martedì 8 marzo 2016

25

Inter - Palermo 3-1: servono 3 indizi, anzi 4, per fare una prova



Una lunga notte invernale ha fatto svanire col buio i nostri sogni ed è durata, per conto mio, dal 20 dicembre (Inter Lazio 1-2) al 7 febbraio (Verona Inter 3-3).

In questa fase abbiamo disputato 8 partite, totalizzando solo 9 punti, una media da retrocessione e abbiamo subito sconfitte davvero brucianti, come quella interna col Sassuolo, o il 3-0 del derby.

Poi, sempre dal mio punto di vista, si è cominciato a scorgere qualche tenue bagliore che poteva preannunciare l'avvento di una nuova alba.

Nelle tre partite successive abbiamo ottenuto solo 3 punti, affrontando però due trasferte a Firenze e a Torino, in casa della juve.

Anche in queste occasioni sfortunate mi è sembrato di avvertire timidi segnali di risveglio, magari contro l'opinione dei più.

A Torino per esempio ho visto una partita in cui siamo riusciti a neutralizzare la loro indiscutibile superiorità, giocando praticamente alla pari, sul piano delle occasioni da gol create e concesse e perdendo solo per due episodi davvero sfortunati (l'errore clamoroso di D'Ambrosio e quello altrettanto clamoroso dell'arbitro in occasione del rigore viziato da un netto e indiscutibile fallo dell'attaccante juventino).

I dati statistici diffusi dalla Lega Serie a (possesso palla, tiri in porta, corner, palle perse, palle recuperate) confermano la mia impressione visiva di un sostanziale equilibrio.

In mezzo alle due trasferte il 3-1 rifilato alla Samp: in casa solo contro il Frosinone avevamo vinto con almeno due gol di scarto.

Poi è venuta la partita di coppa con la juve e la clamorosa qualificazione sfumata senza però togliere l'eccitazione per una remuntada davvero storica.

Sempre dal mio punto di vista, un “fulmine a ciel sereno” (in questo caso positivo) solo per quanto concerne l'entità del risultato: la juve non subisce un 3-0 da tempo immemorabile.

Io mi aspettavo una buona prestazione per diversi motivi: la squadra mi sembrava in crescita, avremmo giocato una partita psicologicamente decisiva per il futuro della nostra stagione, mentre la juve veniva a Milano con molte riserve e sostanzialmente per difendere la qualificazione senza sprecare troppe energie.

Anche la scelta di mettere 10 giocatori di movimento (in senso di corsa intensità e aggressività) mi sembrava più decisiva dell'abbandono del modulo a tre, del resto abbandonato anche dalla juve e inutile, dovendo noi provare a rimontare e non a contenere come era accaduto a Torino.

La prestazione e il risultato sono andati molto oltre le mie aspettative, inutile nasconderlo.

Quella partita poteva anche costituire la svolta, in termini di auto consapevolezza e anche di scelte tattico-organizzative, rispetto al resto della stagione.

Certamente confermava una condizione atletica in crescita (mi era stato detto che tra gennaio e febbraio si era svolto un lavoro pesante, ma a me sembrava più una scusa, e forse lo era, per giustificare l'evidente calo atletico).

Tutti speravamo nella svolta e il match con il Palermo ha rafforzato la nostra fiducia.

Tuttavia, espressa la nostra legittima soddisfazione, sembra giusto considerare che per parlare di “avvenuta guarigione” ai due consistenti indizi costituiti da Inter Juve 3-0 e Inter Palermo 3-1 se ne debbano aggiungere almeno altri due: solo dopo aver fatto bene contro Bologna e Roma infatti potremo parlare in modo credibile di squadra che si è ritrovata e soprattutto di gruppo competitivo, da migliorare, ma non da ricostruire per guardare con più fiducia al futuro.

Occorre considerare che nelle ultime sei partite il Palermo ha fatto solo tre punti, perdendo tra l'altro in casa con Milan (0-2), Torino (1-3) e in trasferta con la Roma 5-0.

Questo ovviamente non per sminuire la gioia di una buona prestazione con relativo risultato, ma per una doverosa prudenza che suggerisce di aspettare test più attendibili.

Il Bologna lo è di sicuro, nonostante l'ultimo mezzo passo falso casalingo.

La Roma lo sarà ancora di più: in quell'occasione, fare risultato potrebbe sciogliere le ultime riserve, ma anche una buona prestazione sarebbe da considerarsi una parziale conferma.

La partita


Anche in questo caso le statistiche fornite dalla Lega riservano qualche parziale sorpresa, nel senso che mostrano come, pur contro un Palermo abbastanza dimesso, la supremazia dei nostri non è stata così netta e comunque sono accaduti episodi di gioco sui quali riflettere con attenzione.

Ecco i dati principali

Possesso palla 63% a nostro favore
Tiri totali 14 a 9
tiri in porta 7 a 5
occasioni da gol 11 a 7
assist 3 a 3
corner 8 a 5
falli subiti 12 a 12
palle perse 54 a 42
palle recuperate 31 a 21

Un altro dato interessante è che l'Inter ha attaccato meno a destra (7 volte) che al centro (13) e a sinistra (14)

Cifre che indicano chiaramente la legittimità della nostra vittoria ma anche, in relazione alla modesta consistenza degli avversari, il permanere di qualche elemento di criticità.

Abbiamo concesso un po' troppo, ma questo ci può stare visto che è la conseguenza di una partita d'attacco, come dimostra il possesso palla e soprattutto il numero degli attacchi portati (34 a 17, il doppio esatto)

Mancini ha optato per un 4231 (o anche per un 4411, visto che un esterno faceva l'ala tradizionale (Perišić), mentre Palacio e Ljajić si scambiavano spesso di ruolo.

Quando Ljajić o Palacio si spostavano a sinistra creavano la superiorità numerica (con Naga che avanzava) e questo spiega perché ci siano stati più attacchi a sinistra.

Il mister ha anche provato delle inversioni di ruolo (inizialmente c'era Naga a destra e D'Ambrosio a sinistra, per un breve periodo anche Perišić si è scambiato con Palacio), ma indubbiamente la soluzione più efficace è parsa quella con Ivan a sinistra, Ljajić fargli da sponda e Naga a creare il binario di fascia.

Questo anche se due gol su tre sono venuti da azioni sulla destra (il cross di Palacio per Icardi e quello di Maurito per Perišić).

A questo proposito mi sembra di poter fare un paio di considerazioni importanti:

ho seguito per tutta la partita il comportamento del Mancio, che si è arrabbiato più volte con Maurito, invitandolo a fare più tagli dal centro verso destra o sinistra.

Il mister si arrabbiava quando Icardi restava fermo al centro, bloccando due difensori nella zona da cui provengono in genere tiri e gol: Maurito a certe condizioni può essere esonerato dai recuperi difensivi verticali, ma deve tagliare e rientrare centralmente, per dare maggior sfogo alla manovra e creare più occasioni anche per sé stesso

Nella fase iniziale, poi Ljajić partiva da destra, con Palacio più libero di svariare.

Ma, prima del gol di Adem, due volte lo stesso giocatore non aveva seguito il suo uomo e sulla fascia destra si era creata una superiorità numerica pericolosa, anche se subito abortita per la pochezza tecnica dei rosa nero.

Rimettere Ljajić centralmente, dietro la punta, e spostare Palacio ha consentito un maggiore equilibrio, perché Adem centralmente doveva operare rientri meno profondi, avendo dietro i mediani, rispetto ai 50-60 metri da percorrere in fascia ed era anche più fresco nel sostegno a Icardi, mentre la generosità e il senso tattico di Rodrigo gli permettevano di coprire meglio in fase di non possesso, senza perdere pericolosità.

L'elemento positivo, dal mio punto di vista, è stato proprio questo: l'equilibrio trovato tra giocatori che corrono, giocatori di potenza, giocatori tecnici ma con qualche limite dinamico (Ljajić per esempio, in realtà ha corso tantissimo, ma è sicuramente leggero nei contrasti e non sempre tempestivo, però la soluzione con un solo attaccante che si muove centralmente in orizzontale per disturbare, Adem che rientra centralmente ma non profondamente, due mediani che fanno un grande lavoro, aiutati da un giocatore tuttocampista come Palacio e da un esterno con i 70 metri nelle gambe come Perišić, ha dato appunto equilibrio).

In questo modo per larghi tratti della partita la squadra è riuscita a stare più alta e nello stesso tempo corta e compatta.

Ci sono stati dei momenti in cui si rifiatava (segnatamente i primi minuti della ripresa e gli ultimi) in cui si è rischiato qualcosa, prendendo il gol del 2-1 prima e rischiando quello del 3-2 nel finale.
Ma tutto sommato la sofferenza è stata minore che nelle altre occasioni.

Resta da vedere naturalmente se i meccanismi funzioneranno altrettanto bene contro avversari più forti e quando qualche uomo incontrerà come capita una giornata meno felice.

Ma diciamo che per la prima volta da qualche mese sembra si sia trovato un equilibrio efficace e per esempio più divertente di quello sparagnino della prima quindicina di partite.

Restano naturalmente alcune debolezze strutturali che non ci consentono di inserirci tra le primissime: in primo luogo la scarsa attitudine difensiva dei terzini (e Roma per questo sarà un test insidioso).
Poi la mancanza di un vero regista costruttore, però abbastanza bravo anche a interdire. Potrà forse diventarlo Brozović, per ora discontinuo e...apprendista del mestiere.
Ancora la mancanza di un trequartista più continuo e più realizzatore di Ljajić (3 gol sono davvero una miseria, anche se non ha sempre giocato).

Si discute tra tifosi su chi terrebbe Ljajić e chi no. Io lo terrei, se fossi certo di non averne reperito uno migliore. Certo, se non migliora molto come potenza e continuità, resta un buonissimo giocatore ma non uno che ti porta al livello delle prime.

C'è anche da considerare che per il ruolo di seconda punta abbiamo pur sempre un Eder che fino ad ora si è visto a sprazzi ma è pur sempre uno dei primi marcatori del campionato.

Insomma, giochiamoci queste due partite, poi vedremo se sarà il caso di concentrarci (parlo di noi tifosi) su un finale importante o sulle mosse di mercato che potrebbero migliorarci ulteriormente.

Pagelle


Carrizo: non è Handa ma nelle due partite giocate da titolare ha dimostrato che non è così scarso come si credeva. Del resto ex portieri mi avevano detto più volte che in questo ruolo la continuità di presenze in campo risulta determinante.
6.5

Nagatomo: era la partita in cui per i terzini spingere risultava più importante che difendere. Lui ha fatto abbastanza bene. Roma sarà un test ben diverso, senza sottovalutare il Bologna
6-

Miranda: sempre puntuale nelle chiusure sul Gila che in passato ci aveva fatto spesso male. Non sono questi gli avversari che lo possono preoccupare.
6+

Murillo: sembra uscito definitivamente da un periodo di appannamento. Con la sua velocità (abbinata alla saggezza e al tempismo di Miranda) è fondamentale per sviluppare un gioco con la squadra alta.
6+

D'Ambrosio: parte a sinistra, poi viene spostato a destra ma in entrambe le situazioni mostra difficoltà nella fase difensiva. Nella spinta, meglio di lui fa Naga.
5+

Kondogbia: volevo intitolare il post “I tre giorni del Kondo” riferendomi alle più che discrete prove contro juve e Palermo. In realtà da lui mi aspetto molto molto di più. Oltre alla quantità di palle giocate, nella sua posizione deve costruire di più.
6

Medel: avrà tutti i difetti di questo mondo ma quando gira lui riusciamo ad aggredire alti e a essere più pericolosi, oltre a bloccare molte ripartenze avversarie. Fondamentale per questa squadra.
6.5

Ljajić: una prestazione sicuramente molto positiva, per il gol, la corsa l'intraprendenza. Anche quando parte da esterno si vede che non è un'ala. Deve giocare centralmente, dietro la punta o se mai rientrare da sinistra per andare alla conclusione. Anche lui è stato richiamato spesso dal Mancio. Se migliorerà sul piano della continuità e della potenza potrà darci soddisfazioni.
7-

Perišić: un'altra prestazione mostruosa. Spero di non essere costretto a smentirmi (nel calcio sono situazioni all'ordine del giorno), ma lui è un tassello imprescindibile nella costruzione di una squadra più forte: corre tantissimo, segna crossa, taglia in mezzo per farsi trovare pronto. Vale moltissimo, ma con un pizzico di estro in più sarebbe un fenomeno.
7+

Palacio: si conferma giocatore dalle qualità straordinarie: movimento continuo, senso tattico, grande sensibilità di piede. Quando accelera palla al piede disintegra la difesa rosa nero e crea occasioni per i compagni: splendido l'assist per il gol di Icardi. Ah, se avesse 5 anni in meno...
7+

Icardi: che sappia far gol lo sapevamo e l'ha abbondantemente confermato, se mai ce ne fosse stato bisogno. E nel calcio far gol qualcosa conta. Ora deve continuare a migliorare in quei movimenti che possono far compiere a lui e alla squadra un ulteriore salto di qualità. Molto più vivo che in altre circostanze.
7

Brozović: minuti insufficienti per una valutazione, ma mostra qualche bella iniziativa.

Biabiany: quando loro ci chiudono nella nostra area con la sua velocità incontenibile è capace di far “alzare” la squadra.
Sv

Melo: sv.

Mancini: sono sempre in difficoltà nel dare il voto a un allenatore. Non ho la competenza per dire: “doveva fare questo, doveva non fare quest'altro”. Dunque se vince vuol dire che ha fatto bene, se perde lascio dire agli altri, che sono più sapienti, cosa avrebbe dovuto fare. Oggi ha vinto e, credo, ha accontentato anche gli amanti del bel giuoco, quindi merita un bel voto.
7

Luciano Da Vite


Nella foto (Inter.it): Mauro Icardi, Adem Ljajić e Ivan Perišić, i tre autori delle reti che hanno dato la vittoria all'Inter contro il Palermo.



25 commenti:

Lou ha detto...

.... sono curioso di sapere qual è il concetto di "occasione da goal" che ha l'estensore delle statistiche in lega... perché io le SETTE occasioni da goal del palermo (come le nostre la domenica precedente) non le ho proprio viste ... numeri mooolto opinabili.... come il 6- a nagatomo che si giustifica solo come un premio permanente alla sua buona volta. Indiscussa.

Lou ha detto...

per rendere l'idea... in atalanta/gobbi di domenica scorsa... secondo lo statistico della lega...la dea avrebbe avuto 7 (sette) occasioni da goal, mentre i latrones ne avrebbe avute 5 (cinque) : qualcuno ve l'ha raccontata così?

luciano ha detto...

Non ho visto Atalanta juve, ma le nostre due si. E mi ritrovo sostanzialmente con i numeri forniti dalla Lega Serie A.
Poi è chiaro che il concetto di palla gol non è un valore assoluto: ma ai fini di una corretta comparazione importa non tanto il metro scelto, quanto il fatto che sia lo stesso metro per tutte le situazioni

luciano ha detto...

Confermo il mio 6- a Nagatomo che ha spinto molto e subito poco in fase di non possesso

Lou ha detto...


Il cerchio si chiude ...
CRITERI DI RILEVAZIONE STATISTICA (secondo la lega ...)
Occasione da gol:
- Ogni tiro verso la porta se finalizzazione di una azione di squadra
- Azioni d’attacco che non vengono finalizzate con un tiro, ma che avrebbero potuto evolversi in
tal senso se un giocatore fosse arrivato per tempo sul passaggio del compagno o non avesse
mancato il tiro o il controllo del pallone

Lou ha detto...

ancora ...
"Contropiede:
- Azione di attacco che si sviluppa velocemente dalla propria zona di difesa e con un numero di
giocatori uguali o superiore ai difensori"

Quindi con il Palermo, secondo le statistiche della lega, NON abbiamo subito il goal in contropiede ... a me era parso di si, e a voi?

MarkEllen8 ha detto...

D'accordo con l'analisi della partita e con la valutazione sui singoli.
Invece non sono d'accordo sulle tre partite (di campionato) precedenti: secondo me con Fiorentina 2tempo - Juve 2tempo e Sampdoria abbiamo toccato il punto più basso della stagione. Molto meglio allora con Verona Carpì Sassuolo ed Atalanta, dove abbiamo avuto anche molta sfiga, unità ad errori clamorosi nostri ma avremmo meritato di vincere sempre.(Sono 9 punti che mancano.. Vorrebbe dire essere li vicino alle prime).
Concludo dicendo che a mio parere in qualunque modo finisca la stagione non avrebbe il minimo senso cambiare allenatore e stravolgere ancora una volta la rosa; nonostante il Mancio qualche grave errore di valutazione l'abbia commesso (in primis non sostituire guarin e investire su Eder - ottimo giocatore ma il reparto era già completo).
Speriamo di andarci a giocare il terzo posto a Roma.

Riccardo Anelli ha detto...

Quindi Luciano il giudizio è sospeso fino al dopo Roma-Inter ?

Ivan.fab ha detto...

Voci su rinnovo a Nagatomo e sul terzino turco di cui si parla da un paio di anni: Caner Erkin.

Percentuali riscatto di Telles nel caso molto basse.

Chris ha detto...

mi dispiacerebbe molto per Telles, che credo sia il miglior terzino che abbiamo. certo che ovviamente i soldi per riscattarlo non è facile trovarli. Erkin lo conosco solo di nome, visto che è tanto che lo accostano a noi, non so a che livello siamo, però credo che il suo acquisto sia legato principalmente al fatto che sia un parametro 0.

Riccardo Anelli ha detto...

Peccato per Telles.
Spero invece che sia infondato quato sostenuto da Sky, ovvero che sia altamente probabile che Mancini lasci a fine stagione, così si riparte di nuovo da zero....
Provoco....prendereste Mihajlovic ? Nonostante l'orrida parentesi con i biretrocessi io sì

Riccardo Anelli ha detto...

quanto

Riccardo Anelli ha detto...

Domani la Primavera alle 14.30 su Sportitalia.

Avvocheto ha detto...

Concordo con Chris su Telles.
@ Riccardo: assolutamente no! Su Mancio staremo a vedere...certo é che la fondatezza delle voci di SKY sull'inter sono pari a quelle del mio pescivendolo...tanto più se provengono da Nebuloni (ex Milanc Channel se non sbaglio...)

Riccardo Anelli ha detto...

@ Avvocheto confido anch'io sul basso livello di attendibilità della nostra stampa.
Il no a Mihajlovic è perchè non lo ritieni allenatore da grande squadra ?

luciano ha detto...

La sostituzione di mancini sarebbe un dramma. tanto più se fossero vere certe voci di allenatori esteri.
Telles piace abbastanza anche a me, in prospettiva, ma non conosco il suo eventuale sostituto. Se fosse di pari valore e ci facesse risparmiare un po' di milioni si potrebbe anche accettare

Riccardo: dopo la Roma si potrà sapere (non ho detto "si saprà") la dimensione dell'Inter attuale.
Spero che restino i dubbi.
Mi spiego.L'unica situazione che darebbe certezze sarebbe non fare almeno 3 punti col Bologna e perdere netto con la Roma.
in quel caso la realtà sarebbe definitiva: la nostra sarebbe una squadra senza continuità, con alcuni alti (pochi) e molti bassi, inaffidabile e bisognosa di innesti qualitativamente robusti.
Un Inter che facesse i tre punti col bologna e se la giocasse dignitosamente a Roma, magari anche perdendo di misura, potrebbe essere una squadra avviata a consolidare dei valori sui quali lavorare per un ulteriore progresso.
Potrebbe, ma anche in quel caso non ci sarebbero certezze.
Quindi la speranza è che dopo Roma tutte le ipotesi siano ancora praticabili

luciano ha detto...

Intanto ho inviato il post sulle giovanili

Avvocheto ha detto...

@ Riccardo: si, esattamente per quello. E anche per certe dichiarazioni/atteggiamenti (per quello che possono valere)

Chris ha detto...

NO secco Riccardo.
Al momento per Miha è una carriera da allenatore dove i bassi sono stati maggiori degli alti.
fino all'anno scorso poteva essere un discorso affettivo di "uomo Inter", ma ovviamente dopo la panchina del milan cambia anche questo aspetto.
io cmq penso e spero che Mancini rimarrà, anche perchè non vedo dove possa andare. e tra un'Inter, anche senza champions e problemi economici, e la Nazionale, penso preferisca ancora l'Inter (per non parlare della questione economica, visto che in Nazionale, possibile aiuto dello sponsor a parte, difficilmente gli darebbero i soldi che gli da Inter).
cmq, dovesse esserci una separazione, andrei su Montella.

Chris ha detto...

108 oggi.
Auguri cara mia Inter.

Unknown ha detto...

Tantissimi auguri alla mia....cara,pazza Inter !!!

luciano ha detto...

"In Italia, in Europa, nel Mondo. Perché la bandiera nerazzurra non conosce confini. Siamo Fratelli del Mondo"

dedicato ai tantissimi squallidi personaggi che popolano il mondo del calcio, con il loro disgustoso razzismo, l'ottuso nazionalismo, persino con uno spregevole provincialismo d'accatto.

Possiamo vincere o perdere, ma una fiera consapevolezza non ci abbandona mai:
NOI SIAMO DIVERSI

luciano ha detto...

E adesso sembra fatta per Caner Erkin. Non lo conosco. Ha 28 anni e il curriculum non è esaltante. Il suo arrivo dovrebbe spazzare i dubbi sulla permanenza del Mancio, che probabilmente è colui che lo ha indicato ai dirigenti.
Verrebbe a parametro zero e temo che questo sia l'elemento decisivo.
Mi spiacerebbe moltissimo per Telles.
Ho fiducia nell'operato dei nostri dirigenti, ma temo una realtà triste: per allestire una buona rosa dobbiamo andare o su parametri zero o su giocatori in prestito con diritto di riscatto. Che poi non riscatteremo, prendendo al loro posto o un altro parametro zero o un altro con diritto di riscatto. E così via.
Tuttavia se questo accade per elementi di contorno e si concentrano i pochi soldi su elementi importanti come potrebbe essere Banega o su qualche giovane davvero emergente, come fu per Mateo e poi per Brozo e Kondo, non sarebbe un male

LOTHAR10 ha detto...

Auguri Magica Inter!!!
Forza ragazzi



Guido ha detto...

A breve online il post di Luciano sulle Giovanili.