Se doveva essere un esame di maturità, non ci
possono essere dubbi: la prova non è stata superata.
Il
candidato ha mostrato tutti i suoi limiti, alcuni francamente imprevisti, altri
invece già evidenziati nelle prove preliminari.
Quelli
strutturali purtroppo non potranno essere granché modificati nel corso della
stagione. Su altri invece con il lavoro e con scelte coraggiose si potrà
intervenire.
Nessuno
ha la sfera di cristallo per prevedere di quanto si potrà migliorare e quanto
tempo ci vorrà.
Il
calcio è pieno di incognite, anche a livello psicologico nel senso che per
esempio il carisma di un allenatore si può incrinare anche solo con due-tre
sconfitte, che alimentino la previsione di una stagione negativa. E allora
tutte le cose si complicherebbero.
Per
questo Strama non ha molto tempo per rimettere la squadra in corsa. Strama che ha dimostrato con la Primavera di
saperlo fare. Ma là è un calcio diverso, pur con problematiche simili.
A
mio parere, tanto per dimostrare che si può dissentire pacatamente anche da un
proprio idolo (come Strama continua ad essere, per me), la valutazione espressa
dal mister nel dopo partita è comprensibile, se si pensa alle dinamiche interne
del gruppo, alle necessità mediatiche, ma riduttiva se lui dovesse ritenerla
davvero l'unica spiegazione della sconfitta.
E'
vero che abbiamo retto almeno alla pari per oltre un'ora con una Roma davvero
forte. E' vero che dopo il secondo gol c'è stato un crollo psicologico,
un'incapacità di reazione e un conseguente scollamento in campo. Forse anche è
emersa la stanchezza, perché giocare al giovadì e poi alla domenica non è lo
stesso che giocare il martedì.
Io
lo pensavo e l'avevo detto: il mio sogno
era che non ci qualificassimo per l'EL, di cui in assoluto non mi importa
nulla, a meno che nel corso della stagione non diventi l'unico obiettivo.
Strama
con sincerità, in questo, ha riconosciuto che la stanchezza non deve essere un
alibi, una giustificazione.
Però
spero (sono certo) che nella sua analisi il mister vada ben più a fondo di
questa considerazione sul calo psicologico e aggredisca, per quanto possibile i
problemi strutturali. Che sono tanti e dunque
che se siamo rimasti in partita con buone possibilità di vincerla
nonostante queste manchevolezze, qualcosa di buono sino ad ora è stato fatto.
Ma
quali sono questi problemi strutturali, sempre premesso che le mie sono
opinioni, perché non ho il Vangelo in testa?
Lasciamo
perdere la questione portiere, sperando che con il recupero di Handa non si
ponga più.
Partiamo
dalla difesa. Se ha preso sette gol in tre partite casalinghe è evidente che
presenta dei limiti. D'altra parte ha preso zero gol in tre partite esterne.
Significa
che in certe situazioni di protezione non è poi da buttare, mentre se viene
esposta a incursioni improvvise mostra la corda.
E
tuttavia secondo me questo è il reparto su cui si deve lavorare, ma che in
prospettiva tranquillizza maggiormente.
Il
problema più urgente è il recupero ai suoi livelli di Samuel, perché Silvestre
almeno al momento non appare convincente.
In
caso contrario penso si debba pensare di testare seriamente la coppia Rano
Juan.
Sugli
esterni, a sinistra a me sembra che siamo a posto: il
titolare sarà Pereira, ma ieri Naga per me ha fatto il suo, anche in fase
difensiva, annullando praticamente Destro.
A
destra, Zanetti ha spinto poco, ma doveva marcare Totti, che per fare la
giocata ha dovuto cambiare zona del campo. Un problema qui c'è perché comunque
Zano non potrà giocare sempre giovedì e domenica. C'è Jona, ma ritengo che nel
tempo la soluzione ideale potrebbe essere Ibra, da testare progressivamente in
partite meno impegnative.
In
difesa dunque si deve migliorare ma, oltre a ricorrere a una copertura meglio organizzata,
ci dovrebbe essere il materiale umano su cui lavorare con profitto.
I
problemi veri sono a centrocampo e in avanti.
Prendiamo
il centrocampo di ieri: presentava un frangiflutti davanti alla difesa e due
incontristi incursori. Ieri ha fatto miracoli. I due esterni in particolare
sono stati tra i migliori. Ma così non si può affrontare una stagione. In
difesa i piedi buoni scarseggiano, nessuno dei tre mediani è in grado di far
gioco: chi costruisce l'azione?
Per
la verità è un po' riduttivo ritenere Guaro solo un incontrista incursore: lui
ha anche piedi buoni. Ma non ha il tempo, la mentalità del play e tra l'altro,
ieri ha giocato bene ma ha quasi sempre sbagliato l'ultimo passaggio. In ogni
caso mentalmente, quando ha la palla tra i piedi, diventa un attaccante, non un
costruttore.
Gargano
è un giocatore generoso, di rendimento, utile in un certo contesto. Ma non
chiediamogli di impostare. E poi, in qualche occasione, mi sembra che abbia
letto malino anche la fase difensiva.
Sbaglierò,
ma insisto nella mia tesi: sul centrocampo il problema non è di numeri, ma di
assortimento Perché nemmeno Obi e Duncan sono costruttori di gioco.
Lo
sarebbero Deki e Cambiasso. Ma Deki chissà mai se lo rivedremo ai suoi livelli,
anche per spezzoni di partita. Su Cambiasso il discorso è più complesso. Certo,
il Cambiasso di ieri, pur con qualche attenuante, è impresentabile.
Cambiasso
può giocare solo se gli si stringono gli spazi intorno, perché ha il tempo
dell'intervento e la capacità di uscire giocando la palla; ma quando la squadra
deve allungarsi, le sue difficoltà sono ormai troppo evidenti.
A
metà campo quindi, la soluzione del problema, prima di gennaio, appare ardua.
Davanti
stessa situazione: non credo di aver mai detto che abbiamo l'attacco più forte
d'Italia, o, se l'ho detto, mi sono espresso male.
Invece
è vero che, secondo me, abbiamo nell'insieme la batteria di sei uomini con
maggior classe. Ma male assortiti. Una prima punta eccezionale ma senza sprint
e cinque seconde punte, mezze punte, trequartisti.
Sono
convinto che ieri, se avessimo avuto un attaccante con scatto dirompente,
avremmo vinto la partita.
Invece...
la squadra pendeva a sinistra, come già a Pescara e nelle altre gare. Il 4321 è fasullo perché sia Wes
che Cassano giocano a sinistra. Nel primo tempo ho contato almeno 4 azioni
sulla sinistra concluse con un cross per...nessuno. Infatti dall'altra parte
c'era il vuoto. Zanetti giustamente, dovendo marcare Totti, non spingeva. Ma
anche se avesse spinto, fai un cross per uno che non si alza di un cm da terra?
Urge
tornare a un 433 reale, cioè con un attaccante sulla destra, che spinga e
sappia anche rientrare. Palacio lo può fare e prima dello svantaggio (poi è
saltato tutto) ha creato qualche pericolo. Quando tornerà potrebbe farlo anche
Alvarez.
Wes
in fase di interdizione è nullo e se non inventa diventa inutile e dannoso,
anche se resta uno dei due-tre giocatori di livello superiore.
Cassano
è uscito tra gli applausi e prenderà bei voti (non ho ancora letto nulla), ma
secondo me a parte il gol fortunoso ha fatto ben poco e soprattutto cammina per
il campo.
Inoltre
se dovessi lasciarlo fuori, ti spacca lo spogliatoio.
Infine
Milito speriamo che sia un problema di condizione, ma non sembra più avere lo
spunto per liberarsi in area in modo letale.
Insomma
i problemi sono tanti.
Ma
è necessario guardare avanti e aver fiducia: Lo scoramento non potrebbe che
accentuarli.
In
fondo abbiamo gli stessi punti del Milan e un solo punto meno della Roma, pur
avendo molti più problemi di assemblaggio delle nostre rivali (ladri e Napoli
non li conto...).
Sarà
fondamentale vincere l'umoralità assoluta tipica dell'ambiente interista,
altrimenti non ci saranno che disastri. Invece la possibilità di fare una
stagione buona, anche se non eccelsa, rimangono inalterate.
Naturalmente
la condizione è che alla gente interessi fare semplicemente una buona stagione,
anziché una disastrosa.
Le
pagelle
Castellazzi:
ha da tornà Handa... 5.5
Zanetti:
poca spinta, ma un buon lavoro per limitare Totti, che dalla sua parte non
passa. Continua a non avere nessuno che gli gioca davanti. 6
Silvestre:
non mi ha convinto. Voglio dargli fiducia ma dubito che sia da Inter. 5
Rano:
a parere mio, tra i migliori. 6.5
Naga:
ha spinto più di Zano e ha neutralizzato bene un nervoso Destro. 6+
Guaro:
quantità e discreta qualità. Qualche volte eccede nella confidenza quando ha la
palla. E' troppo individualista e ha sbagliato alcuni passaggi determinanti
Avercene, però. 7-
Gargano:
qualche errore pericoloso con la palla tra i piedi e nella scelta del
piazzamento. Recupera millanta palloni e nell'insieme si rende utile. Non è
colpa sua se il centrocampo è male assortito. 6
Pereira:
senza allenamenti con la squadra e certo non nel ruolo più congeniale, si è
battuto mostrando grinta velictà dinamismo. Esordio incoraggiante. 7
Cassano:
quando ha la palla ti dà sempre la sensazione di poter creare pericoli. Poi la
fa molto raramente. Dinamismo poco e posizione poco funzionale. 5.5
Milito:
spento, poco reattivo. Sembrava subito stanco. Piedi e intelligenza ci sono, ma
nelle aree di rigore affollate e clontro difese organizzarte non bastano. 5
Wes:
recupera sempre con un attimo di ritardo. Lui + Cassano + Milito = difesa e
centrocampo in sofferenza. Nelle partite in cui poi non gli riescono i colpi
che fanno la differenza sembra superfluo. 5.5
Palacio: inizia bene, creando pericoli. Con la sua mobilità e intraprendenza e
soprattutto dando ampiezza sulla destra all'azione offensiva. Dopo lo
svantaggio si perde nel marasma generale. 6
Cambiasso:
ha qualche attenuante. E' il giocatore con più minuti ed è entrato a freddo.
Faceva dispiacere vederlo sbattersi come un forsennato, ma arrivare sempre in
ritardo. Il Cambiasso di oggi non può trovare spazio nell'Inter. Continuo a sperare che si possa recuperarlo a
livelli più degni. Criticarne la prova va bene. Adossargli tutte le colpe è
ingeneroso e masochistico. 4.5
Cou:
entrato troppo tardi, a partita compromessa. Ingiudicabile.
Strama:
per un'ora e più ha presentato un'Inter che pur con i suoi problemi ha giocato
alla pari e forse qualcosa di più, contro
una Roma in grande condizione. Deve lavorare molto e non ha una rosa
ottimale. Va sostenuto. Alla lunga i frutti si vedranno. 6
Luciano
Nella foto, un curioso tentativo di duello aereo tra Yuto Nagatomo e Mattia Destro. La buona prova del giapponesino contro il "nostro" Mattia non è servita a evitare la sconfitta, però. C'è ancora da lavorare, molto, e non poteva che essere così. Pazienza e fiducia... e piedi ben piantati per terra. Tutti quanti, se possibile.
204 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 204 di 204 Nuovi› Più recenti»E' online il nuovo post di Luciano sulla Supercoppa Primavera.
AL82
Certo che se adesso facciamo polemica pure se giocano in primavera Livaja, Duncan, M'Baye stiamo apposto!
Giocano perché è lì che devono giocare, se giocheranno in prima squadra è grasso che cola e me lo auguro pure perché vorrà dire che hanno le capacità di giocare a quei livelli.
Se ci immaginiamo che la primavera possa vincere qualcosa senza questi, e senza Benassi, Pasa, Garritano e Cincilla stiamo freschi.
Non voglio fare il rompiscatole ma se Forte ha fatto vincere la prima partita con un colpo di testa a 30 cm d'altezza in tuffo e uno splendido tiro a giro all'incrocio dei pali, ieri (magari anche fuori posizione rispetto alle sue caratteristiche) non è riuscito a fare una sola cosa giusta. E da parte mi quello è il suo standard.
Io condivido il triste parere dei tecnici: questa squadra senza i '93 e i migliori '94 è inoffensiva!
Sull'arbitro.
La storia si ripete; sono scarsi, sono presuntuosi, hanno bisogno di farsi notare per fare carriera. Gli arbitri della lega pro e del settore giovanile non sono all'altezza e anche ieri l'anno confermato.
Visto l'anno scorso durante la finale della berretti: se un arbitro ha il coraggio di fischiare un fuorigioco su rimessa laterale e un fuorigioco su ribattuta a un proprio tiro respinto dal palo, non è ipotizzabile la malafede, è solo un incapace patologico.
Su sky parlano di Handa, Obi e Mariga (?!) in gruppo, mentre Mudi, Alvarez e Chivu sarebbero ancora al differenziato (Deki neanche nominato).
Ma non erano Obi e Mariga quelli con i tempi più lunghi?
Ciao Luciano e complimenti per i tuoi articoli completi e stimolanti.
Non condivido il giudizio positivo su Nagatomo, io l'ho visto farsi superare numerose volte da Destro che ha costruito diverse azioni pericolose, non si può puntare su di lui, in difesa è un rischio continuo.
Sul primo gol c'è la responsabilità di Zanetti che lascia a Totti molti metri e tempo per pensare ed agire (c'è da dire che nessuno si è degnato di dargli una mano) e c'è la responsabilità di Gargano che non segue Florenzi. Sul secondo però lo stesso Zano lascia lo stesso spazio a Osvaldo per il cross a Marqinho (che si fa beffe di un lento Silvestre); nel terzo gol Totti è liberissimo di inventare quello che gli pare, nessuno se ne occupa e Osvaldo corre felice e libero bruciando in scatto e velocità Ranocchia, Silvestre (ai suoi lati) e Gargano (dietro di lui).
In conclusione condivido tutto ciò che hai detto tranne che per Naga e, ahimè, anche un pò per Ranocchia. Saluti alla prox
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