Sembrerà facile ironia ma Inter-Atalanta è una sfida, classifica alla mano, per restare in scia al gruppo che si gioca l’accesso all’Europa League. Una sfida equilibrata al di là dei reali obiettivi finali e non sono per il punto che separa le due squadre lombarde in classifica, penalizzazioni permettendo.
Finora il nostro cammino in campionato ha avuto gli effetti di un giro a Gardaland: forti emozioni che si esauriscono in un niente.
E come bambini delusi siamo stati sempre lì a sperare che il prossimo giro fosse migliore di quello precedente.
No, Filippo non centra.
Non possiamo e non dobbiamo ritornare simpatici e deboli d’animo.
Giovani sì ma privi di paura, animati da una voglia di rivalsa che quest’anno, per forza di cose, è venuta meno, ammorbidita da anni di fatica, errori di gestione e un pizzico di malasorte.
E’ per questo che le restanti undici partite stagionali devono essere viste come singoli passi di un processo di evoluzione graduale, una sorta di check-up con il quale fare un punto obiettivo della situazione.
Probabilmente la differenza fra andarsene in vacanza con un pugno di mosche e muniti di un biglietto low-cost per l’Europa è allo stesso tempo minima e sostanziale.
Da questo esiguo scarto nasce il dubbio: reset completo o meno?
Se dovessi scegliere adesso, conscio dei vari problemi che ci affliggono, opterei per la seconda, e non solo per una questione d’immagine e puramente economica. Evitare le Coppe, finanche quelle sbeffeggiate dai più, è innanzitutto un gesto di resa, un ridimensionamento forte.
Non possiamo prendere come esempio la Roma di Luis Enrique, affascinante quanto si vuole ma che storicamente (ricordiamolo, siamo la squadra italiana con più partecipazioni europee) si è forgiata con obiettivi diversi dai nostri, tantomeno la Juventus ripartita dalle fatiche della serie B.
Il progetto, se proprio dobbiamo averne uno, è quello di far più punti possibili da qui a metà Maggio, a partire dal match di domani. Il resto a suo tempo.
L’obbligo primario deve essere quello di spazzar via fin da subito questa aura da inconcludenti e battere un Atalanta pur sempre temibile, a maggior ragione se si considera che nelle ultime otto partite gli orobici hanno perso solo a Palermo, in una partita per altro condizionata dall’espulsione di Consigli.
La prospettiva è quella di una partita piuttosto chiusa, con moduli speculari e assenze varie (Wes, Deki e Chivu da un lato e Capelli, Peluso, Denis dall’altro), da conquistare con calma, sfruttando l’episodio propizio, tenendo il pallino del gioco e stando attenti alle loro ripartenze, soprattutto la progressione flessuosa di Schelotto, dirimpettaio di un Nagatomo tanto svagato in marcatura quanto reattivo, e le iniziative di Moralez, anche se non è da scartare l’utilizzo di Carrozza a sostegno di un’unica punta che dovrebbe essere Marilungo.
E i nostri undici?
Qualcosa di diverso rispetto alla sfida di Champions lo vedremo. A parte Julio Cesar affaticato ma che dovrebbe essere della partita (Di Gennaro è stato comunque allertato e oggi non è sceso in campo con la Primavera), probabili gli impieghi di Ranocchia, Obi e, azzardo, Palombo.
Per una formazione che si schiererebbe così:
Finora il nostro cammino in campionato ha avuto gli effetti di un giro a Gardaland: forti emozioni che si esauriscono in un niente.
E come bambini delusi siamo stati sempre lì a sperare che il prossimo giro fosse migliore di quello precedente.
No, Filippo non centra.
Non possiamo e non dobbiamo ritornare simpatici e deboli d’animo.
Giovani sì ma privi di paura, animati da una voglia di rivalsa che quest’anno, per forza di cose, è venuta meno, ammorbidita da anni di fatica, errori di gestione e un pizzico di malasorte.
E’ per questo che le restanti undici partite stagionali devono essere viste come singoli passi di un processo di evoluzione graduale, una sorta di check-up con il quale fare un punto obiettivo della situazione.
Probabilmente la differenza fra andarsene in vacanza con un pugno di mosche e muniti di un biglietto low-cost per l’Europa è allo stesso tempo minima e sostanziale.
Da questo esiguo scarto nasce il dubbio: reset completo o meno?
Se dovessi scegliere adesso, conscio dei vari problemi che ci affliggono, opterei per la seconda, e non solo per una questione d’immagine e puramente economica. Evitare le Coppe, finanche quelle sbeffeggiate dai più, è innanzitutto un gesto di resa, un ridimensionamento forte.
Non possiamo prendere come esempio la Roma di Luis Enrique, affascinante quanto si vuole ma che storicamente (ricordiamolo, siamo la squadra italiana con più partecipazioni europee) si è forgiata con obiettivi diversi dai nostri, tantomeno la Juventus ripartita dalle fatiche della serie B.
Il progetto, se proprio dobbiamo averne uno, è quello di far più punti possibili da qui a metà Maggio, a partire dal match di domani. Il resto a suo tempo.
L’obbligo primario deve essere quello di spazzar via fin da subito questa aura da inconcludenti e battere un Atalanta pur sempre temibile, a maggior ragione se si considera che nelle ultime otto partite gli orobici hanno perso solo a Palermo, in una partita per altro condizionata dall’espulsione di Consigli.
La prospettiva è quella di una partita piuttosto chiusa, con moduli speculari e assenze varie (Wes, Deki e Chivu da un lato e Capelli, Peluso, Denis dall’altro), da conquistare con calma, sfruttando l’episodio propizio, tenendo il pallino del gioco e stando attenti alle loro ripartenze, soprattutto la progressione flessuosa di Schelotto, dirimpettaio di un Nagatomo tanto svagato in marcatura quanto reattivo, e le iniziative di Moralez, anche se non è da scartare l’utilizzo di Carrozza a sostegno di un’unica punta che dovrebbe essere Marilungo.
E i nostri undici?
Qualcosa di diverso rispetto alla sfida di Champions lo vedremo. A parte Julio Cesar affaticato ma che dovrebbe essere della partita (Di Gennaro è stato comunque allertato e oggi non è sceso in campo con la Primavera), probabili gli impieghi di Ranocchia, Obi e, azzardo, Palombo.
Per una formazione che si schiererebbe così:
JC
Maicon Ranocchia Samuel Nagatomo
(con Zanetti che potrebbe giocare su una delle sue fasce e dare spazio a centrocampo a Faraoni)
Zanetti Palombo Cambiasso Obi
Forlan Milito
(Pazzini in crescita e pronto a scalzare/far rifiatare uno dei due avanti)
Per il resto incrociamo le dita e, parafrasando Ari Kiev, concentriamoci sullo sforzo e anche sui risultati.
Maicon Ranocchia Samuel Nagatomo
(con Zanetti che potrebbe giocare su una delle sue fasce e dare spazio a centrocampo a Faraoni)
Zanetti Palombo Cambiasso Obi
Forlan Milito
(Pazzini in crescita e pronto a scalzare/far rifiatare uno dei due avanti)
Per il resto incrociamo le dita e, parafrasando Ari Kiev, concentriamoci sullo sforzo e anche sui risultati.
AL82
Nella foto (inter.it), Milito gioca la carta del sorriso.
25 commenti:
benvenuto e complimenti per il nick geniale!
Siccome Inter - Atalanta valevole per il nono posto mi eccita poco (sono sincero), vorrei continuare una discussione molto interessante dei giorni scorsi...
Luciano diceva che spenderebbe tutto il possibile (poco o tanto non lo sappiamo) su un centravanti superbomber, e per farci capire ha fatto i nomi di Damiao e Dzeko, perche' senza un centravanti che si "inventa" i gol non si va da nessuna parte.
Questo e' assolutamente vero.
Il mio discorso e' che oggi noi abbiamo in rosa gia' TRE centravanti piu' un quarto molto giovane come Castaignos, che lascerei per un momento da parte.
Di questi TRE centravanti, nessuno ama partire dalla fascia, nessuno e' un attaccante di movimento anche se due di questi, Forlan e Milito, possono adattarsi grazie alla loro grandissima intelligenza tattica (sono dei maestri in questo).
Il problema reale, al di la' di un reparto a mio giudizio assortito malissimo, e' che due di questi centravanti, Forlan e Milito, sono al capolinea della loro carriera, o comunque non possono essere piu' la prima opzione offensiva di una squadra che punta a vincere qualcosa, e il terzo, Pazzini, e' ancora relativamente giovane ma credo che siamo tutti d'accordo che sia di alcune cilindrate inferiore non solo agli Ibra, agli Eto'o, ai Milito, ma anche rispetto ai Julio Cruz che ci hanno tolto tante castagne dal fuoco.
Insomma, questi tre messi assieme costano piu' di Ibrahimovic (12 netti Milito, 9 Forlan e 5 circa Pazzini), pero' a parte qualche sprazzo di Milito, finora sono stati la piu' grande delusione della stagione, e hanno portato pochissimo alla nostra causa.
Il problema vero e': di quanti e quali di questi tre giocatori potremo liberarci a fine stagione? qual e' il loro valore di mercato? Perche' e' vero che nessuno ormai puo' essere un punto di forza dell'Inter futura, ma e' anche vero che in altri ruoli (seconda punta / attaccante esterno e centrocampista potente) siamo completamente scoperti, nel senso che non abbiamo nemmeno un mezzo giocatore in rosa a tutt'oggi.
Ipotizzando che ci siano solo i soldi per uno/due colpi, e ipotizzando inoltre che non ci si possa liberare quest'estate di tutti e tre i giocatori di cui sopra, io continuo a preferire una strategia del tipo M'Vila / Lucas (ruoli dove siamo scoperti come un nudista in spiaggia), sperando che con la nuova stagione il Pazzini della situazione diventi non dico Cristiano Ronaldo, ma almeno il vecchio Pazzini della Sampdoria, magari coadiuvato dagli ultimi sprazzi di Milito, che prendere un Damiao, che magari e' fortissimo, ma che verrebbe circondato da una seconda punta adattata e dal centrocampo Cambiasso - Zanetti - Stankovic.
Cosa ne pensate?
Poi e' chiaro, a noi servono tutti e tre i giocatori, centravanti, seconda punta, e "tuttocampista"
qui sopra intendevo milioni lordi, scusate.
prima di tutto rispondo a Marin, post precedente.
A Casiraghi non ho chiesto di cerri, perché stupidamente ho pensato che essendo lui il responsabile dello scouting internazionale, mentre Giavardi è il capo degli osservatori per l'Italia, non fosse la persona giusta. Invece naturalmente lui conosce benissimo TUTTI i movimenti sulle giovanili, dai giovanissimi nazionali in su.
Devo dire che la fonte la considero attendibilissima. Mi è capitato di riportare notizie dicendo però che io stesso non ci credevo perché la fonte poteva avere interesse a diffondere una certa voce. Qui non dico che chi legge deve crederci, ma io personalmente sono quasi certo che sia vero.
I rapporti tra Inter e Parma sono così intricati, che magari Cerri potrebbe restare là un anno (non credo però). Tra l'altro la stessa fonte ritiene abbastanza probabile che Mona resti a Parma un altro anno (e questo io non lo credo, perché dovremmo prendere un altra punta centrale per la Primavera). C'è poi Lorenzo, c'è Galimberti, c'è il loro centrale nero degli allievi, c'è Mariga, mi pare anche se non sono certo, che ci sia ancora Obiorah. insomma, credo che a fine anno ci sarà un discorso globale. L'unica cosa abbastanza sicura è che con loro un accordo si dovrebbe trovare, su chi gioca dove.
L'unica perplessità deriva dal fatto che noi abbiamo Ponti, dicevo. Io in Ponti credo molto, in prospettiva. Cerri oggi è probabilmente meglio, ma potrebbe un po' chiudere il nostro giocatore. Chiaro che se Cerri arriva sono felicissimo, in ogni caso
Complimenti a Al per il post.
Il punto focale, quello decisivo è quando dice:
"Il progetto, se proprio dobbiamo averne uno, è quello di far più punti possibili da qui a metà Maggio, a partire dal match di domani. Il resto a suo tempo".
Questa è una vera perla di saggezza. Le rimanenti partite sono assolutamente importanti, direi decisive per il nostro futuro. Concludere nello svaccamento generale, coinvolgendovi anche i giovani, per di più, renderebbe molto più lontana la possibilità di un riscatto in tempi brevi.
La differenza tra un tifoso che ama la squadra e uno che ama se stesso e per il quale la squadra è solo uno strumento di affermazione del proprio io, sta assolutamente in questo. Inter Atalanta, anche se vale per il nono posto, per me resta un test eccitante. Vorrei misurare i progressi di alcuni giocatori, la capacità di riconfermarsi nel tempo di altri; la capacità eventuale di recupero di altri ancora. Basterebbe l'eventuale inserimento di Juan (in un contesto di squadra credibile, però, non in una festa di fine stagione con tanti giovinetti promossi come premio della loro gioventù) per rendere il test decisivo.
ma ci sono molta altre cose: Maicon è quello dell'ultima partita, o può gradualmente ritornare vicino agli antichi fasti? E Ranocchia? possiamo ancora puntarci? Obi, Poli, possono dare sostanza e continuità alle loro prestazioni o sono stati fuochi di paglia? Pazzini, può tornare ad essere la prima punta, sia pure in alternativa al titolare, di questa squadra? per Cambiasso, il problema è davvero giocare meno, per poter recuperare, oppure il suo ritmo tranquillo è ormai il segno della condizione atletica possibile? E Alvarez: che ne possiamo fare?
A queste e ad altre domande importantissime le prestanti partite dovranno dare risposta. Battere l'Atalanta, battere la juve, magari la Lazio all'ultima giornata ci darebbe informazioni diverse su come organizzarsi per ripartire.
A prescindere dal fatto che, una volta tanto, anch'io dico SIAMO L'INTER, non nel senso che dunque dobbiamo vincere almeno 8-0 come dicono di solito i tifosi più semplicisti. Nel senso invece che IN OGNI PARTITA dobbiamo schierare la squadra migliore e fare di tutto per vincere.
L'unico punto su cui dissento da Al è che io preferirei non fare l'EL. Eppure,nonostante la contraddizione, so che dobbiamo dare tutto per fare più punti possibile. Quindi per "condannarci" a disputarla.
Per chiudere con il discorso proposto da Carlo, ribadito che non mi interesso di milioni presunti, ma di qualità dei giocatori, perché poi i conti li devono fare altri, sono stupito per, come dire, l'immobilismo critico di molti commentatori. I quali insistono nel dire per esempio che abbiamo 117 terzini quando Fara non viene mai schierato terzino e Zano solo in caso di assoluta necessità (cioè assenza di molti esterni bassi contemporaneamente).
Fa comodo polemicamente e allora si stravolge la realtà
Stessa cosa per le punte. Non mi interessa cosa facesse Forlan da giovane. Oggi è tutto tranne che una punta centrale. Se lo metti centravanti, lui svaria inevitabilmente. Tenerlo fisso lì, ad aspettare i cross, farebbe morire dal ridere. Anche per Milito è un po' lo stesso discorso. Grande tecnica, movimenti intelligentissimi, mancanza di penetrazione. Non è più una prima punta. Prima punta abbiamo solo il Pazzo, che non può essere il titolare di una squadra con ambizioni.
Parto da una considerazione: tutte le squadre che hanno ricostruito hanno iniziato dal dotarsi di attaccanti formidabili. Poi, poco a poco, hanno migliorato gli altri reparti. Esemplare in questo è il Napoli: Prima ha preso Lavezzi e Hamsik, poi Cavani, poi ha cominciato a innestare gli Inler e compagnia per migliorare i reparti di centrocampo. In questa campagna prenderà anche qualche difensore più affidabile.
Se davanti hai 3 micidiali, anche centrocampo e difesa rendono di più. Se hai solidi reparti arretrati, la cui costruzione non trova mai sbocchi, li costingi a morire in improbabili proposizioni offensive e poi si fanno sorprendere dagli attacchi avversari.
Sbaglierò, ma io, con 3 grandissime punte mi tengo anche il centrocampo attuale (Zanetti, Deki Cambiasso Poli Fara, Obi, Guarin, Kucka). E lo miglioro anno dopo anno.
Prima di uscire, per andare a vedere i giovanissimi (anche se la partita chiave oggi è a Bergamo, Atalanta Inter giov. reg.) qualche considerazione sull'Intervista a Ranieri.
Come al solito il mister ha detto delle cose di grande buon senso e ha dato informazioni che dovrebbero in qualche modo rallegrare i tifosi. Come quelle sulla solidità del gruppo, sul fatto che i ragazzi non siano abbattuti ma vogliosi di provare a rifarsi, come abbiano fatto ottimi allenamenti e sulla sua intenzione di schierare un 442, oggi.
Si potevano commentare queste notizie con serenità. E invece no. La delusione (lecita) si trasforma in odio feroce. I giocatori devono andarsene (con contorno di mister dirigenti e probabilmente presidente), se anche facessero bene da qui alla fine non importa, ormai è troppo tardi; si allenano bene perché si allenano solo 30 minuti (questo è il mantra che negli ultimi tempi ha sostituito l'altrettanto esilarante "Branca si limita a mandare fax dallo skorpion ). Se MM dice che dopo tre sconfitte iniziali ti vengono dubbi sulla scelta del mister è perché trattasi di umorale patolgico (invece i tifosi dopo tre sconfitte consecutive iniziali sarebbero ancora più entusiasti) e così via.
Insomma, nulla di nuovo sotto il sole di un certo modo di essere interisti (?).
Il mio, che non è migliore, è solo diverso, consiste nell' andare allo stadio, sostenere ragazzi e mister, sperare di vedere buoni progressi, conferme di alcuni e possibilmente di riassestare nelle partite rimanenti una classifica più decente.
Purtroppo giocandosi Inter Atalanta alle 15.00 potrò vedere una sola partita delle giovanili, questo mi dispiace
la partita chiave è si a Bergamo, ma non è atalanta-inter, ma atalanta-milan Giovanissimi Naz :p
E' uno scontro che deciderà la stagione (prima della final eight, ovviamente): se il Milan vince diventa imprendibile per i bergamaschi e fa un favore anche a voi, che andreste a +6 (noi a +8).
@carloblacksun 1 e 2:
sono sempre io, AL82, ma per postare utilizzo un nickname unico(che è il titolo di una canzone degli AIR)per tutti i blog su cui scrivo, giusto per non incasinarmi la vita :-)
Mi rendo conto che parlare della partita di oggi dopo i mesi funesti che l'hanno preceduta può sembrare noioso, e per certi versi lo è, ma credo che il nostro mercato sarà subordinato anche alla nostra classifica finale.
Volendo restare comunque in tema, come ho scritto in un commento recente piacerebbe anche a me un attacco più vario. Una punta prolifica ci serve come il pane, solo che acquistare una su cui costruire il nostro futuro è difficile e dispendioso, ancor più senza soldi e senza coppe ma spero di sbagliarmi. Il punto è: se funziona il contesto, funziona anche una punta come Pazzini, anche se in rosa deve restare come opzione 2 dell'attacco.
AL82
@Luciano 5 e 6:
Il dubbio EL o meno resta ma se vuoi puntare in alto, soprattutto partendo da questa posizione di classifica, devi calcolare di conseguenza i rischi.
Sul discorso acquisti priorità io propendo più per l'opzione 'bomber+ritocco a centrocampo' perchè o trovi l'Ibra di turno e allora puoi permetterti un trio muscolare in mediana, altrimenti con gli attaccanti mobili, come quelli che abbiamo, devi essere bravo a servirli, cosa che ci ha creato problemi quest'anno, Motta o meno.
Per questo all'elenco da te proposto ci aggiungerei un play rapido di pensiero.
AL82
Bel post e complimenti ad Al
Sono stra d'accordo anch'io sulla necessità di vincere il maggior numero di partite da qui a fine stagione, anche se questo ci dovesse "condannare" all'Europa League
Per me nessuna competizione è da evitare
Anzi mi farebbe piacere, da tifoso, vedere tante partite dell'Inter l'anno prossimo, pur sapendo che questo comporterebbe probabilmente qualche difficoltà in campionato.
Sulla questione attacco riportata da Carlo, io dico che non sarà facile sfoltire la rosa li davanti (Zarate tornerà indietro mentre al massimo Castaignos potrebbe andare in prestito) ma i 3 che hai citato, salvo proposte clamorose, per me rimarranno. Questo secondo me comporterà l'acquisto certamente di qualcuno li davanti, ma non proprio una rifondazione dell'attacco.
Io, come luciano, prenderei una grande punta tipo Dzeko o Damiao (ma non sono facilmente raggiungibili).
A centrocampo abbiamo bisogno di un cc con fosforo e qualità (Sahin, ma pare concupito dal Man utd) e di un giocatore con gamba e fiato.
Sarà complicato fare questi acquisti, dipenderà anche dell'allenatore scelto,
Sapete che secondo me spunterà fuori anche il nome di Mihajilovic? È libero, si accontenterebbe di una rosa in costruzione, conosce l'Inter, costa poco...
Ah, un'ultima cosa: io farei un' offerta per jovetic. Visto il momento della viola... Costa un botto, lo so, ma ora loro hanno bisogno di soldi... Vabbe, un po' come noi, ritiro allora la proposta ;)
Bona domenica a tutti!
Per chi non l'avesse letto:
comunque al torneo al VI Torneo Internazionale Fallas Burriana
prima partita
INTER DE MILAN 8-1 ALMAZORA
seconda partita
INTER DE MILAN 2-1 VILLAREAL CF
terza partita
INTER DE MILAN 1-1 LEVANTE
quarta partita
INTER DE MILAN 5-1 ARSENAL FC
se non sbaglio domani semifinale inter - levante
surf
sabato 17 marzo 2012 21:34:00 CET
Luciano ci sono ragazzi promettenti in questo gruppo?
Riporto anche questo - interessantissimo articolo:
ale ha detto...
@Luciano eccolo...
L’INTER DEI FENOMENI
I Giovanissimi non si fermano più
22 vittorie, 120 gol fatti e 8 subiti
I ragazzini di Mandelli al Torneo Ielasi hanno sbaragliato anche i baby del Barcellona
Alessandro Crisafulli
Milano
PUNTARE TUTTE le fiches sui giovani. Questa la rotta indicata da Moratti dopo che Brandao ha sbarellato ogni speranza del presente nerazzurro. E chissà se il patron, a proposito di nouvelle vague, ha mai sbirciato i suoi... Giovanissimi. Se non l’avesse mai fatto, glielo consigliamo. Si divertirà, eccome. E, magari, troverà nuovi entusiasmi.
Nel “laboratorio” di Interello, infatti, anno dopo anno lo staff di Roberto Samaden sta plasmando un “mostro”. Nel senso positivo del termine. Si tratta dei baby classe ’98, allenati da Marco Mandelli: una macchina perfetta – per quanto perfetti possano essere ragazzini di 14 anni – che sta impressionando il mondo. Con un paragone che alcuni operatori del settore fanno ormai a occhi chiusi: questo è il Barcellona, formato mignon.
I NUMERI sono lì: 22 partite, tutte chiuse a braccia alzate. Ben 120 gol fatti e appena 8 subiti. Non bastano? Beh: nel recente torneo internazionale Ielasi, una sorta di Viareggio di categoria che si gioca a Roma, i terribili nerazzurrini hanno centrato l’en plein, con 5 vittorie consecutive, 26 reti fatte e portiere imbattuto, con tanto di 6-0 in semifinale alla Juve e 5-0 in finale alla Roma. E chi aveva superato in semifinale la squadra giallorossa? I baby del Barça.
Poco? Per chi non ne avesse abbastanza, ecco qualche eco della scorsa stagione, con Stefano Bellinzaghi al timone: “scudettino” e 5 tornei disputati, sempre sul primo gradino del podio. Un po’ tutti coloro che hanno avuto modo di ammirarli in questi due anni, hanno sgranato gli occhi, tramandando un passaparola che sta valicando i confini nazionali: «Ne sentiremo parlare»... Samaden, che sta proseguendo magistralmente il lavoro impostato da Beppe Baresi e Piero Ausilio, lo sa. Ma, saggio, preferisce mantenere un profilo basso, perché sempre di ragazzini si parla, e la strada è lunga: «È vero — dice il numero uno del campionificio di casa — è un ottimo gruppo, con tanta qualità, ma non vogliamo che vengano sopravvalutati. Devono continuare a giocare per divertirsi e per crescere».
Una miscela esplosiva di talento e determinazione, con il marchio di Giuliano Rusca, il deus ex machina dell’attività di Base: «Con il suo staff fa un lavoro eccezionale», sottolinea Samaden. Anche qui, come da dna, non manca la dimensione internazionale: sul taccuino, da segnare, Mel Taufer, centrocapista etiope che spadroneggia a tutto campo e Justice Opoku, immarcabile fantasista ghanese. Progetti di fuoriclasse che, oggi, fanno la differenza.
NON C’È DIFFERENZA, invece, tra le varie formazioni interiste, dai Pulcini alla Primavera: oggi, in classifica, incredibile ma vero, guardano tutte le altre dall’alto in basso. «Una soddisfazione — dice Samaden — anche se a noi i risultati interessano relativamente: conta formare giocatori pronti per la prima squadra. E se guardiamo i 5-6 ragazzi nati qui che adesso sono in Under 21, significa che è da almeno un decennio che seminiamo bene».
domenica 18 marzo 2012 09:46:00 CET
Ragazzi..grazie ..grazie a tutti per aver creato questo angolo nerazzurro davvero speciale....
Lo seguo sempre ..anche se intervengo poco ultimamente.....
Un saluto a tutti..e..pensiamo positivo......|||||
Completamente d'accordo con Luciano, sull'analisi della partita della Primavera. Da qualche partita in qua,la svolta si ha per il calo fisico finale degli avversari.
Nom sempre sara' così, e certamente non lo sara' mercoledì, tuttavia finora la squadra nelle occasioni importanti ha mostrato un altro piglio, vedremo.
Ieri causa impegni, non ho visto Sassuolo-Parma, terminata con la vittoria dei ducali per 2-0.
Secondo gol di Mona, confezionato con assist di Jacopo, a quanto mi hanno riferito.
Ora,pare che con dieci punti nella prossime sette partite, si possa avere qualche chances per disputare l' accesso alle fasi finali, vedremo. Intanto mercoledì, recupero col Torino, ma data la concomitanza con l' impegno della Next, riferiro' nel pomeriggio sul risultato.
L'acquisto della prima punta che sposta sarà veramente qualcosa di difficile da portare a termine Luciano, e i due nomi che si fanno qui sono entrambi irrealizzabili, a mio avviso.
Dzeko rappresenterebbe l'ideale per caratteristiche, ma prezzo, e squadra/campionato di provenienza ne rendono veramente azzardato l'ipotesi di un trasferimento a prezzi accessibili.
Per Damiao, a parità di prezzo con un lucas e altre seconde punte simili, mai propenderei per il suo nome, troppo una scommessa tutta da testare nel campionato italiano ed in europa. Non mi ricordo se Pizzigoni si è espresso su di lui.
Non scarterei le vicende di torres, van persie e perché no suarez (anche se prima punta atipica), tutte particolari e forse più cavalcabili.
Altri nomi vi vengono in mente?
Forse si potrebbe trasformare in prima punta l'uruguagio gaston ramirez, elemento che è segnato a fare grandissime cose per me. L'ideale sarebbe un cavani bis (cfr. 2010), altrimenti, ma non ne vedo in giro.
ah, faccio in ritardo anche io i complimenti ad AL82 per il suo nuovo ruolo, sicuramente meritatisssimo!
E invito Gimon a partecipare di più, ci manchi!
Giovanissimi nazionali: Inter Lecco 8-0 a poco dalla fine, quando ho dovuto venirmene via. Benissimo nel Lecco il nostro nuovo acquisto Andriuoli, un esterno desto alto, di gran passo e ottimo piede.
Secondo quanto mi hanno detto, regionali hanno vinto a Bergamo 4-3, dopo essere stati in vantaggio 3-1 e poi essere stati raggiunti sul 3-3
Secondo voci raccolte, la primavera avrebbe acquistato un centravanti straniero e il porrtiere tedesco di cui si era già parlato, in alternativa a Kapino.
Adesso sarebbe importante saper il risultato di Atalanta Milan giovanissimi, al contrario di Cisco, io spero in un bel pari, così perderebbero punti entrambe
Sei stato accontentato Luciano, 2-2.
Che pena. E ci è andata bene che non è stato fischiato rigore su Gabbiadini.
Bruttissimo secondo tempo.
Sembra assurdo da dire ma questa squadra con o senza Poli cambia completamente nella fase di non possesso.
L'unico giocatore che va ad accorciare con impeto gli spazi di giocata degli avversari.
Gli altri li "marcano visivamente" occupando gli spazi...
Zarate primo cambio in attacco? sul serio? A volte mi chiedo se Ranieri ci è o ci fa.
Zarate potenzialmente avrebbe ottime qualità ma ormai si è capito che non puo darci niente. Era il regalo di compleanno?
Castaignos esterno sinistro? Giovani messi a casaccio sugli esterni? (Sai correre? vai sull'esterno!)
Chiudo con un'amara constatazione su Lucio.
Se il suo cervello funzionasse la metà del suo cuore sarebbe il miglior difensore del mondo.
Purtroppo ormai la quantità di orrori difensivi supera la quantità di eccezionali interventi difensivi che ancora sa fare.
Ennesima esibizione oscena della nostra squadra. Una partita in meno alla fine, questa è la sola nota lieta. Tutto sommato è andata bene, perchè a 10' dalla conclusione il rigore per l'atalanta era netto...meno male che per una volta siamo stati fortunati in tal senso.
Domenica sera rischiamo una brutta imbarcata, aiuto.
La beretti vince 3 a 0 la terza partita Domani mattina quarti di finale e poi eventuale semifinale Maino s.r.
Notizie dal torneo in spania?
Buon primo tempo della nostra squadra, in relazione alle sue qualità tecnico atletiche attuali. Ripresa in evidente affanno.
Segue post
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