giovedì 27 dicembre 2012

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Caro Moratti per il nuovo anno vorrei...

Natale è passato da una settimana ma, con il calciomercato alle porte, è ancora tempo di doni.
Basta cancellare il nome di Santa Claus in fondo alla lettera di richiesta e sostituirlo con quello di Moratti.
Messi e Cristiano Ronaldo sono “giocattoli” troppo ingombranti per la slitta dell’amato ed odiato figlio del grande Angelo ma di sicuro c’è qualcosa di accessibile alle tasche delle disastrate casse della Beneamata.
Si può ovviare facendo di necessità virtù. In fondo la strada intrapresa in estate è limpida: abbattimento dei costi e massimo della competitività possibile.
Dopotutto finora non è andata così male, nemmeno con le cessioni, nonostante siano opinabili le modalità delle stesse.
Lucio è stato come fulminato da un potere divino dopo le prime dichiarazioni ‘’agghiaggiandi’’. Maicon è parso imbolsito e lontano parente pure dell’ultimo Colosso. Poli continua nel suo rendimento di accertata sufficienza, lo stesso dicasi di Kucka. Zarate resta il solito desaparecidos. Pazzini ci ha portato Cassano e, volente o nolente, questo è un punto a nostro favore. Forlan vivacchia anche in Brasile, Cordoba si è reinventato team manager. Castaignos segna in Olanda ma non è sicuramente decisivo, come non lo è Pandev o Viviano.
Restano Julio Cesar e Faraoni, due rinunce che hanno portato l’Inter a cambiare volto fin dalle radici, dalla linea della porta.
E proprio da lì partiamo con questo post dedicato alle occasioni di mercato.
Un semplice diversivo per ingannare il digiuno da calcio giocato. Lo confermano il tono lieve, i dati, forniti da transfermarkt.it e attendibili ma fino ad un certo punto, e il fatto che non si parli di giocatori al momento sotto contratto quali sono Rolando, Lopez, Icardi, Ferreyra e tanti altri.

PORTA

Fra i pali la situazione sembra ben delineata con Handanovic che con i fatti ha sottoscritto l’ingente ma intelligente spesa fatta in estate e Bardi individuato come next big thing a seguire un percorso specifico e graduale che lo porterà, salvo grossi imprevisti, in A l’anno venturo, ovviamente con una casacca diversa da quella nerazzurra. Per i ruoli di 12° e terzo portiere dovrebbero restare Castellazzi e Belec, con qualche dubbio per l’ormai trentasettene ex-Samp voglioso di spendere da titolare gli ultimi suoi gettoni di carriera.
Calcolando i costi di riscatto della seconda metà di Handanovic, con molta probabilità per riempire l’eventuale casella vuota l’Inter verserà poco o nulla. Quindi largo ai parametri zero e al fattore esperienza. Qualche mese fa si era fatto il nome di De Sanctis (’77) in scadenza col Napoli. Estremo difensore affidabile ma strada che al momento sembra poco percorribile, ancora più se si pensa che alle sue spalle Mazzarri non ha sostituti all’altezza (Rosati ha fallito le opportunità avute e Sepe, nonostante la stagione positiva a Pisa, non offre adeguate garanzie). A giugno si liberano anche Consigli (’87), probabilmente destinato ai cugini rossoneri o al Napoli nel caso De Sanctis decidesse di terminare la sua avventura partenopea, Andujar (’83), da un anno al check-in per i voli internazioni, il cui ruolo di vice però starebbe ad entrambi troppo stretto per ragioni anagrafiche. Trascurabile Pegolo ('81-Siena), una carriera intera sui campi della nostra serie B, mentre è indecifrabile il destino del serbo Brkic ('86), buonissimo campionato l'anno scorso in prestito al Siena segnalandosi come estremo difensore più giovane fra i titolari della serie A, e persosi negli ultimi mesi all'Udinese dopo un brillante inizio di stagione.
All’estero, invece, i nomi caldi sono quelli di Pletikosa (’79), titolare con la Croazia agli ultimi Europei e ora al FC Rostok, a cui non dispiacerebbe restare in Russia, e Rensing (’84), svincolatosi prima dal Bayern Monaco e poi dal Colonia, che fatica a trovare spazio con il Bayer Leverkusen.
In breve, rubando un termine ai giochi di carte, il mercato offre solo ‘’scartine’’ o quasi.
Si era fatto anche il nome di Landreau (’79) ma la voce si è dissolta velocemente con il passaggio del francese al Bastia.
Nella lista dei portieri in scadenza a giugno 2014 compaiono gli italiani Agazzi (’84), interessante portiere di provincia, e Sorrentino (’79), ogni anno in procinto di volare come un musso lontano da Verona, più quattro facce conosciute a livello europeo: Shovkovsky ('75), una vita alla Dinamo Kiev e quasi 100 presenze in nazionale, Palop ('73), bandiera ed attuale capitano del Siviglia, Victor Valdes (per lo spagnolo classe ’82 si prospetta rinnovo e chiusura di carriera al Camp Nou) e Akinfeev, ventisei anni, circa 50 partite nei tornei UEFA e l’Arsenal, che ha i tre portieri a fine contratto entro il 2014, nel mirino.

DIFESA

Che ci si giochi a 3 o a 4 i dubbi restano gli stessi: il reparto va puntellato.
I maggiori indiziati a lasciare Appiano Gentile sono Silvestre, su cui però grava una stretta di mano (con obbligo di riscatto) fra Branca e Gasparin, e Jonathan. Da ciò si deduce che i ruoli scoperti, alla luce delle primavere di Zanetti, Samuel e Chivu, sono quello del centrale difensivo e di laterale destro abile anche e soprattutto nella fase di spinta. Cosa offre la serie A in fatto di difensori nella lista di svincolo?
I più chiacchierati sono Diakité (’87), Andreolli (’86) e Campagnaro (’80).
Il primo è reduce da un’annata positiva ma che in questo inizio di 2012-13, causa infortunio, querelle sul rinnovo contrattuale e scelta tecnica, non ha mai visto il rettangolo di gioco. Tatticamente acerbo, ha nel fisico il suo punto di forza. In Italia da più di un lustro, quasi mai ha avuto la possibilità di giocare con continuità ma vedere Ranocchia con lui a destra (senza dimenticare che è impiegabile all’occorrenza anche come terzino) e Juan Jesus sul lato opposto sarebbe una scommessa ‘’tosta’’.
Il clivense, invece, è un elemento conosciuto agli operatori di mercato nerazzurri ed anche se con la nostra prima squadra vanta pochissime presenze, di lui si conoscono vita, morte e miracoli. A grandi linee si sa cosa può dare (acume tattico e solidità) e cosa no (capacità di far ripartire l’azione e di difendere in spazi larghi).
Meno giovane degli ultimi due, Campagnaro è di questa particolare lista l’affare più sicuro (anche se nel calcio di sicuro c’è ben poco), considerata anche l’esperienza accumulata a Genova e sotto il Vesuvio, tale da aprirgli anche le porte della nazionale argentina. In più conosce bene i meccanismi della difesa a tre e sa offrire qualche soluzione offensiva. Eppure, dato per certo da più di una testata giornalista, il passaggio alla corte di Stramaccioni al 99,99% non ci sarà, complice la recente squalifica di Paolo Cannavaro nell’ambito di Scommessopoli.
Ultimi italiani in scadenza di contratto sono Ariaudo (’89), svezzato sui campi di Vinovo e cresciuto in Sardegna ma non fino al punto di rappresentare una alternativa serie ai nomi fatti in precedenza, e l'ormai trentacinquenne Lucarelli del Parma. Per Bocchetti ('86-Rubin Kazan) la fine del contratto è prevista per il 31 dicembre 2013.
Qualcosa di meglio, almeno a leggere i curricula, al di fuori dei confini nazionali.
Van Buyten (’78-Bayern Monaco), che già annusò il nerazzurro nel 2009, Kolo Tourè (’81-Arsenal), macchiato dall’onta del doping, Carragher ('78-Liverpool), Ferreira ('79), terzino destro del Chelsea, Squillaci ('80-Arsenal), Gallas ('77-Tottenham), Rio Ferdinand (’78), vicinissimo però al rinnovo con i Red Devils, Ricardo Carvalho (’78), offerto in agosto al Milan e poi rimasto agli ordini del Mou, Réveillère ('79-Lione), terzino destro apprezzato in Francia e con alle spalle una stagione al Valencia, Metzelder (’80), il cui fisico inizia a fare i capricci, Ashley Cole (’80-Chelsea), accostato a Roma e Milan, Fanni ('81-Marsiglia), Sapunaru (’84), che si sta guadagnando sul campo la riconferma al Saragozza, Armand ('80), ormai vice Maxwell al Psg di Ancelotti, Hubočan (’85), slovacco dello Zenit di Spalletti, Lell (’84-Levante), da non confondere con Bell (’91-Magonza), tedesco da anni sul taccuino dell’Inter anch’egli in scadenza fra 12 mesi, Jara (’85-West Bromwich), esterno cileno nel giro della nazionale di Sampaoli, Boenisch ('87-Bayer Leverkusen), oro agli europei under 21 nel 2009 e nazionale polacco, Rausch (’90), laterale sinistro dell’Hannover, Simpson (’87), ex-Manchester United che agisce sia centralmente che sulla destra nella retroguardia del Newcastle, ed infine un quintetto di giovani costituito da Muniesa ('92), centrale del Barcellona non imponente ma dal sinistro sensibile, Nacho Fernandez ('90-Real Madrid), aggregato da Mourinho alla prima squadra e in odore di rinnovo, Blind (’90) dell’Ajax, Kroos (’91-Werder Brema), fratello minore di Toni, e Kirchhoff (’90-Magonza), con quest’ultimo unico ad essere stato accostato ai colori nerazzurri.
Dovrebbero andare in scadenza di contratto fra 18 mesi ca. il chiacchierato Jung (’90-Eintracht Francoforte), la vecchia fiamma Beck (’87-Hoffenheim), De Vrij (’92-Feyenoord), appetito a tutte le big della Premier, Abate (’86), adombrato dalla crescita esponenziale di De Sciglio, Bartra (’91), per molti l’indiziato numero uno a prendere l’eredità di Puyol, Sakho (’90), da anni potenziale Thuram versione 2.0, Vidic (’81), Sagna (’83), Terry (’80), il cui agente sta trattando il prolungamento di contratto col Chelsea, Rafinha (’85), vecchia conoscenza dei tifosi del Grifone, Pieters (’88), esterno del Psv, Obradovic (’88), terzino sinistro del Saragozza e della nazionale serba, Höwedes (’88-Schalke 04), che segnò all’Inter nella disfatta di leonardiana memoria, Evra (’81), Adriano (’84-Barcellona), Rakitsky (’89), mancino dello Shaktar Donetsk, Ansaldi ('86-Rubin Kazan), in scadenza a fine 2014, Bruno Alves (’81), Subotic (’88), centrale affidabile ma meno pubblicizzato del suo compare Hummels, Badstuber (’89), protagonista di un inizio di stagione sfortunato (prima guai muscolari, poi rottura del crociato), il belga scuola Ajax Alderweireld (’89), Trémoulinas (’85-Bordeaux), un altro a cui fischieranno le orecchie per tutte le volte in cui si è parlato di lui in chiave Inter, Peluso (’84), che pare avere avuto più di un abboccamento con Marotta & co., Zuniga (’85), il cui rinnovo col Napoli difficilmente sarà messo in discussione, e Paletta (’86), ex-Boca Juniors e Liverpool che tanto bene ha fatto nel suo anno e mezzo a Parma. Che sia lui il misterioso ducale sul quale i nostri operatori di mercato hanno chiesto informazioni?

CENTROCAMPO

Veniamo finalmente al settore di campo che fa drizzare le orecchie a più di un ds da divano.
Qui fra pensionabili ed inadeguati siamo ridotti all’osso. Dall’ecatombe da tifoso si salvano Guarin, Obi (infortuni permettendo) e Gargano (previa convergenza degli scarpini). Ironia a parte, la nostra linea mediana necessita di un bel restyling: un regista ed un incursore servirebbero come il pane.
Paulinho ormai è diventato un refrain quasi insopportabile. Interessante è interessante ma i soldi da mettere sul piattino iniziano a diventare tanti, troppi. Qualora atterrasse a Malpensa sarebbe il ben venuto ma l’opzione “acquisto di basso profilo economico” prende sempre più piede con il passare dei giorni.
Ma chi?
Parametro zero stanno per diventare Conti (’79), tignoso capitano del Cagliari con circa 400 presenze fra i professionisti, Tissone ('86-Sampdoria), Lampard (’78), vecchio pupillo dello Special One che pare non essere nelle grazie di Benitez, Kuzmanovic (’87-Stoccarda), visto qualche anno fa alla Fiorentina, Flamini ('84-Milan), Pérez ('80), uruguaiano del Bologna, Bodmer ('82-Psg), Cheyrou ('81-Marsiglia), Rolfes ('82-Bayer Leverkusen), Natkho (’88), mediano del Rubin Kazan nostro recente avversario in Europa League, Gobbi ('80), da un paio d'anni a far su e giù sulla fascia sinistra del Parma, Badu ('90), che pare non abbia convinto appieno i dirigenti dell'Udinese, Tymoshchuk (’79), Custodio (’83-Braga), primo ricambio del centrocampo portoghese agli ultimi europei, il cileno Estrada (’83), uno degli artefici dell’exploit del Montpellier, Rani Khedira (’94-Stoccarda), fratello del più famoso Sami, Soriano (’91-Sampdoria), avellinese cresciuto in Germania e passato in tutte le nazionali giovanili, Serero ('90-Ajax), centrocampista sudafricano duttile a segno 3 volte in 4 presenze nell'Eredivisie in corso, Ruiz De Galarreta ('93-Athletic Bilbao), che gioca sia centrale che dietro le punte, e probabilmente il pezzo pregiato del lotto: Moussa Sissoko (’89-Tolosa).
Decisamente più offensivi Malouda (’80-Chelsea), Honda (’86-CSKA Mosca), Arshavin (’81-Arsenal), Joaquín ('81) e Saviola ('81), entrambi tesserati con l'indebitato Malaga, Gusev (’83-Dinamo Kiev), Ryazantsev ('86), a segno a San Siro nella recente sfida di Europa League contro i nerazzurri, Defederico (’89), che nel Clausura 2009 faceva faville insieme al “gemello” Javier Pastore all’Huracàn, Usami (’92), promessa del calcio nipponico sul quale però l’Hoffenheim ha un opzione sul riscatto del prestito, Trinks ('92-Werder Brema), trequartista dal fisico teutonico e dal destro sudamericano,  e Holtby (’90-Schalke 04), under 21 segnato in grassetto sui taccuini di mezza Europa.
Altrettanto ricco l’elenco dei centrocampisti che si libereranno a fine anno sportivo 2013-14: si va dagli olandesi De Zeeuw (’83-Spartak Mosca), Schaars (’84-Sporting Lisbona), Fer (’90-Twente), Rodney Sneijder (’91-RKC Waalwijk) ai noti Fernando (’87-Porto), Lucho Gonzáles ('81-Porto), Obi Mikel (’87-Chelsea), Xabi Alonso (’81), l’ex-Rubin Kazan Noboa (’85), Beausejour (’84-Wigan), altro apprezzato cileno, Sertic (’89-Bordeaux), Jucilei (’88) e Boussoufa (’84), compagni di Eto’o all’Anzhi, Matuidi (’87-Psg), Singh (’90), norvegese in forza al Feyenoord, il ventunenne Herrmann, che vedremo prossimamente sfidare la Lazio con il suo Borussia Mönchengladbach, senza dimenticare i “nostrani” Nainggolan (’88), Kevin-Prince Boateng (’87), Salamon (’91), che di recente ha arretrato il suo raggio d’azione con interessanti risultati, Ljajic (’91) e/o una lunga batteria di esterni offensivi, mezzepunte e trequartisti giovani ed intraprendenti.
Fra questi ultimi vanno citati sicuramente Menez (’87-Psg), Belhanda (’90-Montpellier), Nani (’86-Manchester Utd), Sturridge (’89-Chelsea), Eriksen (’92-Ajax), Willian (’88-Shaktar Donetsk), Alex Texeira (’90-Shaktar Donetsk), Toivonen (’86-Psv), Renato Augusto (’88-Bayer Leverkusen), Guðmundsson (’90-AZ), Ebecilio (’91-Ajax), Beñat Extebarria (’87-Betis), Vukcevic (’90-Hoffenheim), Feghouli (’89-Valencia), Großkreutz (’88-Borussia Dortmund),
Deulofeu ('94), con il Barcellona che sta cercando di respingere gli attacchi dei top team europei, e Bernard, classe ’92, passaporto spagnolo e adocchiato dall’Inter seguendo l’Atletico Mineiro.
Perché dopotutto non si può vivere di soli Paulinho, o no?

ATTACCO

Bisognoso di essere svecchiato senza correre il rischio di bruciare qualche giovane di belle speranze, il reparto avanzato nerazzurro ha vissuto momenti di alti e bassi, divisi dall’amletico dubbio “vice-Milito sì, vice-Milito no”.
A ben vedere i profili mancanti sono due: centravanti (se manovriero ancor meglio) e seconda punta svelta.
Alla prima categoria appartengo tutti gli spifferi di pre-calciomercato, ovvero Bianchi (’83), Pinilla (’84), Floro Flores (’83), Floccari (’81), Rocchi ('77), Pellissier (’79), Kozak (’89) e, notizia fresca, Borriello (’82).
Classiche occasioni low-cost (si potrebbero aggiungere anche Miccoli ('79), Budan ('80) e l'ex-Bari Barreto ('85)) e ben ambientate nel calcio italiano. Utili alle casse, difficilmente sul campo.
Dalla lista dei giocatori appetibili è stato depennato Huntelaar (’83), che di recente si è allungato la vita in Germania, mentre suscitano umori contrastanti i vari Pizarro (’78-Bayern Monaco), Llorente (’85-Atletico Bilbao), Di Santo (’89-Wigan), Milevsky ('85-Dinamo Kiev), Babel ('86-Ajax) e Necid (’89-CSKA Mosca).
Da tenere sottocchio, invece, la posizione di Novillo ('92-Lione), 182 cm per 80 kg di esplosività e fiuto per il gol.
Intrigante il lotto degli esterni formato da Nenê (’81-Psg), proposto e rifiutato n volte, Sulejmani (’88-Ajax), Tello (’91-Barcellona), Walcott (’89-Arsenal) e i giovanissimi Rozzi (’94), 21 reti in una stagione e mezza con la Primavera della Lazio, e Avdijaj (’96), considerato dalla stampa tedesca il nuovo Gerd Müller, appellativo per ora esagerato ma che non inficia le qualità del piccoletto dello Schalke 04.
Chiudiamo la carrellata di nomi ideali per accendere le fantasie degli amanti delle chiacchiere da bar con i calciatori che potrebbero svincolarsi a giugno 2014.
Robinho (’84), che Galliani proverà a piazzare in Brasile nella prossima sessione di calciomercato, Lewandowski (’88), Cardozo (’83-Benfica), Lisandro López (’83-Lione), Tévez (’84), Kadlec (’92-Sparta Praga), Demba Ba (’85-Newcastle), Villa (’81-Barcellona), dichiarato incedibile a partire da gennaio da Zubizarreta, Berg (’86-Amburgo), Bobadilla (’87-Young Boys), giustiziere dell’Udinese in coppa e con la serie A sempre nel mirino, Pukki (’90), finlandese dello Schalke e pallino del nostro informatissimo Dino Mulalic, e un vero botto finale: Viktor Fischer, classe ’94 sgraffignatoci in sede di mercato dall’Ajax qualche stagione fa.
Riprenderlo sarebbe un bel colpo e un autentico toccasana per lo spirito sfiduciato di molti tifosi, soprattutto di quelli che amano e sostengono il nostro settore giovanile come Luciano.


AL82


Nella foto (©Leonardi) Paulinho, il nome più gettonato per il mercato di casa Inter.

68 commenti:

Giuseppe ha detto...

Dato che si parla di calciomercato, dico la mia.
Si fanno molto insistenti le voci su Rocchi, peraltro confermate anche da Oscar Damiani.
Mi sforzo, ma non riesco a comprendere il senso di acquistare (non credo per soli 6 mesi) un 36enne ormai agli sgoccioli, che peraltro quest'anno ha giocato pochissimo - fattore da non trascurare ad una certa età. Capisco l'esigenza di dar modo a Milito di tirare il fiato ma con tutto il rispetto per il pur bravo Tommaso, non c'è di meglio, anche low cost, di un 36enne?

@Al: Kadlec è fortissimo.

Daniele ha detto...

Il nostro mercato sarà comunque legato alla eventuale cessione di Sneijder, e spero che adesso non inizi un braccio di ferro tra l'olandese e la società perché come già successo altre volte ci costringerebbe a riconsiderare in continuazione nuovi obbiettivi di mercato in attesa di una soluzione soddisfacente tra le parti!!
Bello e completo il post di Al, faccio un nome per ruolo lasciando perdere le scommesse:

DIFESA: Rolando del porto, che con Juan e Ranocchia formerebbero una linea a tre rocciosa e ben assortita per molti anni!!

CENTROCAMPO: Nainggolan, contro i ladri migliore in campo e poi qualità e quantità da top team (tra l'altro belle le dichiarazioni anti-gobbi)

ATTACCO: Victor Fisher, all-in sul Danese giocatore impressionante per continuità mai una pausa, sempre sul pezzo....per me questo diventa il nuovo Henry (anche se non è velocissimo)

Prendiamo questi tre e dormo sonni tranquilli....chiedo troppo?!

Everybody Hertz ha detto...

@Giuseppe 1:

Kadlec è ormai un nome noto.
Me lo ricordo agli ultimi europei u21 dove aveva il ruolo di primo ricambio offensivo. Non fece sfracelli ma il suo tocco di palla (e un fisico interessante) era talmente limpido che non si poteva non notare.
Se non ricordo male la Rep.Ceca arrivò quarta perdendo dalla Svizzera di Xhaka e Shaqiri solo ai supplementari prima e poi immeritatamente dalla Bielorussia (in una delle due partita Kozak fallì un gol che poteva essere decisivo) e oltre a Kadlec, fra i meno noti, mi colpirono Gecov, che poi passò al Fulham senza successo, Boilesen dell'Ajax e un paio di islandesi di cui non ricordo il nome.
Ancor prima (o poco dopo, ora non riesco a mettere in ordine cronologico gli eventi) di quell'europeo aveva già segnato al Palermo in Europa League e se non sbaglio anche quest'anno ha fatto centro 3-4 volte in coppa.

AL82

luciano ha detto...

Daniele: non chiedi troppo, anzi poco, per i miei gusti di tifoso. Troppo però temo per le nostre finanze, se è vera la voce di Rocchi. Per esempio Nainggolan verrebbe a costare più di Paulinho, conoscendo Cellino. E noi non abbiamo i 15 milioni per pagare la clausola del brasiliano, cosa che chiuderebbe ogni discorso.
Cifre non minori costerebbero gli altri due.
Mi sa che dobbiamo ridimensionare le attese

Daniele ha detto...

Lo so Luciano che non ci sono soldi infatti i miei sono soli sogni, comunque stiamo a vedere cosa succede una volta che rientrano tutti gli infortunati, magari torniamo a macinare punti!!

Giuseppe ha detto...

Io invece mi "accontenterei" di prendere un paio di giocatori in scadenza.
M. Sissoko e Kuzmanovic non sono registi, è vero, ma giocatori abbastanza giovani con ottima esperienza europea, forti fisicamente (specie il primo) e con buoni doti atletiche (il secondo).
Llorente non è un top player, ma un attaccante di sicuro affidamento (non a caso un maestro come Del Bosque se l'è portato sia ai Mondiali che agli Europei). Lewis Hotlby sa fare un po' tutto a centrocampo, non gli mancano né i piedi buoni né la capacità di inserimento.
Non trattandosi di top player ma di buoni giocatori non penso che gli ingaggi sarebbero estremamente elevati.
E' chiaro comunque che fin quando non ci libereremo di alcuni ingaggi pesantissimi in rapporto al (non) rendimento sul campo le difficoltà sul mercato aumenteranno sensibilmente.

Gianpaolo ha detto...

Rolando non mi sembra per niente un buon difensore, pure Bonucci è superiore.

Io per il centrocampo offrirei i 15 di Sneijder + altri 10 milioni per Fernandinho

Giuseppe ha detto...

Che poi è vero che ci sono pochi soldi, però...la scorsa estate l'Inter ha provato a prendere prima Lavezzi, poi Lucas. E' ragionevole supporre che la società avesse stanziato come minimo 22-24mln per cartellino e 3-4 d'ingaggio pluriennale. Soldi che, a causa dell'intervento del Psg, non sono stati spesi. Nel frattempo non mi pare siano arrivati giocatori costosi, anzi dalla cessione di Pazzini c'abbiamo guadagnato e sia Gargano che Silvestre che Mudi sono in prestito oneroso.

Amstaf ha detto...

Non mi piace il mercato, tanto meno in questi anni...non ho la presunzione di saperne più di Presidente, dirigenti, allenatore.
Ma sono sicuro di essere più esperto di tutti loro sul "non ci sono soldi", ho una grande esperienza su questa condizione. A me è successo spesso che non ci fossero soldi e mai, dico MAI,. ho comprato qualcosa di inutile perché costava pochissimo ed era in saldo-affare.
Cioè, io senza soldi mi tengo i vecchi pantaloni, magari li utilizzo con cura, li rammendo se serve, non vado a comprarmene un paio 2 taglie più piccole perché in saldissimo, quasi gratis...
Per stare senza soldi ci vuole esperienza, non si può improvvisare.

Seu Jorge ha detto...

ma soprattutto Amstaf, non ti compri i leggins quando ti servono dei pantaloni :)

Everybody Hertz ha detto...

Daniele 2 e Luciano 4:

Il post è fatto apposta per riempire il tempo vacante da calcio giocato ma sulla fattibilità del tris Rolando-Naingollan-Fisher la penso come Luciano.
Ormai tutte le squadre italiane investono poco e solo dopo aver operato in uscita.
Per questo credo che molto dipenderà da quanto incasseremo dalla cessione di Sneijder, con la speranza di piazzare un paio di elementi che non hanno convinto (Jona, Mariga, Silvestre).
Di liquidi, insomma, ne vedremo circolare pochi.
Sui tuoi nomi: Rolando non è fra i miei difensori preferiti, Naingollan è un bell'interno ma scommetto che Cellino ci chiederebbe la luna (salvo poi cederlo a quattro soldi a qualcun altro) mentre Fisher sarebbe un bel colpo ma parliamo sempre di un 94.
Sicuramente è meglio sognare che leggere di Rocchi.

AL82

Avvocheto ha detto...

Ci sono effettivamente diversi giocatori interessanti in scadenza tra 2013 e 2014.
Qualcuno ha mai visto giocare questo Kirchoff che mi parrebbe un profilo compatibile con i nostri desiderata ed interessante?
Due piccole considerazioni:
- all'estero mi pare che si facciano molti meno problemi a portare i giocatori vicino alla scadenza...soprattutto in Germania ed in Inghilterra non é raro vedere rinnovi a pochissimi mesi dalla scadenza o cessioni ma comunque a valore di mercato quasi pieno.
- credo che il nostro problema siano piú gli ingaggi che i cartellini, per cui non penso che potremmo essere molto attivi sul mercato dei parametri 0...probabilmente é piú probabile che si acquisti un giocatore a 10 milioni e dargli 2 di ingaggio che prendere uno a 0 e dargliene 4 o 5.
Su Rocchi glisso elegantemente

carlo ha detto...

Le voci su saponara mi danno molta speranza.
Cosi come le dichiarazioni di Olsen, anche se il paragone con pirlo al momento è blasfemo.
Credo che tra lui, benassi e bessa uscirà il play del futuro.
O meglio, li spero tanto.

luciano ha detto...

Mah, non so. Premesso che alcuni dei nomi che si fanno terrorizzano anche me e che anch'io preferirei che arrivasse qualche giocatore forte e giovane ma già collaudato, il problema è l'utilità o meno di chi arrivasse senza destare entusiasmi nei tifosi. Anzi, diciamo pure: suscitando forti perplessità (eufemismo).
perché se arrivasse un attaccante magari a fine carriera me esperto, con un contratto breve e senza grande esborso e questo attaccante ci consentisse, sbloccando due o tre partite casalinghe caratterizzate dal solito impasse, di raggiungere il terzo posto, chi potrebbe dire che è stato un arrivo inutile?
Io mi fido di quello che faranno i miei dirigenti e soprattutto mi fido del placet di Strama. Se arriva uno, lui è stato chiaro, deve essere uno che gli serve. E se lui pensa che uno gli serva, io non metto in dubbbio la sua parola. Può sbagliare, perché nel calcio sbagliano tutti. ma è più facile che sbagli io, piuttosto che lui

luciano ha detto...

Ah, a proposito, sui giovani italiani, se veramente forti, scordateveli: il calcio italiano è tornato "cosa loro"

olag ha detto...

Intanto, Zio Fester si appresta a cedere il Papero a 15 mln, dopo,averne rifiutati pochi mesi or sono, 33 dal PSG.
L'avesse fatto Branca, era pronto per la crocifissione, mentre il geometra sarà celebrato da tutti i media.

Unknown ha detto...

Anch'io, come Luciano, mi fido di quello che faranno i dirigenti.
Un Rocchi a costo zero potrebbe anche avere un senso,vista la penuria di attaccanti acquistabili a gennaio,meglio puntare sul mercato estivo.
Certo se riuscissimo a vendere discretamente Alvarez e Wes ( diciamo 25 ml...),potremmo tentare con Paulinho ( o altro..)e soprattutto cercare di bloccare qualche talento giovane (ad es. Markovic..)..
Beh nn ci resta che aspettare...

Giuseppe ha detto...

Seguo con molta passione la serie B. Saponara ad oggi credo sia, con Siligardi (comunque 4 anni più grande), il miglior giocatore del campionato.

luciano ha detto...

Il sito dell'Inter ha fatto davvero un regalo piacevole e insolito a noi tifosi, presentando una rassegna interessante, per quanto necessariamente sintetica, del cammino percorso dalle giovanili in questo inizio di stagione.
Vorrei aggiungere qui qualche considerazione, per completare quelle informazioni con qualche parere, da semplice appassionato dilettante.

Comincerei con i giovanissimi regionali B (2000) che, tra le tre formazioni della categoria giovanissimi, mi sembrano i ragazzi che hanno fatto meglio.

Dicevo in un'altra occasione che la squadra, già forte, mi sembra davvero futuribile.
In campionato ha fatto bene: tutte le squadre hanno due partite da recuperare (sospensione per neve). Noi siamo primi alla pari con il Milan e con un punto sull'Atalanta.
Quanto a gol subiti siamo leggermente meglio delle due rivali, ma la differenza netta a nostro favore è nei gol segnati. A conferma di una potenzialità offensiva molto alta, sebbene la squadra sia priva dell'uomo che farebbe la differenza in modo devastante, Abdou Traoré, schierato con i '99.
Se volessimo trovare un piccolo appunto, sarebbe la difficoltà mostrata negli scontri diretti.
I ragazzi di Mandelli hanno vinto 11 delle 13 partite disputate, spesso largamente, ma hanno pareggiato le due con le uniche rivali vere, cioè Milan e Atalanta.
Con i bergamaschi ho visto il match, molto strano come andamento. La mia impressione è che noi si disponga di qualcosa in più. Ma dovremo dimostrarlo nel ritorno, a casa loro.
La squadra è composta da un mix di ragazzi che dispongono di una potenza superiore, per la categoria, e da un numero più elevato di giovani dalle grandi qualità, ma atleticamente un po' in ritardo, (molto relativo, eh).
In genere il nostro sito ufficiale, segnala giustamente i giocatori che hanno segnato di più o quelli, per le categorie superiori, già nel giro delle nazionali.
Il goleador principe è Merola (17 gol), neo acquisto da una squdra campana. Merola, che gioca prevalentemente sul versante sinistro, è un attaccante con grande fiuto del gol e con una struttura fisica abbastanza tozza ma poderosa, che gli permette di fare il vuoto negli allunghi. Ottimo è anche il controllo di palla. E' senza dubbio un giocatore da seguire.
Gouem è il secondo marcatore (13). Il giocatore del Burkina ha una notevole statura e sul passo risulta incontenibile. Litiga ancora un po' con il pallone, quando l'ha tra i piedi, ma sta migliorando. Per il momento fa la differenza, ma il suo apporto dovrebbe migliorare se continuerà l'evoluzione tecnica e la capacità di giocare con la squadra.
Gli altri attaccanti sono tutti molto interessanti, da Patacchini, autore di un buon numero di gol, a Tchetchua (il piccolo camerunese ha numeri incredibili, ma sconta l'handicap di una statura piuttosto deficitaria) e Pelle
In mezzo a me piace molto Mastromonaco, dalle grandi propensioni offensive, ma anche Marzupio e Mendoza. Gemmi ha notevoli qualità, ma personalmente penso che il giovane campano debba ancora trovare la collocazione ideale.
Sui difensori il discorso è più difficile, anche perché sono ppoco impegnati di solito. Mi piace comunque il bustocco Montecchio, per la personalità, mentre credo che Rizzo, esterno sinistro, abbia doti fisiche da coltivare.

C'è da dire però che nel gruppo ci sono ragazzi più o meno avanti con la crescita, ma nessuno che non lasci intravedere buone potenzialità. E il lavoro di mister Marco Mandelli riuscirà di sicuro a trarne il meglio.

luciano ha detto...

Sono anch'io un tifoso sognatore e anch'io amo pensare: prenderei questo, prenderei quello... Poi però cerco di valutare la differenza tra il mondo dei sogni e quello della realtà.
per esempi. L'amico Giuseppe sostiene che se l'Inter aveva a disposizione un tesoretto per prendere Lucas o Lavezzi, visto che non li ha presi, dovrebbe averlo ancora.
Ragionamento che mi sembra sottovaluti le capacità della società. Che voleva effettivamente prendere un top in attacco, ma non essendoci riuscita PROBABILMENTE ha ripiegato su un rafforzamento generale della squadra, spendendo quella cifra per un buon attaccante (Palacio) un buon centrocampista da riscattare (Guarin) e un laterale sinistro di cui Strama avvertiva la necessità (Pereira). Infatti gli altri arrivi sono stati a costo ridottissimo.
probabilmente il discorso è stato: visto che non siamo riusciti ad arrivare al giocatore top, rafforziamo la squadra e la ciliegina, se potremo, la inseriremo il prossimo anno, quando ci saranno altre dismissioni di stipendi elevati e, se riuscissimo ad arrivare terzi, i finanziamenti della CL.
Per questo, se ritenuta indispensabile, una punta di esperienza a poco prezzo potrebbe essere un utile sostegno.
Poi il ragionamento (che è frutto della mia immaginazione, eh) potrebbe rivelarsi anche sbagliato, ma a me almeno sembra abbastanza credibile. Certo, se cedendo qualcuno si riuscisse anche a portare subito un simil Paulinho e magari un giovane davvero interessante, io mi sentirei stra felice

Giuseppe ha detto...

No Luciano, il tuo ragionamento è assai verosimile. Tuttavia non mi convince appieno, anche perchè il riscatto di Guarin e l'acquisto di Palacio sono state operazioni precedenti rispetto al tentato acquisto di Lucas e Lavezzi. E poi sinceramente pur con tutta la fiducia possibile verso la società rimarrei un po' deluso se mi dicessero che non ci sono 12-13mln per un buon centrocampista quando una cifra di poco inferiore è stata spesa per un terzino che, converrai con me, ha un ruolo meno 'strategico' rispetto ad un cc centrale.
Poi magari vendono Alvarez e Jonnhy e con quei soldini si prende Paulinho (con aggiunta cash).

Bowie ha detto...

Condivido appieno il commento di Luciano (20)

@Olag
Odio difendere zio Fester ma lui Pato l'aveva venduto ma è stato un'imposizione dall'alto a far saltare la trattativa che era, di fatto, già chiusa. ;)

luciano ha detto...

Non lo so, Giuseppe, se il fallimento della trattativa Lucas o Lavezzi sia stato successivo al riscatto di Guarin e all'acquisto di Palacio, ma se lo dici tu, non ho motivo per dubitarne.
Quello che posso dirti con assoluta certezza è che al momento in cui si poteva prendere Paulinho non c'era la disponibilità finanziaria.
Poi sai sul centrocampista, visto che è stato riscattato il Guaro e si sono presi per due lire Gargano e Mudi, secondo me era prioritario un esterno di spinta, anche in considerazione del fatto che non abbiamo ali. E magari un centrocampista discreto sarebbe costato più di una dozzina di milioni. ma sono tutti pareri di tifosi. Poi contano le priorità date da Strama.

Karlito ha detto...

Io voglio Wes regista basso, che farebbe fare un salto di qualità immenso alla squadra.
Voglio Peluso al posto di Pereira.

Poi siamappostocosì

luciano ha detto...

Peluso sembra sia già della juve e io mi tengo Pereira ben volentieri. Su Wes sembra che Strama voglia provare a convincerlo. temo che così si perderà un'altra mezza stagione, ma magari hai ragione tu e ci risolve i problemi

Daniele ha detto...

Io credo che quando parliamo di calciomercato si debba valutare se rientriamo o no nei parametri FFP, io non penso che Moratti abbia problemi a tirar fuori i soldi necessari per acquistare Paulinho o Fernando (non parliamo di Messi o Ronaldo)...il problema è giustificare tale esborso!
Abbiamo un rapporto entrate uscite che è fuori dai parametri indicati dall'UEFA, è veramente un paradosso......poter prendere subito quei giocatori in grado di portarci dritti in Champions e poi non poterla giocare come potrebbe accadere a Malaga, Hajduk e Partizan!
E' ovviamente tutta una questione di equilibrio, quando diciamo che la stagione 2009-10 deve ancora essere ammortizzata finanziariamente non è fantasia ma le cose stanno migliorando, la società secondo me fa le cose giuste: Stadio, Cinesi e Merchandising....poi ovviamente gli errori ci stanno, nessuno è perfetto (a parte gobbi e biretrocessi naturalmente!!)

Seu Jorge ha detto...

Sognare per sognare, a me piacerebbe arrivassero un centrocampista di qualità, un esterno difensivo a destra e una prima punta. E che siano giovani e promettenti. Dei tre però credo che forse ne arriverà uno solo, e forse nemmeno giovane.
Ma la società, il mister e la squadra avranno sempre il mio sostegno.
Certo, se partissero alcuni di quelli che da noi ormai sono arrivati al capolinea, magari si potrebbero dischiudere possibilità interessanti. Staremo a vedere.

olag ha detto...

Bowie,l'appunto era per sottolineare come i media trattano diversamente le notizie: mai letto che Branca riceva magari ordini dall'alto, ma solo che non concluda per propria incapacità o trastulli vari allo Skorpion.
Il buon Julione ( che Dio l'abbia in gloria ) e' finito in panca, di Maicon si son perse le tracce, Lucio ha fatto una triste fine, ma Branca e' comunque e solo colui che ha distrutto la squadra.

Daniele ha detto...

Due turni a Ranocchia per frasi polemiche dette all'assistente nel tunnel.....mi domando se i giocatori di altre squadre parlano mai nei tunnel!!
Comunque Tosel non si smentisce mai!

Karlito ha detto...

Luciano, allora facciamo metà per uno, Rimangono sia Wes che Pereira: Wes basso sorprenderà te, e Pereira rinato, sorprenderà me. Bè, deve dire che sarebbe fantastico!

Bartleby l'interista ha detto...

ennesima squalifica... ti amo campionato perché non sei falsato...

luciano ha detto...

Di fronte a questa ennesima dimostrazione di prepotenza e di violenza persecutoria mi chiedo se ha ancora senso seguire il calcio e tanto meno scriverne

luciano ha detto...

Come avrebbe fatto il grande Angelo: a Udine con i ragazzini

Colin ha detto...

Mi dispiace solo per voi Italiani che vivete in quel tipo di mondo, dove uno "comanda" e tutti gli altri devono inseguire. Nel bene o nel male.

luciano ha detto...

Be' mi metto a scrivere qualcosa sui giovanissimi regionali. Almeno nel calcio giovanile le violenze dirigenziali e arbitrali sono un po' meno continue (c'è stato un momento in cui lo scorso anno ogni partita importante della Primavera era diretta da un arbitro di Nichelino...Con gli esisti che si possono immaginare

luciano ha detto...

Be' mi metto a scrivere qualcosa sui giovanissimi regionali. Almeno nel calcio giovanile le violenze dirigenziali e arbitrali sono un po' meno continue (c'è stato un momento in cui lo scorso anno ogni partita importante della Primavera era diretta da un arbitro di Nichelino...Con gli esisti che si possono immaginare

luciano ha detto...

Avrei una propsta: a turno ogni anno una squadra nomina il giudice sportivo: 19 sarebbero dipendenti occulti juventini, ma una volta ogni anno ce ne capiterebbe uno relativamente neutro. Relativamente perché, essendo nominato da noi, un po' ci tartasserebbe comunque per dimostrare di non essere di parte

Amstaf ha detto...

Io non mi meraviglio per niente, perché conosco che cosa sia il mondo dello sport (non del calcio, dello sport) italiano. Ho cercato di crederci, ma non è possibile. Conosco la storia degli ultimi 30 anni, più indietro è difficile, conosco petrucci, abete che era il figlioccio di carraro, so cosa sono capaci di fare, gli imbrogli. Quello che dispiace è che il "pubblico" non sa perché non vuole sapere, basta la vittoria, che sia col doping, con moggi, con i falsi, non importa.
Ora, forse l'Inter in qualche modo è percepita come un corpo estraneo, magari avverso. Perché non è tosel e basta, è una catena di complicità, è una informazione complice, suddita, dedita solo al denaro.
Il problema non è cosa capita all'Inter, quello sarebbe il minimo, il problema è la cloaca illegale in cui versa l'italia sportiva e non.
E' questo che non si capisce.
Faccio un parallelo che sembrerà eccessivo, ma è per capirci: è come quando qualcuno si batte per la situazione delle carceri, il problema non sono i detenuti, di cui molti benpensanti se ne infischiano o, magari, vogliono che "si butti la chiave", quello (gravissimo) sarebbe il meno, il VERO problema è l'illegalità dello stato.
E ci meravigliamo del calcio?
Certo, non è divertente parlare di certi argomenti, cos'è stato lo sport italiano nelle sue massime istituzioni, meglio parlare di mercato. Dalla tv ai bar, meglio.

luciano ha detto...

Hai ragione, Amstaf. Ma bisogna sopravvivere con qualche diversivo, almeno.

Amstaf ha detto...

@Luciano
tutti vogliamo sopravvivere.
Ma nello sport, a differenza che in altri campi, non esiste neanche una minoranza, che vada oltre i singoli individui, disposta ad informarsi, a lottare, a provare a cambiare. Nonostante la magistratura qualcosa abbia fatto.
Guarda l'informazione, non esiste un Santoro, che lo si condivida o meno rappresenta una diversità televisiva,o un Report non esiste nulla; persino su internet c'è quasi niente. Cero i blog, ma parliamo di iniziative poco più che personali.

Amstaf ha detto...

Statisticamente, che non ho le "prove", lo spartiacque è stata la vittoria di torino.
Dopo torino gli errori "contro" sono aumentati a dismisura, le squalifiche idem.
C'erano stati anche a torino gli errori, ma si era vinto uguale.
Ora mi si dirà che dopo torino l'Inter è calata, gioca male etc. Vero, ma non c'entra niente; a parte il fatto che le cose vanno di pari passo, in quanto se senza gli errori avessimo fatto tra bergamo e cagliari almeno 3 punti in più forse sarebbe cambiato l'approccio alle successive partite, la condizione psicologica etc. Invece meglio non rischiare, intanto arriva una sequela di errori e di squalifiche fuori dal campo, direbbero alcuni. Le squalifiche per chi ha occhi sono evidentemente una distorsione.
Allora sarà una coincidenza, torino. Perché i casi sono due, o è casuale, errori, squalifiche, tutto quanto, o non è "tosel".
Mi si dirà che sono complottista (magari "informato"?), che uno scenario simile è irreale...no no, è assolutamente realistico, è successo di peggio.

Amstaf ha detto...

Ora sappiamo cosa accade: ricorso e probabile conferma della squalifica (un turno era dovuto, parliamo del secondo).
E cosa fai? Giuridicamente sono certo che il tutto sia inappuntabile: le parole irriguardose o lo sguardo feroce. Riferiti però ad personam...ovvero comportamenti diventati più che abituali sempre sanzionati solo in certi casi. Come i secondi gialli etc.
Lo ridico caso per caso non hai da lamentarti troppo, come ci dissero in Inter-samp con tagliavento, è il regolamento. Quindi è scientificamente più grave.
Vorrei tanto fosse tosel.
E' tornato un certo modo di gestire il potere.

Earl ha detto...

Questi sono talmente arroganti ,ladri e sicuri di farla franca che nemmeno il tempo di digerire la squalifica di Guarin ecco che colpiscono di nuovo e dire che da parte della società a parte il dopo Cagliari i toni sono sempre stati bassi.

Guido ha detto...

Non capisco perché vi lamentate. Se avessimo giocato meglio col Genoa, se avessimo comprato un regista, se, se, se... Insomma è colpa nostra, di Branca in primis, e di Moratti in secundis.

Amstaf ha detto...

@guido
so che sei ironico, eh!
Quello che troppi interisti, anche autoproclamatosi "importanti" o "di riferimento", non vogliono vedere (non capire è impossibile) è che le 2 cose non si escludono, anzi l'unico possibile punto di contatto è che "gli errori" incidano aggravando eventuali problemi tecnici.
Altrimenti bisogna codificare che, se giochi male, è legittimo arbitrare contro di te, squalificarti con metri di giudizio "inusuali"...insomma la ragazza se la è cercata.

sergio ha detto...

Il problema del controllo del potere da parte della rube lo abbiamo davanti ai nostri occhi in primis da un punto di vista sportivo: il controllo totale del mercato giovanile italiano (mia opinione è che sia stata restaurata in tal senso l'antica collaborazione con zio fester), l'ostracismo verso le società satellite che provano a imbastire operazioni con noi o con altre scomode (es, pescara-verratti-inter-napoli, atalanta-gabbiadini-napoli, genoa-immobile-napoli, etc. ce ne sono da raccontare a tutti i livelli), le agevolazioni politiche (vedi la porcheria del signor fassino nel regalare ai lor-di signori l'area adiacente lo stadio, per non parlare di ciò a cui giustamente allude amstaf), il cambiamento che è avvenuto in italia nel sistema del controllo antidoping (che vorrei che qualcuno mi spiegasse meglio, e che continuo a pensare abbia a contribuito a far diventare onesti mestieranti in declino come barzagli stopper di altri tempi......etc etc).
Troppe sono le variabili su cui discutere, per restare in tema di giovani per esempio

Guido ha detto...

Eh eh, Amstaf, sfondi una porta aperta con me. Un ragionamento (quello che l'aspetto tecnico giustifica l'aspetto extra-tecnico) a mio modo di vedere allucinante e molto pericoloso, che dici bene, fa ancora più specie quando fatto dagli interisti "opinion-maker".

Amstaf ha detto...

Quali controlli antidoping?
Il doping in Italia è di sistema.
Chi lo dovrebbe combattere, petrucci o la di centa?
La storia dello sport italiano aprirebbe gli occhi, svelerebbe tante cose.
Faccio un esempio apparentemente marginale: l'avvocato Giulia Bongiorno, si vada a vedere nell'ambito sportivo in quali processi è stata impegnata e chi l'ha assunta, tutto regolare sia chiaro, insieme al professor coppi. Poi si capisce perché l'ha assunta la juve e conte.
Parliamo di un grande avvocato...
Qualcuno sa del doping della di centa, parlo di atti giudiziari, o di una prescrizione, caso conconi, di petrucci-pescante-carraro?
Controlli antidoping, ma va.

sergio ha detto...

in tema di giovani sapete bene immagino la vicenda legata al trasferimento sfumato di tiribocchi al bologna causa lo spazio che la società felsinea "doveva e deve concedere" a gabbiadini (che forse diventa l'attaccante italiano piu forte e completo, ma è una mia opinione, spero di sbagliarmi)e a causa di accordi finanziari e di sostegno (legati ad es. alla valorizzazione di giocatori di scuderia ladra, basta vedere che a bologna giocano 5 bianconeri)che obbligano una società in crisi come il bologna ad assecondare i desideri dei ladri. L'atalanta è sulla stessa scia purtroppo....come l'empoli,da lustri florido vivaio italiano e che è pronta a dare il meglio ai ladroni.....il prossimo sarà saponara purtroppo, attraverso la collaborazione dell'altra società feudale torinese, l'udinese (sono già in accordo con rovini ad es. preso dai toscani in estate, per non parlare degli "sconti" concessi per asamoah e isla) che probabilmente ne comprerà l'altra metà. Poi c'è da dire, e non è un caso, che tutti i giovani ladroni sono sistemati in squadre cadette che ne stanno valorizzando il potenziale in modo sorprendente (esplosione di boakye, giannetti, chibsah, leali ma anche de silvestro e spinazzola (quest'ultimo pare stia oscurando programmaticamente pecorini....). etc. Pare che il lanciano per il mancato utilizzo continuo di guano rischi di perdere il premio valorizzazione per leali.....cosa bisogna fare? Il loro bilancio riguardo spese giovanili sembrerebbe strano....se le cose dovessero andare in un certo modo quest'anno a livello giovanile, perderemmo seriamente interesse....comunque vedremo,in termini di primavera oltre alla nostra formazione, l'unica squadra che potrebbe mettere in discussione la loro arroganza è il napoli, specie in coppa italia....speriamo

sergio ha detto...

Amstaf non è sorprendente quello che dici riguardo il contesto antidoping purtroppo....la cosa triste è che il sistema calcio in generale sarebbe messa alla berlina non appena si scoprisse che non si differenzia affatto dal ciclismo...ma come si può non parlare o pensare male quando notiamo la strana continuativa performance agonistica dei bianconeri? Vogliamo parlare della loro reattività muscolare?

Giuseppe ha detto...

@luciano: io non so nulla più di altri, però è certo - sito internet a testimonianza - che Palacio e Guarin siano stati ufficializzati subito dopo la fine del campionato, mentre Lavezzi e Lucas si siano accasati molto tempo dopo, e dopo essere stati invano cercati.

Amstaf ha detto...

A livello di controlli seri il ciclismo ne fa di più.
La differenza è che nel ciclismo il doping sposta in maniera molto maggiore, quindi l'utilizzo è presumibilmente molto più diffuso, per esempio a livello amatoriale non c'è paragone.
Conconi era un ciclista amatoriale...pedalava insieme a prodi, che lo propose come ministro...sarebbe da non crederci.
Lo ripeto, non si ha idea di cosa stiamo parlando.
C'è chi per provare ad opporsi ci ha rimesso tanto, ad alti livelli e a livelli piccoli. Prova in una realtà provinciale a dire, solo dopo pronunciamenti giudiziari, che i campioni, ciclisti sciatori, che hanno dato lustro al paese ed alla "nostra amata terra", erano dopati, e lo dicono gli atti dei processi...altro che finanziamenti, opportunità...
Lasciamo perdere, che mi viene il magone; e parlo SOLO di fatti appurati.

sergio ha detto...

Fa parte del nostro retaggio culturale purtroppo reagire alla palese colpevolezza con atteggiamenti arroganti e presuntuosi. In questi casi una bella aggravante andrebbe bene, sembrerebbe che abbiamo culturalmente necessità della mano pesante per riflettere un momento

Giuseppe ha detto...

@Amstaf: il tuo discorso è assolutamente corretto e verrebbe la voglia di non guardare più sport professionistico. Ma che fare? Rimedi?

Amstaf ha detto...

@giuseppe
rimedi non ne ho, altrimenti...d'altra parte io guardo l'atletica pur sapendo lo schifo...magari interessandomi a quei pochi che sono puliti.
L'unica cosa che sarebbe bene fare è essere informati e consapevoli.
Perché alla base c'è una sottocultura terribile; da un lato il mito assoluto della vittoria, fosse anche battere il collega d'ufficio, senza che essa rappresenti l'aver dato il meglio di se (se il meglio te lo da l'epo che vittoria sarebbe?), dall'altro la ricerca della scorciatoia. Questa è la cosa peggiore anche quando non conduce a comportamenti illegali...così magari l'impiegato sovrappeso ti chiede quanti amminoacidi deve prendere per fare prima, e senza avere nulla contro gli amminoacidi che magari ho sempre preso, gli dici di no, lui gira l'angolo e trova chi gli dice si e glieli vende...e si comincia con questa mentalità sempre prima, avrei paura ad avere un figlio dodicenne che volesse fare ciclismo. Non è un problema di "buoni/cattivi" è molto più grave.
Guarda anche il calcio, si parla sempre più di DENARO e meno di "sport". La CL "serve" per i soldi, lo so, ma non dovrebbe essere così.

Giuseppe ha detto...

Guarda anche il calcio, si parla sempre più di DENARO e meno di "sport". La CL "serve" per i soldi, lo so, ma non dovrebbe essere così.
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Amarissima ma realistica considerazione.
Lo sport ad alti livelli fa davvero schifo, e questo non lo penso certo da oggi. Ogni tanto (ahimè solo ogni tanto), quando mi inc**** come una iena per un torto arbitrale, un ladrocinio o semplicemente per errori a catena dei nostri, capita che mi fermo a riflettere: "Ma ne vale davvero la pena?" (incazzarsi). No. Non quando il calcio o lo sport in generale subiscono le contaminazioni della politica, dell'economia, del malaffare a diversi livelli. SArà forse il caso di vivere diversamente queste passioni? Me lo chiedo spesso.

djorkaeff ha detto...

Doping e altro...è come combattere contro i mulini a vento. Bisogna solo sperare in magistrati svegli e onesti.

luciano ha detto...

Torniamo ai nostri ragazzini, che è meglio.

I giovanissimi regionali (1999) sono forse la squadra che fino ad ora ha suscitato le maggiori perplessità. Secondo il nostro sito hanno una partita da recuperare rispetto alle altre (in realtà credo si tratti di Inter Feralpi, giocata il 23.12 e finita 11-0), poi tutte hanno da recuperare un altro turno. Se così fosse, a 30 punti  resterebbero terzi, a due punti dal Milan (che però secondo altri siti avrebbe 31 punti e non 32) e a ben 6 punti dall'Atalanta.
Una situazione anomala, negli ultimi anni.
Anche guardando lo score delle singole gare ci sono sorprese: una sconfitta con la Cremonese e ben tre pareggi (di cui due con Pro Patria e Pavia).
Il discorso si inverte rispetto a quello dei regionali B, perché curiosamente abbiamo battuto l'Atalanta e pareggiato col Milan, perdendo punti con le piccole.
Significativo il fatto che,  pur avendo battuto gli orobici, siamo ben 6 punti dietro.
Quanto ai gol fatti e subiti, dopo il recupero con Feralpi, siamo in sostanziale equilibrio con le due rivali.
Sospendendo il confronto col Milan, bisogna dire che l'Atalanta è più quadrata, ha un gioco collaudato e forse proprio questo le consente di vincere partite combattute contro le cosiddette piccole.
La nostra è una squadra in trasformazione, che ha scontato il cambio di allenatore (con Bellinzaghi promosso da poco in Primavera) e possiede alcuni giocatori molto forti tecnicamente ma in ritardo nello sviluppo atletico e altri che invece hanno potenza ma tecnica da affinare. Ci sarà da lavorare molto per il nuovo mister Marco Sala.
Anche perché già il 2 gennaio ci sarà una delle verifiche più significative: il torneo Jelasi a Roma, in cui siamo abituati a farla da protagonisti (lo scorso anno 6-0 in semifinale alla juve e 5-0 in finale alla Roma che aveva eliminato 2-0 il Barcellona).
Quest'anno probabilmente non vinceremo, ma sarà fondamentale verificare i progressi dei singoli e collettivi. Ci saranno, come sappiamo, tre provini (che entreranno in organico dal prossimo anno): si tratta di un forte portiere, di un centrocampista proveniente dal Sarnico e credo di un attaccante che non conosco).
Possiamo provare a dare un giudizio sintetico sull’annata di quelli che hanno giocato più spesso, sempre tenendo presente che i giudizi di un semplice appassionato sono aleatori, tanto più se dati su ragazzi in evoluzione quasi quotidiana.
 
Sui portieri non mi pronuncio, per insufficienza di elementi. I gol li hanno presi quasi tutti in trasferta: pesano soprattutto i tre di Cremona, che però non ho visto.
 
A destra ha giocato spesso il “cambogiano” Schiavone, potente ma grezzo. Mi è sembrato molto interessante Scaroni, visto contro il Feralpi e mi dicono in precedenza infortunato.
In mezzo Franzini al momento sembra preferito a Piras. Franzini è un centrale dall’ottimo fisico, con piedi da educare e  a volte un po’ legnoso. I margini di progresso, con il lavoro sembrano importanti.
L’altro centrale è Valietti: si tratta veramente di una grande promessa. Federico ha fisico, piede raffinato per un difensore, è forte di testa e soprattutto ha una calma olimpica che gli permette di uscire quasi sempre giocando la palla. Sentiremo parlare di lui.
A sinistra si  sono alternati diversi giocatori. Vedremo quali saranno le scelte alla lunga.
continua
 

luciano ha detto...

2° parte

Nel centrocampo a tre molte partite le hanno giocate Lucca Lazzarini  e Russo
Lucca paga un po’ il fisico molto esile e leggero, che gli permette facilità di corsa ma lo penalizza sul piano della potenza. Mi è sembrato meno decisivo che negli anni passati.
Lazzarini gioca spesso da vertice basso: è un incontrista grintoso, che sa anche spingere
Russo ha un buon fisico e  tecnicamente è di un altro pianeta. Come centrocampistaha ancora un gioco troppo individualista, sembra più un attaccante che parte da lontano. E’ giovane migliorerà in questo, oppure cambierà ruolo.
Hanno trovato spesso spazio anche Tacchini (4 gol) e Confalonieri. Quest’ultimo ha fisico e piede, nonché un buon senso del gioco. Deve migliorare in agilità e rapidità.
 
Davanti c’e Spaviero che con Valietti Russo e Traore al momento è tra le grandi promesse della squadra, per quanto aleatori siano i giudizi su ragazzi così giovani.
Spaviero in verità con la palla fra i piedi fa quello che vuole, grazie a una sensibilità e fantasia fuori dal comune, assolutamente. Paga un po’ il mancato sviluppo fisico (è proprio ancora un bambino, vicino a certi colossi…), ma in possesso di palla non teme nessuno. Lo penalizza un po' anche il fatto che la squadra non abbia un grande gioco corale. Gli altri attaccanti e lo stesso Russo cercano quasi sempre la soluzione personale. E’ comunque dotato di ottimo spunto. Ed è il secondo marcatore della squadra, con 6 gol, dopo Traore (12)
Traore è una potenza atelticamente, ed ha anche dei buoni colpi. Spesso non fa la giocata giusta o fallisce giocate semplici, mentre gliene riescono altre difficili. Quando vuole sa dare anche bene la palla. Se riuscirà a essere meno istintivo e manterrà la supremazia atletica, potrà fare molta strada.
 A sinistra gioca spesso Eboui, gran fisico, ma giocatore ancora da costruire tecnicamente e tatticamente. Dopo un infortunio è rientrato Rivetti giocatore dalle lunghe leve e dal calcio particolarmente temibile. Se ha un metro, può far male anche da fuori area. Rivetti, come Eboui è piuttosto lento a mettersi in azione, anche per il fisico imponente. Problema che invece non ha Alessio Zerbin (4 gol) , giocatore rapido tecnico e con il senso del gol, ma ancora in sofferenza fisicamente. Antonioli, Sala, Diaferio, hanno ottime qualità ma devono rafforzarsi organicamente

Everybody Hertz ha detto...

@sergio 49:

L'impressione che i ladri stiano cannibalizzando il mercato giovanile è forte ma dire che tutti i giovani bianconeri sono sistemati in squadre cadette che ne stanno valorizzando il potenziale non corrisponde totalmente al vero.
Tralasciando la Pro Vercelli che rappresenta quasi una juve b, a
giocare con continuità sono per lo più i giocatori che hanno acquisito un po' di esperienza nel professionismo così come accade per i nostri giovani, i due del Grosseto esclusi (Rigione è comunque all'esordio in B e che nel precampionato aveva avuto qualche problemino fisico).
Restando ai giocatori che citi tu, Boakye, così come Leali, ha già un campionato (positivo) alle spalle, per di più in un ambiente che conosce bene (e il caso Biraghi dimostra quanto conti questo fattore), Giannetti non è mai stato riscattato dalla juve (anche se è di proprietà senese) mentre Chibsah, che era uno dei più pronti della loro ultima primavera, ha collezionato un buon numero di presenze ma credo che poche siano da titolare.
De Silvestro solo in un'occasione ha fatto 90' e raramente ha superato la mezz'ora di gioco. Questo nella "pro vercellus" il che è tutto dire.
Infine sarebbe più giusto dire che lo spazio di Pecorini è occupato da Laurini e non da Spinazzola che in quelle misere presenze fatte ha sempre giocato più alto.
Anzi per completezza bisogna dire che fin quando Pecorini è stato squalificato l'Empoli faticava e da un paio di mesi ha ingranato giocando a rombo, ergo togliendo ulteriori possibilità sia a Simone che a Spinazzola.
Per il resto
1) Belfasti, Boniperti, Libertazzi zero presenze, Esposito 3 con 75' totali e Gouano una.
2)Rossi, Pinsoglio, Giandonato, Bouy non è che abbiamo giocato più di Donati, Bardi, Obiorah e Rigione.


AL82

luciano ha detto...

Siamo già ...fuori dallo Ielasi. Infatti incontreremo nel girone la juve: se non le diamo almeno 3 gol la faranno vincere. perché funziona anche lì.
Tosto il primo girone, con Aralanta, Torino e Roma. I bergamaschi sono i miei favoriti, arbitraggi a parte.

luciano ha detto...

Il 3 alle nove col Borgo a Buggiano (ogni girone ha una squadra di dilettanti); il 4 alle sedici col Siena; il 5 alle sedici con i ladruncoli

olag ha detto...

Maniacale,quanto a precisione e dettaglio, il nostro Al.
As usual.

sergio ha detto...

Grazie per la precisione Al, in effetti è esattamente come dici tu però su due punti (quisquilie) non sono convinto:
1) per certo leali lo scorso anno era secondo di Arcari al brescia giocando molto poco rispetto a bardi
2) sei certo che Giannetti non sia stato riscattato? fu precisamente marotta a puntare su di lui (lo seguiva già a genova).
Per il resto in effetti è difficile fare bene al primo anno di professionismo serio, specie in b, ed a parte comi (come boakye la prima parte della scorsa stagione) nessun esordiente fa sfracelli in cadetteria (per restare in tema di promesse, giocano poco pure iemmello, carraro (pro vercellus :) o improta (seppur 3 gol)). Sono del parere che sia meglio lanciare i giovani in lega pro inizialmente. Da li proviene in effetti simone zaza (buon prospetto), li sta giocando (e bene) il nostro tremolada (3 gol se non erro), li sta facendo molto bene l'ala d'attacco scuola roma Politano (5 gol mi sembra) etc. Altrimenti l'alternativa è restare fuori con continuità, e questo succede anche se ti chiami Caprari (che sarebbe titolare in qualsiasi squadra di b)o Piscitella. Per questo sono del parere che se qualcuno dei nostri parte deve farlo con precise garanzie (es. preferirei di certo Samuele allo spezia che a catania etc.)altrimenti se ne rallenta la crescita, dove con garanzie si intendono anche precisi stimoli (es. lottare per traguardi di squadra importanti)

carlo ha detto...

Il minacciato arrivo di rocchi mi ha fatto tornare in mente altri acquisto in attacco: batistuta e ferrante.
Quanti ricordi.
Invece, in gennaio ricordo di aver ricevuto anche bei regali: seedorf, mutu, deky, manicone.

Scusate, ho bisogno di evadere da un presente sconcertante...e non per il mercato dell'inter.

Gimon24 ha detto...

Online tra un'ora il post di Luciano sull'Appiano Day di qualche giorno fa.
Credo che sia giusto chiudere l'anno così, da Interisti Sempre. Appunto.
Buone feste a tutti e ci vediamo, per quel che mi riguarda, nel 2013!

Everybody Hertz ha detto...

@Sergio 64:

1)Seguo molto, per ovvie ragioni logistiche, le squadre bresciane e l'annata scorsa delle rondinelle verrà ricordata soprattutto per il record di imbattibilità di Arcari ma 16 partite a 18 anni in B in una squadra che ha come obiettivo perlomeno i play-off non poche.
Questo succede perché quelli bravi o al momento più pronti giocano spesso, gli altri ovviamente no.
Poi il ruolo del portiere è un po' particolare.
Per restare ai giovani in zona bresciana Gallinetta sta facendo bene al FeralpiSalò.
2)Giannetti saltò per questioni economiche e a fine stagione il Cittadella avrebbe l'opzione per comprarne la metà.

Ho fatto una ricerca per un post recente: dei giocatori che hanno partecipato all'ultima final 8 di primavera l'unico a giocare in serie A è De Sciglio (+Longo che però ha perso il posto con l'arrivo di Aguirre).
Tutti gli altri giocano chi più chi meno fra B e Lega Pro.
Secondo me è difficile stabilire un percorso univoco per i giovani e ancor più confermarsi dopo una stagione promettente.

AL82

Daniele ha detto...

Avete letto di Casemiro del San Paolo al Napoli come contropartita per ottenere Edu Vargas?!
Così finalmente avremo modo di vederlo all'opera!