Juve - Inter 3-0: il giorno della verità. Amara.

E adesso sentiremo di nuovo le solite litanie degli anni scorsi.

Anzi abbiamo già cominciato a sentirle.

La juve ha fatto uno squadrone spendendo meno di noi (arbitri a parte).

Ausilio incapace! Come Branca.

La squadra non ha gioco.

Mancini incapace!  Come Mazzarri, Stramaccioni, Ranieri, Gasperini, Leonardo, Benitez.

I giocatori delle altre squadre corrono tutti come forsennati, rispetto a noi.

Carminati incapace! Come una decina di altri prima.

Probabilmente qualche responsabilità decisiva ce l'hanno anche i dottori Volpi e Casalini.

L'aveva il medico precedente, perchè negarla anche a loro?

Quando una squadra va male, le responsabilità principali sono di chi sta al vertice, perché è lui che dispone i finanziamenti e decide in ultima analisi le scelte fondamentali.

Responsabilità non significa colpa, perché un presidente/proprietario fa quello che può.

Diversamente in Italia sarebbero tutti colpevoli, i Presidenti, tranne l'ovino.

I discorsi sulla rosa della juve che sarebbe (io preferisco usare il condizionale) costata meno di quella interista significano poco, anche se fossero veri, perché le condizioni sono diversissime.

La juve attuale si è trovata in casa giocatori come Buffon Bonucci Chiellini Marchisio, presi sotto un'altra gestione.

Quanto costerebbero oggi quattro giocatori di questo livello?

Alcuni altri top come Dybala Morata e Pogba hanno scelto la juve (ammettendo che per Dybala sia andata così) non perché i loro dirigenti sono stati più lungimiranti, ma perché la squadra offriva prospettive gestionali (soprattutto nel senso di...finanze societarie)  e tecniche molto più allettanti.

Dire di no a ET, per un campionissimo con molte richieste, è relativamente semplice.

Dire di no alla Fiat molto più complicato.

Almeno da certi punti di vista la nostra situazione era quasi la stessa vissuta inizialmente da Moratti, che avendo una minore quotazione di altri Presidenti, in Italia (Agnelli Berlusconi di allora) e in Europa, per costruire una squadra di vertice ha dovuto impiegare più di dieci anni e soprattutto ha dovuto indebitarsi.

Soprattutto per strappare campioni alla concorrenza ha dovuto fare pazzie, sia nell'acquisto dei cartellini, sia nella sottoscrizione dei contratti, per quanto concerne costi e durata.

Di più, Moratti ha dovuto concentrarsi sul' hinc et nunc, prendendo spesso ultra trentenni e non potendo fare investimenti sui giocatori emergenti più costosi (qualcuno ricorderà i nomi di giocatori famosi sui quali l'Inter è andata per prima, dovendo poi rinunciare, per motivi di programmazione finanziaria sportiva: per citarne alcuni a caso: Kaka, CRonaldo, Pato, fino ai più recenti Sanchez Lucas, Cavani).

La juve ha alle spalle una multinazionale dalle risorse finanziarie infinite, dal potere politico (per non parlare del potere politico-sportivo) enorme.

La juve è una garanzia di solidità e potere, anche nel tempo, alla quale non si può rinunciare.

La juve ha indubbiamente una fortissima organizzazione societaria.

Senza nulla togliere all'inarrivabile Marotta, il cui straordinario curriculum pre juventino parla chiaramente delle sue doti uniche, c'è da dire che organizzare una società leader finanziariamente e politicamente, è leggermente più facile che in altre situazioni.

A meno che, per esempio, non sia colpa della nostra dirigenza se a loro regalano milioni di ettari di terreno edificabile speculativamente e a noi non concedono uno spazietto per costruire lo stadio.

Pagandolo.

La juve, in queste condizioni ha costruito uno squadrone in un tempo inferiore a quello che si richiede a qualunque altra società italiana.

Basti pensare agli anni di lavoro necessari per...non vincere a squadre come Roma e Napoli e basti pensare a quanto ha vinto il Milan quando il suo presidente era al top e a quanto sta vincendo dopo il declino.

Anche lì, con il declino presidenziale abbiamo assistito a una sfilata di dirigenti e allenatori incapaci.

Costruito lo squadrone, la juve non ha il problema di spendere tutte le sue risorse finanziarie per mantenerlo, ma può rastrellare in giro i giovani migliori.

La juve ha la forza (non solo finanziaria)  per prendere relativamente a pochi euro i giovani emergenti e preparare le alternative.

Per dire: Bardi si è rifiutato di fare il secondo all'Inter.

Neto, uno dei portieri più quotati in Europa, ha accettato di fare la riserva a Buffon.

I dirigenti juventini devono essere bravi anche...dialetticamente.

Poi fra qualche anno, quando questi giovani saranno diventati campioni, leggeremo che la juve li ha pagati poco...

E, certo...

Tra le squadre italiane solo Roma e Napoli, pur senza vincere, sono costantemente  a livello superiore al nostro: ma non sono partite dalla nostra situazione debitoria, con una rosa di campioni stanchi e stanno lavorando al ...progetto da più di un decennio.

Durante il quale hanno sostituito miriadi di dirigenti e allenatori...incapaci.

Tornando alla juve, merita forse un sia pur fuggevole cenno un'altra situazione favorevole  che stanno vivendo in questo momento i bianconeri: un pm come Guariniello, capace di sfidare il regno di Savoia con le sue propaggini statunitensi, non nasce tutti gli anni.

Con questo non voglio certo alludere all'improvvisa esplosione muscolare dei vari Dybala, Sturaro, Morata, ecc. dovuta sicuramente al lavoro più accurato dei loro preparatori.

Insomma, ancora una volta il mio convincimento è semplice: può essere fuorviante emettere giudizi che non tengano conto di tutti gli aspetti di due realtà difficilmente confrontabili.

Questo naturalmente non significa negare che ci siano stati errori e responsabilità anche grandi nella nostra società: sarebbe insano, perché certe valutazioni sbagliate sono sotto gli occhi di tutti.

Secondo me però noi non costruiremo una squadra davvero competitiva e solida nel tempo sino a quando non avremo una proprietà che abbia la disponibilità finanziaria e le mani libere da vincoli assurdi, per spendere su un programma che miri a rafforzare la squadra subito, avendo però come vero obiettivo i risultati a medio termine.

La responsabilità maggiore di alcuni insuccessi di mercato va suddivisa fra società e allenatori che si sono succeduti.

Nessun allenatore viene all'Inter per far male.

Tutti presentano richieste di mercato che hanno l'obiettivo di rendere un po' più competitiva subito la rosa, appesantendo il bilancio, ma inevitabilmente sacrificando le prospettive.

Così, per citare solo episodi più recenti, c'è chi chiede Cassano, chi Hernanes, chi M'vila, o Melo, o Shaqiri, ecc.

Tutti giocatori che possono essere utili o meno, magari darti qualcosa in più al momento, ma non hanno futuro in un eventuale squadrone.

In questa categoria non faccio rientrare Kondogbia, che potrà rivelarsi un errore ma è stato preso perché si pensava forte subito e in grado di  diventare fortissimo.

Vi faccio rientrare, invece, Jovetić e persino Ljajić.

I giocatori della juve sono tutti completi: tutti grandi corridori e lottatori alcuni con tecnica grandissima, altri normale ma comunque sufficiente.

Attenzione: io non sono un esteta e quando parlo di tecnica non mi riferisco a eleganza, stile, o raffinatezza di palleggio.

Bonucci e Chiellini, per quanto odiosi, secondo il mio concetto di tecnica possiedono una tecnica difensiva che li colloca tra i migliori al mondo.

La juve può prendere anche un Hernanes, ma come integrazione di rosa, non per svoltare, come invece speravamo noi.

Oggi sembra che si prosegua su questa strada.

Capisco Mancini che ha voluto a tutti i costi Eder.

Anch'io da allenatore lo avrei voluto, perché ha caratteristiche che mancano nel gruppo e dunque lo può completare.

Ma la domanda è: Eder può essere un tassello fisso per un futuro (prossimo) squadrone?

Qui c'è qualche dubbio in più. Certo, se con lui arrivassimo nell'Europa che conta...

Sia chiaro, sono felice che venga Eder, perché sulla carta è un top fra i giocatori che possiamo permetterci.

Ma resta il fatto che siamo costretti a rincorrere  l'attimo.

La partita

Il tifo fa davvero sragionare, bisogna ammetterlo.

Nessuno però è disposto ad ammettere che il suo sia un ragionamento da tifoso accecato.

Io non ammetto che sia stato il tifo a farmi vedere come inesistente e completamente inventato il rigore concesso ai ladri, oppure l'ammonizione che ci priverà di Miranda nel prossimo match.

Ammetto invece che c'era prima un rigore per mani di Medel,  ma ho sempre detto che si può scusare un errore per una cosa che non si è vista: non si può scusare un errore per una cosa che non è esistita e viene inventata.

Magari ho torto, ma io l'ho vista così e credo ai miei occhi più che a qualsiasi cosa, soprattutto quando l'opinione è confortata persino da...telecronisti RAI. (“Per Tagliavento è calcio di rigore, un penalty che ai più appare generoso”.  Dal nostro sito ufficiale)

Allo stesso modo però a me sembrano dettate dal tifo le valutazioni di chi considera scarsi molti giocatori juventini.

Provo a fare un gioco e a confrontare le coppie viste in campo (non considero i portieri, perché Neto va rivisto con continuità in un grande club).

Per comodità immagino che anche l'Inter abbia giocato con il 352

D'Ambrosio Caceres: lo juventino è più completo

Miranda Bonucci:        mi spiace, ma lo juventino è più solido

Murillo Chiellini:         neppure confrontabili

Cuadrado Biabiany:     come sopra

Pogba Melo:                 come sopra

Marchisio Medel:        come sopra.

Asamoah Kondo:        l'unico dubbio almeno in prospettiva

Evra Naga:                  non confrontabili

Mandzukic Jojo:    come punta e sostanza meglio lo juventino

Morata Ljajić:      non confrontabili se parliamo di rendimento

Se poi si vuole confrontare anche Dybala e Icardi...

Sono certo che queste valutazioni non troveranno concorde nessun interista o quasi.

E' più semplice pensare che il Mancio abbia sbagliato formazione o non sia stato capace di dare un gioco, o abbia sbagliato preparazione.

Però questa è la mia opinione, prescinde da antipatie e sdegno morale, tiene conto della concretezza e del rendimento in campo.

Dunque, in queste condizioni l'Inter è stata si messa sotto indiscutibilmente sul piano del gioco, ma ha subito solo 4 tiri in porta compresi i 3 gol, di cui due per errori clamorosi di Melo e Handa e uno per un rigore, vogliamo dire generoso?

Noi abbiamo tirato in porta due sole volta, con in più un liscio clamoroso di Jovetic che doveva solo appoggiare in rete, da due passi.

Ora, a mio parere, visto il netto squilibrio di valori tecnico agonistici, era molto molto difficile fare meglio.

Assente Perisic, il Mancio ha messo in campo la squadra più solida e l'ha schierata nell'unico modo possibile per restare in partita nel tempo e magari sperare in qualche iniziativa di successo nelle ripartenze.

Così, per amor di chiacchiera, io avrei preferito Telles a Naga, forse Brozović a Ljajić e Icardi a Jovetic.

Ma non sarebbe cambiato nulla

Accettare una serie di uno contro uno in campo aperto, sarebbe stato un suicidio certo (è andata male anche così, certo, ma con qualche attenuante sul piano di quanto concesso per sfortuna o errori individuali).

Gli errori individuali sono stati anche la causa della...mancanza di gioco.

Tu puoi preparare tutti gli schemi possibili  e immaginabili, ma se poi nell'eseguirli i tuoi sbagliano i passaggi, oppure si fanno precedere dall'avversario, il gioco risulterà... poco piacevole esteticamente.

Certo, si è trattato di una sconfitta grave e di un duro ridimensionamento, che può avere effetti anche a livello morale e di disgregazione del gruppo.

In questo si che il Mancio dovrà dimostrare di saper lavorare.

Perché il vero obiettivo (il terzo posto) è ancora numericamente alla nostra portata, ma la partita contro il Milan assume davvero il significato dell'ultima spiaggia.

In caso di risultato negativo, il rischio di sprofondare nel déja vu è fortissimo e neppure un paio di rinforzi potrebbero forse scongiurarlo.

Brevi pagelle

Handanovic:  questa volta non compie miracoli, anzi si fa beffare goffamente da un tiro da lontano che gli passa tra le gambe. Comprensibile ma non scusabile, data la sua struttura fisica macchinosa.

5

D'Ambrosio: fa quello che può, ma purtroppo è ben poca cosa. Almeno ci mette garra.

5+

Miranda:  se la cava e nulla di più. Purtroppo  il giocatore davvero grande  si vede soprattutto nelle partite decisive contro avversari forti.

6--

Murillo:  prova davvero deludente. Credevamo di aver trovato un muro, per ora non lo è. Le prestazioni negative cominciano a essere numerose...

5--

Nagatomo:  Cuadrado lo ridicolizza

5--

Melo:  con tutti i suoi limiti è uno dei pochi che sino al momento del grave errore si è battuto quasi alla pari nel vivo del centrocampo, almeno come forza e grinta.

5+

Medel: lui è un pitbull, quando gli avversari sono teneri. Quando sono forti sembra un tenero barboncino (senza offesa eh).

5+

Kondo:  le statistiche dicono che è il giocatore che tocca più palle nell'arco dei '90 e rispetto al solito, ne sbaglia poche. Però ne gioca anche poche in modo pericoloso.

L'impressione è che sia uno di quelli che rendono di più nei match tiratissimi. Speriamo.

6-

Ljajić: ho una mia idea: una squadra che ha come uomini decisivi Ljajić e Jovetić  non può aspirare ai vertici. Farà qualche bella prestazione, al massimo.

5

Jovetić:  fa rimpiangere abbondantemente il Maurito spento delle ultime 2-3 partite. Quella palla lisciata davanti a Neto grida vendetta.

5--

Brozović, Icardi JJ: sv

Mancini: prepara la partita nell'unico modo possibile. La squadra costruisce poco ma viene punita da errori individuali (dell'arbitro prima di Melo e Handa poi). Non vedo sue responsabilità, a meno che non si pensi che si doveva andare a Torino a giocarsela... spavaldamente.

NB: scommetto un caffè che questa juve supererà il Bayern nel turno di coppa: le squadre sono entrambe forti, ma fra Allegri e Guardiola non c'è partita.

Ah, incidentalmente faccio notare che con Pogba Marchisio Asamoah la juve gioca senza regista. Dunque si può.

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it): la formazione scesa in campo nella partita di Coppa Italia.