lunedì 4 maggio 2015

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Inter-Chievo 0-0: la rabbia e la ragione.

Diciamo la verità: io mi stupisco che ci si stupisca.

E che ci si arrabbi.

L'andamento di Inter-Chievo era ampiamente prevedibile; il risultato forse no, perché quello dipende da una molteplicità di fattori ingovernabili razionalmente e quindi imprevedibili.

Se il colpo di testa di Vidic non fosse finito sul palo...

Se il tiro di Biraghi non avesse incocciato la traversa... (a proposito, complimenti Biro, il tuo tiro mi ha ricordato un grandissimo gol che hai realizzato qualche anno fa con la nostra prima squadra durante una tournée in America).

Se l'assistente non avesse sbagliato (casualmente...) la segnalazione sul non fuori gioco di Palacio lanciato a rete...

Ci sono state altre situazioni per le quali il risultato è stato a un passo dal cambiare, ma fatto salvo il principio che si gioca per vincere e non per l'estetica, il livello e le caratteristiche dello scontro erano ampiamente prevedibili, come l'equilibrio delle forze in campo.

Voglio dire che proprio non riesco a capire l'indignazione o le accuse ai giocatori di mollezza, di scarso impegno, ecc., quando prestazioni di questo tipo sono nella norma non di questa solo, ma delle ultime stagioni a San Siro.

Con questo o quell'allenatore, con questi o quei nuovi innesti.

Forse i giocatori dell'Inter si impegnano solo in casa col Napoli, con la Samp, con la Lazio, col Genoa (che ci precedeva di parecchio in classifica), col Palermo, con la Roma: 12 punti su 18. O in qualche trasferta.

Invece in casa col Cagliari, con il Verona, col, Torino, col Cesena, col Parma, col Chievo, ottengono solo 2 punti su 16 perché non si impegnano.

E così totalizzano in casa solo 25 punti sui 51 possibili proprio perché spesso, soprattutto con le medio-piccole, in casa non si impegnano.

In trasferta, fanno 24 punti sui 51 disponibili (in pratica uno score identico), perché si impegnano di più, 'sti lazzaroni.

Perchè diciamo che se in casa avessero fatto anche solo i 2/3 dei punti disponibili (strappandoli alle piccole), oggi saremmo in lotta col Napoli per il quarto posto.

Dunque, essendo abituati a grandi performance casalinghe dei nostri contro le piccole, è giusto stupirsi e indignarsi per il pareggio deludente e... imprevisto col Chievo.

E poi non basta questo, ci sono le colpe del mister (dei mister, si può dire ormai) che sbagliano i moduli e le scelte.
Tutti.

Solo i risultati non cambiano.

L'idea che ci sia una situazione oggettiva, un deficit di organico ormai consolidato, che riguarda sia l'assemblaggio degli uomini, sia le qualità di diversi giocatori presi individualmente, non ci sfiora minimamente.

Veniamo da due vittorie in trasferta, da due risultati positivi interni contro Milan e Roma  e dunque col Chievo vinceremo.
Non possono esserci dubbi.
E se non vinciamo è anatema.

Il dubbio che  subito prima di questi exploit, in casa  avessimo fatto pari col derelitto Parma e  pareggiato col Cesena non ci sfiora neppure.

La squadra non è quella del nostro miglior passato come tutti vorremmo.

I giocatori sono elementi buoni o discreti, amalgamati male (sono certo che alcuni dei nostri, oggi criticatissimi, nel contesto giusto renderebbero molto di più: il reprobo Gargano per esempio, con 21 presenze in campionato e sette nelle coppe europee è un uomo importante per il Napoli).

Più in generale quasi tutti i nostri sono giocatori da livello di classifica medio alto.

Prendere atto di questa realtà (e che non si tratta di chiaviche immonde come viene spesso detto, anche per esorcizzare la realtà stessa), eviterebbe forse molte gastriti psicosomatiche.

In particolare aiuterebbe a rendersi conto del fatto che questa squadra strutturalmente fa fatica contro le difese chiuse e schierate, contro le quali rischia pure di subire ripartenze sanguinose, mentre se la gioca alla pari con (quasi) tutte quelle che ritengono di dover vincere e quindi pensano a far gioco, concedendoci spazi per articolare la nostra manovra.

Se esaminiamo uno per uno il livello dei nostri giocatori, sono inferiori a pochi (anche per questo quando si leggono i nomi  di possibili nuovi arrivi si arriccia il naso,  perché solo dei campioni possono sicuramente rappresentare un miglioramento rispetto ai nostri).

E la storia di alcuni acquisti degli ultimi anni lo dimostra.

Altri giocatori in arrivo probabile sono forse anche inferiori ai nostri ma potrebbero essere più utili al mosaico.

Faccio un esempio a caso e magari infondato: non sono sicuro che il valore di JJ sia inferiore a quello di Zukanovic, ma forse, nel doppio compito di chiudere e spingere in fascia, Zukanovic può rendere di più.
Forse.

E poi dovrebbe comunque dimostrare di essere meglio di Santon.

Non esiste tifoso interista che non sia profondamente amareggiato per questa  situazione, che non provi un intenso desiderio di vedere la sua squadra  tornare ai massimi livelli.

Nessuno si accontenta della mediocrità.

Però c'è chi ne prende atto con grande dispiacere e chi sfoga una rabbia inutile su coloro che forse  hanno meno colpa.

Non è con la violenza, anche solo verbale, che si trovano rimedi.

La partita

Come ampiamente previsto, smentendo tutte le previsioni dei vari giornalisti che dicono tutto non sapendo nulla, il Mancio schiera quella che al momento per ripetute controprove, considera la formazione più affidabile, quella in cui chi gioca male è almeno da 5 per impegno, corsa, potenza dedizione (se poi gioca bene... meglio) e nello stesso tempo quella che dà più equilibrio.

Quindi tre centrali difensivi di cui uno spostato a sinistra (Rano, Vidic, JJ) un pendolare di fascia destra (D'Ambrosio), con il compito di attaccare senza scoprire troppo la zona.

Un centrocampista di copertura (Medel) con due mezze ali prevalentemente offensive per caratteristiche tecniche, ma dotate di corsa e capaci di ripiegare all'occorrenza.

Il trequartista che al momento ritiene più affidabile (Hernanes, ancora preferito a Kovacic e Shaqiri)

Due punte di cui una disposta a massacrarsi dal correre (anche per supportare il trequartista) e l'altra più finalizzatrice.

Questi sono gli undici che attualmente il Mancio preferisce, ma il nostro mister non è un idolatra, le chances le darà pure ad altri, magari quando lo convinceranno in allenamento, anche per valutarli, fatti salvi alcuni punti fermi.

La partita inizia bene per noi, che non rischiamo nulla e costruiamo qualche bella combinazione, soprattutto sulla destra, con il tandem D'Ambrosio-Brozovic.

Non andiamo in porta, anche per un po' di sfortuna (qualche palla messa dentro bene, ma non sfruttata per centimetri, il palo di Vidic).

In modo più generale, però, non segniamo perché sulle percussioni esterne pochi uomini si buttano in area (Hernanes per esempio nei primi 20 minuti latita, Guarin e Brozovic vanno a costituire i due binari di fascia, il colombiano con Palacio - che dunque “esce” anche lui - più che con JJ).

Comunque, qualche bella manovra la costruiamo.
Manovre che dal punto di vista tecnico, della qualità, il Chievo se le sogna.
Ma il risultato al riposo è di 0-0, a dimostrazione che nel calcio la tecnica può essere imbrigliata dall'organizzazione se non è supportata da tanti altri fattori.

Nell'intervallo, dico a mio figlio e ai vicini: il problema è vedere se abbiamo dato il massimo o se nella ripresa riusciremo ad alzare i ritmi, perché con questa intensità non andremo  da nessuna parte, pur giocando benino.

In effetti, nel primo tempo mi aveva stupito, come dire, la pacatezza.

Se c'era da recuperare una palla per una rimessa, lo si faceva camminando;  se qualche uomo in più poteva buttarsi dentro per cercare il gol, anche correndo qualche rischio, si preferiva non farlo;  le azioni erano sporadiche e condotte da pochi uomini.

Ricordo grandi maestri del calcio interista, anche quelli che hanno vinto tutto, sostenere che nelle partite casalinghe contro squadre chiuse si deve avere pazienza, mantenere le posizioni, fare il proprio gioco con calma: il risultato si può sbloccare anche a 10' dal termine.

Parole sacrosante, se gestisci una squadra di campioni.
Prima o poi uno che la butta dentro o ti inventa la giocata lo trovi di sicuro.

Ma noi siamo una squadra media, che gioca quasi alla pari con le altre e può prevalere solo se esprime un ritmo elevato per ampie fasi dell'incontro.

L'incipit della ripresa mostra invece che quella era forse la nostra massima intensità, perché il Chievo pur continuando a difendersi, appare molto più aggressivo di prima e la nostra manovra fatica a trovare sbocchi, anche dopo i cambi decisi dal mister.

Solo nel finale, quando però la lucidità viene meno, si tenta l'aggressione con più uomini e con tutte le forze rimaste.

Si creano mischie anche pericolose, ma in queste condizioni si rischia molto.

E infatti va più vicino al gol il Chievo prima con le conclusioni velenose di Izco e Meggiorini, poi con il palo di Biraghi e infine con la percussione di Paloschi, che supera il  Rano  ma viene miracolosamente stoppato da Handa.

È un film già visto tante volte a San Siro: se non segni, l'assalto finale ti espone alla beffa.

Così si è già vista la conclusione, con i fischi (che però a fine partita sono più accettabili) e con la delusione di avere sprecato l'ennesima teorica occasione.

Teorica proprio perché non si trattava di una partita facile, per l'Inter attuale.

Le prestazioni individuali

Handanovic: due buone parate e l'intervento finale, decisivo, su Paloschi. Il tutto dopo un'ora almeno di inattività.
Si conferma un portiere di statura mondiale. 7

D'Ambrosio: uno dei migliori per intensità spinta e anche attenzione nelle chiusure. Nel finale si segnala anche per un quasi assist a Shaqiri.
E' un giocatore di sostanza, da squadra medio alta. 6+

Ranocchia: si fa superare un po' ingenuamente nell'uno contro uno finale da Paloschi. Ma qualunque difensore va in difficoltà se lasciato nell'uno contro uno. 
Questo errore gli costerà votacci e insulti dagli habitué, ma per me nel complesso dei 95 minuti la sua prova è pienamente sufficiente. 6

Vidic: conferma la sua buonissima condizione: sulla sua dimensione internazionale non potevano esserci dubbi.
Governa bene la difesa, quando c'è da rischiare lo scontro non si tira indietro, davanti è pericolosissimo sui calci piazzati, anche se la fortuna non lo aiuta in occasione del palo colpito. 7

Juan Jesus: preferito a Santon e Nagatomo per i motivi di equilibrio, credo, che ho cercato di interpretare, garantisce buona copertura ma in fase offensiva secondo me è piuttosto inutile.
Del tutto privo di scatto, quando arriva sulla tre quarti deve passare la palla indietro. E' vero che arriva un paio di volte sul fondo in corsa, ma il suo piede non è granché e comunque per me si tratta di troppo poco, anche se ho letto giudizi secondo i quali in fase di spinta avrebbe fatto meglio di D'Ambrosio.
Io invece (parlo da profano, non sostengo che il Mancio abbia sbagliato) negli ultimi venti minuti l'avrei sostituito con Naga, rischiando sicuramente  di più, ma provando ad avere davanti un uomo agile e con scatto. 6

Guarin: è il pomo della discordia, tra chi lo vede sempre come il responsabile di tutti i guai (insieme magari al Rano) e chi invece, come me (e devo presumere, il Mancio, visto che non rinuncia mai a lui) pur non considerandolo un fenomeno, ritiene che nel contesto dell'attuale centrocampo sia un elemento di solidità e di potenza indispensabile.
Certamente cerca troppo  la giocata difficile, ma questo è anche un segno di personalità.
Altrettanto certamente è spesso confusionario, ma gioca un gran numero di palloni, non si nasconde e non evita le responsabilità.
L'amico Dino Sgura scrive sul blog: “Vendere Guarin, Hernanes e Kovacic e cercare di raggranellare una somma importante per acquistare 3 centrocampisti di alto livello: con quei 3 che dovrebbero dare qualità, il livello non si alzerà mai.”

Be', io sono d'accordo (non venderei Kovacic solo per motivi di prospettiva): questi tre giocatori hanno qualità e limiti tali per cui, almeno al momento, se titolari non possono competere con i centrocampisti delle prime 3-4 in classifica. Però, con Brozovic, questi sono i centrocampisti attuali. 6

Medel: gioca sui suoi livelli e dà quello che è nelle sue corde, mezzo punto più o mezzo punto meno.
Resta un uomo essenziale per l'equilibrio di questa squadra.
Karlito e Michele sostengono che Medel gioca per coprire la difesa, di cui (il Mancio) si fida poco.
Vero. Ma anche per coprire le mezze ali e il trequartista e le avanzate di almeno un terzino.
E poi perché non c'è uno che possa fare meglio quel lavoro. 6+

Brozovic: altro pomo della discordia. Io sono convinto che tutto nasca dai giocatori che si assumono come metro di paragone. Certo, se pensi a Lothar e Berti, o a Pogba e Vidal, o a Nainggo, a De Rossi (in forma), Strootman o Pjanic, o ancora, in piccolo, a De Guzman, Jorginho, Hamsik e Inler (con il corollario di ali veloci e insidiosissime e di un centravanti come  Higuain), il discorso regge.
Ma Brozo è un buon giocatore, certo non eccezionale. Ha 22 anni e ha già disputato un mondiale da titolare nella Croazia.
E anche qui, secondo me, mostra un rendimento sufficiente e margini di miglioramento.
Ieri, almeno nel primo tempo, non mi è dispiaciuto. Certo, con Allan e Tourè  sarebbe tutta un'altra cosa. Probabilmente. 6+

Hernanes: non una delle sue migliori prestazioni. Qualche idea, qualche buona iniziativa, ma anche tanti momenti di latitanza.
E comunque una lentezza esecutiva che non supporta la rapidità di pensiero.
Quando non inventa giocate decisive, risulta quasi inutile, ma nel suo ruolo resta il migliore, come mostra la prova di Shaqiri una volta subentratogli. 6

Palacio: come sempre, gioca benissimo, fatica per tre e con qualità, lavora un gran numero di palloni.
Come spesso accade, però, la contropartita di questo impegno apprezzabile è una inconsistente o comunque una poco lucida presenza in area.
Irrinunciabile, in questo contesto. 6.5

Icardi: non può bastare una bella rovesciata per definire pienamente positiva una prova nella quale ha toccato pochissimi palloni.
E lo dico ritenendo che lui e Handa siano i due unici campioni di cui disponiamo.
Non ha ricevuto palloni giocabili e questo non si può certo imputare a lui, però altri centravanti i palloni qualche volta se li cercano. 6

Podolski: 40 minuti senza ripetere i mezzi miracoli delle ultime due partite. A destra fa sempre la solita giocata, si accentra per liberare il sinistro, a sinistra non incide.
Si impegna, questo sì, ma non basta. 6-

Shaqiri: 25 minuti per dimostrare... di non essere meglio di Hernanes, nel ruolo. Tanta volontà, tante iniziative, tanta confusione e pure una buona occasione sprecata. 6--

Kovacic: un quarto d'ora per cercare di dimostrare qualcosa e aiutare la squadra nello sforzo decisivo per acciuffare il risultato pieno. Troppo poco, ma anche in quel poco tempo non regala impressioni esaltanti. SV

Mancini: chissà, forse poteva osare di più inizialmente, cercando equilibri più temerari.
Forse in quel caso saremmo andati sotto e oggi lo accuseremmo di avere rinunciato a una quadratura che aveva dato di recente buoni frutti.
Nel primo tempo, pur  senza un grande ritmo, abbiamo giocato bene, poi abbiamo rischiato il tutto per tutto nel finale, ma non essendo più lucidi abbiamo corso anche qualche rischio.
Non mancheranno le critiche, ma per me il materiale è questo e lui sta lavorando bene. 6.5

Luciano Da Vite

Nella foto (www.gazzetta.it), Inter Forever e la celebrazione nel pre-partita di Ivan Zamorano, Walter Zenga e Ruben Sosa. Once were warriors.

Guido Montana

20 commenti:

Chris ha detto...

dopo aver lavorato su Alvarez e Icardi (qualcuno potrebbe dire che sul primo fosse stato meglio se avesse perso il numero di telefono...), Zanetti conferma di lavorare anche su Dybala

http://www.calciomercato.com/news/zanetti-a-cm-spero-che-icardi-voglia-il-rinnovo-dybala-lavoro-in-949687



ok, e fin qui ci siamo. d'altronde era pure facile da prevedere.
ma il problema è lavorare col palermo e contro la concorrenza.
le ultime dalla gazzetta parlano di un'offerta di 25 mln + Bardi + Crisetig. (offerta che, se vera, sarebbe assolutamente sproporzionata rispetto all'attuale valore di Dybala, considerando anche il contratto in scadenza. ma da tempo ho ormai smesso di cercare di capire i valori del calciomercato)

Chris ha detto...

in merito all'articolo c'è da fare una correzione. il palo lo prende Icardi, non Vidic. lo si capisce bene da una slow-motion postata stamattina da un giornalista.

https://twitter.com/MatteoSpaziante/status/595138443056910337

luciano ha detto...

sapevo della tesi Icardi, ma non mi ha mai convinto, anche perché é difficile credere il contrario di quel che si è visto.
Io dal video non vedo nulla. Per quel che conta ( zero) resto a quanto ho visto dal vivo, in campo, e da vicino. Confermato per altro dall'atteggiamento dei due giocatori al termine dell'azione.

venticinque milioni + bardi e crisetig per Dybala? Glieli porto io a Paremo a nuoto.

carlo ha detto...

Per me sarebbe dolorosa la cessione di crisetic senza averlo mai visto in nerazzurro per una stagione.
Sarò obnubilato dall'affetto interista, ma lui e Benassi non mi paiono inferiori a Brozovic.

luciano ha detto...

Avevo riposto tante speranze su Crisetig e in parte le ho ancora. Ma non è titolare fisso al Cagliari e ha 22 anni. Come si fa a pensare che sia pronto per l'Inter?
dai, con tutto il bene che voglio a Lorenzo, non mi sembra proprio che al momento possa competere con Brozovic

Unknown ha detto...

i giovani...l'affetto per quelli che sono usciti dal nostro vivaio è logico ,però poi bisogna anche valutare la loro crescita e l'adattamento ad un campionato duro e difficile come quello italiano.
Restando a quello emerso quest'anno Benassi in effetti sembrerebbe il più pronto , ma non credo proprio come titolare da noi...
Vediamo quanti giocano nel Prato.....e poi Mbaye....Bessa..Longo....Bardi.....Biraghi...? .....nessuno di loro è titolare...
Crisetig ha fatto certamente un buon campionato...però anche lui deve crescere molto.
Dybala: il rischio c'è, ma io a quelle cifre la farei...

Unknown ha detto...

sto con luciano e gli do il cambio in staffetta verso palermo a nuoto...

con i 2 bambini valutati 15 in totale , che sarebbero tutti di plusvalenza, l'inter pagherebbe dybala di fatto 10 milioni (darli a zamparini o versarli in aumento di capitale a copertura deficit poco cambia detto molto terra terra)...

che ci fosse zanetti dietro lo scrissi 2 mesi fa...
che su dybala ci fossimo pesantemente lo scrisse anche luciano 2 volte...
SE davvero si chiude sarebbe l'ennesima volta che banali tifosucoli anticipano i grandi specialisti di mercato ...

Daniele ha detto...

http://m.fcinter1908.it/ultim-ora/assurdita-inter-le-statistiche-parlano-di-squadra-da-cl-ma-e-drammatico-il-dato-su-145814

Questa cosa in parte aiuta a capire cosa serve in sede di mercato per rendere la squadra competitiva

Tinho DeLù ha detto...

15-16-17 a settimo torinese gli allievi 98


Le 16 squadre che disputeranno il Torneo Boscione sono Atalanta, Inter, Torino, Napoli, Genoa, Sampdoria, Spezia, Chiasso, Pro Vercelli, Chisola Calcio, Cuneo 1905, Ciriè Calcio, Orizzonti United, la Pro Settimo Eureka e le due finaliste della fase dilettantistica che si concluderà il 13 maggio 2015.

Tinho DeLù ha detto...

Visto ieri su Rai Italia in Brasile la festa exspo e il ritiro del 4 di zanetti, festa venuta benissimo complimenti...


Luciano ci sarai 11-12-14 giugno a chianciano?

Ivan.fab ha detto...

Forse sono pessimista ma 25 milioni più due riserve di squadre di bassa classifica non credo bastino per uno dei migliori talenti del campionato.

Perchè purtroppo Crisetig dopo un buon inizio ha fatto molta fatica e anche tanta panchina. Lui e Bradi son giovani di talento e secondo me avranno una carriera in serie A ma non reputo oggi possano essere valutati molto.

luciano ha detto...

Non lo so, Tinho, vedremo.

Dall'inizio della stagione vado ripetendo che la juve ha la possibilità di vincere la CL (possibilità non significa che la vincerà) e per questo soprattutto su Twitter sono stato deriso.
io odio sportivamente parlando la juve, ma non capisco cosa ci si guadagni a denigrare e sottovalutare gli avversari.

Oggi la juve è tra le prime quattro d'Europa con la possibilità di accedere alla finale.
Ma non basta, due squadre italiane sono tra le prime quattro di EL alla faccia di quanti denigrano il calcio italiano che è su livelli di assoluto rilievo e ci arriva quasi solo in virtù dell'organizzazione e della competenza.
Pensate dove saremmo a livello di club se 3-4 squadre nostre avessero i soldi del PSG, del City, del MU, del Chelsea, del Bayern del Barça, del Real.
Persino squadre inglesi di mezza tacca hanno più soldi di quasi tutte le nostre e comprano chi vogliono.
Spero che la juve perda, naturalmente, ma anche in quel caso sarebbe il trionfo di un calcio denigrato da noi stessi, ma di assoluto valore

luciano ha detto...

A me gli argentini bravi e i tedeschi bravi piacciono un po' più degli altri bravi

luciano ha detto...

Spedito il post sulle giovanili

Anonimo ha detto...

Io temo che i ladri facciano il Triplete.....

Chris ha detto...

Riccardo, cosi non mi fai dormire...
spero nel ritorno, o quanto meno nel barcellona.

Anonimo ha detto...

Come vedi Chris anche a me questo pensiero mi tiene insonne..... :(
p.s. se poi penso che può ritornare Motta !!!

Chris ha detto...

io però su Motta sono meno tragico. io lo riprenderei se non si dovesse arrivare a Tourè.

Anonimo ha detto...

Spero tu abbia ragione

Tinho DeLù ha detto...

@ Luciano

Condivido appieno il tuo post, io dopo la partita sul mio face ho scritto;

Oggi ha vonto l Italia ( cn bandierina tricolor)

Stiamo tornando quelli di prima..... X me e solo questione di 2-3 anni.