lunedì 11 maggio 2015

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Interello e dintorni: amichevoli e notizie sparse degli ultimi giorni.


In questi giorni ho avuto purtroppo grandi problemi con la connessione  internet e ancora adesso ho trovato solo una soluzione di fortuna.
Spero comunque che sia sufficiente per mandare, in giornata, il post su Lazio-Inter.

Prima però ho qualche informazione da dare sul settore giovanile, raccolte nelle giornate che hanno preceduto la partita di domenica sera.

Giovedì 7 maggio: amichevole Inter-Vis Nova (1999)

Cominciamo dall'amichevole che i '99 hanno sostenuto giovedì, durante la quale sono stati inseriti nella nostra squadra alcuni giocatori del DC United.

A differenza che per i più grandi, questa volta non ho visto nulla di interessante e gli americani mi sono sembrati modesti, tanto che mi sono spostato ben presto a vedere l'amichevole in famiglia dei 2000.

Giovedì 7 maggio: partitella in famiglia dei 2000

E devo dire che qui le impressioni sono state ancora confortanti.

I ragazzi (che domenica  10 hanno vinto 4-1 in trasferta col Rozzano) hanno confermato di essere un gruppo forte tecnicamente e agonisticamente, di essere in buone condizioni (leggermente sotto tono solo Merola, probabilmente un po’ stanco dopo le partite con la nazionale).

Questa volta non ci possono essere alibi: si deve puntare al titolo.
Il che non significa che lo vinceremo, ma che l'obiettivo deve essere questo e non andarci almeno vicino sarebbe un insuccesso, con questo gruppo.

Già nel fine settimana la prima verifica a Cesena.

Intanto come forse avevo già scritto, sembra confermato l'accordo dell'Inter con Polistina: secondo queste voci c'è solo da vedere se arriverà in estate o fra un anno, avendo il mister ancora un anno di contratto. Naturalmente al momento non si conosce la sua eventuale destinazione, nell’organigramma.

Venerdì 8 maggio: Inter-Como (2002)

Era l’ultima partita di un campionato già stravinto. Anzi la partita che a noi restava da recuperare.
Sul campo di Bruzzano i ragazzi hanno sconfitto (non ricordo se 3-1 o 4-1) un buonissimo Como, combattivo e assai ben messo in campo. Lo stesso Como che un paio di domeniche prima, battendo 1-0 l’Atalanta ci aveva regalato il titolo con qualche giornata di anticipo.

Mister Migliavacca ha alternato tutti i giocatori disponibili  e nonostante un nostro rapido vantaggio iniziale, la partita è stata incerta sino all’ultimo tempo. Nel Como ho visto un paio di ottimi giocatori (il numero 5, un centrale tosto e deciso e il numero 8). Peccato che i nostri rapporti con i comaschi non siano eccellenti, avendo noi come affiliata l’Accademia Como che gravita sulla stessa orbita geografica.
Tra i nostri mi sono piaciuti molto Ferrara, Dimarco, Sangalli e soprattutto Squizzato, mentre  Goffi ha mostrato il solito buon controllo di palla e le intuizioni importanti ma anche una certa difficoltà a “sfondare” col peso atletico.

Sabato 9 maggio: Memorial Facchetti per i 2003

Sabato sera sono andato a Ponte Lambro per vedere i 2003 impegnati nella semifinale del Memorial Facchetti.
Nella prima semifinale, un Milan imbottito di “uomini neri” (per dirla alla Sacchi…)  ha battuto 3-0 il Renate.

Noi abbiamo sconfitto poi per 6 o 7 a zero (ho perso il conto) una forte Accademia Como, nostro serbatoio storico e squadra che nonostante la netta sconfitta si è espressa in modo molto dignitoso.

A Como e dintorni il calcio giovanile sta riprendendosi alla grande, perché oltre all'Accademia, come dicevo prima, ora sta ritornando il Como Calcio, forte di responsabili del livello di Centi, Galia e Fontolan.

I nostri ragazzi hanno fornito ancora una prova molto positiva, mettendo in mostra un gioco  collettivo interessante e tante individualità.
Difficile fare nomi perché sono molti i ragazzi di talento, ma in quella serata una citazione la merita sicuramente Willy Gnonto, imprendibile folletto capace di irridere gli avversari nel dribbling, sullo scatto, sulla progressione e capace di segnare ma anche di mandare in porta i compagni.

Willy mi ha davvero ricordato il Messi visto di recente contro il Bayern, ma rispetto all'argentino il nostro, in proporzione all'età e agli avversari, è ancora molto più piccolo.
Dovremmo mandarlo un paio d'anni a... Barcellona, poi ci ritroveremmo un campione. Cresciuto. In tutti i sensi.

Il colloquio con mister Corti

La cosa più importante della partita dal mio punto di vista è nel fatto che era a vederla Gianmario Corti, il mister dei nostri '99, già campione d'Italia con i '97 lo scorso anno.

L'ho avvicinato e abbiamo avuto un lungo colloquio al quale si è prestato con molta semplicità e disponibilità, confermando quel che si sapeva, cioè che oltre ad essere un ottimo mister è sicuramente un grandissimo uomo.

Naturalmente non posso ripetere alcune considerazioni che mi ha espresso, diciamo così, in forma privata. In generale gli ho chiesto una valutazione dell'annata appena conclusa dei '99.

Mi ha detto che sulla base dell'organico disponibile a livello di risultati si aspettava qualcosa di più, anche se sapeva che avrebbero incontrato difficoltà, comuni del resto a quelle del Milan e almeno per gran parte del campionato, dell'Atalanta.

In molte partite, soprattutto nelle più difficili, a livello di gioco la squadra si è invece espressa bene, ma è stata un po' condizionata da infortuni di lungo periodo e dal problema inserimenti di diversi nuovi arrivi.

È  mancata soprattutto la capacità realizzativa.


Gli ho detto che secondo me sarebbe servito uno come Pinamonti, attorno al quale gli altri attaccanti, tutti rapidi e veloci, avrebbero meglio sfruttato le loro doti.
Saggiamente si è limitato a dire che uno come Pinamonti certamente sarebbe servito e avrebbe fatto la differenza.

Gli ho chiesto allora dei rinforzi  per la prossima stagione, quando si deve, se non vincere, puntare a vincere. E qui è stato molto elusivo.

Interlocutorio il giudizio sul centravanti del Perugia provato a San Bonifacio, positivo quello sul centrale ispano irlandese, sul quale però bisognerà lavorare molto, poiché il ragazzo proviene da una società dilettantistica.

Quando gli ho fatto i nomi di Zinho, di Emmers, del centrocampista croato e di quello danese, dell'attaccante sloveno e di quello slovacco, ha sorriso dicendo: “Vedo che lei  ne sa più di me... perché io non so nulla.”

Però poi si è “tradito” parlandomi di un centrale del Montebelluna, che sarebbe stato preso  e provato nel torneo in Medio Oriente e che sarebbe molto forte.

Gli ho espresso il mio disappunto per la mancata convocazione di Marchino Sala nelle rappresentative nazionali.
Mi ha risposto che Sala può giocare in tutti i ruoli, con il piede e l'intelligenza che ha, ma che probabilmente la rappresentativa ha bisogno di giocatori più formati fisicamente, perché deve provare a vincere subito.

“In ogni caso, mi ha detto, bisognerà vedere se questo gruppo lo allenerò ancora io il prossimo anno”.

E qui una considerazione la faccio io. Il mister è una persona esemplare per professionalità e spirito societario, però sarebbe curioso che un allenatore vince il campionato allievi e viene retrocesso agli allievi B.
L'unica spiegazione logica sarebbe nel fargli impostare il lavoro per portare la squadra  al top nel successivo campionato.
Insomma una rotazione per cui i due allenatori degli allievi prendono una squadra all'inizio del ciclo e la portano alla conclusione.

Questo in linea di massima, ovviamente.

Il discorso si è poi spostato sulla concezione del calcio in generale e su alcuni nostri giocatori delle categorie superiori.
Con molto piacere ho constatato che la mia “lettura” di questo sport ha notevoli punti di contatto con la sua.

Per riuscire, ha detto, la cosa assolutamente fondamentale è il carattere.

Il mister ha avuto alle sue dipendenze o ha visto giocare molti giovani che avevano le caratteristiche tecniche e atletiche per riuscire, ma non avevano il carattere.

Al contrario altri che dovevano molto lavorare per emergere, ma non si sono smontati e hanno mostrato una feroce determinazione, sono arrivati dove non si credeva.

Il discorso è caduto sui soliti nomi: Palazzi, Biraghi, Steffè, ecc.

Gente che per lunghi periodi non ha giocato, o addirittura è andata in prestito altrove, ma che ha tenuto duro, ha voluto arrivare e ha creduto nei propri mezzi.

Di sfuggita, si è toccato il tasto dei '95 pieni, a livello di “piccoli”, di talenti che non si sono affermati o stentano ad affermarsi per carattere o personalità .
I nomi li ho fatti io: ma vedere negli esordienti e nei giovanissimi regionali Pedrabissi, Romano, Moreo, Cannataro, Mira e qualche altro, dominare tutti gli avversari e poi constatare la fatica che fanno attualmente, lascia pensare.

Particolare soddisfazione il mister ha espresso per il percorso di crescita di Rocca, oggi assolutamente importante per la Primavera, giocatore che aveva sempre lasciato intravedere grandi potenzialità ma che non le sfruttava in pieno per insicurezza e forse insufficiente autostima.

Tra i “suoi” ex giocatori ho capito che punterebbe molto su Baldini, il quale dispone di scatto vincente e di qualità tecniche, invidiabili, sapendo dribblare e calciare benissimo con entrambi i piedi.
Mi è sembrato di capire che secondo il mister gli manca solo un ulteriore salto di qualità caratteriale.

Naturalmente si è detto entusiasta di Bonazzoli, ma il suo commento è stato: non è ancora un giocatore, gli manca l'ultimo step.
Solo lui, che ha un carattere non facile, può intralciare il proprio successo, largamente prevedibile. (a proposito di giovani che devono comunque giocare…)

Si è parlato anche di Monachello, che secondo me è stato forse l’unico errore di valutazione del gruppo dirigente giovanile (a Mona non è mai stato fatto il contratto da professionista, mentre quelli che l’hanno avuto, poi passano in dotazione alla prima squadra e lì gli errori di valutazione eventuali non interessano più il settore: per intenderci. Per esempio, se fosse stato un errore cedere Destro per il Rano, sarebbe stato un errore di Branca, non certo del settore giovanile) .

Mi ha risposto che Mona non è stato mandato via dall’Inter, è lui che ha voluto andarsene perché aveva un’offerta finanziariamente buona.
Secondo me l’Inter avrebbe potuto pareggiarla, o avvicinarsi, se avesse creduto di più nel giocatore, ma mister Corti ha ribadito che non si possono fare sforzi finanziari abnormi per tutti i giocatori che hanno del talento. La gestione tecnica deve accompagnarsi all’accortezza finanziaria

Memorial Facchetti a Pontelambro: domenica sera finale contro il Milan

Purtroppo la contemporaneità di questa finale con l’incontro di campionato della Prima Squadra a Roma, in casa Lazio, non mi ha consentito di presenziare e non sono in grado, neppure dopo ricerche varie, di precisare l’esito del match.
Indipendentemente dal risultato conservo la convinzione che siamo più forti del club di Arcore, a questo livello, anche se forse la squadra ha necessità di qualche rinforzo di peso atletico (o di una crescita estiva di alcuni componenti) in vista della prossima importante stagione.

Domenica 10 maggio: amichevole Inter-Pro Patria '98

Ho visto quasi tutto il match, perché quando ho dovuto allontanarmi mancava poco alla fine.
Il risultato era di 3-1 per noi, che abbiamo condotto un ottimo primo tempo (3-0).
Interessanti alcune novità in parte dovute probabilmente alla contemporanea convocazione in nazionale di un paio di giocatori.
In particolare, abbiamo visto Antonini centrale di difesa (bene, anche se non molto impegnato) e soprattutto Russo e Traorè in attacco, che si sono mossi bene, anche se Abdou avrà sbagliato almeno 4 gol solo davanti al portiere. Però lì c’era.
Può darsi che i due ’99 vengano aggregati alla squadra per le finali, visto che ci sarà da giocare quasi ogni giorno e che ogni partita potrà essere decisiva.

Italia-Belgio U16

Infine, un accenno alla partita che questa selezione ha giocato contro il Belgio, nel torneo in Portogallo.
Per noi sono scesi in campo sia Valietti, sia Pinamonti che ha anche realizzato uno dei due gol della nostra vittoria.
Interessante il fatto che nel Belgio abbia giocato, con la fascia di capitano, Zinho, mentre Emmers è entrato a partita in corso.

Salvezza del Prato

Naturalmente, così come tutti gli amici del blog, sono felice per la salvezza raggiunta dai “nostri” toscani, che hanno vinto di misura a Carrara.
Dei nostri hanno giocato Romanò e nei minuti finali Andrea Bandini.
La valutazione di Romanò è stata: 6.5 “ritmo costante e dimostra di poter saltare l’avversario quando vuole”. Sufficienza per il Bando che ha dato il suo importante contributo per conservare il vantaggio.

Luciano Da Vite

Nella foto, il folletto imprendibile, classe 2003, Wilfried Degnand Gnonto, mini bomber degli Esordienti nerazzurri allenati da Marco Sala. 
A proposito, Willy è nato a Verbania. Informazione utile solo affinché Arrigo Sacchi (e chi la pensa come lui) possa stare più sereno...

Guido Montana

24 commenti:

Daniele ha detto...

@Luciano, ma il nostro Del Piero che fine ha fatto? Mi piaceva molto, sembrava uno completo.

Tud ha detto...

Vi ricordate il gol di bonacci contro la Roma con vidal in fuorigioco davanti a de santis?
http://net-storage.tccstatic.com/storage/fcinter1908.it/img_notizie/thumb3/f28da7646c5f42b2c8187a6dcc32fd5c-31718-900bc885d7553375aec470198a9514f3.jpg

Ecco la dichiarazione di Messina designatore arbitri sull'episodio:
http://sport.tiscali.it/juventus/feeds/15/01/19/t_113_1049196.html?juventus

Invece la dichiarazione dello stesso Messina dopo ieri sera:
http://www.repubblica.it/rubriche/spycalcio/2015/05/11/news/boston_litiga_parigi_cerca_soldi_e_roma_2024_va_avanti-114097027/

La coerenza fatta persona...

.Stefano

luciano ha detto...

Come riporta il sito ufficiale, vinto per 4-3 il Memorial Facchetti dopo che i tempi regolamentari erano terminati 1-1
Gnonto premiato come miglior giocatore.

Non so proprio dove sia finito Del Piero, che però pur avendo grandi numeri tecnici era troppo lento e privo di passo per poter ambire a una carriera importante (se non ricordo male non è arrivato neppure alla nostra Primavera). Non conosco l'ultima sua evoluzione, ma per giocare anche solo in C a differenza di un Candido, per esempio, avrebbe bisogno di una squadra costruita per rimediare ai suoi limiti dinamici e consentirgli di sfruttare le doti di inventiva.
E' ancora giovane (21 anni) e magari riemerge. Lo spero perché, pur conscio dei limiti, ero un suo fan

carlo ha detto...

scusate, ma vado sempre OT: sono preoccupato per l'imminete ingresso prepotente della Doyen Sport nel nostro calcio, ovviamente attraverso il milan (Moratti non lo aveva permesso).
E' una rovina o semplice evoluzione dei tempi?

Avvocheto ha detto...

I 2003 inizieranno venerdí il bellissimo torneo Arousa: nella rosa anche i due ragazzi non presenti nel sito ma che stanno giocando con noi da qualche mese (Poku e chiboza)

@ Chris e Gimon : si parla di collaborazione col Banfield, non so a che livelli, se solo manageriale o anche tecnico. C'è qualche ragazzo interessante tra gli argentini? Come é il loro vivaio?

Chris ha detto...

il Banfield è una buona squadra, però onestamente non vedo tra di loro qualcuno di particolarmente interessante, ovviamente tra i più giovani.
il loro settore giovanile sinceramente non lo conosco, però ti posso dare due dati: nell'attuale U20 che sta preparando il mondiale, non c'è nessun giocatore del Banfield, cosi come non c'è nessuno neanche nell'attuale U17 che ha giocato recentemente il sudamericano.
il che mi porta a dire che evidentemente a livello giovanile non sono nel loro momento migliore.
lo scorso inverno stava andando al Banfield il Cholito Simeone, poi però saltò tutto pare per problemi tra il River e Almeyda.

luciano ha detto...

Spedito il post su lazio Inter

Karlito ha detto...

Luciano grazie per le info su Zonta, e anche di quelle su Gnonto, grazei al quale posso sognare per un altro paio di stagion almeno di avere un piccolo Messi in casa.

Daniele ha detto...

@Luciano, è proprio vero, il mondo del calcio giovanile è lontano anni luce da quello del professionismo......di tutti i buoni giocatori che propone quest'anno la primavera, probabilmente alla fine emergeranno un Gyanfi o un Macario come è stato all'epoca per i Bonucci e i Biraghi.

Gimon24 ha detto...

@Avvocheto

Un nome interessante è Enzo Trinidad, esterno mancino, classe '96, dalle caratteristiche spiccatamente offensive.
Più da 4-3-3 o 4-2-3-1, insomma...
Altro non mi risulta.
Eventualmente, il Pizzi proverà a chiedere direttamente ad Almeyda... ;-)

nico_qsr ha detto...

Secondo voi è possibile un assalto a Felipe Anderson oppure si tratta di un altro giocatore il cui cartellino è suddiviso fra più soggetti?

luciano ha detto...

Daniele, non esageriamo però. giocatori su cui puntavamo a occhi chiusi come Duncan e Benassi stanno facendo bene in serie A pur essendo ancora giovani.

le gerarchie che la Primavera esprime nella maggior parte dei casi vengono rispettate dal campo "vero" più tardi. Solo che bisogna non essere impazienti

Anonimo ha detto...

L' ex cavaliere tratta con Xi Jinping, Segretario Generale del Partito Comunista Cinese, la cessione del bimilan...quindi i comunisti hanno smesso di mangiare i bambini ?

Chris ha detto...

Arrivederci definitivo, il futuro di Lukas Spendlhofer sarà ancora in Austria. Lo Sturm Graz ha infatti esercitato il diritto di riscatto dall’Inter per il difensore classe 1993: un milione di euro il costo dell’operazione. Conferma arrivata al termine di una stagione che ha visto Lukas Spendlhofer grande protagonista: eletto miglior giovane austriaco under 21, sempre titolare con lo Sturm Graz e già nel giro della Nazionale maggiore. Arrivederci Inter, nel futuro di Spendlhofer ancora l’Austria, ancora lo Sturm Graz.


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ora, io non so nulla di come sia andato, ma se è vero che è stato eletto miglior U21, è stato sempre titolare, già nel giro della nazionale maggiore, 1 mln mi sembra una cifra ridicola. facciamo un esempio: il ragazzo non era nostro, ma già di loro proprietà. ci interessa e nasce una trattativa. se è vero quello che di buono hanno scritto, loro ci avrebbero chiesto solo 1 mln?

Marcklmore ha detto...

Probabilmente per Spendlhofer il diritto di riscatto a 1 milione era gia' fissato a inizio stagione, poi si puo' discutere sul fatto che la cifra sia adeguata o meno.

Chris ha detto...

possibile, ma sarebbe cmq una cosa sbagliata. che senso ha fissare un riscatto ad 1 mln? se va male te lo riprendi, se va bene ci guadagni poco rispetto al valore mostrato.

Karlito ha detto...

Non sapevo del diritto di riscatto, nè tanto meno a 1M. Incomprensibile scelta. Sciuramente adesso vale qualcosa più di 1M. Comunque sia, capita anche ai professionisti di sbagliare valutazione.

Con Coutinho abbiamo fatto una plus, ma ci siamo divorati almeno una decina di milioni per la "fretta" (cit. Ausilio), con Spend, semplicemente non si era capita la qualità del giocatore.

Peccato.

Gimon24 ha detto...

Fonti austriache su Twitter (@DavidBaumi) affermano che lo Sturm Graz dichiara di avere pagato per il riscatto di Spendlhofer una cifra che è meno della metà di quella citata da Di Marzio...

Lucone ha detto...

Sicuramente il diritto di riscatto a 1 ml era già fissato nel prestito. Forse c'è anche un diritto di contro riscatto per noi a un prezzo ancora maggiore

luciano ha detto...

Il difensore del '99 che sarebbe stato preso dal Montebelluna e che mi confermano molto forte si chiama Gallina.

Non so a quanto sia stato ceduto Spendy e se sia stato ceduto. certo se le cifre fossero quelle di cui si parla non sarebbe una buona operazione.

Per altro va tenuto presente che la serie A austriaca non è la serie A italiana

Chris ha detto...

https://www.youtube.com/watch?v=rfWy-7M69BM

i gol dell'amichevole della scorsa settimana della Berretti con i ragazzi americani.

luciano ha detto...

Girone di Ferro per l'Inter ad Arousa: con Valencia, Atletico Madrid e Porto

luciano ha detto...

le immagini confermano le qualità dei tre ragazzi americani.

intanto il mantova Berretti ha vinto il recupero e si è portato a un solo punto dall'Inter. Domenica quindi partita decisiva (ultima giornata) proprio tra Inter e Mantova

Gimon24 ha detto...

Online il post di Luciano Da Vite su Lazio-Inter 1-2.