Provando a ragionare sui problemi reali...

Oggi ripensavo anche alla nostra situazione, alle prospettive di mercato e alle aspettative per un futuro prossimo, alla luce delle considerazioni di Olag, di quelle un po' più ottimistiche (anche se proiettate nel futuro) di Marco e soprattutto degli insulti ormai senza freni che si leggono sui blog, nei confronti di dirigenza e proprietà.

Premetto una cosa: credo che MM ami l'Inter e ...se stesso.

Non continuerebbe a gettare soldi se non vedesse una via d'uscita, cioè se la prospettiva fosse quella di continuare a ripianare per tenere la squadra in una situazione di mediocrità.

Vediamo quali sono le cause della situazione attuale.

E quali potrebbero essere le vie di uscita.

L'Inter ha vinto tutto e per farlo ha dovuto sobbarcarsi un disavanzo annuo di circa 200 milioni.

Si poteva vincere risparmiando? Forse. Ma dovevamo combattere con squadre che avevano budget illimitati.

Qualcosa di meglio o di meno oneroso si poteva sicuramente fare.

Ma nel complesso, fino a Madrid non credo che nessuno potesse lamentarsi.

Il problema è che per vincere abbiamo dovuto raggiungere un tetto di ingaggi insostenibile nel tempo.

Avevamo diversi campioni e questi per scegliere l'Inter volevano molti soldi, più che in altre società meglio accreditate per la vittoria.

I campioni producevano un effetto di trascinamento.

I "gregari" (che poi non erano molti) prendevano sì meno, ma non troppo meno.

Altrimenti avrebbero detto ai campioni: correte voi, che siete così bravi.

Sapete perché Maradona era così amato dai giocatori del Napoli? (Anche) Perché aveva fatto lievitare gli ingaggi di tutti.

Purtroppo abbiamo vinto con campioni alle soglie dei 30 anni o oltre.

Il rinnovamento doveva necessariamente:

-        avvenire per gradi (impensabile cambiare di colpo 25 giocatori)

-        consentire un riequilibrio di bilancio (cioè cedere prima i più onerosi, o quelli con più mercato, acquistando sostituti di minori pretese economiche e quindi di minor valore)

-        mantenere in organico quei giocatori che meglio avrebbero assicurato la transizione, in qualche caso anche rinnovando i contratti nella considerazione del fatto che se il giocatore non aveva mercato, lo squilibrio tra vendita e acquisto di un nuovo avrebbe ampiamente compensato, in negativo, il risparmio sulle retribuzioni (e la qualità forse si sarebbe comunque abbassata).

In queste condizioni fare errori è molto più facile.

Leo, ad esempio, al PSG questo rischio non lo corre: prende Ibra, Lucas, Pastore, Verratti, T. Silva e chi più ne ha più ne metta.

Se canna clamorosamente Pastore per 45 milioni, chi se ne frega.

Se invece devi prendere un giocatore da 4 o 5 milioni, che si accontenti di poco come ingaggio, è ...leggermente più facile sbagliare.

In questi due anni e mezzo l'Inter ha  ceduto qualcuno per ingente risparmio economico o plusvalenza (Eto'o, Mario, forse Motta, ora Wes), qualche altro per dismissione da svecchiamento e/o risparmio sull'ingaggio: Matrix, Cordoba,  JC, Maicon, Lucio, Pandev

Ha tenuto per la transizione Zanetti, Samuel, Chivu, Cambiasso e Milito.
Che progressivamente sostituirà.

Ha sbagliato?

Doveva cederli tutti?

Oppure tenere i primi e cedere i secondi?

Globalmente sono convinto che abbia fatto bene. Molti di quelli tenuti hanno spalmato o rinnovato a cifre più basse. Poi qualche errore può esserci stato.

Senza grandi investimenti possibili, il tasso tecnico si è abbassato, inevitabilmente e il disavanzo di bilancio è diminuito, ma persiste.

Siccome la rosa deve essere comunque di circa 25 giocatori veri (i "giovanilisti" possono vedere nei post di Al le difficoltà che alcuni dei nostri migliori incontrano in B e persino in C) alcuni inserimenti sono stati di qualità (sempre intorno ai 10-12 milioni, possibilmente a rate), qualcuno non è riuscito, qualche altro è stato  di riempimento, a cifre meno onerose.

Tra gli inserimenti riusciti citerei Handa, Rano, Juan, Naga, Pereira, Guaro, Palacio, Cassano, Cou.

Tra quelli non riusciti Jona, forse Alvarez, Silvestre.

Una percentuale abbastanza fisiologica. Tra l'altro in questo caso sarà decisiva la cifra di vendita, che potrebbe annullare o quasi il peso negativo dell'investimento sbagliato.

Poi ci sono quelli “di riempimento”, costati un miliardo o quasi (per farsi un'idea basta ricordare che la metà di Krhin o di Caldirola è stata valutata 2.5: si ammetterà che Mudi a 750.000  o Rocchi a 300 mila in confronto sono colpi storici).

Il prossimo anno si dovrà sostituire qualche altro leader storico (Samuel, Chivu?), bisognerà preparare la sostituzione di Zanetti, che non potrà più essere titolare, e in prospettiva quella di Cambiasso e Milito.

Dovrebbero servire ancora un paio d'anni per arrivare al riequilibrio di  bilancio.

Poi si potrà spendere di più per un cartellino, ma si dovrà restare bassi con gli ingaggi, altrimenti verrà a riprodursi la situazione precedente.

E non sarà facile convincere dei campioni ad accettare ingaggi minori di quelli offerti dal mercato, legando gli incrementi a premi vittoria aleatori.

L'alternativa, visto che la compartecipazione di soci cinesi con quote di minoranza sembra difficile, è la cessione della società a un presidente disposto a robuste iniezioni di danaro e a correre il rischio di incappare nelle norme del FPF (che alla juve, al milan e al PSG  non verranno mai applicate, ma a noi sì anche se sgarrassimo di pochi euro).

L'altra alternativa è l'incremento delle entrate.

Ma siamo in Italia.

Alla juve regalano i terreni edificabili, a noi non lo faranno di certo.

Così lo stadio di proprietà (e il contorno molto produttivo in termini finanziari) resta un sogno.

Intanto  in tutti gli stadi c'è un calo di spettatori (noi ne risentiamo meno degli altri) e anche gli abbonamenti tv declinano, forse anche a causa di fenomeni come il calcio scommesse e il ripristino di un sistema juve, elementi che tolgono credibilità.

La vendita di prodotti legati al marchio Inter resta marginale perché da noi si proteggono i tarocchi. Per legge o quasi.

Insomma, a mio parere criticare è giusto, ma chi critica dovrebbe misurarsi con questi problemi reali.

Troppo facile e forse un po' semplicistico sostenere che prima prendevamo Eto'o e ora Rocchi.


Luciano

Nella foto (© New Press/Getty Images) Cambiasso, Zanetti e i punti di vista dei tifosi. Indicano dove vorrebbero portare l'Inter o sorridono perché sono ancora una volta in formazione?