Quando i bambini fanno ooh...

La storia la conoscete tutti, ormai, inutile ripercorrerla nei dettagli.

Una vicenda triste, ma in linea con i tempi e in perfetta sintonia con il clima violento e aggressivo che da sempre impera al Conad Stadium, il nuovo stadio di proprietà della juventus di andrea agnelli.

Clima violento e aggressivo comune a molti altri stadi italiani, sia chiaro, San Siro compreso. 

Anche quello nerazzurro. Assolutamente e senza ipocrisie.

Di intemperanze compiute da bambini, diverse migliaia di bambini, però, per quanto solo di natura verbale, non si era mai sentito parlare finora.

Questo episodio quindi rappresenta un primato degno della società torinese di casa agnelli, di quelli che hanno scritto sulle maglie: vincere non è importante, è l'unica cosa che conta.

Frase la cui origine è stata erroneamente attribuita in Italia a Giampiero Boniperti, così come spesso negli USA è stata attribuita a Vince Lombardi, coach dei Green Bay Packers della NFL negli anni '60.

In realtà, si deve a un altro allenatore di football americano, Henry Russell "Red" Sanders, che la rese celebre nei primi anni '50 quando allenava al college, per l'esattezza a UCLA: "Winning isn't everything; it's the only thing."

In ogni caso, plagio a parte, è una frase che esprime perfettamente l'essenza dell'anima sportiva della juventus. Giusto quindi che l'abbiano ricamata sulle loro maglie.

Voglio sottolineare tre aspetti di questa "piccola storia ignobile" (cit.) dei bambini che fanno ooh, legati tra loro dal filo della genialità.

Ieri è arrivata, inaspettata, la multa del giudice Giampaolo Tosel (sì, proprio quel giudice Tosel) ai danni della società torinese, con una motivazione geniale quanto inconsapevole di esserlo.

Il comunicato ufficiale del giudice sportivo contenente la motivazione della sanzione di 5.000 euro, recita infatti: "alla società juventus per avere suoi (giovanissimi…) sostenitori rivolto ripetutamente ad un calciatore della squadra avversaria un coro ingiurioso".

Tre puntini di sospensione dopo la parola giovanissimi.

Genio puro.

Del resto è così che scaturisce la genialità, si dice, dall'inconsapevolezza, dall'estro di un momento spesso irripetibile.

Tosel ha colto questo momento e ha così compiuto un atto di genio.

Ne pagherà il prezzo, presto o tardi, ma questa è un'altra storia.

La società torinese di Corso Galileo Ferraris, la juventus, ha subito manifestato sconcerto per la multa e per la motivazione della stessa.

Il tutto senza che nessun media tradizionale tra TV e carta stampata facesse loro notare come lo sconcerto di fronte al loro sconcerto fosse notevolmente maggiore.

Ma anche questa è un'altra storia, tristemente nota peraltro.

Torniamo al comunicato della juventus: "juventus football club esprime il proprio sconcerto per l'ammenda comminata dal Giudice Sportivo alla società. Ovviamente juventus football club non intende avviare l'iter consueto di giustizia sportiva su una vicenda che non merita alcun ricorso".

Parole sante quelle di juventus football club relative al ricorso da non avviare. 

Se solo le avessero pronunciate più spesso, visto che le occasioni per farlo, bontà loro, non gli sono mai mancate.

Geniali. A loro modo, s'intende.

Un ultimo lampo di genialità, clamorosamente inconsapevole, arriva se si prendono in considerazione anche le parole a commento della vicenda pronunciate dal DG e AD della succitata società calcistica torinese, Beppe Marotta: si è trattato di un puntino nero su un grande foglio bianco, ci vuole la lente d'ingrandimento per coglierlo.

Ecco, anche qui è possibile ravvisare il genio assoluto, bravo Marotta!

Un puntino nero su un foglio bianco.

Come la juventus rispetto all'idea nobile di etica sportiva.

In fondo, per loro "vincere è l'unica cosa che conta", no?

Buona fortuna, allora... anzi, come si usa a teatro e al Conad Stadium, merda!

Guido Montana

Nella foto, i bambini juventini fanno ooh al Conad Stadium.

No, non è stata una meraviglia.