Anteprima di Lazio-Inter: rosso di sera? Bel tempo si spera*.

*ovvero chiudere bene per ricominciare meglio.

Siamo arrivati all'ultima giornata di una stagione in cui ''la prossima partita sarà decisiva, per sperare ancora nell'Europa che conta''.

Trentotto partite per rincorrere un sogno, sempre sul punto di sfumare definitivamente.

Alla trentottesima siamo ancora lì, con la possibilità di raggiungerlo.

E questo è un grande risultato, per chi non è obnubilato dal rancore ed è in grado di fare i conti con la realtà, che non è sempre quella che vorremmo.

Conseguire l'obiettivo è ancora possibile, anche se non dipende più solo da noi.

Averci provato fino all'ultimo è un titolo di merito. Per la società, per l'allenatore, per i ragazzi.

Vincessimo a Roma, raggiungeremmo quota 61 punti, un livello insperato prima dell'arrivo di Stramaccioni, a nove partite dal termine, nelle quali avremmo ottenuto 20 punti, con una media di oltre 2,2 per partita che applicata all'intero campionato ci  porterebbe a 84 punti, tanti quanti ne farà probabilmente la juve campione d'Italia.

A Roma si deve fare bene per questo, a Roma sarà un ulteriore test importante per programmare la nuova stagione, che dovrà essere l'occasione per riportarci ai vertici (Strama dixit).

E' necessario anche provare a vincere per non essere costretti a ben due turni preliminari di EL, disastrosi per quanto riguarda la necessità di preparare al meglio atleticamente, e non solo, la prossima stagione.

Diciamo che nessuno è in grado di prevedere il risultato.

Di una cosa però mi sento certo, come avviene ormai da qualche tempo: vedremo la migliore inter possibile e se il risultato non dovesse arriderci, non sarà per ''colpe'' della squadra e del mister.

La conferenza di Strama.

La conferenza inizia con una constatazione e un auspicio: l'entusiasmo che è rinato intorno all'Inter, non deve essere sprecato; deve essere la base per una nuova stagione più ricca di soddisfazioni. Dopo però aver provato a chiudere questa nel modo migliore.

La partita con la Lazio è essenziale perché chiude un ciclo di nove partite, dopo le quali si potrà fare un bilancio credibile.

A Roma mancheranno 3 dei quattro uomini di qualità di cui l'Inter dispone (Wes, Forlan, Zarate: li ha chiamati “uomini di qualità” lo ricordo per i disfattisti faciloni). Ci sarà quindi all'Olimpico un'Inter diversa ma si spera non meno efficace, un 'Inter da battaglia.

Mancano titolari nel reparto avanzato, ma non verrà stravolto il credo tattico: niente Pazzini in campo dall'inizio, niente due punte fisse, non sopportabili da questo organico.

La conferma di Strama ufficializzata da MM dopo il bel derby disputato, è semplicemente la prova del fatto che all'Inter si hanno le idee chiare: c'è un progetto a cui si sta lavorando (in questo senso la parola progetto ha un valore: lavorare per fare una squadra forte nel prossimo anno. Non avrebbe senso invece progettare una squadra debole che forse potrebbe vincere tre o quattro anni dopo. Forse).

Viene quindi una delle sue affermazioni più interessanti e riguarda i “senatori”. “Io non ho mai parlato di rimpiazzarli .... i miei giocatori sono in grandissime condizioni e non serve che lo dica io, sono importanti per Lazio-Inter e per il futuro dell’Inter.”

Grande Strama: parla il campo, non la carta di identità. Naturalmente per i più anziani vanno predisposte le alternative, è doveroso. Ma poi i candidati a sostituirli dovranno dimostrare sul campo (all'allenatore!) di essere meglio dei sostituendi.
E non sarà facile.

Un'altra affermazione importante di Strama è stata suscitata dalla domanda sul ''ruolo naturale'' di Cambiasso.
La risposta è da manuale del giovane (e sapiente ) allenatore e umilia i sapientoni che non hanno mai visto un campo:  ''il ruolo naturale non esiste. Non si può valutare un giocatore senza considerare gli altri 9'' Il che significa: se ho un play forte, il ruolo di Cambiasso è di mediano incontrista e soprattutto incursore. In caso contrario Cambiasso è un play basso ''naturale''.

E ancora: tutta la società è unita con la squadra e i tifosi.
Si lavora per recuperare il distacco importante che juve e Milan ci hanno dato nella stagione. Ma non si può fare da un giorno all'altro. Noi vogliamo tornare a essere leader nel nostro Paese e competitivi in Europa. E abbiamo le idee chiarissime in proposito (a me questa chiarezza programmatica per ora basta e sono convinto che il prossimo anno, comunque, vedremo un Inter più forte e più continua, ndr).

Interessante la disamina su Faraoni: nel 4-3-3 del mister, Fara può essere considerato solo un terzino, perché poi ci sono tre centrocampisti centrali a tre punte.
Stessa cosa per le varianti tipo albero di natale e 4-2-3-1.
Gli esterni alti devono attaccare.
Fara ha corsa lunga, ma “lineare”, ciò significa che non ha dribbling, non si districa sullo  stretto.

Per lui quindi è un terzino, ma come tale ha diversi giocatori davanti a sé.
In altri schemi (per es. il 4-4-2 di Ranieri) è invece un esterno alto.

Infine altre due considerazioni che mi sembrano degne di rilievo: anzitutto il desiderio esplicito di poter disporre da subito, sin dalla tournée indonesiana, di Couti e Jonathan. Il che significa che il mister tiene in grande considerazione questi atleti.

Poi il discorso su Longo: Samu “E’ dell’Inter, ha 20 anni. Se non è pronto è meglio che si ritira”.
Il che significa che deve essere pronto per giocare.
Ci mancherebbe.
Pronto per rubare il posto a un titolare, in assenza di una catena di infortuni o defezioni, è un altro discorso, lo dico tanto per per chiarire la differenza ai soliti semplicisti.

I convocati

Portieri: Castellazzi, Orlandoni, Di Gennaro.

Difensori: Cordoba, Zanetti,  Lucio, Maicon,  Ranocchia, Samuel, Faraoni, Jesus, Nagatomo;

Centrocampisti: Alvarez, Guarin, Poli, Cambiasso, Duncan, Crisetig,

Attaccanti: Pazzini, Milito, Longo.

La possibile formazione

Dei 21 convocati, seguendo il nostro abituale ragionamento, probabilmente verranno esclusi dai 18 il terzo portiere e credo due difensori (infatti sono ben 9 a ricoprire 4 ruoli).

Direi che, a meno di infortuni all'ultimo momento, potrebbero restar fuori Di Gennaro, Faraoni e Jesus.

I difensori potrebbero essere i titolari, cioè Maicon Lucio Samuel. Poi c'è il dubbio Zanetti/Samuel.

In attacco, inizialmente, non dovrebbe giocare il Pazzo secondo quanto detto da Strama.
Quindi secondo me ci sono due alternative: o un tridente con Alvarez Milito Longo, o un albero di natale con Alvarez e Cambiasso dietro Milito. In questo caso però Duncan potrebbe essere il perno basso del centrocampo, con al fianco Guarin e Poli (o Zanetti se non giocherà terzino).

Chiaro che se giocasse Cambiasso mezz'ala, in situazioni di non possesso lo schieramento assomiglierebbe molto a un 4411.

Questo schieramento sarebbe molto solido, ma il rischio sarebbe un giovane a comandare le operazioni davanti alla difesa.

Nell'altro caso il rischio si sposta in vanti e Samu sicuramente è in grado di lottare come un forsennato, sulla fascia sinistra.

Personalmente sceglierei questa soluzione.
Ma Strama è l'allenatore e non per caso. E ha dimostrato più volte di poterci stupire, positivamente.

Magari davvero, come ha preannunciato in conferenza, la formazione non la indovinerà nessuno.

Luciano

Nella foto (inter.it), Julio Cesar e Guarin provano con le loro pettorine ad avvicinarsi cromaticamente al beneaugurante rosso serale.