giovedì 15 marzo 2012

21

Inter-Marsiglia, il buio in sala.


Dopo una quindicina di trofei alzati al cielo, gli unici titoli che vedremo quest’anno saranno quelli di coda.
Una lunga lista di illustri interpreti, di onorevoli comprimari, registi da Oscar, immagini indelebili che scorre impietosa sotto un paio d’occhi madidi per l’emozione e di mani consunte dagli applausi, perché se è vero che il film sia giunto alla fine non si può dimenticare che abbia avuto le dimensioni di un kolossal hollywoodiano, con tanto di effetti speciali e numeri da Special One.
Inter-Marsiglia è il momento in cui ci si alza dalla comoda poltroncina del cinema e si torna a casa con un misto di felicità e di amarezza che balla all’altezza dello sterno.
A volte va giù, nell’atrio dedicato ai ricordi, e ti convinci che ci sia presto un sequel capace di non far rimpiangere l’originale; altre il malloppo ti sale dritto al cervello e razionalizzi: l’Inter del Triplete, e anche quella subito successiva, non c’è più.
Ne resta solo una copia sbiadita, uno di quei
falsi d’autore fedeli ma facili da smascherare.
Basta un’occhiata più accurata, da analizzatore esterno, una spintarella come quella che toglie il tempo a Lucio sul lungo rinvio di Mandanda e offre a Brandao l’occasione per infrangerci gli ultimi sogni.
Un colpo d’accetta che spezza il cuore in due.

Due come le facce di quest’Inter, perfettamente racchiuse nelle sagome di Sneijder e Pazzini, ovvero i fastosi trascorsi, appannati nella testa ed infiacchiti nei muscoli, e il vacillante presente, la cui mirabile caparbietà si scontra spesso e comunque con l’evidenza dei propri limiti.

Due come i tempi di una partita giocata con orgoglio e, parafrasando Stankovic, con il cuore caldo e la testa poco fredda.


Certo, hanno contato i famosi dettagli, sia in apertura, dove Milito e soprattutto il piattone di Wes potevano scrivere un’altra sceneggiatura, che in chiusura, con il triste epilogo dell’influente goal vittoria, ma nel mezzo qualcosa non ha funzionato.
E quel qualcosa, per quanto esile, ha rotto l’equilibrio sostanziale che c’è stato fra noi e l’Olympique Marsiglia, non un fulmine di guerra (siamo onesti, noi cosa siamo diventati?), ma nemmeno una squadretta. Non sarà un valore ‘intrinseco’, ma 10/11 della formazione di partenza dei transalpini vantano presenze con le rispettive nazionali.
A far pendere la bilancia dal lato opposto al nostro è stata la pietra sulla quale pensavamo di costruire il passaggio del turno: la miglior qualità nel palleggio.
Divise equamente le fasce (da un lato imperversavano Valbuena, Amalfitano e Azpilicueta che continuavano ad intrecciare passaggi e traiettorie di corsa, togliendoci completamente la spinta a sinistra e costringendo Nagatomo, scelto anche per dare profondità alla squadra, a fare (maluccio) il terzino di posizione; dall’altro l’accoppiata Zanetti-Maicon provava a sfondare e allo stesso tempo a mettere il bavaglio ad Ayew, il più pericoloso all’andata), la zona centrale ha fatto la differenza, o almeno l’ha fatta negli ultimi novanta minuti.
A mio parere è a centrocampo che abbiamo perso il duello: lenti, troppo posizionali, rimbalzati più volte dalla solida diga costruita da Diarra e M’Bia.
Il nostro gioco si è trasformato così in una specie di palla avvelenata, in cui il lancio lungo e soffice di Stankovic ad imbeccare le punte era la nostra unica e poco propizia risorsa.
Infatti, fra l’addomesticare la palla che scavalcava la linea mediana, il decentrarsi per uscire dalla zona di marcatura, l’attesa estenuante del compagno in appoggio, si dava il tempo ai francesi di rientrare e di sfruttare la fisicità della propria retroguardia.
E’ così sono affiorati tutti i nostri limiti di passo sul breve, di ritmo, di costruzione ampia del gioco e anche, ahinoi, di tecnica di squadra. Sarà stata anche la stanchezza ma il modo in cui abbiamo sprecato le due invitanti punizioni nella ripresa è a dir poco preoccupante.
Uscito Sneijder si è spenta la luce, è calato il buio in sala.
Pazzini e soprattutto Obi sono state le maschere che ci hanno permesso di brancolare in mezzo al caos, di cercare invano il nostro posto nel presente.
Per il futuro avremo bisogno di un plot ben definito, di un budget e di un assetto tecnico adeguato alle idee del regista e della messa in scena.
Zanetti, Cambiasso & Co. nei panni degli attori non protagonisti farebbero ancora una signora figura, a patto che al casting si presentino i giovani giusti, pronti a calcare senza indugi il red carpet e con l’ambizione di puntare almeno alla nomination alle statuette dorate.
Le battute dell’Inter 2004-2011 le sappiamo a memoria e conserveremo per sempre i dvd.
Ma ora sotto col 3D: destituzione, decisione e devozione.

AL82

Nella foto (inter.it), un messaggio da scolpire nella pietra. Oggi ancor più di ieri.

21 commenti:

Gimon24 ha detto...

Bellissimo post, Al... complimenti sinceri!

carloblacksun ha detto...

c'e' una quarta D: il Denaro.

Senza questo ci aspetta un futuro da Fiorentina / Palermo / Genoa.

AL82 ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
AL82 ha detto...

@carloblacksun 2:
come sempre hai la risposta pronta :-D

La tua D ci sta tutta ma credo che anche con un budget leggermente migliore di quello avuto nelle ultime due sessioni di mercato (e ne abbiamo speso di soldi, eccome se lo abbiamo fatto) potremmo assicurarsi un futuro al di sopra delle aspettative, a maggior ragione se non dovessimo fare le coppe. Personalmente, fin quando la matematica non ci condanna, sono più per puntare al terzo posto mixando giovani e senatori come negli ultimissimi tempi piuttosto che mandare la primavera al massacro.

@Pacchetti 3:
Diciamo che nel giochino delle D accanto al sostantivo 'destituzione' ci sarebbe andato bene l'aggettivo 'dolce', in modo tale da rendere bene un'idea che in tre sole parole era difficile da riassumere. In questo caso vedi la destituzione come un ricambio generazionale, in parte già avvenuto, e, perchè no, anche societario. Con questo sono il primo a non volere rivoluzione e teste che saltano ma a volte cambiare con giudizio è utile per una serie di motivi.

AL82

carloblacksun ha detto...

Hai ragione AL82 (a proposito, complimenti per l'articolo, la campagna acquisti di Gimon sta andando alla grande, il prossimo passo dev'essere la rescissione del contratto al senatore Luciano, che ormai non corre piu')...si puo' rinforzare la squadra anche con un budget modesto, pero' almeno UN campione, non undici eh, uno, dobbiamo comprarlo e pagarlo bene, perche oggi come oggi ci manca un uomo non dico da 37 gol come Eto'o, ma anche da 15 gol in campionato... e questo, purtroppo, non e' il tipo di giocatore che trovi in giro a 6 milioni, a meno di vincere la lotteria...

Ovviamente su Luciano scherzavo, e' un grandissimo...

Francesco ha detto...

Ahahahahah ottima la battuta Carlo.

Al, post bellissimo, nulla da aggiungere.

AL82 ha detto...

Sulla questione attaccante ci pensavo anche ieri durante Chelsea-Napoli.
Bisognerà vedere quale sarà il dogma del nuovo allenatore per capire la tipologia di calciatore cercheremo.
Una prima punta d'area? Una più mobile? Una seconda punta rapida?
Per me dovremmo costruire un attacco più vario di quello attuale ma anche un centrocampo che gli si adatti bene. Sul numero di goal direi un po' più di quindici perchè l'anno scorso Pazzini ne ha fatti 17 e Milito quest'anno è a quota 14 (di cui 11 su azione, ovvero due in meno di Ibra).

p.s.
Ovviamente ringrazio carloblacksun e Gimon per i complimenti.

AL82

AL82 ha detto...

@Pacchetti8:

Qualcosa dovremo cambiare. Per me far tabula rasa richiederebbe grossi investimenti e sarebbe finanche deleterio. In più credo che i rischi siano addirittura maggiori. Per questo opto un avvicendamento 'dolce', che significa prendere 3 titolari con la giusta dose di gioventù, maturazione e fame, senza pensionare tutti i senatori, che posso ancora dire la loro in un contesto e con un ruolo diverso.
Per il resto mettiamoci l'anima in pace: costruire un gruppo solido e vincente come quello dei Cambiasso e Zanetti sarà durissima, imho.
Sono comunque curioso di sapere la tua idea in merito.

AL82

luciano ha detto...

Mi unisco con convinzione ai complimenti generali, Al.
Quanto al prossimo anno sono convinto che cercheremo di tornare competitivi subito, anche se per vincere passerà qualche anno. E per essere competitivi basterebbero uno Dzeko e un Lucas (come tipologie di giocatori), con il ritorno di Couti. In più magari qualche giovane che si migliori ulteriormente rispetto a quanto fatto quest'anno. Sarò un illuso, ma mi sento abbastanza ottimista. senza che sia necessario rischiare la B con una vagonata di giovani (che poi ne azzecchi uno su otto, se sei bravo).

luciano ha detto...

Questa sera vedrò Inter Monza giovanissimi all'Annovazzi. la speranza è che non prendano l'impegno troppo sotto gamba. Non perché il torneo sia così importante, ma perché vorrei divertirmi. E io mi diverto solo se vedo tanti gol. Nostri. Spero di vedere anche un tempo di juve Accademia Inter, con il nostro australiano Piscopo. Gli ho promesso che se segna ai ladruncoli lo intervisto.

Tkasun ha detto...

Il bello del calcio e' che ad ogni giro di giostra si ricomincia tutti da 0 punti. Io credo che anche nel disastro (bi)stagionale si siano azzeccati almeno 3- 4 acquisti (mica poco!) Cou Alva Castaignos Poli (e forse Gaurin) sono un bel viatico (secondo me) per la ricostruzione di una squadra giovane e sono gia' nostri. 2 acquisti mirati (punta di peso e 1 centrocampista) farebbero dell'Inter futura (o perlomeno futuribile) una squadra sicuramente competiva in Italia, che gia' sarebbbe bello, e una base consistente su cui lavorare per l'Europa. Come tutti i tifosi tendiamo a buttare il bambino con l'acqua sporca ma non siamo conciati cosi' male.
Una curiosita' ma quando (e se) vedremo Crisetig in prima squadra?

Anonimo ha detto...

Mi scuso per i frequenti errori di battitura. L'uso dell'IPad e una lieve dislessia sono una combinazione mortifera.
Tkasun

carloblacksun ha detto...

una cosa pero': come prime punte abbiamo ancora Forlan, Pazzini e Milito, piu' il giovane Castaignos. Come seconda punta abbiamo Zarate, che partira' spero domani mattina, e il ritorno di Pandev.

Detto che nessuna di queste punte non vale non dico Ibrahimovic, ma nemmeno un Crespo o un Milito dei bei tempi, secondo me bisogna vedere chi si riesce a vendere, e comprare in funzione di quello che manca. Perche' anche io vorrei Dzeko, per dirne uno, oppure un giovane di potenziale come Damiao (per dirne un altro) ma se ci rimangono Forlan, Pazzini e Milito in rosa, forse e' meglio prendere una seconda punta / attaccante esterno di alto livello e sperare che Pazzini o Milito abbiano ancora qualche colpo in canna alternandoli come centravanti a seconda dei momenti di forma.

Poi e' chiaro che avendo i soldi prenderei DUE punte, e non una sola, ma con la poverta' del momento preferirei dedicare le poche risorse per i ruoli scoperti (interno di centrocampo, attaccante esterno) che fare come quest'anno in cui abbiamo preso Jonathan e Alvarez, che a prescindere dal rendimento che hanno avuto, erano tatticamente i doppioni di Maicon e Sneijder.

Earl ha detto...

Bell'articolo Al.

Luciano sai niente del Francese delLe Havre B cui parlano oggi?

Anonimo ha detto...

Io spero in un'Inter incentrata su Lucas e Coutinho perche' una squadra cosi' sarebbe capace di farci sognare. Pur di avere Lucas sarei disposto a giocare anche con Castaignos prima punta. Ovvio che anch'io preferirei Dzeko, Higuain o perfino Destro, ma la realta' e' un altra. Vedo piu' incalzante la necessita' di una fantastica seconda punta che possa aprire le difese che una prima punta di peso. Poi e' anche una questione di gusti.

Con Lucas e Coutinho (spero in AVB come nuovo allenatore) ci vorrebbe un centrocampo capace di correre, contrastare, coprire ma anche impostare e giocare con fluidita' ed efficacia. Poli e Guarin io li considero titolari per l'anno prossimo, quindi diciamo che con l'aggiunta di Kucka (muscoli, corsa, forza fisica, tiro) ci mancherebbe 'solo' un play basso.

Il mio candidato numero uno per questo ruolo (tralascio quelli troppo costosi e irrangiugibili) sarebbe Borja Valero, classe '85, giocatore a mio parere fortissimo e molto sottovalutato. Gioca nel Villarreal che potrebbe anche retrocedere ed inoltre si trovano nelle difficolta' finanziarie. I video di youtube lasciano il tempo che trovano pero' ve ne propongo uno lo stesso giusto per farsi un'idea:

http://www.youtube.com/watch?v=zXp8DRo4dro

p.s. Si sa qualcosa su questo francese classe 96 di Le Havre? qualcuno conosce lo spagnolo Marquez classe 95 che e' stato appena aggregato alla squadra allievi nazionali?

Marin

luciano ha detto...

Marin, dove hai letto di questo Marquez aggregato agli allievi nazionali? Non è per caso quel Pablo che era stato dato al Padova?
Del francese del Le Havre avevo sentito parlare, benissimo, qualche tempo fa, poi più nulla.

Invece una notizia ce l'ho , da fonte autorevolissima, anche se qualche perplessità mi resta: per il prossimo anno l'inter ha preso anche Cerri, centravanti del Parma.
le perplessità non nascono dal valore del giocatore, che non si discute, ma dal fatto che nel ruolo abbiamo già Ponti, che secondo me è pure un giocatore di grande prospettiva.

Intanto all'Annovazzi la juve ha battuto l'Accademia Inter 3-2.
Dopo 5 minuti i ladruncoli erano già in vantaggio per 2-0. A quel punto Cauet, davvero ottimo, ha sostituito il portiere ed è cominciata un'altra partita.
da notare che l'Accademia aveva ben 4 giocatori del '98, contro uno della juve. I ladruncoli avevano più passo, l' Accademia più tecnica e inoltre giocava a calcio, con un numero 10 esile ma delizioso Dimezzato lo svantaggio a fine primo tempo, l'Accademia trovava addirittura il pari con un grandissimo gol del nostro Piscopo (l'australiano '98) che di prima intenzione, dai 20 metri fulminava il portiere avversario con un secco rasoterra. Solo nel finale, a seguito di un'azione confusa in area accademia , la juve trovava il definitivo vantaggio.
Piscopo un po' in ombra, per questione di differente caratura atletica. Ma ogni volta che giocava la palla era un bel vedere(oltre al gol, tra l'altro, un assist smarcante meraviglioso, che metteva il compagno solo davanti al portiere.

Nella seconda partita l'Inter regolava il Monza per 3-0 , pur facendo ruotare tutti i giocatori (a riposo solo della Giovanna e De Micheli, che sino ad ora hanno sempre giocato). I gol sono di Mitta, di testa, su corner e poi di Paolo Scienza e Bonazzoli. Cassani si è visto respingere da un difensore un tiro proprio sulla linea, dopo che aveva superato il portiere irrimediabilmente. Il nostri due portieri sono stati impegnati solo una volta, nel primo tempo e Di Gregorio, eroe della Nike Cup, si è esibito in un'altra spettacolosa parata.

luciano ha detto...

Per quanto riguarda la questione dell'allenatore, io invece penso che sia fondamentale. Per fare solo un esempio, penso che con un allenatore che ama la difesa bassa e le ripartenze (che so, un Mazzarri), Couti non tornerebbe indietro. Lui ha bisogno di una squadra col baricentro alto, che non lo obblighi a improbabili recuperi di sessanta metri, sfiancati e improduttivi.
Quindi farebbe benissimo con El loco o con ADV, per dire. Poi ribadisco che secondo me la prima punta è il perno di ogni possibile ricostruzione. Infatti noi di prima punte non ne abbiamo. Casta è un ragazzino, Milito e Forlan non sono più prime punte. Pazzini è inadeguato, se non vuoi costruire una nuova Sampdoria, con tutto il rispetto. Oppure può restare come riserva di una prima punta forte.
Io vedrei bene un 4411, però a trazione anteriore: con una prima punta fortissima, Couti subito dietro e almeno uno dei due esterni della seconda linea, dotato di scatto e dribbling letali.

Per intenderci, e per fare dei nomi a caso, i quattro di centrocampo potrebbero essere
Lucas Kucka o Guarin, Poli o Cambiasso e un altro qualunque (Obi, Fara, Naga, Zano)
davanti a loro Couti
ancora più avanti Dzeko o Damiao.
Poi si può anche non prendere nessuno, se non ci sono i soldi, ma in quel caso bisogna rassegnarsi

Anonimo ha detto...

Si', Luciano, e' proprio quel Pablo Marquez dato al Padova.

http://www.tuttomercatoweb.com/inter/?action=read&idnet=ZmNpbnRlcm5ld3MuaXQtNzQzNTQ

Grazie per i report!

Marin

AL82 ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
AL82 ha detto...

@Pacchetti 13:
Grazie per la risposta. Secondo me si può creare qualcosa di interessante senza ispirarsi ad alcun modello, anche perchè quello del Barcellona è quasi impossibile da replicare. Certe decisioni saranno per forza di cose determinanti: un conto è ripartire con Mazzarri, un altro con AVB, un altro ancora con Blanc o Dunga, non solo per il modo con cui verrà di conseguenza forgiata la rosa. Ad es. non mi stupirei di una riconferma di Ranieri. Anch'io come Luciano credo che con un Dzeko e un Lucas potremmo tornare competitivi anche se ho la sensazione che un regista e centrocampista che abbini corsa e tecnica, possibilmente mancino, siano diventati una priorità. Come ho già detto in un precedenza mi piacerebbe un attacco vario (vedi carloblacksun16). Per il resto qualcosa, dice bene Tkasun, in casa ce l'abbiamo già.


AL82

Ang ha detto...

Buongiorno a tutti!
Bene bene, sono contento di constatare che i miei due nomi "forti" per l'attacco (Dzeko o Damiao) abbiano fatto proseliti un po' in tutti i commenti :)
Sono d'accordo un po' con tutti voi, abbiamo necessità di rinnovare l'attacco almeno con due elementi (una prima e una seconda punta) ma qualcosa mi dice che al massimo faremo un movimento li davanti e sarà non per una prima punta.
Per una ricostruzione graduale della mia Inter comincerei a testare Ranocchia titolare (per valutarne finalmente l'investimento) anche se questo comporterebbe la cessione di Lucio. Ma a malincuore prenderei questa decisione proprio perché è arrivato il tempo delle decisioni forti.
A centrocampo serve almeno un elemento di spicco, due se dobbiamo sostituire Snejider. Dobbiamo cercare delle occasioni di saldo in tutta Europa (sahin che vuole andar via dal real, sissoko dal Tolosa, mvila dal rennes, ... Per fare degli esempi) cercando di anticipare la concorrenza altrimenti con delle eventuali aste siamo fritti.
Il tutto con un allenatore già deciso ora.

Questo vorrei chiedere a Luciano: secondo te in società hanno già scelto, stanno scegliendo o stanno aspettando ancora qualche settimana per l'allenatore? Se non dovessimo prendere AVB chi prenderesti?
Grazie e buona giornata a tutti