mercoledì 14 marzo 2012

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Inter-Marsiglia 2-1: ricostruire è una sfida. Intrigante come provare a vincere.


Premessa prolissa e forse confusa (si può anche evitare di leggerla)

E così è svanito anche l'ultimo obiettivo stagionale, per quanto aleatorio.
A metà marzo non ci troviamo più in lotta per niente, come non accadeva da sette o otto anni.
Come succedeva regolarmente in passato.

Non sarebbe giusto negare che in alcuni di questi insuccessi ci sia stata sfortuna.
A Napoli, in Coppa Italia, ci hanno condannato alcune decisioni arbitrali.
In campionato altri errori arbitrali e qualche episodio incredibile (che so... penso, fra le tanti situazioni assurde, allo scivolone di Pazzini al momento di calciare un rigore decisivo) ci hanno estromesso dalla lotta per il terzo posto.
In CL la sfortuna è innegabile: due gol subiti in zona recupero, dopo partite quanto meno condotte alla  pari.
Ma se sbagli palle gol come quelle di Wes e di Milito nel primo tempo, o commetti errori come quelli confezionati dalla difesa a Marsiglia e dal tandem Lucio-Samuel ieri, la sfortuna te la vai a cercare.

Il calcio alla fine ha più logica di quanto sembri. Quando la squadra è forte, la sorte la asseconda e i giocatori non fanno errori decisivi, neppure individuali. Samuel e Lucio non hanno commesso errori a Madrid contro il Bayern, a Barcellona, o nelle due sfide col Chelsea. E dovevano fronteggiare attaccanti ben più pericolosi di Brandao.
Viceversa, il gol subito dal brasiliano è davvero parte integrante della serie “dilettanti allo sbaraglio”. Sul rinvio del portiere, la squadra è lunghissima. Dietro restano solo i due centrali, mal posizionati. Il rinvio diventa un assist. Lucio sbaglia l'intervento, che per altro non toccava a lui. Samuel non ripiega alle sue spalle e viene tagliato fuori agevolmente. JC è incolpevole.
C'è da dire però che loro hanno giocato la palla della disperazione con e per gli uomini giusti: il portiere che calcia lunghissimo, Brandao difficile da spostare, forte di testa e capace di resistere al contatto fisico.
Per dire, ci immaginiamo un rinvio lungo del portiere nostro e Milito, o Pazzini, o Forlan che conquistano la posizione, saltano più alto dell'avversario, controllano la palla saltando i due marcatori e puntano decisi la porta? No, nel migliore dei casi, se avessero raggiunto quel pallone alto, sarebbe stato per appoggiarlo indietro.
Nessuna delle nostre punte ha la forza fisica, l'elevazione, la potenza o il dribbling per eludere la marcatura di due avversari e puntare la porta. Eppure i nostri hanno molta più classe di Brandao. Tutti e tre.

Il calcio è bello per questo, perché il risultato è il prodotto di una tale quantità di “particolari” che rendono imprevedibile qualsiasi risultato. Prendiamo il Basilea che ha eliminato il MU ridicolizzando, che ha battuto lo stesso Bayern nella partita d'andata e poi a Monaco prende sette gol dalla stessa squadra che un'Inter ormai derelitta e alla frutta aveva rimontato e superato in casa sua pochi mesi prima.
Per questo io me la rido quando leggo le considerazioni di acuti osservatori che reputano il Marsiglia una squadra molto modesta.

Certo, se la classe fosse l'unico parametro da considerare, sarebbe così. Il Marsiglia è tecnicamente modesto rispetto al Barça, al Real, a diverse altre squadre. Persino rispetto all'Inter attuale. Ma la somma della tecnica individuale dei singoli interpreti raramente decide una partita. Altrimenti il calcio sarebbe uno sport scontato, banale e non attrarrebbe nessuno.  La forza di una squadra si misura su una quantità impressionante di elementi, individuali e collettivi.
Parla il campo e il campo dice che oggi il Marsiglia è tra le prime otto squadre in Europa. Poi magari la prossima volta prenderà sette gol. E' successo al Basilea che è una squadra molto forte.

Dunque parliamo di calcio. Ma non del calcio delle favole, come se lo immaginano alcuni. Del calcio reale, fatto di uomini in carne ed ossa, che hanno certe qualità e certi limiti, che interagiscono tra loro, che hanno un'organizzazione non ottimale in astratto, ma in rapporto alle loro caratteristiche. Un'organizzazione che magari funziona quel giorno e mostra limiti la volta dopo. Di uomini che per 95 minuti devono coprire una zona di calcio larga 70 metri e lunga 110.
Ne parlavamo proprio prima di Inter-Marsiglia con MarcoB, esaminando il nuovo campo di Interello. Solo chi non ha mai giocato a calcio può pensare che chi ha più classe è più forte, necessariamente, dovendo coprire a grande velocità per tanto tempo uno spazio così vasto.

A palleggiare, l'Inter è più forte del Marsiglia. A giocare a calcio, il che significa disporsi intelligentemente, ma anche combattere, muoversi continuamente ad alto ritmo, sprintare e tante altre cose, il Marsiglia si è dimostrato nei due match più forte dell'Inter. Di poco, perché il risultato finale 2-2 sancisce un certo equilibrio.  Lo stesso sostanziale equilibrio che ha consentito che si perdesse in campionato contro il Bologna, per esempio. Bologna che è una squadra scarsa, secondo i canoni precostituiti dei sapientoni. Ma che ha rifilato tre gol anche alla Lazio, a Roma.
Per questo nel calcio vinci quando sei nettamente la più forte, come somma di valori tecnici tattici atletici agonistici e mentali (ma neppure sempre, alcune sconfitte del Barça lo dimostrano). Puoi vincere o perdere quando il dislivello di valori complessivi non è nettamente pronunciato.
Per questo quando non sei più la squadra migliore, come noi eravamo, almeno in Italia, in un anno puoi finire dal vertice al settimo o ottavo posto.

L'eliminazione dal mio punto di vista è un dispiacere, non una tragedia. L'annata era compromessa e questi due match hanno reso evidenti, direi in modo definitivo,  certe situazioni la cui conoscenza è fondamentale per provare a ricostruire. Sapendo che, oltre ai soldi, servirà tempo, competenza e un pizzico di fortuna.

Prima di vedere quali sono stati, a mio parere gli insegnamenti futuribili, farei ancora una digressione sul passato, che spero non sia inutile, anzi.
Pensiamo all'Inter che ha vinto tutto. Ha vinto a sorpresa, perché non era considerata la più forte. Ha vinto, questo è certo, per quel qualcosa (tanto) in più che le ha dato Mou.
Però guardiamo gli uomini di allora, provando a vedere quanti ruoli erano coperti da giocatori che allora erano indubbiamente da considerarsi tra i primi TRE AL MONDO:

JC, Maicon, Lucio, Samuel, Wes, Eto'o, Milito. Sette giocatori su 11 erano al top assoluto, planetario, nel loro ruolo. Gli altri erano comunque fortissimi. Per dire: Chivu (!) è stato capace di neutralizzare Robben. Poi avevamo Balotelli (il più forte giovane al mondo) e Deki, Cambiasso, Zanetti, Motta, tutti più giovani. I quali costituivano, mi si passi l'espressione blasfema, l'integrazione del gruppo di campioni, fondamentale, ma come dire, certo non unica (come accade oggi, quando appunto questi giocatori, più i tre difensori anch'essi invecchiati, costituiscono invece  il nucleo trainante).
Certo, Mou ha anche contribuito, tra l'altro, a far rendere al massimo quel gruppo di campioni e grandi giocatori, pure a livello di preparazione. Ma è indubbio che oggi in questa situazione, non ci riuscirebbe neppure lui.

Perché questa digressione?  Per mettere in guardia contro la faciloneria, contro le illusioni che poi sono foriere di nuove asprezze, anche verbali, tra i tifosi.
Non è facile ricostruire un gruppo forte in tutti i suoi componenti, ma che abbia 7-8 giocatori tra i migliori al mondo nei loro ruoli. Sbagliando poco, ci vorranno almeno 2-3 anni.
E questo, a mio parere, spiega anche il perché del calo improvviso drastico e per molti inaspettato. Al di là degli errori di mercato che sicuramente sono stati fatti.  Quando cedi 3-4 dei migliori, senza poterli sostituire adeguatamente per motivi finanziari, hai un calo di altri ancora giovani (Wes, Maicon) e uno naturalmente più accentuato  degli anziani, questi risultati erano prevedibili. E previsti, almeno da qualcuno. Poi, certo, magari un allenatore migliore avrebbe potuto dare qualcosa in più. Ma sempre nell'ambito della aurea mediocrità ci saremmo mossi.

Gli insegnamenti del match

A mio parere l'Inter è stata eliminata perché loro hanno degli attaccanti veri (che non vuol dire fortissimi) e noi no. Loro hanno due-tre giocatori che puoi servire negli spazi, sanno scattare, tenere palla, provare a superare l'uomo in velocità o in dribbling, puntare la porta.
Se noi serviamo una nostra punta nello spazio, questa, ammesso che arrivi a prendere possesso della palla, non ha la forza e lo scatto ripetuto per puntare, per provare a vincere il dribbling, per cercare la penetrazione. Si limita a controllare la palla e a servirla all'indietro, per qualcuno che riprenderà a farla girare, aspettando che si crei una situazione favorevole, molto improbabile perché davanti nessuno ha l'autorevolezza e la forza per proporsi con uno smarcamento prepotente.
Allora la manovra diventa lenta, prevedibile. I centrocampisti (che una volta potevano servire Eto'o, Balotelli, un Milito più in forze, Wes) adesso devono salire, non possono verticalizzare. Faticano di più e si espongono al contropiede.

Secondo me, l'Inter attualmente ha tre soli giocatori capaci di tentare la percussione profonda, di cercare lo scatto vincente: Zanetti, Obi e Naga: ma nessuno di questi può andare per vie centrali. 
Wes potrebbe liberarsi con l'uno-due ma, partito Eto'o, non ha più con chi farlo: parte da sinistra, salta il primo uomo sempre con lo stesso movimento e poi va a ficcarsi nell'imbuto.
Sempre secondo me centrocampo e difesa possono ancora reggere a buon livello. Un errore in una partita ci può stare e nei due match non mi sembra che loro abbiano costruito più di noi. Hanno spinto di più, questo si. E' chiaro che se vogliamo un centrocampo che si impone e fa la partita servono cambi di forza e qualità anche qui. Ma c'è un problema di priorità, perché non si può fare tutto subito.

E a mio parere con attaccanti forti e potenti, da servire negli spazi, anche centrocampo e difesa potrebbero restare più compatti e reggere ancor meglio. Certo, se prendi Zeman (o anche AVB, forse, devi lavorare intensamente anche sul centrocampo). Quindi è fondamentale che la società, a livello tecnico, abbia un'idea precisa del percorso da compiere. Io penso che se Guarin è valido e arriva Kucka, in mezzo ci siano le integrazioni di forza e corsa sufficienti, per il momento. I sacrifici finanziari li riserverei per una punta alla Brandao (molto più forte di Brandao, ma con quelle caratteristiche, cioè uno di 1.90 con buona tecnica e gran colpo di testa, capace di mettere in difficoltà i difensori avversari, di aprire spazi, di sfruttare il gioco aereo, alternativa importante oggi) e una punta capace di ripetere gli scatti, di aprirsi la strada con dribbling verticali e prepotenti.

Dietro di loro un fenomeno come Couti, regista inarrivabile del gioco offensivo: e pazienza se perderà qualche palla nei contrasti.
Poi ci sarebbero altre integrazioni da fare, ma non così urgenti. E qualcuna col tempo, potrebbe anche arrivare attraverso soluzioni interne, purché si proceda con la necessaria prudenza.

Faccio l'esempio di Poli che in campionato ormai ha dato buone prove di competitività e persino autorevolezza. In coppa, la sua prestazione è stata sufficiente, ma meno convincente. Il ritmo, il passo, in coppa sono diversi che in campionato: se cedi qualcosa su questo piano devi essere nettamente superiore a livello tattico e tecnico. Fra due anni, probabilmente, giocando sempre in campionato, Poli potrà imporsi anche in competizioni di questo tipo. Per ora non è un valore aggiunto, è un onesto interprete (per dire: non è, forse non sarà mai, uno dei 7-8 che devono essere al top nel loro ruolo, ma potrà diventare uno di quelli capaci di  integrare con successo  i grandi campioni).

Leggo di lancio dei giovani, di stagione da finire con gli esperimenti. Ovviamente non sono d'accordo.
In primo luogo perché così si danneggerebbero gli stessi giovani, buttandoli allo sbaraglio, quando sai già che non sono ancora pronti. Uno che sta in America o a Reggio Calabria può immaginarlo, legittimamente. Ma un mister che li allena tutti i giorni conosce la realtà. L'Inter ha dei diciottenni molto forti rispetto ai loro pari età, ma non competitivi per la prima squadra. Punto e basta. Gli stessi Poli, Obi, Faraoni (ma la cosa varrebbe anche per Caldirola e Casta, per esempio) non possono per il momento giocare tutti insieme. Figuriamoci se inserissimo pure i Duncan o i Crisetig o i Bessa.

C'è anche una mancanza di cultura sportiva, in queste tesi a mio avviso, e lo dico sommessamente, senza voler offendere nessuno. Tu hai l'obbligo di mettere in campo la squadra più competitiva. Non puoi dire che non importa se arriverai quinto e non decimo. Così si snaturano tutti i principi dello sport  E una squadra come l'Inter deve andare in campo per provare a vincere qualunque partita. Tra l'altro, se metti la squadra migliore, con un esperimento solo ma mirato, è anche più facile che l'esperimento dia indicazioni attendibili.
Per esempio, a me piacerebbe una volta vedere Bessa, magari per un tempo, nel ruolo di Wes. Con attorno gli altri dieci migliori, non con i più giovani.
E poi una considerazione personale che c'entra poco con il resto: smettiamola di considerare Faraoni un terzino. In serie A e nelle coppe Fara non può venir schierato con quei compiti. E' stato provato una volta e poi basta. Per un motivo ben preciso. Importa poco che nella Lazio primavera facesse anche il centrale di difesa. Qui è un altro calcio. Magari da domani Fara mi smentirà e diventerà il miglior difensore al mondo e io ne sarò felicissimo. Ma oggi, mi sembra evidente, il suo ruolo è un altro.

I problemi, insomma, sono tanti. Ma si possono affrontare solo tutti insieme, con pazienza, con analisi dettagliate delle necessità e priorità, con programmi costruiti razionalmente, con nuovo apporto di capitali.
Per il prossimo anno, a me basterebbe andare a San Siro, in ogni partita, con la consapevolezza di avere i mezzi tecnici e agonistici per provare a vincere. Si può fare. Ma troppe volte quest'anno mi è successo il contrario (anche ieri con il Marsiglia, ci speravo, ma dentro di me immaginavo che un gol l'avremmo preso e che tre non li avremmo mai fatti).

I singoli, io li ho visti così.

JULIO CESAR: non ha colpe sul gol. Una bella parata e qualche uscita alta sicura. Voto: 6.5

MAICON: secondo me è generoso, si impegna molto, ma al momento non è il Maicon migliore, inutile negarlo. Se fosse un altro, potrebbe anche meritarsi la sufficienza, ma da lui ci si aspetta legittimamente di più, soprattutto in fase offensiva. Voto: 5.5
LUCIO: prestazione positiva, concreta, sino al momento dell'errore determinante che secondo me è da condividere con Samuel. Per quell'errore non può ottenere l'ampia sufficienza che i 90' di gioco nel loro complesso gli avrebbero riservato. Voto: 5.5
SAMUEL: vale un po' il discorso fatto per Lucio. Se si considera un po' meno colpevole (ma ne dubito, personalmente), si può attribuirgli una sufficienza stentata. Voto: 6-
NAGATOMO: inizio disastroso. Poi prende le misure all'avversario, aiutato anche da una correzione tattica di Ranieri. Grinta infinita e sul piano della corsa uno dei pochi che regge. Voto: 6+

ZANETTI: il migliore, come sempre. L'asado produrrà ironia nei tifosi, ma sembra anche suscitare energie. Forse altri dovrebbero nutrirsi con questo “stimolante”. A 38 anni è l'unico capace di percussioni profonde e vincenti. Al 1', al 45' o al 90'. Per lui il minuto della partita è ininfluente. Voto: 7
STANKOVIC: un tempo di ottimo livello, poi il calo quasi inevitabile, anche se restano impegno e generosità. Purtroppo,con la cessione di Motta e la riconversione del Cuchu a mediano, non ha alternative nel ruolo. Voto: 6
POLI: prestazione volitiva e nel complesso sufficiente, anche se le cose che gli riuscivano in campionato, qui risultavano meno semplici. Deve migliorare come potenza atletica ed esperienza per incidere a questi livelli. Bisogna insistere su di lui e valutarlo definitivamente fra un paio d'anni. Voto: 6+ (il + è di incoraggiamento)

SNEIJDER: non è decisivo come gli si chiedeva. Certo non è tutta responsabilità sua, perché non ha compagni davanti con cui dialogare in velocità (ah! Eto'o, Balotelli e Milito dei tempi d'oro, dove siete?). Però ci mette del suo: sbaglia un gol impossibile, tira punizioni e calci d'angolo che sono la copia sbiadita di quelli di un tempo. Voto: 5.5 (in rapporto alle aspettative)

FORLAN: mette giù  con eleganza un paio di palle impossibili, regala un paio di aperture intelligenti e corre parecchio, anche se a vuoto. Sembra proprio  svuotato di energie, non ha uno spunto vincente, è molle e per nulla reattivo. A posteriori la scelta di schieralo in campo al posto di Pazzini è sbagliata. Ma tatticamente non c'è controprova. E se giocando 90' con il Pazzo, che torna di meno, avessimo preso gol anche prima, magari attraverso il maggiore logorio di centrocampisti ed esterni bassi? A priori, secondo me, la scelta aveva una logica. Vista la prestazione, però, il voto non può essere superiore a 4.5.
MILITO: poverino, che colpa ne ha se non possiede più lo spunto che fulmina? Parte palla al piede e poi si ferma e deve giocarla all'indietro, peraltro con intelligenza. Si vede che è un grande campione, ma sarebbe da usare con parsimonia. Invece come si dice con espressione abusata deve sempre cantare e portar la croce. Voto: 6+ (il + per il gol realizzato)

OBI:  sbaglierò, ma il suo ingresso cambia la partita. Tra i giovani muscolarmente è l'unico che regge i ritmi  della CL e ha la necessaria potenza. Chiaro, non ha dribbling fulminante, ma anche tecnicamente è meno scarso di quanto comunemente si ritenga. A me è piaciuto. Voto: 7-
PAZZINI: si è battuto più del solito anche in zone del campo non di sua stretta competenza. Una prova positiva, a mio parere. Resta da vedere se la squadra può sopportare Milito + Pazzini + Wes, con l'attuale centrocampo. Voto: 6+
CAMBIASSO: Bene. Ha aggiunto sicuramente qualcosa al complesso, quando è entrato. Forse al momento è uomo da gestire con accortezza, proprio per la sua importanza. Voto: 6+

RANIERI: vale il discorso fatto per Forlan. Sulla carta secondo me ha messo la squadra migliore e nel modo migliore. Non è che l'Inter abbia fatto una partita di attesa. Semplicemente gli avversari avevano più corsa e potevano attaccare e rientrare. Noi abbiamo fatto la partita prevista e probabilmente corretta: senza regalare nulla, perché un errore (come poi si è visto) sarebbe stato decisivo, ma costruendo con pazienza l'occasione per il gol tanto atteso. Ne abbiamo costruite 3 o 4 e senza qualche errore individuale sarebbero bastate. Non credo sia colpa di Ranieri se non abbiamo il potenziale offensivo (in senso lato) di un Bayern Monaco e non possiamo giocare come loro, infischiandocene dell'eventualità di prendere un gol, perché sappiamo di poterne fare quattro o cinque. Voto: 6

Luciano

Nella foto, i nostri eroi di tante vittorie lasciano il campo dopo la beffarda eliminazione subita dal Marsiglia. Probabilmente non rivedremo più molti di loro giocare in Champions League con la nostra maglia... grazie ragazzi, grazie a tutti! Sono stati anni meravigliosi, esaltanti, ed è stato tutto merito vostro. Adesso, si volta pagina... è la vita.

39 commenti:

olag ha detto...

Grande Luciano, non cambierei una virgola.
Solo una domanda: che tu sappia, MM,gioca il Superenalotto?

luciano ha detto...

No, ma se ha offerto 25 milioni per Lucas a gennaio, aggiungendoci quelli della cessione di Wes e qualche altra, più qualche dismissione di contratto, potrebbe arrivare ai soldi necessari

Narya ha detto...

Si devono SOLO applaudire chi ci ha fatto vivere un ciclo leggendario.

7 anni di vittorie continue splendide meravigliose.

Ci avete fatto palpitare piangere gioire godere come non mai per questi colori sacri.

Grazie siete usciti tra gli applausi ed è quello che vi siete meritati.

Adesso...ricominciamo?Con il tempo che sarà necessario.

p.s. settimana prossima Inter marsiglia NextGen. Chissà che ciò che si è chiuso non possa far aprire uno spiraglio.O solo coincidenze?

Seu Jorge ha detto...

Eccezionale Luciano. Post da scolpire nella pietra.

Ringrazio ancora qui i nostri eroi: mi avete regalato i momenti da tifoso più belli della mia vita, Grazie! Non vi dimenticherò mai!

Nei prossimi mesi mi piacerebbe poter valutare Guarin, vedere crescere Poli, vedere alternati l'eccezionale Cuchu e il guerriero Dekj solo davanti alla difesa, vedere più spesso Zanetti terzino e Obi nei 3 di mediana, valutare Alvarez sia largo ma anche nei due dietro ad un'unica punta.
Mi dispiace molto per Forlan, che per me era in crescita ultimamente, ma ieri non era lui.
E poi, con pazienza, vorrei assistere ad un'opera costante di ristrutturazione sensata, anche se fatta di piccoli passi, che parta dalla scelta del mister, e venga seguita dall'acquisto mirato di alcune pedine necessarie...per continuare a sognare.

luciano ha detto...

Scusate, non mi unisco al coro di elogi per i nostri eroi, non perché non condivido il giudizio generale, ma semplicemente perché non penso sia ancora arrivato il momento di celebrare il de profundis (sportivo, si intende): ieri Zanetti, per esempio, correva più e più forte di tutti

MarcoB ha detto...

ieri, come in tutte le situazioni dello sport ad alti livelli, la differenza l'hanno fatta i giocatori di "livello" di entrambe le formazioni. Per una squadra in negativo e per l'altra in positivo; a voi scegliere quali giocatori e per quale squadra in positivo.

Io ieri Zanetti l'ho visto, per la prima volta, in pessime condizioni. Soprattutto nel primo tempo mi è sembrato veramente in dificoltà e, a parte la sgroppata con l'assist per Sneijder, mi è sembrato che il suo posto non fosse in quella partita. Poi l'amore verso il giocatore e l'uomo non mi farà mai essere arrabbiato nei suoi confronti.
A fine partita l'ho visto con una faccia che mai gli avevo visto prima, durante 'intervista a Inter Channel si percepiva che ieri era palese la paura di aver disputato la sua ultima partita di Champions, e quella faccia mi ha detto molto della situazione attuale dell'Inter.
Ricostruire un ciclo, questo deve essere l'obiettivo.
La parola rivoluzione la lasciamo ai perdenti.

NB: dite che sia un caso che la seconda parola da inserire sia Couti? ;-)

Ang ha detto...

Luciano, ricostruire è una sfida molto intrigante e molto, molto difficile.
Nelle nostre condizioni (pochi soldi, incertezza negli ultimi 2 anni sulla guida tecnica, quindi sulla preparazione e sul modo di giocare, quindi sull'identità di squadra) sarà veramente complicato uscirne a breve con qualcosa di vincente. Vincente non solo in termini di titoli immediati, quanto nella certezza di stare costruendo qualcosa di solido e importante.
A meno che non intervenga il fattore esterno denominato "danaro".
Per me la conditio sine qua non per tornare a sorridere, a vedere una squadra vera in campo è sicuramente quella di capire chi ha stimoli a rimanere in questa Inter e chi no. Dopodichè fare una (morigerata) campagna acquisti nei punti in cui abbiamo bisogno.
Sono stra d'accordo con la necessità di acquistare una punta (forse due) e di metterle accanto Coutinho. Cerchiamo di valorizzare quel poco che abbiamo.

Sarà dura ricostruire, è dura sperare in una ricostruzione immediata, ma da qualcosa dovremo pur partire.

luciano ha detto...

Be' MarcoB, ho troppa stima di te per risponderti come farei con qualche altro amico, su Zanetti. Quindi magari ho sbagliato io, anche se su quasi tutte le pagelle Zano è stato considerato il migliore in campo.Io l'ho visto tonico, vivace, aggressivo in ogni fase del match. Per me davvero una grande prestazione, in linea con le sue migliori. Sarà che il troppo amore mi fa stravedere.

Anonimo ha detto...

Premesso che non ho visto la partita e non posso dare giudizi nel merito, ma al di la' di tutto, abbiamo vinto ancora e se non ci fosse per la regola assurda del gol in trasferta, ce la saremmo giocata fino in fondo.

In campionato servira' turnover: magari con Cambiasso vertice basso, Obi e Poli ai lati e Sneijder trequartista.

Darei una chance dal primo minuto a Castaignos (se lo si ritiene recuperato dal punto di vista fisico): la sua velocita' e potenza potrebbe fare qualcosa di utile e i movimenti sono niente male. Ma deve pur sempre ricevere qualche pallone giocabile, eh...

Marin

carloblacksun ha detto...

d'accordo con Pacchetti.

Senza denaro non si va da nessuna parte, anche se per tornare competitivi in serie A non serve certamente molto denaro, bastano 2/3 giocatori giusti.

luisssssss ha detto...

Per me, che ancora ricordo con affetto Suarez e Mazzola, Bonimba, Spillo, Lothar risulta incomprensibile la freddezza con la quale molti giovani interisti vorrebbero far fuori campioni che tante soddisfazioni ci hanno regalato in questi anni. E' evidente: un ciclo e' finito, i cambiamenti sono e diverranno sempre piu' non procrastinabili, ma, per favore, lasciamo l'onore delle armi a questi ragazzi. Non sara' facile trovarne altri di questo spessore sportivo ed anche umano. Va bene che siamo nel tempo del tutto e subito, ma cerchiamo di non esagerare. Sono stato interista in tante stagione e questa che stiamo vivendo non e' certo la peggiore. Sicuro.

Seu Jorge ha detto...

Zanetti io l'ho visto positivo, ma per esempio, ieri, come tutto quest' anno, siamo (stati) deficitari nel fraseggio a metà campo.
Non abbiamo giocatori tecnici in mezzo, giocatori che diano il tu al pallone ne che si propongano per scambi stretti e piccoli allunghi proprio come facevano loro. Per questo zanetti motivo e per le sue caratteristiche non lo vedo adatto, più che mai poi in champions, a giocare lì. Ma non ho nulla da rimproverargli.
Poi possiamo anche puntare su grinta e pressing, eh, ci mancherebbe, ma allora serve un super regista basso (Luciano docet), e l'unico che ci si avvicina è cambiasso, ma non ha assolutamente il lancio. L'ormai mezzo stankovic sì, ma gli mancano le gambe di 3 anni fa.

carloblacksun ha detto...

va be ma Luisssss tutti noi riconosciamo il grandissimo valore sportivo ed umano di giocatori come Cambiasso, Samuel, Julio Cesar, Stankovic, Cordoba e cosi' via, sono giocatori che fanno parte della storia dell'Inter, e mica vogliamo impiccarli o cacciarli a pomodorate in faccia.

Il problema e' che purtroppo, per motivi di eta', atleticamente ormai sono diventati l'ombra di loro stessi, e' fisiologico, non e' una questione di "colpa"... quelli che dovevano rimpiazzarli come Ranocchia e Pazzini finora si sono dimostrati inferiori a loro, anche se sono meglio di quanto si e' visto quest'anno.

Potremo mica andare avanti ancora un anno o due con Cordoba e Stankovic? con tutto il rispetto dai ragazzi, sono grandissimi uomini ma come atleti sono finiti ad alto livello.

Poi certo, la mia e' l'opinione di uno che abita in USA e che per l'Inter non spende che poche centinaia di euro ogni anno, quindi per definizione non vale nulla... bisogna abitare entro tot km da Interello (quanti? 20? 40?) per poter parlare dell'Inter... pero' anche da lontano, guardando i tabellini che segnavano 4 gol su azione, si poteva intuire con largo anticipo che forlan fosse un giocatore finito che ci costera' 23 milioni di euro in 2 anni...

carlo ha detto...

Proprio per la stima dei nostri eroi mi ha fatto molto male uscire ieri.
Uscire immeritatamente, e sottolineo immeritatamente perché ad altri capita il contrario, contro un marsiglia mediocre non è il.giusto epilogo.
Sarebbe stato giusto uscire, anche malamente, contro una grande.

Come ieri no, non lo riesco a sopportare.
Adesso spero che il bi retrocessi peschino il real per ottenere un' minimo di giustizia.

luciano ha detto...

Solo due precisazioni:
1. Sostenere che i senatori fanno indebite pressioni per continuare a giocare ed escludere i giovani più meritevoli significa non riconoscere la loro grandezza umana, anzi, considerarli capetti mafiosi e prepotenti. Di questo atteggiamento c'è una ricchissima letteratura che si può facilmente consultare su altri siti.
Quindi vediamo almeno di non contraddirci.

2. Non ho mai detto che la competenza sia funzionale alla distabza chilometrica da Appiano. Questa volgare falsificazione non tiene conto del mio discorso, con il quale non confrontavo, per esempio, la competenza mia, visto che abito vicino, con quella di uno che abita lontano. Non è nel mio stile.
Confrontavo le pretese di chi da lontano vuole saperne di più, non di me o di un semplice tifoso come me, ma di chi vede allenarsi i giocatori tutti i giorni e sa benissimo quello che possono dare.
Se permettete, io mi fido di più della formazione che fa un professionista che lavora quotidianamente a fianco dei giocatori e li valuta istante per istante, piuttosto che di un tifoso che li vede quando capita in tv.
Altrimenti basterebbe pagare un preparatore atletico e chiedere via mail la formazione a un tifoso qualunque, estratto a sorte. Si risparmierebbe molto denaro, investibile in buoni giocatori

luciano ha detto...

Il mio dispiacere di ieri non è neppure lontanamente rapportabile a quello della sera di Inter Novara o di Inter Bologna, o di Roma Inter.
Rispetto gli stati d'animo di tutti, ma esprimo il mio.
A me è dispiaciuto uscire, per la beffa di un gol evitabilissimo. Tutto qui.
Sono contento che ci si sia congedati con una vittoria, da una competizione in cui non avremmo avuto chances, se non nel mondo dell'imponderabile, di proseguire. E viceversa avremmo corso il rischio di uscire sotto il peso di una sconfitta di proporzioni umilianti.
Non pretendo che nessuno condivida il mio stato d'animo, ma assicuro che ieri sera sono uscito da San Siro con una tristezza assolutamente accettabile.
Chiaro che per un giocatore di 38 anni, sapendo che l'anno successivo la sua squadra non sarà ammessa, l'eliminazione abbia il sapore di un doloroso passo d'addio. Definitivo.

Ps: ho chiesto ad altre persone, anche professionisti del calcio, e tutti mi hanno detto di aver visto un grande Zanetti. Poi può comunque avere ragione chi ha visto il contrario. I parerei opposti sono il bello del calcio.

luciano ha detto...

Oggi ho visto un'amichevole dei nostri '96 contro gli allievi del Monza. Risultato di 4-1 per i nostri (due gol di Gianlu e due dei francesi nuovi.
Partita interessante, come mostra lo schieramento, in tribuna, di tutto lo stato maggiore.
Tre giocatori da seguire i due francesi di cui abbiamo parlato e un misterioso centrocampista mancino, di colore, ci cui mi è stato detto il nome, che non riporto, ma non la provenienza.
Il centravanti si è dimostrato buono, sia pure con diverse ingenuità. Si dovrà lavorarci, ma qualcosa ha. Il centrocampista con i piedi è un vero fenomeno. Non capisco come abbia fatto a restare sino ad ora nel campionato dilettanti in Francia, a meno che l'Inter non lo abbia bloccato da tempo e poi lasciato lì sino a quando il trasferimento è diventato legalmente praticabile.
Il centrocampista esterno (l'unico in prova) ha fisico, velocità e ottimo piede. Manca forse un po' di cattiveria e di determinazione, ma è un ragazzo di sicuro interessante.
Fra i "vecchi" titolari, mi piace segnalare la prova di Simonato: attento, preciso perfetto in ogni intervento, non ha sbagliato un pallone, Ottimo anche Boateng, in grande progresso.

Matteo ha detto...

Anch'io condivido quel sentimento di tristezza provato da Luciano.
Io,ottimista di natura(purtroppo),vedo già che con l'arrivo di Poli,Guarin,Casta,Couti,Bardi e Caldirola(senza contare il sottovalutatissimo settore giovanile)si sia già incominciato ad imboccare una strada verso il futuro.Il prossimo anno con pochi impegni infrasettimanali abbiamo l'opportunità di lavorare meglio negli allenamenti sui singoli giocatori.

Luciano,quindi questi francesi che sono arrivati sembrano buoni?Bene,il centrocampista dai piedi fatati ha anche una buona struttura fisica?Quando cominceranno a giocare?

luisssssss ha detto...

@ carlobs
Se leggi bene quanto da me scritto, non ho affatto messo in dubbio la necessita', anche urgente, di un rinnovamento. Ho solo detto di non apprezzare i toni, a volte sprezzanti, di alcuni amici di tifo verso i nostri giocatori che hanno il solo torto di essere invecchiati. Lo sport e' cosi', vinci e all'improvviso ti accorgi di non riuscire a correre dietro ad uno piu' giovane di 15/20 anni. Io, modesto giocatore, l 'ho accettato a fatica, figuriamoci un campione. Alla fine degli anni 70 mi prendevo a pietrate (pietre vere eh, "ciocce" di fiume) con milanisti e, peggio ancora, juventini per difendere Mazzola e Facchetti. Loro erano l' Inter, accidenti, e nessuno poteva toccarmeli anche se la grande Inter non c'era piu'. Ora cosa dovrei fare, prendere a roncolate altri intetisti?

carloblacksun ha detto...

io Luisss non ho detto neanche una parola sprezzante nei confronti degli eroi del triplete, che se sono invecchiati non hanno colpe, figuriamoci, e che anche da vecchi stanno sempre dando tutto in campo.

Io sono sprezzante, lo ammetto, nei confronti dei dirigenti che ci stanno portando alla retrocessione in Serie B. Che Cordoba sia invecchiato e' un fatto, e non e' colpa di nessuno. Che lo si voglia tenere a libro paga ancora invece per me e' gravissimo, perche' se mancano le risorse per i titolari, non si possono buttare altre risorse, poche o tante che siano, per le riserve delle riserve.

Naturalmente questa e' la mia opinione di tifoso lontano e povero eh, non e' la verita' assoluta.

Francesco ha detto...

Io invece avrei preferito passare ieri sera, anche se avesse significato espormi ad un' imbarcata nel turno successivo.
Situazione simile a quella vissuta contro il Bayern l'anno scorso.
La gioia per aver rimontato il Bayern non fu intaccata dalla successiva pessima prestazione con lo Schalke.
A posteriori dico che avrei rifatto lo stesso anche quest'anno, perchè economicamente ci avrebbe fatto bene, ed un successivo impegno ai quarti non avrebbe tolto nulla al campionato, dove non abbiamo ahimè più ambizioni. Inoltre per un paio di giovani sarebbe significato altra esperienza accumulata in campo internazionale.
Parlo ovviamente dei giovani che hanno dimostrato di poterci giocare in queste partite: Obi, Poli, ma anche Alvarez e Ranocchia secondo me.

Riguardo la partita di Zanetti è stato grandissimo.

Quanto a ciò che ci rimane: il campionato. Io ci tengo, ma poco, a qualificarmi per l' europa minore. Giusto per dare un'idea, nei miei pensieri occupano molto più spazio i progetti per il futuro che vedere come andrà a finire questa stagione. O meglio, me ne importa, ma soprattutto in funzione della prossima.

A questo punto nutro grandi speranze nella maturazione dei ragazzi nelle giovanili e soprattutto nel loro cammino in NextGen (chissà, visto l'avversario, potrebbe essere la grande occasione di consumare la nostra vendetta sportiva!)

Matteo ha detto...

Ieri ho notato qualcosa di interessante in Obi,una sua caratteristica che pensavo avesse perso,forse mi sono sbagliato,devo avere conferme con giocatori più freschi atleticamente.

carloblacksun ha detto...

io invece preferirei NON qualificarmi per l'Europa League, perche' ammettendo che si possa rinnovare la squadra con pochi mezzi a disposizione, una nuova squadra con solo un impegno alla settimana potra' magari ri-puntare al terzo posto, ma una nuova squadra con 12-16 partite da disputare di giovedi' sera in trasferte improbabili non potra' far altro che perdere punti preziosi in campionato e di conseguenza posticipare ulteriormente il ritorno nell'Europa che conta.

Basti vedere i risultati di Udinese e Lazio quando giocano il campionato dopo l'Europa League: fanno in media molti meno punti delle altre domeniche.

Francesco ha detto...

Vero ma Udinese e Lazio pur giocando in Europa League sono comunque in piena corsa per il terzo posto.
Con la debita attenzione sul mercato credo si possa tranquillamente allestire una rosa del loro livello.
Di più, con una buona dose di fortuna, avremmo anche speranze di vincere il torneo a mio parere, o sono troppo ottimista?

Su questo argomento comunque sono io per primo ad essere molto combattuto.

luciano ha detto...

Matteo, il centrocampista "dai piedi fatati" purtroppo ha un fisico abbastanza esile. Tuttavia l'impressione è che non sia un brevilineo e quindi possa cresce in statura, oltre a potenziarsi muscolarmente, il che è indubbio.
Gli altri due hanno potenzialità da sviluppare. Penso che li potremo vedere nei numerosi tornei di fine anno (Pistoia, Matera, ecc).

luciano ha detto...

Matteo, Obi molto bravo, ieri. Per me il migliore dopo Zano. Certo, una manciata di minuti è altra cosa che un ciclo di partite intere. Ma comunque, meglio averli giocati bene che male, direi...

giuseppeRC ha detto...

Concordo appieno col commento n. 8 di Pacchetti (tra l'altro anch'io quest'anno ho visto la nefasta trasferta di Roma). Rifondare no, non serve. Secondo me per tornare competitivi in Italia 'basterebbero' 3 titolari, uno per ruolo + il riscatto di Guarin (do' per scontato quello di Poli). I miei sogni sarebbero Benatia, Isla e Lavezzi, ma capisco benissimo che ci vuole una barca di soldi.

Secondo me ieri Zanetti ha fatto una buona partita. Non il migliore dei nostri, a mio avviso, ma soprattutto nel primo tempo ha fatto bene. Mi spiace molto per Forlan, che ho sempre considerato un ottimo giocatore, ma ieri ancora una volta ha dimostrato di essere stato un innesto sbagliato. Pazienza, gli errori li commettono tutti. Anche io come Pacchetti ritengo che alcuni giocatori siano arrivati: a loro vanno i miei ringraziamenti più sinceri e profondi ma...e' arrivata l'ora di sostiuirli. Rassegnamoci a 2-3 anni senza vincere (salvo sorprese): ma con un pizzico di fortuna e 'occhio' buono potremo a breve dire ancora la nostra.

Sulla EL: se servisse da trampolino per alcuni giovani (Poli, Castaignos, Faraoni, Bessa?, Juan) ben venga. Chiaramente se il giovedì sera giocassero i Cambiasso e i Milito...

carloblacksun ha detto...

nel frattempo nella nextgen series leggo su twitter che l'Ajax sta vincendo 1-0 contro il Liverpool che ha appena sbagliato un rigore

MarcoB ha detto...

Prendo il non insulto da Luciano per aver messo in discussione Zanetti, come un attestato di profonda stima :D Evidentemente ho toppato in pieno e mi inchino davanti all'opinione diffusa di una buona prestazione del Capitano. Tengo a precisare che io non penso assolutamente che vada messo da parte ma il mio era un giudizio sulla sua sola prestazione di ieri, giudizio evidentemente errato.

Io l'Europa League la farei pure se si giocasse di Venerdì mattina, tanto un livello competitivo ce lo sognamo almeno per i prossimi 2-3 anni, soprattutto se i giovani e i sudamericani non avranno la possibilità di fare esperienza giocando in Europa oltre che nel nostro campionato. Una rosa la si mette nelle condizioni di vincere dandogli la possibilità di vincere su più fronti.

@Luciano: quest'oggi la primavere si è allenata ancora in modalità criptata? Hai saputo nulla sul perché del criptaggio di ieri?

MarcoB ha detto...

Intanto nella prima semifinale della NextGen l'Ajax ha battuto il Liverpool per 3-0(Fischer 7', 50' De Sa 44').

Matteo ha detto...

Tenendo conto che il Liverpool non ha una squadra primavera così forte(erano più interessanti l'Aston Villa,Tottenham e Lisbona)bisogna stare molto attenti a questo Fischer che segna tanto.Voi fareste delle buone offerte ai talenti che si sono messi in luce in questa competizione?

luciano ha detto...

MarcoB, ho guardato, ieri l'amichevole degli allievi e non ho neppure fatto caso alla eventuale presenza della Primavera.

Del resto, come te sono rimasto molto deluso dal comportamento incomprensibile dei responsabili che, dopo aver cominciato l'allenamento su un bel campo esterno, constatata la presenza di tre o quattro fra tifosi e genitori, si sono rifugiati all'interno, su un campo certamente peggiore.

Questo atteggiamento è sinceramente poco edificante.

Neppure si trattasse di questioni di stato e di riservatezza superiore. Secondo me c'è anche il segno di una cultura provinciale. Basta uscire d'Italia per vedere come tutte le squadre anche e soprattutto a livello giovanile cerchino il contatto e la vicinanza con il proprio pubblico. All'estero sono liberi anche gli allenamenti della prima squadra.
Cito sempre il caso del bayern (prima squadra) che quando è venuto sul Garda per la preparazione estiva per prima cosa ha disposto l'immediato smantellamento di tutti gli sbarramenti per il pubblico, predisposti dagli organizzatori locali. Ma così fanno tutti. E poi hanno migliaia di spettatori alle partite, anziché poche decine. Da noi invece il pubblico (correttissimo e semmai entusiasta, giova sottolinearlo) dà fastidio. Contenti loro....

luciano ha detto...

Intanto come era facile prevedere, sui giornali e sui siti principali proliferano le notizie sul mercato e sulla ricostruzione dell'Inter.
le notizie in generale sono sempre le stesse cucinate in modo apparentemente variate e ci accompagneranno per tutta al lunga estate del nostro tifo forse vanamente speranzioso. Le trattative con altri soci, i dirigenti da sostituire, gli allenatori, i giocatori, con elenco di possibili partenti e probabili nuovi arrivi. Ogni giorno poi, si aggiunge qualche nome nuovo.

personalmente mi limito a dire questo: spero nell'arrivo di soldi freschi, spero che se davvero dovesse andarsene Branca venga sostituito da un dirigente di grandissimo spessore e venuto da fuori (vado contro corrente, ma non considero assolutamente l'interismo di Oriali come una dote sufficiente per l'incarico e poi temo che la faida in qualche odo continuerebbe).
Infine tra gli allenatori non mi dispiacerebbe affatto Prandelli che tra i mister "normali" è uno dei più positivi.
Per il mercato ho già detto le mie priorità assolute: una grande punta centrale e un grande esterno offensivo, concreto e penetrante, con il ritorno di Couti.
Per il resto si può anche provare a far cassa con qualcuno (Wes, Maicon, Lucio, Forlan). Ma attenti poi, il prossimo anno, a non rimpiangerli. Be', ammetto che per Forlan è difficile...

luciano ha detto...

Pacchetti: d'accordo sulle tue considerazioni relative all'E.L. Proprio per questo preferirei non andarci, pur essendo convinto che si debba tentare di dare il meglio, nelle partite che restano.
Sulla preparazione non saprei. E' un elemento troppo tecnico, troppo per addetti ai lavori. Per esempio: perché Zanetti corre e Cambiasso meno? Eppure la preparazione dovrebbe essere simile, almeno come impostazione.

Per Matteo: certo che a prezzi convenienti prenderei qualcuno dei giocatori stranieri messisi in luce nella NGS. Ma la stessa cosa varrebbe per altri giocatori.

Intanto una notiziola, sembra confermato l' arrivo per il prossimo anno del centrale difensivo di colore del Parma, che abbiamo visto ad Arco.

Gas ha detto...

Anche "fare cassa" con Forlan non sarà semplice, Luciano.. potrebbe bastare alleggerirsi del suo ingaggio biennale attraverso una transazione del contratto non troppo sanguinosa.
Grande delusione l'uruguagio quest'anno.. personalmente, credevo molto in lui e invece per tante ragioni (infortuni vari e una forma accettabile mai raggiunta) ha deluso tantissimo, fornendo un apporto deficitario per un campione del suo livello!!
Quindi, penso che solo Wes e Maicon potrebbero consentire degli introiti significativi per le nostre povere casse societarie.

Acrobat ha detto...

Io personalmente non prenderei come esempio la partita di ieri per valutare la reale condizione dei senatori del Chelsea.

Per quel che riguarda l'Inter, mi accontento di un rinnovamento profondo in estate con un allenatore come Villas Boas. Certo, la frase di Moratti sui giovani ("Magari dopo 3 partite ti penti di aver scelto questa strada") non mi inducono all'ottimismo.

olag ha detto...

Non credo che si formeranno code fuori dall'ufficio di Branca,di operatori smaniosi di accollarsi ingaggi come quelli di Wes,Maicon, Milito e Forlan,e di qualsiasi ipotesi o ' progetto' si parli la costante e' una: i soldi.
Poi non e' detto che spendendo follemente o acquistando solo top si risolva il problema,ma di certo senza disponibilità finanziaria,che al momento, non pare esserci, la vedo dura.
Ma se anche questa disponibilità ci fosse,c'e'nun dubbio che traspare dalle ultime dichiarazioni di MM,e cioe' mi sembra che il Presidente e lo staff attuale non abbiano, al momento,quello slancio positivo,quell'entusiasmo che sarebbe necessario in questo frangente.
Sara' una mia impressione, ma la vedo cosi'.

Tommy ha detto...

Anch'io ho avuto le stesse sensazioni di Olag, se devo essere sincero, dalle ultime dichiarazioni di Moratti.
Spero di essermi sbagliato, chiaro, ma mi sembra proprio che attualmente manchi entusiasmo o slancio positivo verso un possibile futuro migliore, oltre che voglia o possibilità di investire nell'Inter.

AL82 ha detto...

Ciao a tutti e sursum corda!

E' online il mio post su Inter-Marsiglia. Gran parte delle parole me le ha rubate Luciano con il suo lucidissimo post ma spero che ci siano ancora degli spunti per rinvigorire una discussione sana e pacifica.

AL82