Vince l'Inter dei gregari di lusso: Inter-Milan 1-0.

A conferma del fatto, difficile da comprendere ma davvero fondamentale, che il calcio non è solo tecnica sopraffina (anzi lo è raramente) l'esito del derby è stato determinato dalle prestazioni super di giocatori che magari gli allenatori amano, ma che nella rappresentazione dei tifosi sono considerati spesso solo fastidiosi inconvenienti da eliminare.

Non c'è dubbio che gli uomini decisivi ieri siano stati infatti il bieco Medel, JJ (che Dio ce ne liberi) Melo (ruvido scarto della juve) e Guarin, forse l'uomo più insultato, con Ranocchia, di tutta la nostra rosa.

Un ruolo fondamentale però l'hanno avuto Handa, pure lui inviso a gran parte del tifo, e Murillo che ha dimostrato di essere della stessa pasta dei guerrieri citati, perché dopo uno sbandamento iniziale, che in un derby avrebbe stroncato molti altri, si è ripreso alla grande. Non è stata una grande partita sotto il profilo tecnico-estetico. Poche palle gol da una parte e dall'altra, per lo più determinate da qualche errore individuale, inevitabile nel corso di 95'. Le prodezze tecniche sono state: il gol di Guarin, con un sinistro delizioso esploso con il piede sbagliato, tra l'altro; due conclusioni di Balotelli (un palo e una grandissima parata di Handa, da fuori), qualche rara giocata di Jovetic e nel finale di Kondo.

Devo ammettere che a parte il Balo sono stato poco attento ai  “numeri” degli avversari, ma in generale mi sembra di poter citare solo qualche imbucata di Bacca e qualche taglio di Adriano. Un po' poco, sul piano squisitamente tecnico: due squadre che aspirano ai vertici devono dare qualcosa di più in questo senso. Anche perché non si possono giocare tutte le partite con la tensione (in positivo, cioè la concentrazione nervosa) e l'intensità di un derby.

E' vero che per la mia particolare concezione del calcio, considero numeri di alta scuola anche gli anticipi di Medel, i recuperi di Murillo, i tackle vincenti e le ripartenze organizzate da Melo, il lavoro di copertura assicurato da un Perisic, un po' spaesato ma tenace e combattivo. Eppure con la perdita di Kovacic e soprattutto Hernanes qualcosa abbiamo perso in qualità pura nel centrocampo e davanti. Abbiamo comunque motivi di fiducia.

Ljajic è buono con la palla nei piedi e deve inserirsi. Jovetic, sperando che non si rompa, deve aumentare i minuti di autonomia atletica. Icardi non è in condizione e dovrebbe solo migliorare, come Perisic, una volta che sarà entrato nei giusti meccanismi. E poi non incontreremo sempre il Milan, che naturalmente da tifoso medio dovrei denigrare, ma che nella sostanza ha giocato alla pari con noi, che ha due attaccanti fortissimi, oltre al fenomeno (ripeto, fenomeno) Balotelli: uno che se ha messo la testa a posto fa davvero la differenza come ha dimostrato nello squarcio di partita disputato. E ha buoni giocatori, non fenomeni, dietro e nel mezzo, un po' come noi. E' vero, per il tifoso medio non ci sono vie di mezzo: o sei un fenomeno o sei una chiavica. Purtroppo i fenomeni sono veramente pochi. Noi per esempio siamo riusciti a definire chiavica anche Hernanes...

Le prospettive sono buone, ma adesso sarebbe grave illudersi. Non tanto per squadra e allenatore, dove la crescita dell'autostima di gruppo è solo un bene, ma dove la realtà dei valori è ben presente, come dimostrano le dichiarazioni del Mancio.

Il mio problema, se ci dovesse essere un piccolo ripiegamento delle ambizioni, nel tempo, è la reazione dei tifosi, forse irrealisticamente illusi di una presunta superiorità di squadra. Il contraccolpo potrebbe portare a...eccessi denigratori, comportamento che amiamo tanto. In realtà la parola d'ordine mi sembra “equilibrio”: equilibrio tattico da trovare sul campo, equilibrio nei giudizi e nelle aspettative da vivere sugli spalti e davanti alle tastiere. Naturalmente la speranza, non del tutto infondata, è che non si presenti il pericolo di un ridimensionamento. E sono convinto che, se continueremo a far bene e sarà necessario un piccolo ritocco qualitativo all'organico, ET a gennaio non si tirerà indietro.

La partita

Smessa la poesia, che si può coltivare nelle partite meno impegnative, i due allenatori schierano gli schieramenti migliori, cioè quelli più di sostanza.

Niente giovinetti imberbi di belle speranze (future), niente giocatori bellini ma di poca sostanza e ancor minore affidamento. Inizialmente non la vedo molto bene perché giochiamo con una difesa molto alta, contro attaccanti che vanno benissimo in profondità, negli spazi. D'altra parte, giocando con la difesa alta comprimiamo gli avversari nella loro metà campo (anche se non ce n'è bisogno, in fase di non possesso arretrano tutti, come ovunque nel calcio moderno, di movimento). Dopo un paio di spaventi corsi, per errori individuali, certo, ma errori che in spazi più ampi è difficile rimediare, la partita si riequilibra.

Due allenatori tatticamente molto preparati, guidando due complessi di valore non molto differente, tendono ad annullarsi. Risolvere a proprio vantaggio questa situazione, per me è molto più emozionante che vincere 6-0. Anche se sul 6-0 per noi io starei più tranquillo. Questo spiega le poche occasioni ma, a mio...gusto, il dipanarsi di una partita avvincente.

A parte i 2 tiri da fuori di Balotelli (ma la perizia balistica e la potenza del Balo dovrebbero essere ben note e si doveva cercare di non lasciargli spazio per tirare, anche da abbastanza lontano) di loro ricordo solo un paio di corner violenti e tagliati, dello stesso Balo, e poco altro. I nostri hanno avuto qualche occasione in più: poca cosa, ma che giustifica anche sul piano del gioco la vittoria finale. Oltre al gol, molto bello per concezione e realizzazione, con Icardi che si porta via i difensori e la progressione devastante del Guaro, con sinistro da...Recoba, la palla gol fallita da Icardi (con un po' di sfortuna) sul finire del primo tempo, un paio di colpi di testa del Guaro pericolosissimi, qualche iniziativa di Jovetic al tiro, il colpo di testa in tuffo di Maurito, finito alto di poco. Come sempre nelle partite tese e difficili del campionato italiano decidono gli episodi, ma se vinci (arbitraggio a parte, in certe partite) non è mai casuale. Ora, ha ragione, il Mancio, bisogna lavorare intensamente, perché si può crescere parecchio. E non cedere alla tentazione di sentirsi più forti.

Giocare ogni partita con la stessa accortezza tattica, con la stessa fame di vittoria e...con qualche errore in meno, dietro, perché non può andar sempre bene. Col recupero di Miranda, l'inserimento di ljajic e Perisic, gli auspicabili progressi di condizione di Icardi, il Mancio dovrà/potrà anche rivedere la disposizione tattica, ma disporre di opzioni alternative è solo un fattore positivo. Per ora godiamo: chi vuol essere lieto sia, del doman non v'è certezza, anche se ...vinci di mattina  e lo xxxxxxxx si avvicina. Scherzo, eh, come dice il Mancio ci sono 3 squadre un po' superiori come organico e, aggiungo io, almeno altre tre che ci sono più o meno pari. Ma insomma se le differenze non sono nette, a volte può decidere la fame di vittoria, l'organizzazione, ecc.

Le prestazioni individuali

Handanovic: due parate fondamentali in apertura e in chiusura e qualche intervento su palle alte. Sempre concentrato e reattivo. Determinante. 7

Santon: tiene bene la posizione, non subisce nulla in fase difensiva e prova anche a spingere. Suo il passaggio al Guaro sul gol e suo il cross per il colpo di testa in tutto di Maurito, uscito di poco. Pienamente sufficiente. 6+

Medel: continuo a non essere convinto del ruolo ricoperto ieri (parlo in generale) ma la prestazione contro il Milan  è stata davvero eccellente. Anticipo, senso tattico, grinta determinazione reattività esperienza. Fosse più alto, lì sarebbe quasi insuperabile. 7

Murillo: viene da un campionato diverso e deve abituarsi. E' abbastanza giovane e probabilmente l'errore iniziale lo ha un po' condizionato. Ma si è ripreso alla grande uscendo alla distanza e mostrando grande personalità. Farà meglio in futuro perché ne ha le qualità. 6

JJ: uno degli eroi della serata: una sua diagonale con stoppata di Adriano vale quanto il gol del Guaro. Ha lottato come un leone rendendosi utilissimo. Quando è così concentrato, ha pochi rivali. Ha sopperito bene pure alla carente copertura di Jovetic o Kondo. 7

Guarin: ormai lo consociamo bene. C'è chi lo apprezza, come Mancini che lo schiera praticamente sempre, e chi lo denigra. Dipende dalla diversa concezione che si ha del calcio. Lui è un istitntivo, sbaglia qualche giocata in ogni partita, tira appena vede la porta (spesso tira in tribuna, dove però non arrivano mai quelli che non tirano neppure morti). Però assicura peso, potenza, corsa, combattività, aiuto alla squadra, e spesso conclusioni vincenti. Esagero se dico che nelle ultime due partite ci ha regalato 4 punti? Ricordiamocelo in futuro quando sbaglierà qualche partita. Per me la sua prestazione è da 7, considerato il peso del gol che ha realizzato.

Melo: prima del suo arrivo ho letto di tutto, in senso negativo. Dopo ieri per molti è il vendicatore di soprusi tanto atteso e sa pure giocare a calcio. Non era uno scarpone indegno ieri, non è un fenomeno oggi. Il Mancio raramente sbaglia sui giocatori che ha allenato e se l'ha voluto è perché sapeva la sostanza agonistica, tattica e anche tecnica che il giocatore può offrire. 7

Kondogbia: una partenza in sordina, sembrava quasi spaesato, in cerca della posizione e con la palla fra i piedi spesso si complicava la vita. E' cresciuto molto alla distanza mostrando finalmente una parte delle sue potenzialità. Il nostro futuro prossimo è in parte legato ai suoi progressi possibili. 6

Perisic: chiaro che non è un trequartista, ma serviva in quella posizione per dare equilibrio, visto che ha gamba, corsa lunga e attitudine al sacrificio. Forse in futuro si dovrà trovargli una posizione più consona alle sue qualità, ma comunque ha dato alla squadra il contributo possibile nella situazione. 6+

Icardi: non è ancora lui e questo pesa molto sui nostri sbocchi offensivi. La coppia con Jovetic in teoria sembra bene assortita, anche se nessuno dei due dispone dello scatto bruciante che fa secca la difesa avversaria. Bisognerà trovare altre strade per l'avvicinamento al gol. Sul gol mancato, ha avuto anche un pizzico di sfortuna, ma uno come lui, in una partita in cui ti capita un'occasione, da lì deve metterla dentro. 6-

Jovetic: in chiaro progresso di condizione, ha fatto meglio che nei match precedenti (considerata anche la partita) per un'ora. Poi è calato visibilmente fino alla sostituzione. Conferma di possedere tecnica e genialità, ma anche un po' di carenza in termini di scatto bruciante. Però al momento è l'unico che può accendere un po' di luce davanti.  6.5

Palacio: nei minuti giocati è giudicabile solo per l'estremo impegno e la determinazione con cui è entrato in partita.

Ranocchia:  nei pochi minuti disputati, un solo intervento importante, in chiusura, contro i suoi...possibili futuri compagni. Non giudicabile

Telles: entra subito nella mischia, dimostrando testa e un sinistro delicato. Deve crescere ma l'impressione è che abbia le qualità giuste.

Mancini: comprensibilmente, è ancora alla ricerca della quadratura migliore, ma la squadra sembra cescere di partita in partita. Già domenica prossima in una situazione in cui dovremo fare noi la partita, situazione che non ci è propizia di solito, avremo una verifica importante. Dal mio punto di vista, nel derby non sbaglia nulla. 7

Luciano Da Vite