lunedì 24 novembre 2014

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Milan-Inter 1-1: luci (e ombre) a San Siro.

Considerazioni generali

 

Nell'esaminare l'andamento di questa gara (e delle prossime) è necessario che tutti facciano uno sforzo per non sovrapporre l'amore per le proprie idee espresse in precedenza a un'analisi il più possibile obiettiva della realtà.

L'uscita di scena di WM è avvenuta dopo polemiche feroci e dilanianti che hanno portato la quasi totalità dei critici (parlo di noi critici dilettanti, perché di quelli foraggiati a destra e a manca poco mi interessa) a vedere tutto negativo, tutte le manchevolezze del mondo imputabili solo a WM.

Suo il mercato e di conseguenza la rosa con i limiti che sappiamo; suo l'orrore della difesa a tre; suoi gli errori di mancanza di fiducia nei giovani, di mancanza di ritmo della squadra; sua la mentalità rinunciataria e difensiva; sua la responsabilità degli infortuni eccessivi e financo, forse in combutta col medico, del ritardato recupero dei lungo degenti.
E tanto altro ancora.

Dall'altra parte pochi (se fossi presuntuoso direi quasi... io solo) che di fronte a questo coacervo di accuse implacabili cercava non di difendere WM, ma di invitare a non generalizzare: alcuni errori anche strategici, ci sono indubbiamente stati, ma c'era pure una situazione oggettiva, in parte indipendente dalla volontà del tecnico, di cui tener conto.

La violenza della critica distruttiva ha portato a un inasprimento delle posizioni, a una loro estremizzazione. WM è divenuto l'untore perverso da allontanare con disgusto.

A nulla sono valse neppure le dichiarazioni oneste di ET il quale ha riconosciuto che in una situazione come quella venutasi a creare le responsabilità non potevano essere di un uomo solo, ma andavano equamente ripartite fra tutte le componenti societarie.

Se un allenatore sbaglia, viene sostituito. Se sbaglia un proprietario, un dirigente, ecc., deve saper cogliere il significato dell'esperienza, per sbagliare meno in futuro.

La rosa per esempio è stata costituita con il consenso di tutti e anche la partita di ieri ha dimostrato che esistono dei limiti, dei “buchi” oggettivi nella rosa stessa.

Che poi quella rosa possa essere gestita meglio, a diversi livelli (tattico, mentale e psicologico, forse anche atletico) è probabilissimo e auspicabile.

La prova di ieri non ha dato, e non poteva dare, risposte definitive.

Ma ha fornito alcune indicazioni da prendere con cautela, eppure positive.

Bisogna considerare che fare peggio di quanto ha prodotto la squadra in questa stagione (EL esclusa) è difficile.
D'altra parte cambiare e fare bene in poco tempo è altamente improbabile.

Bisogna evitare di leggere tutto in contrapposizione manichea (tutto sbagliato prima, tutto bene adesso, soprattutto se il ciuffo era oggetto del nostro tifo sin da prima del suo arrivo...).

Dovremmo considerare solo il bene dell'Inter e non l'auto compiacersi del nostro pre-giudizio.

Sono stato tra i primi, almeno sul blog, a scrivere che per me il tempo di Mazzarri era scaduto dopo Fiorentina-Inter.

Troppo profondo il solco scavato con la tifoseria, troppo difficile il compito per la squadra, che alle sue debolezze intrinseche doveva aggiungere l'onere di giocare, in pratica, sempre davanti a un pubblico ostile: il suo addirittura più implacabile di quello avversario.

Troppe le difficoltà psicologiche ma anche tattiche che il mister dimostrava di non saper più fronteggiare.

L'arrivo del Mancio ha ricompattato l'ambiente e ovviato con il solo annuncio, a molti di questi problemi.

L'entusiasmo conta molto, ma se non è supportato da elementi di sistema è destinato a spegnersi in breve.

Prima del derby mi chiedevo che peso dare sia a un'eventuale prestazione positiva, sia ad una ancora negativa.

La risposta era: pochissimo.

Perché, pur non avendo una grande memoria, mi par di ricordare che Ranieri, per esempio, prese una squadra in crisi e vinse, credo le prime sei partite. Poi però perse le altre sei.
E anche Strama fece benissimo all'inizio poi la squadra rovinò.

Mi sembra giusto mantenere questa cautela anche dopo la partita, alla luce della prestazione effettiva.

Ci sono stati dei progressi, questo è innegabile.

Come è innegabile che il Mancio sia un allenatore migliore di WM e comunque più adatto all'ambiente Inter, alla sua storia, alle sue tradizioni.

Ma i problemi strutturali restano, perché non dipendono dal manico.

Potranno essere attenuati da soluzioni tattiche più sagaci, ma senza un intervento di mercato importante continueranno a manifestarsi fino al termine della stagione.

La mano del Mancio si è cominciata a vedere nell'approccio diverso alla gara, che non è un fattore solo tattico (un difensore in meno, un centrocampista in più), nello sforzo di giocare più rapidamente e con minor possesso inconcludente, in mezzo al campo.

La si è vista nell'entusiasmo dell'ambiente che ha contagiato la squadra, persino in una maggior tenuta atletica (io non credo a questa cosa, ma posso anche convenire che forse non si è corso di più, ma meglio...).

Al contempo si è visto che il Mancio non è uno sprovveduto avventuriero, il fautore del “tutti all'attacco, come gli indiani” ma uno consapevole che se rompi il vecchio equilibrio fatto da tre difensori centrali due esterni con caratteristiche più offensive che difensive (anche se non sono vere ali) un centrale difensivo due mezze ali offensive, due punte, devi comunque trovare un altro equilibrio e forse non sei agevolato dalle caratteristiche della rosa.
Forse qui sta il senso del cambiamento di modulo rispetto all'idea originaria di rombo, perché non si può avere due soli centrali difensivi e nel contempo due soli uomini (non particolarmente forti a difendere) sulle fasce

A chi mi dice che anche Chivu non è che sapesse difendere poi molto, rispondo: ”può darsi, ma in mezzo aveva Samuel e Lucio e davanti Eto'o che scendeva ad aiutarlo senza perdere le sue capacità di far gol.
E dall'altra parte, Maicon oltre ad avere davanti Pandev o chi per lui, non era Nagatomo, con tutto il rispetto, per cui gli avversari dovevano preoccuparsi più di contenerlo che di attaccarlo”.

Quell'Inter aveva trovato un equilibrio magico fondato sulle straordinarie capacità dei singoli, sulla loro perfetta integrazione, ma soprattutto sullo spirito di sacrificio.

In fase difensiva almeno nelle partite più importanti quell'Inter agiva con Milito unica punta, supportato da Wes che però arretrava molto (e comunque sempre meno di Eto'o e Pandev che aiutavano sulle fasce).

Il primo tema tattico, sia nella difesa a quattro come in quella a tre, è infatti trovare, sia pure in modo diverso, l'equilibrio difensivo
Senza rinunciare, anzi in certo modo potenziando, la capacità di offendere.

Secondo me, questo ieri si è visto benissimo, il problema è aperto (acuito anche dalla qualità non eccelsa di alcuni singoli), le indicazioni emerse e la bravura del tecnico fanno comunque bene sperare.
L'opportuna integrazione della rosa... lo farebbe ancora di più.

La partita


Il Mancio decide per la rivoluzione tattica, che vuole essere anche un segnale per la squadra e per i tifosi: un difensore in meno un centrocampista in più.

La diga deve essere a centrocampo e non davanti all'area. Questo dovrebbe permettere di proteggere meglio la difesa e di ripartire da una posizione più favorevole.

Ci sono però alcuni problemi: quasi tutti i difensori hanno lacune individuali importanti e gli esterni alti sono adattati.
Se i gol si segnano centralmente, oggi le occasioni si creano più spesso con le sovrapposizioni sulle fasce. E l'Inter non dispone di esterni alti, capaci di rientrare e spingere.

Lo schema prescelto è il 4-3-3 che in teoria prevede tre uomini in mezzo al campo, una punta centrale e due esterne.

Sembra evidente per altro che il Mancio non chieda tanto a Kovacic di andare sul fondo, ma di tagliare verso il centro, andando a giocare tra le linee, quasi come un trequartista, salvo tornare rapidamente in fascia per contrastare le avanzate di Rami.

Ma è proprio quello che al momento Kovacic non sa fare e difatti sulla sinistra in fase difensiva si soffre (anche nella prima parte di gara, in cui noi abbiamo fatto meglio), con il terzino milanista che si sovrappone a Bonaventura, creando la superiorità numerica.

A destra invece la vitalità di Palacio limita questa problematica. 
Tuttavia, in fase di presentazione del match avevo scritto che temevo l'uno contro uno del Faraone con Naga, proprio per le qualità del loro esterno. E infatti appena persa una palla in mezzo al campo, ripartita l'azione, con Ranocchia fuori posizione e Naga in ritardo, il Faraone ha confezionato l'assist vincente (in seguito sempre l'ex genoano si involerà nell'unica altra grandissima occasione dei rossoneri).

Nel finale poi, quando da loro è entrato Honda, si sono visti anche i limiti difensivi di Dodò, lasciato due volte sul posto dal giapponese, con una facilità irrisoria.

Probabilmente quando in settimana ha provato il rombo, il Mancio si è reso conto del perché WM avesse optato per la difesa a tre, verificando la fragilità difensiva di almeno uno dei due centrali e di entrambi gli esterni.
Per questo, credo, senza snaturare la sua mentalità offensiva, ha preso la decisione di schierare larghi i due soli uomini che, pur non essendo specialisti, in qualche modo potevano assolvere a quel compito.

Forse, se fosse stato in condizione, avrebbe potuto mettere D'Ambrosio dietro a Dodò, spostando Kova, ma questa non era certo la soluzione ideale per la sua filosofia di gioco.

Per il resto, in mezzo al campo ha messo Kuzmanovic, utile anche se odiato da tanta parte del tifo, a dare solidità e ordine alla manovra, preferendolo a Medel di ritorno dalla nazionale e a M'Vila in ritardo di condizione atletica.
E di fianco a lui, ancora fuori uso Hernanes, due uomini di forza e di corsa, come Guarin e Obi.

Tutto sommato, il Milan è stato contenuto abbastanza bene e noi siamo riusciti ad avere più iniziativa.
Alla fine però da entrambe le parti le vere occasioni sono state più il frutto di errori individuali degli avversari che di azioni corali, anche se bisogna riconoscere che il gol del Milan, provocato da nostri errori individuali, si è concretizzato per tre grandi giocate consecutive dei loro uomini di qualità (l'imbucata, il cross e la girata al volo, pur senza avversari, sono stati spettacolari).

A situazione invertita quel gol forse non l'avremmo realizzato, perché ci manca un'ala capace di attaccare lo spazio con determinazione e spunto e di mettere in mezzo subito un cross teso e misurato.

E' anche vero che, se si eccettua qualche mischia nel convulso finale, le due loro occasioni sono state ottenute solo in contropiede (ecco l'importanza che un tecnico si definisca offensivista e poi giochi con la necessaria prudenza).

A difesa schierata, con i supporti individuati dal Mancio, seppure con soluzioni un po' rimediate, li abbiamo bloccati abbastanza agevolmente.

Nel complesso, arbitraggio a parte - un tema ormai consueto sul quale non vale la pena di insistere - un pareggio giusto, con il Milan più avanti ovviamente nella costruzione della squadra, ma noi con grandi margini di miglioramento possibile.

Le prestazioni individuali


Handanovic: una sola parata di una certa importanza, sul tiro di Honda nel finale. Incolpevole sul gol. Per il resto è sembrato abbastanza sicuro. 6

Nagatomo: per alcuni è stato tra i migliori dei nostri, io ho qualche dubbio, anche se va ricordato che dalle sue parti agiva l'avversario più pericoloso.
Ha giocato molti palloni in avanti, con pochi cross giusti. E in occasione del gol e del palo rossoneri diciamo che gli va attribuito un concorso di responsabilità. 6
Ranocchia: nel primo tempo suscita qualche perplessità perché si fa trovare spesso fuori posizione e sbaglia alcuni appoggi di troppo. Migliora nella ripresa. Comunque, Torres non pervenuto, non si sa se per demeriti personali. 6
Juan Jesus: come sempre commette diversi errori di posizionamento, che però in genere annulla, grazie al suo recupero vincente. E' comunque l'unico elemento della difesa che unisce velocità, potenza e determinazione. 6
Dodò: non so, ho letto commenti molto positivi. A me è sembrato in difficoltà nella fase difensiva (nel primo tempo per la superiorità numerica provocata dalle avanzate di Rami, nel finale per la velocità di Honda). Ha spinto molto, ma conclude le sue avanzate con dribbling a rientrare e traversoni molli dalla tre quarti. 6

Guarin: si conferma giocatore dal grande potenziale atletico e perché no, anche tecnico. Peccato che non scelga quasi mai la giocata più funzionale ed efficace e tenda sempre a complicarsi la vita con la ricerca del numero che gli riesce raramente e qualche volta favorisce le ripartenze avversrie.
Comunque lotta e si batte con vigore. 6
Kuzmanovic: buona prestazione, ai suoi ritmi.
Si colloca davanti ai centrali e fa ripartire l'azione senza genialate, ma con ordine e continuità, sbagliando poco.
Positivo anche il lavoro di copertura. 6.5
Obi: dà il contributo dinamico che probabilmente il Mancio gli aveva richiesto.
Quanto a lucidità e incisività però lascia alquanto a desiderare.
Sue le responsabilità maggiori sul gol di Menez, riscattate parzialmente dal tiro angolato e preciso con il quale acciuffa il pareggio. 6

Palacio: se si deve valutare il suo contributo dinamico e di sacrificio meriterebbe una buonissima votazione, se non dimentichiamo che era pur sempre un attaccante, dobbiamo riconoscere che il contributo offensivo è risultato modesto. Dovrebbe giocare più vicino alla punta, per rendere al meglio, ma si è adattato alle necessità. 6.5
Icardi: ha sbagliato tre gol clamorosi anche se sul primo è stato sfortunato e sul terzo tutto sommato si è coordinato con sufficiente rapidità.
Però è la prima punta e il suo compito, su tre palle, è di metterne dentro almeno una.
Quando la manovra sarà più fluida e le ali saranno tali, renderà certamente secondo le sue doti di goleador, che sono importanti. 5
Kovacic: non ha i tempi e le caratteristiche per fare l'esterno.
Credo che il Mancio non gli chiedesse tanto di trovare il fondo, quanto di inserirsi per dettare l'ultimo passaggio.
Il mister lo ha elogiato, doverosamente.
Poi, in un'altra intervista, ha detto che non può toccare la palla otto volte in ogni situazione e che deve crescere molto “essendo solo un ventenne”.
Dunque anche il Mancio pensa che persino un ventenne con esperienza plurima di nazionale non sia “arrivato”. Toh, che sorpresa...
Il talento di Mateo è assolutamente fuori dal comune, questo lo vedono tutti.
Quando imparerà a giocare a due tocchi, a inserirsi senza palla e a non partire sempre in dribbling diventerà imprendibile. Intanto sbaglia molto ma ha la giustificazione di giocare fuori ruolo. 5.5
Hernanes: nei pochi minuti giocati prende un paio di buone iniziative. SV
Osvaldo: entra nel recupero, ingiudicabile. SV

Mancini: cambia l'Inter, per quanto si poteva in così poco tempo. Mentalità più offensiva, giocatori meno bloccati, intensità per un periodo maggiore, anche se comunque a sprazzi.
Alcune soluzioni improvvisate non funzionano: bisognerà cercare qualche alternativa di uomini o di modulo.
Prima di gennaio, però, difficilmente si avranno soluzioni non adattate. 7 (con mezzo punto in più per incoraggiamento e buon auspicio)

Luciano Da Vite


Nella foto (Inter.it): l'esultanza di Joel Obi dopo aver segnato il gol del pareggio. 

35 commenti:

Lou ha detto...

... MEDEL era squalificato : per me sarà un elemento imprescindibile davanti a una difesa a 4, peraltro formata con due esterni bassi, piuttosto "resistibili" nella fase difensiva ... al mancio nessuno chiede di vincere il campionato, ma solo di dare un senso al campionato e al sacrificio - umano ed economico - di W.M. ..... e non mi pare che i competitors (per il terzo posto in giù...) siano così agguerriti e completi, e(a parte il Napoli) hanno miste' che costano un terzo del mancio)....

Unknown ha detto...

bell'analisi e che condivido in gran parte...
sul "confronto" preciso un paio di cose:
io ho personalmente sempre detto che la squadra stava (e dall'anno scorso) sottoperformando...
che esistevano altre soluzioni possibili al reiterato per 55 partite 3-5-2... anche con questi giocatori che hanno si molte pecche ma non sono così scarsi come si è tentato di far credere...
in soldoni la difesa ha concesso ad uno dei migliori attacchi (e per cifre e in assoluto) del campionato 1 gol + 1 altra occasione e mezza...
questo dopo 6 giorni di allenamento e non con tutti i giocatori cambiando un modulo che veniva utilizzato, provato e riprovato per "imparare a memoria i codici" da 17 (diciassette) mesi ...
ovvio, naturale e palese che ci siano stati degli errori...
sarebbe stato strano non ce ne fossero stati... ranocchia e jj sono usciti a volte come se si fosse a 3... movimento automatico memorizzato... mazzarri aveva fatto un bel lavoro...
sul gol loro l'unico in posizione corretta era dodo...
la cappella maggiore, a parte obi, ma cmq son passati oltre 15 secondi da quando ha perso palla, è stata di JJ che ha inseguito la palla come un golden retriever fregandosene dell'uomo e dando anche contro a ranocchia frenandone il rientro...
fatta la tara agli errori, se si guardano un po' di partite al di fuori degli italici confini potremmo vedere come qualunque big conceda all'avversaria almeno un paio di ripartenze a partita e occasioni a partita...
siamo noi che ci stressiamo oltre il consentito...
neuer ha reinventato il ruolo di portiere...sia con pep sia in nazionale... e salva almeno un paio di gol a partita...
non mi stresserei quindi più di tanto per la difesa...
mancio del resto aveva lescott e kolo tourè oltre a mr 1 cappella a partita Kompany...
è la fase offensiva da sistemare sicuramente...
il rombo contro una squadra schierata 4-3-3 fa la stessa fine di una difesa a 3...ecco spiegato il 4-5-1 visto...
che mateo lo avrebbe impiegato alla silva l'ho scritto 10 giorni prima...conosco il mio pollo...
riuscirà? non lo so... ma secondo me l'intenzione del mancio è... mettersi avanti col lavoro...
ha detto prima della partita che bisogna fare velocemente... ha accelerato... per essere pronto a gennaio quando almeno 1 ala arriverà sicuramente...
vedremo alla fine di questa serie di 5 partite di A dove saremo... se facciamo tra 9 e 11 punti sarà soddisfatto lui e sarò soddisfatto io...
ne mancano 8/10 in 4 partite...tra cui chievo-udinese e lazio oltre la roma... vedremo

Unknown ha detto...

Buonasera, grazie a Luciano e Guido per avermi concesso la possibilità di poter commentare su questo blog che seguo sempre con vivo interesse. Complimenti a Luciano sull'articolo Il rumore dei nemici, perché in guerra bisogna essere uniti, soprattutto adesso che viviamo il nostro peggior periodo di debolezza tecnico-societaria da 20 anni a questa parte. La partita di ieri non mi è piaciuta, ma come ha ben detto tempo fa Luciano, essendo sopravvissuti ai tempi di Dell'Anno, Pancev e Centofanti, possiamo sopravvivere anche a quelli odierni; hai perfettamente ragione Luciano, Kuzmanovic non è affatto male, dà sostanza ed ordine ad un reparto che per troppo tempo è stato inconsistente, l'avevo notato già sotto Mazzarri, inoltre per quanto riguarda quest'ultimo, leggendo spesso su questo blog ho avuto modo di correggermi in alcune mie valutazioni troppo severe, pur essendo Walter un pessimo comunicatore, ke spesso ha peccato di arroganza. Proprio a causa dell'esonero di quest'ultimo, mi sono posto ultimamente diversi interrogativi sulla nostra società: perchè il rinnovo in estate??? e ancor prima perché la conferma della fiducia a fine stagione passata? era dalla stagione scorsa che su questo blog come in ogni luogo d'Interisti si parlava dei sostituti ideali di Mazzarri, apparso già da allora palesemente inadeguato al compito preposto, sostituti tra i quali non figurava assolutamente il nome di Mancio.... in ogni caso credo che fosse stato per Thohir avremmo continuato la stagione con quel toscanaccio, in quanto, da un mio punto di vista, l'esonero è e sarà pagato da Moratti come pattuito tra i due presidenti ai fini dell'aumento di capitale.... chiaro che da tifoso sono ultracontento del ritorno del Mancio, ma dato che AMO l'Inter, non posso non farci caso alle esangui finanze societarie. Non sarebbe il caso che Massimo Moratti a cui va tutta la mia stima, affetto e riconoscenza, prenda una bella pausa ed una bella vacanza dopo 20 anni di Inter, per il bene della stessa e per il bene delle sue finanze (quelle personali, s'intende... che restano pur sempre floride a dispetto di ciò che dice qualche ex ferroviere cialtrone). In una situazione in cui la società è effettivamente in mano alle banche, non concepisco errori del genere, ben venga se poi dagli stessi errori il neofita Thohir abbia modo d'imparare.... Ecco Thohir appunto, forse sarebbe il caso di capire come intenda fare business senza investimenti tecnici ulteriori a quelli dell'operazione Mancini; lo scopriremo solo vivendo la prossima sessione di calciomercato e fino all'estate prossima, dove secondo mè in assenza d'investimenti adeguati, Mancini lascerà la barca in balia delle correnti a prescindere dal piazzamento. Buon pessimismo a tutti. Ciao!

luciano ha detto...

Intervento molto interessante, Dino. Non condivido tutte le tue affermazioni, ma in ogni caso lo trovo un pezzo ricco di problematicità


Ah, dimenticavo, per Avvocheto: si Gossò è Gnoukouri

Avvocheto ha detto...

Grazie Luciano. Camara di preciso cos'ha? Rientro a breve?

Intanto dichiarazioni piuttosto dure del procuratore di Bardi: a gennaio mi pare scontato in suo cambio di maglia, direi per fortuna vista la situazione venutasi a creare (anche se per onestà bisogna ammettere che, finora, in questa stagione c'é stato sicuramente un passo indietro di Francesco)

Avvocheto ha detto...

Che giocate Dybala! Un paio di grandi interventi anche di Perin: ecco,direi che lui, a differenza di Bardi, ha avuto negli ultimi due anni una crescita veramente notevole e, probabilmente, adesso é superiore a Francesco. Non avrei mai detto perché mi dava piú che altro l'idea del saltimbanco.

Vista la sintesi del derby 99: sullo 0-0 grandissima occasione sprecata da Traore, primo gol loro su errore evidente del nostro portiere. Partita equilibrata, forse piú occasioni nostre. Traore sempre pericoloso cosí come Pinamonti. Sul 3-2 per loro tantissime occasioni sprecate dal Milan, anche nel finale dopo il nostro pareggio

Anonimo ha detto...

Piccolo quesito notturno...scambiereste Icardi per Cerci più conguaglio di 10/15 milioni ?
@ Dino Sgura perchè mi ha messo il tarlo della possibile fuga di Mancini ?
@ Luciano pensi che con Mancini potremmo vedere Camara in prima squadra ?

Avvocheto ha detto...

@ Riccardo Anelli: assolutamente no

luciano ha detto...

Riccardo: sarebbe uno scambio disastroso.

Non so se con il Mancio potremo vedere Camara in prima squadra. le parole del Mancio su Kovacic (non su Camara, eh) che a 20 anni e con un notevole curriculum internazionale è giovane e deve migliorare molto spazzano via ogni critica al presunto antigiovanilismo di WM.

personalmente, a differenza di Pap, non ho il mito di Mancini, quindi un suo abbandono a giugno, che considero altamente improbabile, non mi getterebbe nello sconforto. Dipende da chi lo sostituirebbe.
D'altra parte i miti sono sempre pericolosi: dove si trova ora il Borussia Dortmund del mitico Flopp? E' terzultimo e fa pena. Forse contavano qualcosa i giocatori venduti....

Unknown ha detto...

io non ho miti luciano...
ho preferenze e riconoscenza nel caso specifico...
su mateo ha detto un'ovvietà mica lo ha messo in panca preferendogli altri...
e se dovesse insistere sul ruolo di ala nonostante magari prestazioni non buone, riceverà le mie critiche esattamente come quello di prima...
faccio anch'io la domanda di altri...camara cos'ha? muscolare o traumatico?

Gimon24 ha detto...

Ciao a tutti!

Tranquilli, Gaston Camara non ha nulla di traumatico.
Ha solo conosciuto Pondrelli.

Si scherza, eh... :-D

Unknown ha detto...

quindi contrattura? stiramento di primo grado?

Anonimo ha detto...

Grazie Luciano e Avvocheto.
Avevo sentito questa voce su Cerci Icardi, scambio che anch'io trovo disastroso per noi ( forse dovrei cambiare le mie fonti informative !).
Perchè secondo voi Mancini sembrerebbe avere già rinunciato al rombo ? Io non sono un tecnico ma mi sembra che per la nostra rosa sia la soluzione più adatta.

Gimon24 ha detto...

Cerci per me sarebbe un errore, a prescindere da un eventuale scambio con Icardi (che ingigantirebbe a dismisura la portata dell'errore, ovviamente!).

Sarebbe un errore tecnico, infatti, prima che economico, se cerchi un esterno da 4-3-3 in grado di farti fare un salto di qualità reale rispetto a un investimento che sarebbe comunque importante, scambio o prestito che sia.
Cerci da esterno ha sempre deluso, infatti, mentre ha dato il meglio da seconda punta dietro un centravanti, partendo sì spesso dalla fascia ma svariando molto e avendo sostanzialmente la facoltà di fare quello che gli pareva.
Questo al Toro e con Ventura. E il famigerato 3-5-2...

Adesso, Cerci è un '87, non è una "testa" affidabile e l'Atletico Madrid l'ha pagato 18 milioni (più bonus vari) meno di tre mesi fa.
A Mancini, ai tempi del City, piaceva molto, è cosa nota.
Io spero che gli sia passata questa infatuazione...

Gimon24 ha detto...

Sempre a proposito di possibili esterni offensivi per questa Inter di Mancini... con il gentile permesso dell'autore, ossia Carlo Pizzigoni, vi svelo una chicca, ossia il nome che lui prenderebbe a occhi chiusi per fare l'esterno offensivo all'Inter.

E' un classe '93, è argentino (con passaporto italiano...) e gioca in Spagna nella Liga. Piccolo, tuttavia compatto e non leggero.
Rapido e tecnico, di piede mancino, salta l'uomo che è un piacere ed è capace di giocare su entrambe le fasce, così come all'occorrenza di fare anche il trequartista. Last but not least, ha un gran tiro.

Proprietà: Valencia
Squadra attuale: Cordoba
Nome: Federico "Fede" Cartabia
Soprannome: La Joyita

Possibilità reali di prenderlo: scarse, mi sa, visto che la nuova proprietà del Valencia ha progetti ambiziosi e che il ragazzo è considerato, giustamente, uno dei maggiori talenti in rosa.
Contratto fino al 2017 e clausola di rescissione fissata a 20 milioni di euro.

Unknown ha detto...

Premessa: sono assolutamente favorevole alla svolta di Mancini verso un modulo piu' moderno in linea con il gioco che si pratica in Europa. Percio' 4-2-3-1 o 4-3-3
Detto questo, mi lasciano perplesso alcuni dei nomi che girano sui giornali in questi giorni: Lavezzi e'un '85 che a mio parere il meglio lo ha gia'dato e ha uno stipendio altissimo, Cerci (87) e'un'eterno incompiuto e, come detto da Gimon, finora ha dato il meglio come seconda punta. Il marocchino classe 96 mi pare invece l'ennesima scommessa.
Spero che i nomi veri siano altri e che Mancio ed Ausilio ci possano stupire in positivo con qualche colpo a sorpresa.

JackUnreah ha detto...

@Riccardo
Penso che la considerazione principale è che non abbiamo terzini che possono stare soli. Se giochi a rombo, i terzini sono poco aiutati: te lo immagini essere attaccato sistematicamente da 2 avversari stile Chivu-con-Benitez?
E in attacco cosa ci guadagni: fai tutto per vie centrali perché non può difendere da solo la fascia e attaccare anche le loro fasce, sempre da solo...

L'ultima volta che l'Inter lo faceva aveva Maicon, e a centrocampo Viera e/o Zanetti gli coprivano le spalle: Maicon non sarebbe mai stato QUEL Maicon senza i centrocampisti che aveva QUELLA Inter (e tralascio i centrali di difesa...)

Per quanto riguarda Cerci: vivo a Firenze dove è passato, e da quello che mi dicono chi l'ha conosciuto penso che sia l'unica persona che possa far sembrare Cassano un intellettuale...
Penso che sia una causa persa per i livelli più alti (anzi per qualsiasi forma di professionismo dove devi comunque interagire con persone). Quindi io spero che non venga neanche preso in considerazione a gratis.
Detto questo, esterni attaccanti (buoni) sono merce rarissima e molto costosa.

Giuseppe ha detto...

@Riccardo: absolutamente no.
Icardi lo venderei, in condizioni d'emergenza, solo per (tanti) soldi.

Unknown ha detto...

@Riccardo Anelli , scusami se ti ho provocato un "tarlo", ma penso che se Thohir non deciderà d'investire in questa sessione invernale di calcio mercato, acquistando un buon esterno, non Cerci ma un Lamela, e poi qualora in sede estiva non partisse una campagna acquisti più che dignitosa, rispetto all'ultima fatta di parametri zero e prestiti con diritto di riscatto, beh allora ti posso assicurare che difficilmente Mancini resterà, soprattutto se venisse attratto dal PSG. Per quanto riguarda il "magnate" indonesiano è il momento della svolta, ha chiesto a noi tifosi di credere nel suo progetto, dandoci la sua parola (su cosa?), aggiungendo che tale parola conta (vedremo!).... Nei fatti io non ho mai visto un imprenditore, magnate per di più, che acquista un azienda col tentativo di rilanciarla sui mercati internazionali, senza investimenti sul CORE BUSINESS ovvero, nel nostro caso, LA SQUADRA. Sarebbe il caso che iniziasse a crederci anche lui a tale progetto!!
Allora in questo caso le cose sono due: o Thohir che appare cmqe un buon Manager, uno che tecnicamente sà gestire un azienda, insomma uno che sà il fatto suo, ripeto o ha solidità economica, dato che Moratti è apparso ancora in ricerca di tali conferme (andiamo bene!!!) e a prescindere da tale solidità non vuole spendere, oppure trattasi di un sedicente magnate, cioè un ricco benestante figlio di quello sviluppo economico travolgente che hanno subito i paesi emergenti esportatori di materie prime nei due passati decenni, che ha acquistato l'Inter per ottenere mera visibilità, in patria innanzitutto ma anche in europa: con relative interviste su FT, CNN, BBc ecc ecc. Premetto che non ho alcun pregiudizio, culturale, razziale o ideologico, viviamo in un mondo globale dove le distanze ormai si sono ridotte tra i continenti e soprattutto per quanto riguarda il mega finanziamento ottenuto da goldman sachs, non è roba da poco, quindi trattasi di un personaggio con entrature notevoli nel mondo della finanza, seppur dando la società in pegno alle banche, operazione a quanto pare normale nel mondo anglosassone, fatta persino da Pallotta, anche se come sempre avviene, la "distratta" stampa di casa nostra ha sempre e solo occhi per NOI

pacio ha detto...

Il profilo che secondo me serve per questa squadra è un'ala che sopratutto corre come fa solo Palacio nella nostra squadra. Per dire, se i soldi sono sempre limitati, mi andrebbe bene uno anche simile al tanto odiato Pereira, almeno che ha caratteristiche più da ala vera che terzino adattato. Cioè se dovessi risparmiare sceglierei uno che corre tanto ma magari con meno qualità.

Siamo tutti qui a parlare di Mateo, e io sono il primo a dire che non è un trequartista. Ma la partita di Guarin era anche molto interessante. Nel primo tempo mi ha sembrato che la nostro spinta maggiore venisse da lui, ma anche Milan faceva quel che voleva sul quel binario. Invece nel secondo tempo Guarin giocava da posizione più basso e si è visto molto meno in attaco. Ma sono pochissime le squadra nella nostra povera Serie A con un binario sx come Faraone/Menez/De Sciglio. E poi se è Mateo che deve giocare più basso per bloccare gli altri secondo me diventa ancora più pericoloso quando ha la palla tra i piedi.

Per me con Mateo e Guarin/Hernanes e due ali che tornano possiamo assolutamente sognare il CL.

Chris ha detto...

ieri nell'allenamento Mancini ha provato ancora il 433 con Bonazzoli a destra, Osvaldo centrale ed Hernanes a sinistra. ovviamente non c'erano i titolari del derby.
non ripeto quello che ho detto nei giorni scorsi su quanto non mi convinca l'idea di giocare col tridente con le false ali, però lancio una battuta: se per caso Bonazzoli giocherà qualche minuto esterno, cosa diciamo al Mazzarri mezzo in croce per Parma?

Chris ha detto...

* "messo" non "mezzo".

Unknown ha detto...

che mettere bonazzoli in fascia continua a sembrarmi una gran cazzata...
e questo chiunque la faccia...
che un conto è metterlo magari attaccante esterno/seconda punta ma pur sempre attaccante, perchè non ne hai altri e/o vuoi far riposare qualcuno...
un altro fargli fare la fascia avanti e indietro come a robben...

P.S. mazzarri cmq aveva camara in panca seduto accanto a bona...

luciano ha detto...

Che Bonazzoli gioca spesso esterno anche in Primavera

Unknown ha detto...

luciano...
come palacio nel derby?
non mi pare...

olag ha detto...

Con il Mancio squalificato,e senza secondo,chi andrà in panchina giovedì?

Chris ha detto...

sotto contratto c'è ancora Mazzarri, un'ultima partita la si può far fare...

luciano ha detto...

Pap: torna meno, perché non ha le caratteristiche di Palacio. Ma anche WM non gli ha chiesto di tornare, nello spezzone giocato

Gimon24 ha detto...

@Olag

Nuciari, molto probabilmente, oppure Salsano.

Gimon24 ha detto...

Vorrei segnalare a tutti gli juventini che ci seguono silenziosamente e che non leggono solo tuttosport, la gazzetta o simili, questo articolo pubblicato oggi su Internazionale, in cui l'autore, Christian Raimo, spiega le ragioni che lo hanno portato ad abbandonare il tifo per la squadra degli agnelli:

Christian Raimo: perché ho smesso di tifare per la juventus

Moggi, il doping e i 39 morti allo stadio Heysel... questi i tre motivi per non tifare più Juventus.

Onesto intellettualmente e ineccepibile nelle sue conclusioni, i miei complimenti all'autore, Christian Raimo.

luciano ha detto...

Tra poco il post sulla domenica delle giovanili

Anonimo ha detto...

In attesa di rinforzi sul campo, arriva il nuovo direttore commerciale, David Garth, proveniente dal Manchester United, dove ha lavorato per 5 anni.
Diciamo che a livello societario Thoir sta mantenendo quanto promesso.

Lucone ha detto...

Certo che se Thorir mettesse nell'acquisto di CALCIATORI lo stesso impegno e la stessa determinazione che mette nell'ingaggio di DIRIGENTI a questo punto saremmo quasi al livello di Real e di Bayern Monaco. Speriamo bene

luciano ha detto...

Purtroppo sono pochi gli juventini onesti, che quindi diventano ex juventini, come C. Raimo).
G. Padovan, per esempio ci riprova."nel mondo del calcio per fortuna non ci sono solo i raccomandati come Roberto Mancini. Questi non mancano mai, ma nessuno è stato raccomandato quanto lui e nessuno sopravvalutato più di lui.
la differenza fra quelli come noi (?) e quelli come Mancini è che c'è chi per emergere deve mangiare il guano e chi nasce con la sciarpa di cachemire annodata al colo. Io sto sempre con i primi..."

Si tratta con ogni evidenza di un caso intellettualmente pietoso, sul quale non è bello infierire.
basterà ricordargli che forse il mancio è stato raccomandato dalle sue straordinarie qualità di calciatore prima e di allenatore poi.
Qualità che gli hanno consentito di comperarsi qualche sciarpa di cashemire, che alla nascita non possedeva .
Qualità che Pdovan, che ha frequentato il corso allenatori a Coverciano forse non possedeva, giudicando dalla carriera

Gimon24 ha detto...

Online il post di Luciano Da Vite sul weekend appena trascorso delle nostre squadre giovanili e dei ragazzi in prestito o comproprietà.

Non è stato un weekend memorabile, va detto...