanzia parecchio.
Però dicevo, il fatto che quelli siano al momento più forti, non contrasta che lui oggi in Primavera sia sprecato
Marin: Antonio l'ho soprannominato "Maradona" quando l'ho visto da piccolino e faceva davvero la differenza con una facilità incredibile.
La sua tecnica resta ovviamente superba anche oggi, solo che questo non basta più per emergere come prima. Occorre tanto tanto sacrifico in allenamento.
Antonio ha una...sfortuna diciamo così. Una mamma simpaticissima (come il padre, del resto) ma che forse cucina troppo bene. A parte gli scherzi, lui aveva messo qualche chilo di troppo, che ora credo abbia perso. Ma secondo me deve ancora acquisire una vera cultura del lavoro. Il sacrificio in allenamento, anche stringendo i denti, è fondamentale per entrare nel professionismo. Se apprenderà questa lezione, farà strada. E poi è vero che l'esterno non è il suo ruolo, ma uno come lui deve poter giocare ovunque. Certo, in una squadra che pressa alta e non lo costringe a tornare troppo farebbe meglio.
Io proverei a darlo per un paio di stagioni a ...Zeman. Se supera la prova scaloni fatti ripetutamente di corsa, si afferma alla grande, con quei sistemi di gioco.
La storia di Berto è meno lineare. Lui è sempre stato un'ala di grande concretezza e dotato di buone capacità in fase realizzativa. Ma non è mai stato considerato un titolare fisso e indiscutbile, pur avendo sempre giocato molto. Ha velocità, forza fisica, tiro, tempi di inserimento, piedi più che discreti. Si è provato anche a impostarlo da esterno basso, ma per il momento nel ruolo lascia a desiderare per la fase difensiva: non perché non sia un incontrista, ma deve migliorare nel posizionamento. In ogni caso penso che per ora non si parlerà più di questo esperimento.
In passato , dopo qualche esclusione, so che aveva anche pensato di andare a giocare nella sua città, Novara, magari in prestito. per fortuna questo pensiero l'ha subito abbandonato.
Cosa diventerà? Mah: E' un giocatore di grande concretezza, di grande sostanza. Non ha, per essere chiari, i piedi di Antonio, di Tassi o di Mira. però se dovessi fare una statistica direi che sono più numerosi i giocatori della sua tipologia, che ho visto arrivare, rispetto a quelli molto tecnici. Forse perché in Italia si gioca un calcio più concreto che bello. Staremo a veder.
Il giocatore di cui mi chiedi invece non l'ho presente.
grazie mille Luciano... adesso capisco meglio.
marin
@Luciano 18:
Come meglio te la senti. Nel caso ci ripensassi mandami pure una mail con l'allegato che provvedo alla pubblicazione, ammesso che Gimon sia impossibilitato.
@Olag 19:
E' chiaro che il riferimento fosse alla singola partita, in un contesto inedito per lui come inedito era lo schieramento della primavera. Sabato a giocato meno di un tempo ma si è notato subito che avesse quel quid in più, come era successo per Destro e Immobile quand'erano in età primavera. Adesso il confronto è improponibile per la differenza d'età, contesto, precocità e adattamento al calcio italiano.
AL82
girando un po ho trovato questo forse a qualcuno interessa
http://www.liberoquotidiano.it/news/953378/I-baby-alieni-del-Barcellona-fanno-59-gol-ai-bimbi-romani.html
surf74
Buongiorno a tutti
Domani ci aspetta un incontro molto caldo, durante il quale l'attenzione dovrà essere massima perchè subire gol sarebbe una mazzata troppo forte. Fare 3 gol a quel punto potrebbe essere ai limiti dell'impossibile per come siamo messi.
Come ho detto qualche commento fa (forse nell'altro post) la formazione che farei si avvicina a quella di Verona con il solo Cambiasso in campo al posto di Nagatomo (con spostamento di Zanetti sulla linea difensiva).
Pazzini in panchina, come Alvarez, che spero sia recuperato perchè può essere importante. Il Marsiglia visto all'andata onestamente è poca cosa, se non riusciremo a passare credo che ci mangeremo davvero le mani.
Concordo sulla formazione pensata da Ang. In particolare, a Poli in questo momento non rinuncerei per nessun motivo, ma neppure all'esperienza di Cambiasso. Zanetti da esterno può secondo me fare anche molto bene, a differenza che da interno di centrocampo. L'attacco con Wes alle spalle di Milito e Forlan mi sembra il più equilibrato e mobile, capace di non concedere troppi punti di riferimento agli avversari.
AL82 sei bravissimo!!!
Complimenti di nuovo ad Al 82.
Sono d'accordo anch'io con Ang,metterei Zanetti come terzino visto che abbiamo bisogno di efficacia difensiva(Nagotomo molto male in questo periodo).
Mentre proporrei un centrocampo così Poli,Stankovic,Cambiasso.Con Obi poi ad entrare al posto di uno stanco,in attacco riproporrei quello di Verona.
Chissà se vedremo l'Alvarez in campo,io rimango dell'idea che sia molto buono.
Infatti Alvarez non viene convocato,ho cannato in pieno
Cresce la tensione per domani sera
Se non avessimo fatto quella stupidaggine al 92' all'andata ora saremmo veramente in vantaggio.. invece ci toccherà fare 2 gol in più di loro per passare e non sarà facile.
Le parole di Ranieri credo confermino la formazione da me postata (salvo novità dell'ultimora) e credo sia la più logica attualmente.
Ancora out Alvarez (ma che ha?), la formazione è "obbligata". Per me in questa partita devono fare la differenza Maicon Forlan Sneijder e Milito.
Sono questi i giocatori che ci devono portare a passare il turno. Mentre chiedo a Lucio e Samuel di non far subìre tiri al motivatore Julio Cesar ;)
Altra notizia positiva.. sembra che Pogba sia vicinissimo a rinnovare con lo United.. probabilmente Raiola si è "servito" della juve per forzare la mano a Sir Alex, che lo ha fatto subentrare contro il West Bromwich nel secondo tempo.
Aggiungo che in Spagna dopo la prestazione di ieri Coutinho è a detta di tutti un "craque".. si sprecano gli articoli che celebrano il talento di Philippe, che per la verità era già stato "intravisto" nelle precedenti apparizioni con la maglia dell'Espanyol.
A Giugno riportarlo a Milano.. troppo talento per non conquistare anche l'Inter e la serie A..
Inter-Padova Allievi, pronto il debutto per Marquez
Negli ultimi mesi vi abbiamo reso conto della storia di Pablo Marquez (che potete recuperare leggendo qui e qui), mezzapunta spagnola classe ’95 che, dopo aver sostenuto un periodo di prova con gli Allievi nerazzurri la scorsa estate, si è accasato nella giovanili del Padova in attesa di tesseramento. In questi mesi, il giovanissimo calciatore si è allenato intensamente ed ora, con tutti gli adempimenti burocratici sistemati, Marquez è pronto ad esordire. E, ironia della sorte, il giorno del suo debutto, secondo quanto riferiscono a FcInterNews.it fonti vicine al giocatore, potrebbe avvenire già domenica prossima in occasione di Inter-Padova, 19esima giornata del campionato Allievi A. Vedremo cosa succederà e non è detto che questa gara non possa essere la vetrina adatta per Marquez per farsi notare e tornare, sin dalla prossima estate, a vestire i colori nerazzurri.
@icnusa 27 e Matteo 28: non posso che ringraziarvi.
Per quanto riguarda la formazione in vista della Champions, credo che rivredemo la stessa Inter di Verona eccetto Nagatomo.
AL82
L'anno prossimo sareste contenti con questa rosa??
BARDI – JULIO CESAR
FARAONI – MAICON – ZANETTI
NAGATOMO – JUAN JESUS – (ZANETTI)
LUCIO – SAMUEL – RANOCCHIA – CALDIROLA – (CAMBIASSO)
STROOTMAN – GUARIN – ALVAREZ – POLI – OBI – STANKOVIC – CAMBIASSO
LUCAS – COUTINHO – STEVANOVIC – FORLAN
DESTRO – CASTAIGNOS – PAZZINI – MILITO
Marin
@ Marin
Si.
Pero' venderei due tra Pazzini, Milito e Forlan e magari prenderei un altro centrocampista giovane, possibilmente un settepolmoni.
8 attaccanti secondo me son troppi.
@CarloBS
In effetti hai ragionissima, 8 attaccanti sono troppi, solo che io contavo i primi quattro come esterni e i rimanenti quattro come punte.
Al posto di DobleDiego anch'io vorrei un centrocampista settepolmoni, oppure come minimo vorrei il quinto centrale di difesa se non si puo' avere un centralone costoso e affermato che potesse mettere in discussione l'egemonia di Lucio e Samuel.
Tuttavia, in testa mia, cioe' virtualmente, ho cercato di fare un mercato 'da Inter' ma senza spendere davvero troppo, tenendo conto della realta' (speriamo). Per far cio', ho scelto di rinforzare molto l'attacco e la mediana, rinunciando ai rinforzi in altre posizioni e cercando di arrangiarmi con quanto abbiamo a disposizione.
Una domanda per tutti: abbiamo maggior bisogno di un play basso (alla Motta) o di un incontrista fortissimo (Mvila, Nainggolan, De Jong)?
Marin
Concordo Pazzini e Forlan out. Alvarez rimane oggetto misterioso del centrocampo secondo me con la tua rosa troverebbe difficile collocazione. Luca Cou Stevanovic Destro...il riscatto di Guarin, ballano comunque un bel po' di milioni
Pero' sicuramente una rosa di prospettiva.
Tkausn
ops Cou non lo paghiamo, Luca(s)
...persino il nick ho sbagliato
Tkasun
@ Marin
Dipende.
Senza voler far nomi (DeJong non mi pare della categoria potenziale di Mvila), se si vuole puntare su Lucas e Coutinho titolari come esterni piu' un centravanti (Milito? Destro?), allora i due talentini brasiliani sarebbero le due fonti di gioco e avremmo piu' bisogno di un settepolmoni per coprirli a centrocampo, perche' e' inutile schierare Coutinho se poi a centrocampo non corre nessuno e Cou deve tornare a fare il terzino ogni azione... Se invece si gioca in un'altra maniera, per esempio come la bjuve, che ha degli esterni molto fisici e intensi tipo Pepe (che sono tecnicamente scarsi ma corrono un casino), e dei centrocampisti incursori tipo Vidal e Marchisio allora magari un regista alla Pizarro / Motta e' necessario (potrebbe essere Sahin?)
Certo la priorita' secondo me dipendera' da come e' assortita la rosa e da come il nuovo allenatore vorra' schierare la squadra.
Quello che vorrei evitare e' una situazione come quella di quest'anno, in cui si e' comprato un terzino mono-ruolo come Jonathan, che ne ha davanti 3, oppure si e' comprato Forlan che era il quarto centravanti della rosa, quando come seconda punta / attaccante esterno abbiamo il rosa il solo Zarate, che non e' proprio Robben.
Marin: il gruppo che tu proponi mi lascerebbe molte perplessità
Secondo me infatti:
Bardi non viene a fare il secondo, faraoni non è un terzino, Caldirola non è pronto per fare il quarto in un'Inter che abbia ambizioni (dovrebbe giocare spesso perché i due titolari sono anzianotti e facili agli infortuni), a centrocampo manca il sostituto di Deki (e...di Motta) che non credo possa essere Strootman.
La convivenza tra Lucas e Couti è possibile solo se costruiamo una squadra con il baricentro molto alto e un gioco Barça style.
Couti secondo me va lasciato libero, gli altri 9 devono avere compiti definiti. In ogni caso Lucas è una seconda punta, sempre secondo me e Couti un trequartista. Steva non mi convince e se tornasse Destro, Casta lo darei in prestito.
In ogni caso la premessa è sapere se ci sono soldi, che Inter si vuole allestire (d quarto-quinto posto? da primi tre? una squadra con un "progetto?" -cioè destinata a far male?) E poi chi sarà la guida: un visionario? allora servono certi giocatori, un pragmatico? allora ne servono altri.
Secondo me servono.
un centrale difensivo forte (in ordine di preferenze mie Hummels, Dedé Ogbonna)
Un play basso di centrocampo (e qui non saprei chi indicare) se Poli e Guarin si confermano, con l'arrivo di Kucka non servirebbero altri centrocampisti; una seconda punta-esterno fortissimo (Lucas, Lavezzi, Rodriguez, Muriel); un grandissimo centravanti (Dzeko, Suarez).
Naturalmente sono sogni
Vediamo un po' cosa potrebbero fare i nostri primavera (e dintorni) il prossimo anno.
Sono opinIoni personali che non valgono nulla eh, non “soffiate” provenienti da ambienti responsabili
Portieri:
BARDI in teoria è pronto per tornare all'Inter: secondo dietro JC o addirittura primo se si facesse una squadra con obiettivo di transizione (il mitico “progetto” che risolve tutti i problemi), senza pensare di lottare per il vertice.
Siccome invece,magari velleitariamente, si vorrà provarci, Bardi non verrà a fare il secondo. L'ideale sarebbe un prestito in A. Poi sarebbe pronto davvero
DIGE se c'è il vincolo di due soli '93 dovrà andare via. Non si può spendere un bonus per un portiere. In realtà avendo perso quasi due anni per infortuni, a Dige non farebbe male una stagione ancora in primavera. Prestito in C?
Difensori:
PECORA: se venisse aggregato alla prima, non vedrebbe verosimilmente mai il campo. Credo che andrà a giocare in una forte di B
GALO: non credo tornerà per giocare in Primavera. Neppure come uomo squadra. Ma non si sa mai. Certo che non credo possa avere molte presenze neppure a Parma, a meno che in questa fase finale si imponga alla grande (come stava facendo prima dell'infortunio). Secondo me Inter e Parma potrebbero accordarsi e prestarlo in B (come quest'anno Nata o Benedetti, entrambi in comproprietà tra due squadre).
NATALINO: ha perso mezza stagione. Serve un altro anno di rodaggio in B, per testarlo a fondo.
SPLENDLY: lui potrebbe restare. In fondo ha fatto una sola stagione da centrale e neppure intera. Un altro anno potrebbe consentirgli di essere la guida d'esperienza ai '94 e farne capire i limiti reali
BENEDETTI: lancio un’idea, da bar sport, sia chiaro, e nulla più. Cessione al Toro, insieme a Steva (conservando un diritto di opzione) in cambio di Ogbonna
BIANCO: mah. Lui in fondo inizialmente era stato aggregato alla prima già quest'anno, sia pure in condizioni di emergenza. Andare a giocare gli farebbe bene, ma potrebbe, se chiude la stagione bene, restare come quinto, almeno se facessimo l'Europa League, torneo lungo e faticoso.
BIRAGHI. Un altro anno di B, da titolare fisso
IBRAHIMA: è un '94 e resterà. Può giocare nei quattro ruoli difensivi e anche mediano. Io scommetto un caffè (con me stesso, se perdo non lo bevo) che esordirà in prima squadra.
ALBORNO: ha un ottimo sinistro e sta imparando a giocare in Italia. Io lo terrei qui a maturare, ma ha anche bisogno di giocare. Un bel rebus...
Centrocampisti:
LORENZO: credo che verrà unito ai titolari a Parma. La speranza è che l'anno dopo torni da noi “pronto”.
DUNCAN : può essere il centrocampista fuori quota in Primavera (in fondo sarebbe solo alla sua seconda stagione in categoria) e nello stesso tempo, in caso di necessità, fare qualche presenza in prima.
ROMANO’: deve andare a fare esperienza nel calcio professionistico, secondo me. B o anche u a buona C. L’importante è che giochi.
CANDIDO: da gestire con attenzione e da non molare prima dei 23-24 anni.
Attaccanti:
LONGO: da valutare inserendolo nel grande calcio. Con garanzie che giochi. Sono convinto che Samu, una volta tranquillo e “maturo” sbaglierà molto meno sotto porta
LIVAJA: in prestito a giocare. In B?
BESSA: da aggregare alla prima squadra, con un solo rischio: siccome giocherà pochissimo, potrebbe intristirsi. Ha bisogno di sentirsi al centro di un progetto
MONA: sarà il trascinatore della Primavera
VOJTUS: lo vedo bene a fare esperienza all’estero
STEVA: vedi Benedetti. Altrimenti un anno di prova in serie A
ALIBEC: sarà difficile piazzarlo, con quello che combina. Peccato perché i numeri li avrebbe
In mattinata il post di presentazione di Inter Monaco. preannuncio , verso fine settimana un'intervista a Cincio, molto interessante spero, perché si entra un po' , con esperienze dirette e non per sentito dire, nelle "segrete cose" della prima squadra.
Ovviamente prima parlavo di Rodrigo e non di Rodriguez
Secondo me per rendere l'Inter dell'anno prossimo competitiva in ottica scudetto basterebbero tre giocatori, salvi i riscatti di Poli e Guarin: un centrale di difesa (mi piacciono Hummels e Dede indicati da Luciano, molto meno Ogbonna a mio parere sopravvalutato: ma il mio preferito sarebbe Benatia), un centrocampista tuttofare (Isla il mio prescelto) e un forte attaccante o una forte seconda punta (in ordine di preferenza Lavezzi, Lucas). Con questi tre e un paio di colpi giovani (Destro, Cuadrado, solo per fare qualche nome) torneremmo competitivi. Poi e' ovvio che si tratta di sogni allo stato attuale, ma mai dire mai. Con le cessioni di Sneijder e, perché no, di Maicon forse si ricaverebbero i soldi necessari (tra costo di cartellino e ingaggio risparmiato) per almeno 2 di questi.
Luciano: davvero daresti via definitivamente Benedetti e Stevanovic così giovani in cambio di Ogbonna, seppur conservando un diritto di opzione? Non pensi che in questo caso si correrebbe il rischio di mangiarsi le mani come avvenuto in altre circostanze?
A Steva non credo, Giuseppe. Forse perché ho troppo presente l'inaffidabilità caratteriale palesata a Milano (anche se mi dicono che sia migliorato, in questo). A Benedetti credo abbastanza. Ma penso che una grande società che alleva giovani, o trova il fuoriclasse giovanissimo (il Mario della situazione) o non abbia altra prospettiva: non può aspettare 4 o 5 anni che il giovane diventi pronto per battersi ai vertici. Deve"barattarlo" con giocatori già pronti. Poi sta all'intuizione e alla bravura dei dirigenti mantenere in qualche modo legato il giovane di prospettiva, per recuperarlo in caso di affermazione piena. Anche con un sacrificio finanziario, a quel punto comprensibile.
Ogbonna lo vedrei bene perché è una roccia, una potenza atleticamente e noi abbiamo già un centrale futuribile che invece è tutto eleganza e poca sostanza.
Certo che Hummels e Dedè sono altra cosa, questo pare anche a me, da semplice tifoso
@ Marin
Cambierei Maicon con Isla e aggiungerei Dybala.
Poi uno o due attacanti in meno per un altro centrocampista non sarebbe male.
Ma per una campagna acquisti così servono almeno 40-50 milioni.
@ Luciano
Ti posso chiedere un giudizio anche su Dell'Agnello, Krhin (che sembra aver fatto molto bene contro la Lazio), Belec, Donati, Tremolada, Rigione e Thiam.
Intanto Alibec dovrebbe ritornare già adesso a Milano perché il Mechelen ha risolto il suo contratto. Forse un futuro negli Stati Uniti dove il mercato è ancora aperto.
Jey
Fermo restando la premessa di Luciano (prima il tecnico e poi il resto...) io giocherei così:
JC
Maicon Lucio Samuel/XXX Nagatomo
Cambiasso
Guarin Poli/Kucka M'Vila
Lucas o Lavezzi/Cou
Milito/Forlan/Pazzo
DIFESA: l'identikit del difensore è quello descritto da luciano: un centrale di sostanza, possente e se ha un buon piede è meglio ma non è la discriminante.
MEDIANA: anche in questo caso, servirebbe meno fosforo e più sostanza (ovvero corsa abbinata a fisicità). M'Vila è un'opzione ma non è l'unico.
SECONDA PUNTA: credo che l'investimento "forte", se è vero che Branca è arrivato ad offrire 25 milioni per Lucas, verrà fatto in questo ruolo.
Lavezzi è un giocatore formato e con il Napoli potremmo giocarci qualche contropartita tecnica.
Avviso per Gimon e Al: vi ho spedito il post
Marin: premetto che questi giudizi sono davvero avventurosi e particolarmente inconsistenti: un conto è, anche per un profano come me, parlare di chi vedo quotidianamente. Altra cosa è esprimersi su chi gioca magari a centinaia di km e vedo ben poco
Dell'Agnello in pratica ha perso un anno, per l'infortunio. Bisognerà vedere come riprende, ma penso che sia bene per lui ripartire da lì. Tra l'altro è a casa. Deve restare legato all'Inter, evidentemente
Krhin (che sembra aver fatto molto bene contro la Lazio). Non ho visto la partita con la Lazio. Ha giocato poco, però. Ha un piede discreto, fisico notevole. Il suo difetto principale era una certa lentezza e prevedibilità. Non so quanto sia migliorato. Certo per il momento non lo riporterei a casa. In futuro, si vedrà, ma non è che ci conti moltissimo (spero di sbagliare..)
Belec: secondo me non è da Inter, nonostante il fisico straordinario. Lo utilizzerei per eventuali operazioni di scambio
Donati: anche lui non è da Inter ma è già giocatore vero. Può ancora migliorare e quindi aspetterei un anno a cederlo. Potrebbe essere una pedina di scambio importante.
Tremolada: talento immenso struttura fisica che cli consente scatti profondi alternati a pause, più che intensità e continuità di ritmo. Nonostante questo è stato impostato da centrocampista. Ma ancora non si sa cosa farà "da grande". Non ho seguito le ultime prove, a Pisa. Ma,considerato che è un fine '91 cioè quasi un '92 lo terrei ancora legato a lungo, prima di perdere le speranze. Deve rafforzarsi caratterialmente. Se ci riesce, ne riparleremo
Rigione: aveva fatto benissimo con Zeman e mi risulta avesse richieste anche dalla serie A. Sicuramente in prospettiva la C gli va stretta. Non sarà mai da Inter, penso, ma farà una buona carriera: ha il fisico, la "cattiveria" necessari, oltre a una discreta visione di gioco e a una tecnica più che accettabile
Thiam so che sta facendo molto bene ad Avellino, ma sinceramente, non vedendolo se non per qualche immagine fuggevole, non posso valutarne i progressi. Quando era qui aveva forza e progressione, ma gli mancava lucidità e capacità di giocare con i compagni, oltre a un po' di piede.
AH, scusate, la risposta era per Jey e non per Marin
Grazie luciano.
Jey
Ciao a tutti!
E' online il post di Luciano di presentazione a Inter-Marsiglia di questa sera.
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