Napoli-Inter 4-2: Benitez fa il Mazzarri. Tagliavento, il killer.

Intendiamoci, il titolo del post è volutamente polemico, almeno nella seconda parte, e un po' fuorviante.

Non c'è dubbio che, provando a ragionare non da tifoso, le cause della sconfitta sono altre, anche se gli errori arbitrali (sarebbe più corretto dire il killeraggio arbitrale) ci sono stati e la partita si poteva non perdere con una applicazione corretta delle norme.

Tuttavia, la partita l'hanno persa anche:

Handa, con le mani a saponetta;

Naga, che fa un rinvio non da terzino: il gol e la sua pericolosità offensiva sono solo la dimostrazione che l'Inter comunque non schiera mai (purtroppo) cinque difensori, ma tre difensori e due esterni offensivi (anche Jona dà il meglio in fase di spinta);

Rano, che si lascia superare avendo due metri di vantaggio e non ferma fallosamente l'avversario fuori dall'area;

Campagnaro, che perde una palla impossibile a centrocampo e innesca l'azione del gol partenopeo;

Cambiasso, che non è presente sugli inserimenti centrali dei centrocampisti napoletani in occasione di due gol (che avesse ragione il vituperato Strama a schierarlo mediano, con Mudy, nelle intenzioni iniziali, e Gargano, dopo l'infortunio del belga, visto anche che Cambiasso sembra dare il meglio negli inserimenti?);

Guarin, autore di un prova encomiabile ma colpevole di aver sprecato il 3-3 a tu per tu con il loro portiere...

E potremmo continuare. 

La verità è che il Napoli è più forte, è composto da 11 giocatori veri e di peso, non schiera giovani in divenire e campioni sul viale del tramonto.

Eppure, in questa singola partita è stato decisivo ancora una volta l'arbitraggio.

I tre gol di Tagliavento

Tagliavento ha segnato almeno tre gol per il Napoli.

Quando, al 24' non ammonisce Inler, autore di un fallo cruento. Al 32', secondo il regolamento tanto caro a Tagliavento, Inler sarebbe stato espulso e il Napoli avrebbe giocato in dieci

Ammonisce invece due volte in modo che definire fiscale è un'offesa per i... fiscalisti, Alvarez e lo espelle quando l'Inter sta producendo lo sforzo massimo per pareggiare.

Nella prima occasione il fallo c'è, ma contatti ben più virulenti dei napoletani, non sanzionati, si contano a decine.

Nella seconda, il mani, a centrocampo e su un'azione priva di pericoli, è chiaramente involontario.

In precedenza, per... l'uniformità di giudizio, Tagliavento aveva sorvolato su due mani ben più volontari e determinanti di napoletani (Albiol e Mertens).

Il terzo gol segnato da Tagliavento per il Napoli è forse il più importante: il netto fallo da rigore su Palacio avrebbe cambiato la partita.

Ma l'attore comico mandato dai vertici a dirigere il match fischia il fallo... a Palacio!

Tralascio altre situazioni anche clamorose, come un vantaggio molto dubbio concesso all'Inter, che poteva fruire di una pericolosissima punizione dal limite.

La gazza fa la predica alla società, dicendo che deve imparare il regolamento.

Ma dove il regolamento dice che i falli di mano richiedono il cartellino solo se commessi da interisti?

Dove recita che se un interista viene atterrato in area è punizione per chi l'ha atterrato?

Dove afferma che gli interventi fallosi e duri degli avversari dell'Inter non vanno sanzionati, se possono portare a un'espulsione prematura?

A me sembra che forse l'Inter conosce poco i regolamenti.

La Gazza conosce molto bene i vantaggi professionali che derivano dal colpire l'Inter.

La partita

Sviluppate le considerazioni doverose su episodi che hanno indiscutibilmente determinato il risultato, si deve parlare di quanto visto in campo, a prescindere dagli episodi truffaldini

Anzitutto, si è visto un Benitez che ha vinto giocando... alla Mazzarri.

Lo ha riconosciuto lui stesso e non poteva fare diversamente, visto che, per esempio, nel primo tempo i suoi sono scesi solo quattro volte e sempre in contropiede.

Hanno fatto tre gol e preso un palo.

Noi li abbiamo agevolati con i nostri errori, ma loro hanno davanti e in mezzo (non dimentichiamo che mancava hamsik) giocatori veri, non leziosi, non bellini, non in fase di formazione.

Giocatori spietati, fortissimi atleticamente e determinati.

Se giocassero nell'Inter, Inler, Dzemaili e Maertens sarebbero definiti "scarponi e/o medianacci".

Invece da noi è indispensabile Cambiasso, perché gli altri centrocampisti sono:

Taider (inesistente in fase propositiva, ma un giovane comunque interessante);

Kovacic (un potenziale talento assoluto, ma che non incide ancora pienamente);

Guarin (autore di un'ottima prestazione, pur con i suoi difetti è l'unico giocatore “fatto” e integro);

Alvarez (capace di colpi ottimi, ma non di continuità).

Esploderanno le polemiche sul difensivismo di Mazzarri e sul fatto che ci sono troppi difensori.

Ma Naga e Jona hanno dimostrato di non essere difensori (non a caso con Cambiasso sono tra i nostri primi goleador); Guarin, Alvarez e Kova neppure. Non parliamo di Palacio, ovviamente.

Dove sono tutti questi arcigni difensori di cui si abusa?

Si dice anche che la colpa sia della difesa a tre: a parte il fatto che la logica dice che se prendi tanti gol con tre marcatori, potresti anche prenderne di più con due: ma se anche giocassimo con soli due centrali, dove sarebbero  i mediani alla Inler o Dzemaili da schierare davanti alla difesa?

Se i nostri portieri hanno fatto almeno tre errori da oratorio che ci sono costati molti punti, è colpa della difesa a tre?

Se Naga respinge palla in difesa da attaccante, è colpa della difesa a tre?

Se Rano si fa uccellare come un ragazzino da un avversario determinato, è colpa della difesa a tre?

Se Campagnaro passa la palla a un avversario e innesca un contropiede letale, è colpa della difesa a tre?

O è colpa dell'incostanza, se non della modestia tecnica, dei difensori?

Se abbiamo segnato più gol di tutti ma subito davvero troppo, è perché siamo troppo difensivisti?

Se non abbiamo una prima punta capace di travolgere di potenza e di scatto le difese avversarie e dobbiamo articolare una manovra di avvicinamento complicata, è colpa della difesa a tre?

Sia chiaro: non so Mazzarri, ma io non ho sposato la difesa a tre.

Non me ne può importare di meno e riconosco persino le situazioni in cui la difesa non è stata protetta: sui due gol dei centrocampisti napoletani, dove era il play basso nostro?

Ma forse non abbiamo un play basso incontrista (non a caso, lo scorso anno abbiamo fatto punti fino a quando giocava, oltre a Cassano, Palacio e Milito, il detestato Gargano) e allora i tre difensori centrali diventano forse una necessità.

La  domanda che mi pongo è questa: nel dopo triplete abbiamo fatto male con Ranieri, con Leo, con Gasp, con Strama, con Mazzarri, persino con il prodigioso Benny (vabbe', non gli avevamo preso il fenomeno Kuyt...)

Possibile che siano tutti incapaci (visto che siamo riusciti a fare male con tutti i moduli possibili e immaginabili...)?

A me sembra (e lo dico da tempo) che i problemi seri siano altri e non il modulo: manca una spina dorsale di campioni solidi e affermati (per i quali ci vogliono tantissimi soldi).

In teoria, un tassello poteva essere Handa, ma quest'anno sta deludendo anche lui.

Nessuno dei centrali dimostra di poter sostituire nel rendimento il miglior Samuel

Per il centrocampo a 3 (2+1 o 1+2) mancano del tutto giocatori completi.

Davanti manca una prima punta potente e di scatto.

Poi, ci sono tante altre situazioni che si possono migliorare anche in funzione delle soluzioni tattiche preferite, ma i nodi, per tornare competitivi, a mio avviso sono questi.

Potendo, dal punto di vista finanziario, non ho mai amato i progetti fatti sui giovani (che non siano già affermati).

Perché i giovani devi aspettarli per almeno tre anni e se poi non arrivano dove speravi, devi ripartire da capo, con un'altra... programmazione triennale.

A Roma ne sanno qualcosa: forse ora dopo oltre un decennio di progetti hanno una squadra competitiva.

I giovani di prospettiva per me possono integrare una rosa forte, non sostituirsi ad essa.

So benissimo che le mie idee in proposito sono molto impopolari, ma hanno un difetto in particolare: sono comunque le cose che ritengo giuste.

Le prestazioni individuali

Handanovic: inaffidabile sui palloni bassi che non riesce mai a trattenere. Forse distratto dalle voci di mercato. 5-

Campagnaro: non è più quello di prima dell'infortunio. Anche questo deve essere colpa del modulo a tre... il Campagnaro vero ci servirebbe come il pane. Invece lui... serve gli avversari. 5

Ranocchia: stavo pensando: finalmente un Rano autorevole e reattivo e per la pena del contrappasso, lui infila alcuni svarioni imperdonabili. Continuo a pensare che nell'Inter ci possa stare, ma con altri compagni. 5-

Rolando: non è un fenomeno, ma un giocatore vero, discreto, privo di amnesie e di grande esperienza. 6+

Jonathan: uno dei migliori tra i nostri. Dalle sue parti si passa raramente e la spinta è sempre importante. 6.5

Taider: non gioca da interditore (forse non ne ha ancora esperienza e maturità) ma da mediano che spinge sull'out destro. In fase offensiva ne azzecca poche, non ha la necessaria autorevolezza.

Decentrato, non incide granché neppure nell'interdizione, anche se dove sono lui e Jona, di pericoli ne vengono pochi. 5

Cambiasso: il tempismo nel contrare l'avversario e la capacità di fare ripartire l'azione o di inserirsi, non si discutono. Però nelle occasioni dei due gol dei centrocampisti napoletani, è dato per disperso.

Il gol segnato non basta per la sufficienza. 5+

Alvarez: un paio di belle giocate sulla linea di fondo, l'assist per il gol di Cambiasso. Belle cose, ma gli avversari correvano e lottavano come indemoniati per '90... 5.5

Nagatomo: fa il gol, d'accordo, e davanti si rende pericoloso.

Ma se fosse un terzino vero non avrebbe causato il gol che ha cambiato (in peggio) la nostra partita. 5+ (il + per il gol)

Guarin: il migliore in campo. Eppure, nella giornata in cui merita elogi convinti, trova il modo di sbagliare incredibilmente il gol del 3-3.

La differenza tra lui e Tagliavento è che lui ha sbagliato, Tagliavento ha colpito con freddezza. 7-

Palacio: generoso ed encomiabile lottatore, ha dimostrato ancora una volta che lui da solo lì davanti non basta.

Non è Ibrà, né Cavani, né Balo.

Ha altre qualità importanti. Ma se si sfianca, poi gli capita anche di sbagliare un gol abbastanza agevole. 6

Kovacic:  prestazione piuttosto incolore. Gli va riconosciuta l'attenuante di essere entrato a freddo in una situazione difficile e compromessa. 6 di stima

Icardi: SV

Mazzarri: ho sempre ritenuto che non conta la poesia, ma i risultati.

Per i punti che ha, i risultati cominciano a essere preoccupanti.

A me sembrano ancora non disprezzabili in rapporto all'organico di cui dispone: in fondo, ha perso solo contro due squadre più forti e con torti arbitrali determinanti.

6 di stima, anche se so che susciterà polemiche.

Luciano Da Vite

Nella foto, la stretta di mano tra Benitez e Mazzarri prima dell'inizio della partita.