Né
Inter, né Chievo avevano più nulla da chiedere a questo campionato, poiché
entrambe avevano raggiunto il rispettivo obiettivo minimo: la salvezza per i
veronesi, l'ammissione all'EL, con il quinto posto, per noi.
Era
l'ultima partita di un campionato stressante, si sentiva il primo caldo e le
squadre erano imbottite di riserve o di giocatori che pensavano ai prossimi
mondiali.
Le
motivazioni erano scarse per quasi tutti (non per Obinna, come vedremo, né per
qualche altro clivense desideroso di mettersi in mostra).
Alcuni
grandi interpreti nostri erano alla
prova di commiato.
Milito
avrebbe voluto lasciare con un gol.
Zanetti
e Cambiasso con un risultato positivo.
Sembrava
essere una partita inutile e così è stata, ad un esame superficiale.
Ma
forse, a guardar bene, qualche indicazione importante per il futuro il match
l'ha fornita.
A
noi mancavano:
Handa;
Rano (1°t.), Rolando,
JJ, (Samuel);
Jona, Naga;
Hernanes;
Palacio, Icardi.
In
pratica avevamo in campo due titolari (Cambiasso e Kovacic), di cui uno fuori
ruolo.
Per
il resto, solo seconde linee, che avevano l'occasione di dimostrare il loro
valore. Magari di guadagnarsi la conferma.
Anche
il Chievo aveva qualche riserva e qualche giovane
Il
Chievo ci ha dominati: due gol, due pali, diverse azioni da gol.
Noi,
un gol in mischia e basta.
Soprattutto,
un'imbarazzante differenza sul piano della mobilità, della velocità, dello
smarcamento senza palla, della determinazione nel puntare la rete avversaria.
Contano
le differenze di motivazione, d'accordo. Ma anche considerando questo fattore
non si può nascondere un’impressione sgradevolissima.
Forse
adesso anche i sostenitori della tesi per cui la nostra rosa non era così
scarsa si saranno ricreduti.
E
forse ci si renderà conto che per affrontare con intenzioni positive l'EL
(oltre a puntare al terzo posto in campionato), bisognerà cambiare molto.
Alcuni
giocatori erano al passo d'addio, ma Carrizo, Campagnaro, Andreolli, lo stesso
D'Ambrosio, Alvarez, Taider, Botta, qualcosa dovevano dimostrare.
E
hanno dimostrato, pur con tutte le attenuanti della giornata senza particolari
stimoli, che se costituiranno le nostre seconde linee, i titolari saranno
praticamente insostituibili.
E
anche il mister ha confermato le perplessità che quasi tutti nutrono nei suoi
confronti.
Perché
i casi sono due: o non ha saputo motivarli, o li ha fatti arrivare alla fine
spompati dopo una stagione non particolarmente pesante sul piano del numero di
incontri disputati.
Della
questione Mazzarri però parleremo più avanti.
Se
torniamo alle prestazioni di ieri, dobbiamo riconoscere che le nostre seconde
linee non sono all'altezza di una formazione mista (titolari-riserve) del
Chievo.
Certo,
non accadrà mai che ne giochino 9 insieme, sarebbe un concetto di turnover
folle, ma probabilmente anche 3-4 presenti contemporaneamente costituirebbero
un indebolimento insopportabile.
Tecnicamente
non è che i nostri fossero inferiori ai generosi clivensi, ma ancora una volta
si è dimostrato che la supremazia tecnica è sterile, se gli avversari hanno
maggiore grinta, maggiore forza fisica, maggior velocità, maggior continuità,
maggior spirito di gruppo.
Obinna
non è diventato un campione improvvisamente.
I
suoi gol sono stati favoriti da sciagurati (non) interventi di Carrizo.
Ma
Obinna ha lasciato sul posto in velocità i suoi marcatori, ha dimostrato di
possedere un tiro violento, anche da fuori, e il coraggio di tentarlo, ha
dimostrato forza fisica e volontà di incidere.
Noi,
tanto per dire, un giocatore con queste caratteristiche (che con il gioco di WM
sono indispensabili) non l'abbiamo.
Botta,
per esempio, ha più classe di Obinna, ma il nostro ex è parso... leggermente
più determinante.
Giocatori
di sostanza come Bernardini, Hetemaj, soprattutto Lazarevic e lo stesso
esordiente Kupisz, probabilmente, nell'Inter si perderebbero, ma certo nel
contesto giusto ottengono un rendimento superiore a quello delle nostre seconde
linee.
Insomma,
una partita per molti versi inutile ha
fornito comunque qualche indicazione, magari da prendere con cautela.
E, secondo me, ha
riproposto la questione Mazzarri.
A
scanso di equivoci ribadisco subito che sul
piano dei risultati, WM ha fatto quel che si poteva ragionevolmente chiedergli.
La questione del gioco mi
interessa poco: se ha
fatto sessanta punti, al netto di “errori” arbitrali, vuol dire che il gioco
espresso dalla squadra è stato da quinto posto in classifica. Il resto sono
chiacchiere da tifosi quali siamo. Quindi legittime, ma non significative
WM
ha anche dei meriti: perché se il cattivo rendimento di alcuni va ascritto a
suo demerito, il progresso individuale evidente di altri non può essere ascritto a un intervento
divino o a cause naturali.
WM
ha saputo valorizzare giocatori come Jona, Rolando, JJ, lo stesso Naga. Ha
accompagnato positivamente la crescita di Icardi e soprattutto Kovacic.
Ha
migliorato, rispetto all’annata precedente,
le prestazioni di un ultratrentenne come Cambiasso e ha rivalutato, nel
finale di stagione, la quotazione di Rano e Handa.
Con
Taider, con Campagnaro, con Kuz, con Botta, con il Principe e per alcuni
aspetti anche con Guarin e Alvarez, i risultati invece non sono stati positivi.
Il
futuro chiarirà se questi giocatori hanno o hanno ancora le qualità per “essere
da Inter”.
Ma
il discorso fondamentale non è neppure questo: riguarda piuttosto la mancanza
di continuità, gli alti e bassi di rendimento inspiegabili, spesso nella stessa
partita, altre volte in cicli di partite.
L'alibi dell'inconsistenza
e/o dell'inadeguatezza della rosa è fondato, ma regge sino a un certo punto.
E'
vero che per come il gruppo è costituito, per le qualità e i limiti dei
singoli, eravamo destinati a faticare molto contro le squadre che si chiudono e
ripartono. E avremmo faticato anche con… Guardiola.
In
pratica, solo Guarin tira da fuori.
Solo
Hernanes sa battere i calci piazzati, ma non è risultato quasi mai efficace.
Nessuna
delle punte sa lasciare sul posto il difensore con uno scatto alla... Obinna.
I
centrocampisti dell'ultimo periodo (il trio qualità) è scarso negli
inserimenti: Cambiasso perché portato in posizione arretrata (lui avrebbe i
tempi giusti); Kova perché non ha ancora l'istinto del gol; Hernanes perché con
i compagni di reparto poco mobili (il Cuchu) o soprattutto offensivi (Kova)
deve preoccuparsi di tenere la posizione.
Non
è un caso che, a parte il prodigio Palacio e qualche gol di Icardi, i nostri
migliori realizzatori sono stati gli esterni, Cambiasso prima maniera e qualche
difensore sui calci piazzati.
E
nonostante questo abbiamo subito troppi gol, anche se la linea arretrata
(Handa, Rolando, Rano, Samuel e JJ) ha pochi rivali, forse nessuno, in Italia.
C'è
chi incolpa il modulo e forse avrà anche ragione, pur se io non ne sono per
nulla convinto, ma sono tutte opinioni in libertà.
Quello che vorrei vedere il
prossimo anno è un gruppo che si esprime sempre almeno all'ottanta per cento
delle sue possibilità.
E' la continuità di
rendimento e prestazione
(che non significa vincere sempre, ovviamente).
E' una squadra con
difensori veloci, grintosi e concentrati; con un centrocampo finalmente
equilibrato, con incontristi, creatori di gioco, incursori; con punte
aggressive, veloci, capaci di saltare l'uomo o di concludere di forza.
Secondo
me WM con gli uomini giusti potrebbe anche gestire al meglio un gruppo che
ancora non potrà puntare a vincere, ma solo a migliorare.
Lo
ha fatto anche a Napoli, ma lì la questione era molto diversa.
L'ambiente
lo sosteneva senza discussioni; l'idea di tornare ai vertici del campionato con
le ripartenze non schifava nessuno; WM era il leader del gruppo con l'appoggio
determinate degli uomini squadra, da Cavani, Lavezzi e Hamsik fino agli Zuniga,
Maggio, Cannavaro, ecc.
A
Milano la sua permanenza è una scommessa rischiosa.
Innegabile
il fatto che non ci sia sintonia con l'ambiente, soprattutto quello del tifo,
che pure pesa.
Ma
anche le parole di ET lasciano pensare comunque ad un allenatore sotto esame e
cominciare in queste condizioni è rischioso.
Alla
prima sconfitta uscirebbero le contestazioni sul modulo, sull'integralismo,
sull'atteggiamento troppo prudente e provinciale, sull’incapacità di gestire il
rapporto con i media.
WM
si difenderebbe con un taglio personalistico che susciterebbe altri dissensi,
magari anche all'interno della squadra, tra i giocatori chiamati in causa.
Le
difficoltà saranno accresciute dall'apertura di un nuovo fronte agonistico
(l'EL) con una rosa probabilmente ancora inadeguata e con la necessità di un
turn over difficile.
La
mia opinione è che WM e il nuovo gruppo dirigente debbano valutare molto
attentamente questa situazione: trovarsi a novembre in crisi tecnica sarebbe
imperdonabile.
Del
resto è vero che soluzioni sicuramente migliori non ce ne sono molte o non sono
praticabili.
La
mia opinione è che un nuovo proprietario debba dare subito la sua impronta alla
società e alla conduzione tecnica.
In società ciò sta accadendo. Anche molti
giocatori cambieranno e la chiusura dolorosa del rapporto con i grandi del
passato è significativa.
La
permanenza dell'allenatore mi ricorda molto, se la memoria non mi inganna,
l'esordio presidenziale di MM, con la conferma in panca di Bianchi (guarda caso
anche lui reduce - oltre che dall'avventura romanista - da successi napoletani,
nel suo caso autentici anche perché aveva Maradona, Careca, Giordano e
compagnia).
Anche
Bianchi era un difensivista, un italianista.
Anche
Bianchi era “antipatico”.
Non
mi pare sia finita bene.
Licenziato,
se non erro, dalla quinta giornata, sostituito prima da Suarez e poi da
Hodgson.
Naturalmente,
non è detto che debba andare allo stesso modo, ma le premesse per rifletterci
bene, sembrano esserci.
Personalmente
ho sempre considerato il modulo una variante non decisiva, nel senso che si può
vincere con qualunque modulo, basta avere gli uomini adatti ad attuarlo.
Non
ne faccio neppure una questione di atteggiamento difensivo o offensivo, perché
si può fare bel gioco (cioè risultati)
in tutti i modi.
Certo,
il gioco fondato sulle ripartenze è più efficace, ma bisogna che te lo permettano. Se si chiudono anche gli
avversari e vuoi vincere devi alzare il baricentro, senza scoprirti.
Fondamentale per me (oltre
al presupposto indispensabile di avere giocatori di classe) è creare un gruppo
che sappia spendersi interamente per il collettivo, che sappia correre per 90’
e per tutto il campionato.
Giocatori che riescano a
tenere la squadra corta, che si muovano senza palla, proponendosi e rientrando
tempestivamente.
Tutti.
Al
massimo si può tollerare un giocatore “di posizione”, purché sia un fenomeno.
Non
credo, che l’Inter del prossimo anno saprà raggiungere questo obiettivo e nel
suo piccolo anche la prova di alcuni giocatori a Chievo non tranquillizza.
Però
sarà fondamentale progredire in questa direzione.
Con
WM, come è ormai quasi certo, o con un altro.
Ma una cosa vorrei che
fosse chiara: l’eventuale scelta di proseguire con WM deve trovare chi ama
l’Inter pronto a dimenticare il suo punto di vista, i suoi rancori personali,
le sue antipatie.
Tutti dobbiamo desiderare e
sperare che WM faccia benissimo, dobbiamo sostenere allenatore e squadra finché
ci sarà la possibilità di giocarci un posto nell’Europa che conta, o di vincere
l’ EL.
Per una volta mettiamo il
bene dell’Inter al di sopra dei nostri convincimenti. Critichiamo, se del caso,
ma in modo costruttivo.
La lapidazione lasciamola
per quando le speranze saranno eventualmente cadute.
Le prestazioni individuali (anche nell’ottica della prossima
stagione)
Carrizo: conferma di non essere da Inter, neppure
come terzo portiere. Altra prestazione disastrosa, che si somma ad alcune
precedenti. 4.5
Campagnaro: il giocatore importante che si era visto
a inizio stagione sembra svanito nel nulla. Fa il suo compitino, ma viene sesso
bruciato sullo scatto da avversari più tosti e integri. Così come è non dà
molte garanzie. 5.5
Cambiasso: il senso della posizione e il tempo
degli interventi non si perdono certo solo perché si gioca dieci metri più
indietro. Ma da perno della difesa i suoi limiti di scatto e dinamicità
emergono ancora di più. Avrebbe avuto bisogno di una squadra che gli stringesse
gli spazi e lo proteggesse. Per essere la sua partita di addio all’Inter,
meritava di più. 9 (alla carriera)
Andreolli:
segna, con un bel tiro in mischia, e difende senza infamia e senza lode.
Anche lui soffre il cambio di passo degli avversari. Anche lui può far meglio
se protetto. 6-
Zanetti: ormai purtroppo non riesce più a
percorrere la fascia in lungo e in largo, attaccando e inseguendo gli
avversari. Deve tenere la posizione e limitare il sostegno all’attacco. Nessuno
dei quattro giocatori che abbiamo sino ad ora esaminato, purtroppo, ha ritmo e
velocità sufficienti per fronteggiare avversari tosti anche se modesti
tecnicamente. 9 (alla carriera)
Taider: non è tra i peggiori; corre lotta, cerca
di contrastare e di inserirsi, prova un paio di volte anche il tiro. I limiti
tecnici sono abbastanza evidenti, tuttavia nei 25 ci potrebbe anche stare. E
può sempre migliorare. 6
Kovacic: da lui vengono gli unici lampi di luce.
Meno numerosi del solito, perché per produrli servono anche compagni che
sappiano determinarli. Non una prestazione sul livello delle ultime, ma
considerando la mediocrità in cui si è trovato ad agire, una prova comunque
positiva. 6.5
Alvarez: aveva fatto un grande inizio di stagione
alimentando in me qualche speranza. Poi si è spento, anche in considerazione
del fatto che probabilmente non gioca nel suo ruolo. Secondo me, ha un bel
potenziale (continuo a considerarlo superiore a Pastore, per esempio). Credo
abbia richieste importanti e si potrebbe realizzare una buona plusvalenza o
inserirlo in qualche scambio proficuo. 5+
D’Ambrosio: forse l’unica sorpresa positiva fra le
cosiddette seconde linee. E’ sembrato in
chiaro progresso rispetto alle precedenti uscite, sembra trovarsi meglio sulla
sinistra. Non è un fenomeno, ma corre, spinge e rientra tempestivamente. Come
alternativa ai titolari, ci può stare. 6+
Botta: conferma che, al momento, non è da
Inter. Ha numeri tecnici di una certa importanza, che però non hanno efficacia
pratica (forse anche per la mediocrità dei compagni). Si sbatte, è uno dei
pochi che ha voglia di farsi vedere. Se si vuole costruire una rosa ambiziosa,
non può essere uno dei 4 attaccanti. Io lo manderei a giocare per una stagione.
6
Milito: appare in leggera ripresa, ma il
rendimento pratico è ancora inadeguato ai ritmi, alla velocità e alle marcature
del campionato italiano. Una discesa con sterzata delle sue, non finalizzata.
Per il resto, si vede poco. Un addio malinconico per il Principe che resterà
sempre nei nostri cuori. 9 (alla
carriera)
Ranocchia: entra nel secondo tempo e, pur senza strafare
conferma la ritrovata condizione. Da considerare anche il fatto che agiva in
una difesa poco abituata ad automatismi e insomma abbastanza di ripiego, Rano
conferma che con le condizioni adatte può restare ed essere addirittura un
pilastro della squadra: lui, Vidic, JJ e Rolando formano un quartetto
affidabile. 6+
Guarin: 10 minuti, insufficienti per valutarne la
prestazione. Il giocatore a me piace: nel contesto giusto può far bene, in
qualsiasi squadra del mondo. Ma all’Inter il contesto giusto non c’è, perché
gli altri centrocampisti sono tutti offensivi oppure troppo modesti (Kuz,
Taider). Si può monetizzare, in presenza di un buon affare, per arrivare a un
incontrista che sappia anche giocare a calcio. SV (NB: mai alla juve, comunque, soprattutto per un loro scarto).
Bonazzoli: pochi minuti, è vero. Ma si tratta di un esordio vero e meritato, non di un
esordio inesistente e comunque ridicolo come pubblicizzato (e poi non
realizzato) altrove. Bona è una grandissima speranza. Ho letto di un possibile
prestito già dal prossimo anno. Spero di no, perché qui può guidare la
Primavera, giocare qualche partita, allenarsi con ottimi compagni e crescere
ancora. 8 di stima
Mazzarri: quando la squadra è spenta e mediocre,
comunque la si voglia mettere, una responsabilità dell’allenatore c’è. Io, al
suo posto, avrei chiesto un’ultima prova d’orgoglio ai titolari e avrei
inserito solo un paio di giovani da testare in un complesso competitivo,
Bonazzoli in primis. Ma io sono solo un tifoso e non un allenatore. 6 (alla stagione)
Luciano Da Vite
Nella foto, il Cuchu
Cambiasso, il Capitano Javier Zanetti, il Principe Milito e Walter Samuel, il
Muro, salutano i tifosi per l’ultima volta, tutti insieme e con indosso i sacri colori.
Epilogo ingiustamente triste e malinconico per una carriera trionfale.
Non importa, grazie di tutto, campioni argentini, campioni nerazzurri… siete nella storia dell’Inter e del calcio mondiale. Tutto il resto è silenzio.
Guido Montana
Epilogo ingiustamente triste e malinconico per una carriera trionfale.
Non importa, grazie di tutto, campioni argentini, campioni nerazzurri… siete nella storia dell’Inter e del calcio mondiale. Tutto il resto è silenzio.
Guido Montana
230 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 230 di 230 Nuovi› Più recenti»Per una volta non sono d'accordo con Olag. nel senso che io non mi strappo i capelli per Ince, ma me li strappo perché non riusciamo a prendere NEPPURE un giocatore come Ince, tra l'altro a parametro zero.
marin: mi fai una domanda molto imbarazzante: sono due talenti purissimi con caratteristiche diverse.
jus è più seconda punta trequartista, ha più estro, gambette esili punta tutto sull'agilità e la rapidità .
merola è punta punta, ha il senso della posizione, il fiuto del gol (in qualsiasi modo si trovi a calciare calcia sempre nell'unico modo possibile per segnare. E' più essenziale, concreto. sa anche essere uomo assist, ma il gol è il suo mestiere.
tecnicamente sono da 10 entrambi. Il rischio per Jus è costituito dal carattere e dal fatto che eventualmente non metta chili (o li metta perdendo agilità), per Davide che non essendo molto alto quando lo raggiungeranno in potenza fisica possa non fare più la differenza come ora.
Il rischio maggiore però è per ...i nostri avversari, che non hanno due talenti così da coltivare
Credo che in questa stagione (e anche nella scorsa) l'organico del Milan fosse leggermente superiore al nostro. Questa mia opinione so che è condivisa, onestamente anche da qualche addetto ai lavori della società. credo però che con i rinforzi giusti si possa colmare facilmente il gap. Intanto al Milan, dopo la promozione di Inzaghi, si deve registrare quella di brocchi, che allenerà la Primavera.
Aldilà delle dichiarazioni ufficiali e di immagine, posso garantire che anche al Milan c'è qualcuno che comincia ad avere dubbi su Mastour.
Grazie per l'invito Carlo e Luciano, quando posso interverrò volentieri. A proposito di Daniel Bessa, vorrei fare qualche considerazione: osservandolo ho l'impressione che andare lontano da casa psicologicamente non lo aiuti, non si sente sufficientemente supportato. Penso che per mostrare le sue qualità e soprattutto per dannarsi l'anima attraverso l'adattamento tattico e agonistico debba sentirsi realmente considerato, il cuore del progetto. Non ha una personalità combattiva e ha bisogno di essere circondato e guidato da un leader carismatico e che sappia far girare il gioco attraverso di lui. Stramaccioni è stato l'unico a farlo sbocciare sotto questo punto di vista. Credo che se quest'ultimo torna ad allenare presto,come penso, possa cercarlo e rilanciarlo perfino se si trovasse in a, persino se parliamo di Udine. In alternativa gli farebbe secondo me bene giocare in b in un 4-2-3-1 con un suo vecchio compagno di squadra, garritano il quale, seppur meno talentuoso ha le stigmate del leader combattivo e potrebbe spronarlo. Longo ha invece secondo me tutto per fare meglio di Zaza, almeno in termini realizzativi ma deve scegliere il progetto adeguato. Per es. Meglio il Crotone in b che la panchina all'Atalanta. Comunque penso che Paloschi possa con Inzaghi tornare al Milan e a quel punto sartori, grande estimatore di Samuele, si fionderebbe su di lui. Lo spero per lui, è un talento. Dei ragazzi che avete citato sono curiosissimo dell'impatto di Merola nel primo vero campionato, mi aspetto che pinamonti arrivi entro l'anno a esordire con gli allievi nazionali (se nel club gioca come in Nazionale è fantastico, si danna per la squadra con forza,resistenza e buoni fondamentali mantenendo la capacità di pungere del centravanti, forse sarà stato un colpaccio complimenti). Curioso per i progressi in categoria di Piscopo soprattutto, crescita esponenziale da quando è arrivato, che margini ha? Complimenti a tinho, Manuel per me ha più potenziale di dell'Agnello. Infine mi aspetto soprattutto un importante salto di qualità di Sciacca, che ha tutti i mezzi per arrivare in serie a e forse pure all'Inter soprattutto se acquista continuità di concentrazione nei 90 minuti e un più di cattiveria e tenacia agonistica. Se avesse la personalità di bonazzoli sarebbe un campioncino che non avrebbe bisogno (per me) di crescere altrove. Da questo punto di vista i due Federico e della Giovanna offrono più garanzie. Infine, vi auguro di vincere il campionato allievi a giugno, secondo me siete i più forti perfino la Juve non è alla vostra altezza. Però temo che useranno tutti i mezzi possibili, lo hanno fatto lo scorso anno quando erano più scarsi...comunque avete i mezzi per battere l'arbitraggio: in primis non cadere in provocazioni, che useranno sempre perché vi temono
@yahiko
...beh intanto benvenuto...e poi grazie per i tuoi contributi......di carne al fuoco ne hai messa in effetti....;)
Purtroppo gli allievi incontreranno la juve proprio nel girone e sappiamo di cosa sono capaci a livello di maneggi, se pensano di avere una squadra abbastanza competitiva.
Aspettate, aspettate: dove starebbe andando Sacchi? E dove era gli ultimi anni? E dove sono i conflitti di interessi? E come era la storia della non-convocazione di Bonazzoli?
Grazie marco. Non uso mai dei blog per condividere opinioni o impressioni per diversi motivi: in primis perché lo spazio virtuale più che il mondo della doxa rappresenta un mondo di "verità" astiose che rasenta il modus vivendi di un'orda primitiva. Altre motivazioni sono strettamente derivate da questo stato di cose, fra le quali la tendenza a sintetizzare(per beceri fini strumentali) in slogan o pensieri onnicomprensivi-in pratica pregiudizi-realtà complesse e soprattutto in gran parte ignorate. In questo spazio apprezzo che c'e una volontà condivisa di trascendere tale modestia e quando la deriva dionisiaca tende ad emergere vengono serrate subito le fila. Complimenti. Il bello di avere in squadra bonazzoli per me implica l'aggressività necessaria per sovvertire i "pronostici" e guidare i compagni. Deve solo non esagerare e e non innervosirsi ma la sua esperienza, la sua voglia costante di vincere e migliorarsi e il suo talento fuori categoria per me saranno letali. Non dimenticate che sarà supportato alla grande da reparti solidi e straordinari, da giocatori in grado di metterlo nelle migliori condizioni per
essere letale. Sono curioso. Mi aspetto un grande de Micheli inoltre, se non fosse stato per la grave incompetenza di zoratto avrebbe disputato mondiale ed europeo. E la convocazione di gente come il napoletano romano fa arrabbiare...una domanda a Luciano: tu che li segui costantemente che opinione hai di Mattioli, Merlini e valietti? Che margini hanno secondo te? Per la prima squadra invece consiglio davvero di filtrare gran parte delle notizie, almeno fino al ritiro. Alcune situazioni finanziarie vanno ancora definite quindi le strategie sportive sono per forza di cose in fase embrionale. Di certo Ausilio e co. Non chiamano la plebaglia di tutto mercato et similia per aggiornarli sui loro presunti obiettivi. Presto sarà tutto più chiaro, di certo ci saranno novità piuttosto positive, per i grandi e per i giovani
Jack, scuusa, non ho capito le tue domande. Potresti spiegare più chiaramente?
Scusami te Luciano, era uno piccolo sfogo: leggevo che Sacchi probabilmente sarà il nuovo responsabile giovanili del Milan, e dato che ora ha un ruolo importante nelle giovanili della nazionale mi sembra tutto troppo "coincidenza" con quanto di scandaloso successo con Bonazzoli...
Forse non sono semplicemente ancora abituato a certe cose, ma sono pochi anni che vivo in Italia...
A quanto pare è ufficiale, niente più comproprietà......vediamo chi si avvantaggia di ciò.......già ho un'idea.
Sempre interessantissimi gli interventi di Yahiko.
Nell'ultimo pone una questione centrale dal mio punto di vista personale: ho sempre avuto questo dubbio. è possibile creare in rete un posto dove non prevalgano le caratteristiche tipiche della rete stessa: cioè la sintesi spesso violenta (verbalmente) e deformante; la contrapposizione astiosa che si sovrappone al tentativo (tentativo, per carità) di analizzare, di non restringere la varietà dei colori al bianco e al nero, di capire le ragioni degli altri e di misurarsi costruttivamente con queste?
Guarda, io cerco di farlo ma mi rendo conto che la rete spinge inevitabilmente anche me verso la radicalizzazione. Non sono e non sono mai stato, per esempio, un mazzarriano, ma la violenza di certe prese di posizione può spingere anche chi vorrebbe vedere i pro e i contro a repliche forti o sarcastiche.
per esempio, sono certo che se ci frequentassimo e parlassimo, le posizioni mie e di Pap, quasi sempre opposte, sarebbero molto più vicine. Eppure sono convinto che Pap ed io siamo dei moderati (non politicamente).
Anche la polemica sul bel "giuoco", sui "moduli" ecc, risulta sempre forzata. direi inevitabilmente.
Spesso ho pensato di chiudere e alcuni mi hanno rimproverato questa frequente "minaccia", mai eseguita. Il fatto è che il dubbio esiste e periodicamente si ripresenta.
lasciando perdere questo discorso, devo dire che anch'io aspetterei molto da De Micheli, ma purtroppo non so a che punto sia il suo recupero: anche oggi non mi pare di averlo visto allenarsi con la squadra.
Dei tre di cui mi chiedi la mia opinione è questa: mattioli: tecnica eccezionale per un difensore, ma grandi miglioramenti necessari sul piano fisico e atletico per poter puntare davvero in alto. Il ragazzo c'è e farà di tutto per puntare al meglio.
merlini: giocatore fortissimo sino a qualche tempo fa, ha affrontato una crisi che penso sia soprattutto di natura psicologica. Si è molto auto responsabilizzato e alcune scelte del mister gli hanno tolto sicurezza, entusiasmo, voglia di affermarsi attraverso la consapevolezza dei suoi mezzi tecnici e atletici. Ora mi sembra in ripresa. merlo, se trova l'equilibrio e la determinazione può davvero fare tanta strada. deve però anche trovare un mister che lo apprezzi e lo valorizzi. non tutti di fronte alle avversità (vere o presunte) reagiscono allo stesso modo.
Valietti è potenzialmente un grandissimo difensore. ottimo piede, attitudine a giocare sempre la palla in uscita, struttura fisica da longilineo, idonea al ruolo.
Valie ha due problemi, secondo me: qualche volta eccede nell'autocompiacimento, si fida troppo della sua bravura e poi deve notevolmente irrobustirsi: si vedrà solo fra non meno di due anni se raggiungerà l'equilibrio fisico ideale unendo all'eleganza la potenza e la determinazione spietata. Il ragazzo però c'è e ha la fortuna di essere seguito da una famiglia equilibrata e positiva come poche.
Ah, Jack non avevo letto di Sacchi al Milan: io se ci va sono contento: con i suoi dogmi, rovinerà un...sacco di giovani milanisti promettenti. del resto che sacchi capisca poco di calcio lo si sa da quando voleva cedere Van Basten perché non tornava o preferiva Mussi e Bianchi a Tassotti ed Evani
@yahiko
...senza voler fare il curiosone ,ma sono stupito dalla tua conoscenza del ns. settore giovanile.....qualcosa di più di un semplice lettore di blog..???....;)
Scusa Luciano,ma a questo punto bisognerebbe chiedersi perché non si riesce a prendere neppure Ince.
Qui sul blog,recentemente, si è' discusso sul fatto,per esempio, che squadre che garantiscono partecipazione alla CL ,siano più appetibili,e allora mi viene in mente che la Roma ha convinto Strootman, senza neppure la Europa League da disputare. E la Roma non ha certo la storia sportiva,in termini di vittorie, dell'Inter.
Quindi? Solo ragioni economiche?
@Daniele: in teoria, ma solo in teoria, non la juventus che negli ultimi anni ha preso i giovani migliori tutti in comproprietà (Berardi, Gabbiadini, Rugani, ha metà Immobile..). Ribadisco: in teoria...
@tinho
no, purtroppo no. non li seguo da vicino visto che vivo in croazia ma li seguo da anni grazie a pochissimi streaming, alcuni highlights e tanti racconti di luciano e co.
mai dimentichero' lo squadrone fatto scendere in campo allo ielasi di qualche anno fa....
opoku, mastour, piscopo, vago, taufer, mattioli, cagnano....
tanta, tanta roba....
letteralmente umiliammo tutti gli avversari.... 5-0 contro la roma che aveva in precedenza eliminato il barcellona
Grazie Luciano per le informazioni sempre preziose quando si parla di giovani potenziali calciatori. Guarda, purtroppo credo che alla base delle frequenti derive viscerali presenti nei tentativi di confronto analitico ci sia un fondamentale presupposto da considerare: non è l'affettivita ad essere sottoposta al servizio della ragione ma viceversa. Il che significa cercare argomentazioni plausibili solo superficialmente (o totalmente privi di connessioni) per motivare delusione e rabbia, per rendere"condivisibile"il proprio bisogno fondamentale di scaricare la tensione o per farla gestire ad altri(portandoli magari ad esasperare il proprio astio per fargli giocare un ruolo personalmente troppo"pericoloso",socialmente riprovevole). Il sarcasmo è opportuno per frenare queste infime necessità: è secondo me una potente fonte di castrazione sul nascere di espressioni di emotività malata. Qualsiasi ragionamento logico e realistico è incompatibile per natura a lottare con forze irrazionali di questo tipo,la critica distruttiva è egoisticamente funzionale a portare una specie di equilibrio nell'individuo poiché riduce la propria amarezza. Tutto ciò funziona a diversi gradi e livelli naturalmente e implica di primo acchito un grave atteggiamento pregiudiziale: piegare le riflessioni altrui (affermazioni,dati,citazioni etc.)alle proprie motivazioni senza concepire e soffermarsi sulle reali intenzioni dell'interlocutore,senza domandarsi"ma ha voluto dire questo o qualcos'altro?". L'atteggiamento critico distruttivo verso la società aprioristico e basato su stereotipi o "sentito dire" è solo un'espressione simbolica di un malessere generale che colpisce qualsiasi oggetto (elemento,ente,relazione) di insoddisfazione. Essere consapevoli di un processo del genere in parte naturale può portare al tentativo di"lasciare i propri problemi a casa" e di provare a trovare punti di contatto i quali come ben dice Luciano, spesso si rivelano maggiori dei disaccordi"congeniti". Il mezzo comunicativo purtroppo amplifica ma ci sono alcuni suggerimenti che molti del blog seguono: per esempio evitare di rispondere a caldo, in qualsiasi situazione(vittoria o sconfitta)affinché la pancia non cerchi il suo momento di gloria effimero a scapito di una comprensione analitica; un altro è chiedersi dapprincipio quale obiettivo produttivo di vuole conseguire attraverso un confronto libero di idee, stabilire gli strumenti per farlo (tipo di linguaggio,tipi di contenuti affrontati) e prestare attenzione a mantenersi sul percorso scelto (che non si scontri con il gruppo)
Marco sibe non mi occupo più di informazione sportiva come prima visto che passo più tempo ad esercitare la mia ormai prima professione ma ho diversi contatti ancora e quando posso seguo in prima persona. Seppure localmente quindi ho ancora a che fare con l'informazione sportiva, anche perché ha a che fare con l'altra professione. Comunque mi piace seguire i ragazzi di talento, seguo le società di a ma Inter,fiorentina,Torino,Roma e Napoli più volentieri. A proposito, ho sentito dire che fra i ragazzi in lega pro Gabbianelli abbia avuto piú continuità di rendimento,seguito da un discreto Bandino: sembra che il primo abbia fatto più progressi in fatto di resistenza.passo,ritmo.concentrazione e soprattutto continuità. Sarà b? Infine ammetto di essere estimatore di di Gennaro rispetto a Bardi: entrambi grande personalità,forti tra i pali, reattivi e concentrati ma il primo per me è più forte nelle uscite. Se dovessi scommettere a occhi chiusi su un 93 per l'inter ancora libero dalla mafia direi Belotti, potente,dinamico,gioca a tutto campo con e per la squadra, segna in molti modi, 10 gol in b a 20 anni senza giocare tanto per infortunio è tanta roba
tra i più giovani due nomi che prenderei Gori fiorentina e tulissi Atalanta lombardi napoli
ieri sera è passato dalle mie parti un gufo viaggiatore, solo che era pitturato di azzurro.......... chi sà come mai!!!
Yahiko, d'accordo con le tue considerazioni in parte psicologica e in parte costituite da accorgimenti "tecnici". resta il fatto che il blog, la rete in generale, twitter ancora di più, invitano inevitabilmente alla sintesi estrema (sul blog per molti è solo una questione di tempo) e la sintesi estrema è per definizione "ostile" alle sottili distinzioni analitiche, porta a radicalizzare e invita alla radicalizzazione.
Sul bando e Gabbia invece credo che abbiano fatto bene entrambi. Il bando l'ho seguito anche attraverso la stampa locale, la sua società era più importante e aver fatto il titolare lì a 19 anniè un bell'inizio. Gabbia addirittura alla pro è stato un po' l'uomo faro. Per entrambi i problemi cominciano adesso: bisognerà fare la scelta giusta e non è facile perché giocano una molteplicità di fattori. Sono curioso anche per la scelta che farà Galimberti, oltre allo stesso Bessa, per il quale Udine con Strama andrebbe benissimo, ma poi lì giocherebbe? Su longo sono perplesso: il suo potenziale è enorme, ma ha buttato via due anni.
Infine fra i giovani delle altre squadre ce n'è uno che se fosse possibile prenderei anche a costo di svenarmi, per me il più forte di tutti: il centravanti dei giovanissimi della Roma. Poi vengono le due mezze ali, sempre giovanissimi, dell'Atalanta. Ma qui forse pesa il fatto che li ho visti più spesso di altri.
infine una breve riflessione su un tema che andrà approfondito: eliminare le comproprietà senza consentire il ricorso alla squadra B è un controsenso e un errore terribile: tutti i nostri '95, per esempio, o li teniamo per la prima squadra (e mi sembra eccessivo) o li vendiamo. Possiamo anche darli in prestito, ma l'abbondanza di offerta farà si che o si pagheranno cifre enormi legate alle presenze, oppure non giocheranno mai.
Non resta che sperare che sia vera la notizia di un accordo con una società di C. Ma deve essere una cosa fatta molto bene.
Tinho, oggi ci vediamo.
Questa sera poi alle 18 a Interello amichevole dei pulcini A: sono molto curioso. Quando li ho visti hanno fatto sempre molto bene e mi sembra che ci siano individualità interessanti.
Domani invece, alle quattro, l'amichevole dei giov. regionali contro una selezione russa.
LUCIANO
vieni a interello oggi?...... il mio ultimo giorno a MILANO...... dai sù, fatti vedere.
L'abolizione della comproprietà, fenomeno solo italiano, la trovo cosa buona e giusta e direi doverosa...e non mi pare avvantaggi in maniera particolare nessuno...tutte cmq vi fanno ricorso... A naso, dovrebbe far diminuire i prezzi.., un intero costa sempre meno di 2 metà... A naso però... Di sicuro ha ragione luciano... Senza squadre B per i giovani diventa complicato...
Nel primo pomeriggio penso di mandare un post riepilogativo sulla stagione della Primavera con valutazioni sui singoli.
Si Tinho, ci sarò
Luciano,ho sentito Daniel recentemente: nulla di deciso,ancora,ma lui rimarrebbe volentieri a Rotterdam,dove si è trovato bene.
P.S.
ma l'accoppiata Sacchi/Inzaghi,non fa ben sperare?
Filippo Galli ha fatto un ottimo lavoro in questi cinque anni. Mi ricordo cinque anni fa dov'era il settore giovanile del Milan, stendiamo un velo pietoso. Spostarlo in prima squadra e sostituendolo con Sacchi (bollito da una decina d'anni e reduce da un'esperienza con il Club Italia tutt'altro che entusiasmante come si dice) coadiuvato da quell'altro fissato con la tattica di Dolcetti sarebbe un passo indietro enorme.
Lo zio rompe col Como, ma purtroppo la causa non è l'Inter
Da sabato a martedì vero campionato d'Europa a Olbia per i 2001. Avrei voluto andarci e nci sarebbe stata anche la possibiltà, ma purtroppo un impegno inderogabile del lunedì me lo impedisce.
Speriamo in un grande torneo dei nostri
bellissima il dialogo tra luciano e Yahiko sul funzionamento dei blog.
Personalmente, questa è la mia prima esperienza di commentatore da tastiera. Sono stato attratto dalla competenza di Luciano, Gimon, Olag e altri e turbato dall'affare Fossati (ueh, non l'ho ancora digerita!).
Ecco proprio l'emotività è stato il motore della mia "prima volta".
E credo sia il motore della maggioranza degli interventi, soprattutto perchè si parla di calcio, strettamente legato al lato affettivo delle persone.
Quindi attendersi grande lucidità negli interventi è forse troppo; così , anche chi scrive dovrebbe avere la consapevolezza di prendere le proprie stesse opinioni con le pinze, perchè frutto di emotività.
Ma l'emotività non va' sminuita, è quello che rende il calcio qualcosa di speciale.
Personalmente ritengo tutte le cose apparentemente futili, come le cose più importanti della vita.
Ecco, la bellezza di questo spazio è la compresenza di emotività e lucidità, passione e competenza.
Una casa dove possono convivere Luciano e Pap, il grande Carlo Pizzigoni e il qui presente Carlo "l'ignorante", Des e Tinho.
Non tutti gli interventi possono avere la chiarezza di quelli di Yahiko, e credo sia anche sbagliato desiderarlo.
opinione mia, neh.
spedito il post sulla Primavera
Online il nuovo post di Luciano Da Vite che riepiloga la stagione della Primavera nerazzurra, breve e nemmeno troppo intensa... capita, abbiamo vinto tanto, tantissimo, nel recente passato, e non si può sempre vincere. Certo, bisogna però ritrovare al più presto un livello di competitività superiore rispetto a quello mostrato quest'anno!
Discutiamone tutti insieme, con le opportune critiche a società, tecnici e giocatori, ma, se possibile, con i toni giusti, senza emettere anatemi o sentenze definitive (che poi spesso ci si pente...), così come da sempre proviamo a fare in questo spazio Luciano, Nello e io!
Insomma, passione e giudizio per l'Inter, sempre. Pregiudizio, mai. ;-)
Grazie a tutti!
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