Finalmente a Verona si sono visti sprazzi di vera Inter. Nulla di trascendentale intendiamoci. Solo una prestazione più che dignitosa, una prova che fino a pochi mesi fa sarebbe stata di routine.
I difetti strutturali della squadra a mio parere sono stati confermati. Ma una condizione fisica in crescendo, il recupero di qualche talento e di qualche infortunato, l'affermazione, tanto attesa, di un giovane e un assemblaggio giusto degli uomini ci hanno consentito di vedere in campo una squadra credibile e abbastanza competitiva.
Non sarebbe giusto esaltarsi oltre misura per la prima vittoria dopo molte settimane di digiuno, ma non sarebbe giusto neppure sottovalutare il successo di Verona, ottenuto in condizioni difficilissime.
Difficile proprio per la lunga serie di risultati negativi, con il retaggio di polemiche roventi (alimentate per la verità dall'ambiente esterno, perché la squadra è sempre rimasta compatta e convinta delle proprie possibilità).
Difficile perché l'atteggiamento tattico del Chievo si sapeva che avrebbe messo in difficoltà la squadra, chiamata ad attaccare e a fare la partita senza possedere uno sfondatore centrale di peso ed esponendosi al contropiede letale dei clivensi, soprattutto sulle fasce, che sono spesso una altro punto debole nostro.
Difficile perché quando a inizio partita sbagli un rigore, cogli la traversa, vedi vanificato ogni tuo sforzo offensivo, l'idea dell'ennesima beffa in agguato ti può paralizzare.
Difficile infine perché la partita si collocava all'immediata vigilia del match che potrebbe cambiare in parte il segno della stagione.
Prima del ritorno col Marsiglia, per dire, i francesi, che non perdevano da novembre, hanno subito quattro sconfitte consecutive.
E' vero che anche il Napoli si appresta a disputare una partita di coppa ancora più importante, e ha fatto benissimo: ma la situazione è molto diversa. I partenopei viaggiano sulle ali dell'entusiasmo, hanno attaccanti fortissimi nel momento migliore della loro carriera e hanno trovato subito i gol grazie ai quali, giocando di rimessa negli spazi, la progressione dei loro uomini gol diventa devastante. E comunque quando sei in stato di grazia giocando e vincendo ti diverti, allontani la tensione e aumenti l'autostima. Come l'Inter del triplete sa benissimo.
Tatticamente e come scelta degli uomini secondo me la squadra è stata schierata come meglio non si poteva, al momento.
Centrale, in questa Inter, restava e resta la questione Wes. Non c'è altra via, al momento, che credere ciecamente in lui e organizzare la squadra in funzione sua (con i rischi che questo comporta, perché per esempio, annullato l'olandese le capacità offensive diminuiscono di molto e nello stesso tempo si rischia di esporsi in fase difensiva, vista la sua scarsa propensione a sacrificarsi).
In passato Wes veniva schierato da Ranieri come quarto centrocampista di sinistra, con il compito di creare, quando era in possesso di palla, ma anche di tenere la posizione, di raddoppiare sulla fascia.
L'olandese, tra l'altro ancora in debito di condizione, si sentiva sacrificato, poco considerato (è un giocatore che ama essere sempre nel vivo del gioco). Forse non era convinto del ruolo, pur impegnandosi professionalmente.
Del resto quella scelta aveva delle motivazioni. Intanto perché Wes davvero predilige muovere dal centro sinistra; l'ha sempre fatto, anche quando partiva dietro Eto'o e Milito. Solo che in quel caso la fascia la curava Samuel, che aveva la corsa per difendere e attaccare, senza perdere pericolosità.
Poi per questioni di equilibrio, perché appunto dietro due punte che non tornano (e che non sono così decisive da considerare calcolato il rischio conseguente), un terzo giocatore solo offensivo squilibrava profondamente la squadra, nella quale qualche giocatore di grande sapienza calcistica, ma non di grande passo (Cambiasso, ma prima anche lo stesso Motta) rischiavano di venir presi di infilata.
Anche perché sulla fascia di pertinenza, dietro, né Naga né Chivu davano garanzie da grandi incontristi.
La soluzione, tutta da verificare nelle prossime e ben più impegnative prove che ci attendono, è venuta dalla contemporanea adozione di tre misure importanti.
Puntare su Wes regista offensivo, con obbligo di rientrare centralmente per qualche metro e non di inseguire il terzino sulla fascia. La crescita di condizione di Wes, la responsabilizzazione conseguente al sentirsi al centro del progetto e del gioco, hanno fatto il resto. Voglio dire che quando Wes non era in condizione, la soluzione non avrebbe avuto la stessa efficacia.
Di conseguenza si è deciso di schierare due punte di movimento, sacrificando anche Pazzini. Forlan, anche lui in crescita atletica e Milito lavorano molto di più con e per la squadra, possono dare equilibrio, anche a discapito, ovviamente, della pericolosità in area. Anche il Pazzo provava (e prova) a rendersi utile in questo modo. Ma è chiaro che per giocare così lui è sprecato, quasi inutile.
E tuttavia anche questi accorgimenti a mio parere non sarebbero bastati. Era necessario che la squadra potesse giocare più alta, senza allungarsi eccessivamente. Più lunga è la squadra, infatti, più facile è che si crei una frattura tra i tre attaccanti (e magari un esterno o un centrocampista che abbia fatto da incursore nell'azione precedente) e il resto del gruppo.
Giocare alti è un rischio, anche perché i nostri difensori non sono velocissimi negli spazi e gli esterni (Maicon e Nata) sono uomini di spinta più che di contenimento. Ma è un rischio che si può correre se si riesce a essere intensi, fitti, aggressivi nella zona centrale.
Per questo è stata decisiva la crescita esponenziale di Poli (oggi curiosamente quelli che lo dileggiavano e che insultavano chi l'ha acquistato sono diventati immemori celebratori dell'ex doriano), ma anche, per esempio nel finale della partita con il Catania, di Obi schierato non più da esterno.
E pure di Zanetti, che sul centro destra offre spinta, sacrificio e copertura. Zanetti per il momento garantisce più sostanza di Faraoni, che tra l'altro non è un mediano. Grandi alternative al capitano in quel ruolo non ne vedo, anche se conto molto sul recupero di Guarin, grazie al quale si dovrebbe poter sistemare anche la difesa, riportando Zano a terzino sinistro.
Decisiva è stata e sarà anche la disponibilità di un Deki in condizione. Ceduto Motta, è Deki, oggi, per me l'uomo chiave, centralmente, in mezzo al campo. Non è un caso che sia Ranieri sia Leo abbiano considerato, in questo contesto di squadra, Cambiasso un incursore e non il regista basso. Deki sa fare da filtro, sa sostenere la fase d'attacco, ha i tempi e il calcio per proporsi al tiro da fuori, dà i tempi alla linea di centrocampo per avanzare e chiudere. Cambiasso resta un campione, una risorsa di grande valore, un'alternativa di qualità, anche con il suo incedere più compassato, per questo tipo di gioco.
Con una squadra bloccata dietro, difensori e centrocampisti che operano in spazi stretti, l'incontrista Cambiasso, non costretto a impossibili rincorse, può essere ancora fondamentale per tempismo, senso della posizione, intelligenza tattica. Dal mio punto di vista (ma credo anche da quello di Ranieri) non è certo una giubilazione, quella del Cuchu. Tra l'altro sarebbe facile sostenere che i due gol sono venuti quando il Cuchu era in campo, non prima. Ma è ovvio che questo sarebbe solo un artificio dialettico.
Dicevo però che sono felice per il risultato conseguito e per le prospettive più confortanti che si intravedono, anche se a mio parere, i problemi strutturali restano.
Il primo, anche a rischio di risultare noioso e ossessivo, è la mancanza di una prima punta devastante. Milito è un grande, ha già realizzato 14 gol. Lavora per la squadra e fa movimenti da filmare per insegnare nelle scuole calcio ai giovani attaccanti.
Ma non ha più lo spunto bruciante del goleador di razza, nella fase migliore della carriera.
Il Pazzo non è sufficientemente decisivo perché la squadra possa vedere in lui l'uomo d'area, fisso, da esentare da compiti di copertura.
Forlan è ancora un grande giocatore, a dispetto dei detrattori. Corre più di molti giovinetti; si propone, contrasta recupera, ma anche lui non ha lo spunto, la potenza, per presentarsi centralmente e bucare la difesa avversaria.
In questo modo si spiega perché in tante partite abbiamo attaccato, creato occasioni da gol senza sfruttarle, per poi venir puniti nell'unica azione che quasi inevitabilmente in ogni partita si concede agli avversari.
Insomma, secondo me o si fa un centrocampo tutto di giocatori rapidi, potenti, molto tecnici, che nascondono la palla e rientrano come schegge, che si propongono per l'uno due ad attaccanti con le doti di Messi, Sanchez, Villa e qualche altro, o serve una prima punta di peso e qualità, un simil Ibra per intenderci, che sia il terminale delle manovre di un centrocampo buono ma non straordinario.
C'è poi il problema degli esterni bassi, in particolare dell'esterno sinistro.
Naga è fantastico quando viene servito sulla corsa, quando può distendersi sulla sua fascia e perforare le difese avversarie. Ma in fase di contrasto è francamente imbarazzante. Dalla sua parte ci si può sempre aspettare la penetrazione che colpisce spietatamente.
Poi ci sarebbe il problema Maicon, ma questo lo considero contingente. Se riacquisterà salute e condizione, il colosso, con qualche suo difetto strutturale, tornerà ad essere la risorsa in più di questa squadra.
Se il discorso venisse fatto non sull'immediato, ma in prospettiva, naturalmente i problemi aumenterebbero, per l'età non più giovane dei centrali difensivi, per la necessità di trovare il nuovo play di centrocampo e un esterno offensivo dallo scatto bruciante. Sui mediani invece, se Poli si conferma, Guarin si dimostra all'altezza, se arriverà Kucka e magari nel tempo qualche nostro giovane si consacrerà, la situazione potrebbe essere più tranquilla.
Ma di questo parleremo per mesi, dopo la partita col Marsiglia, o, come tutti speriamo, dopo i turni successivi di CL.
I singoli, io li ho visti così.
JULIO CESAR: 6+. Una sola parata, ma decisiva per evitare la solita beffa dello svantaggio iniziale.
MAICON: 5.5. Ha spinto molto e sbagliato molto. Deve recuperare la condizione ottimale. Contro il Marsiglia sarebbe importante averlo almeno all'80 %.
LUCIO: 6. Una gara giudiziosa. Qualche salvataggio dei suoi, percussioni più limitate del solito.
SAMUEL: 7. Il solito baluardo implacabile e poi il gol. Di più non si può pretendere.
NAGATOMO: 5+. Un quarto di voto per la determinazione con cui spinge. Ma in marcatura sinceramente, è preoccupante.
ZANETTI: 6.5. Si sacrifica in un lavoro oscuro per dare consistenza al centrocampo. E' sempre in partita e fa sentire il peso della sua forza e determinazione. E' così decrepito che al novantesimo si invola irresistibile, raggiunge il fondo, ha ancora la lucidità di alzare la testa, vedere Milito e servigli un pallone che non si può sbagliare. Ah già, l'astuto asadista si è risparmiato per tutta la partita, in modo da avere le energie per una bella azione nel finale, impressionare le pupille dei dirigenti e strappare un nuovo quinquennale. Diabolico!
STANKOVIC: 6.5. Per me oggi è un uomo fondamentale. Bisogna pregare che contro il Marsiglia non si faccia male e giochi per '90 ai suoi livelli. A quelli possibili oggi, che sono ancora tanta roba.
POLI: 7. Devo essere sincero, nel primo tempo non mi era piaciuto molto e pensavo: ecco il solito problema dei giovani, che non hanno continuità. Senza che avesse demeritato, sia chiaro. Nel secondo tempo è uscito alla grande: davvero una prova di notevole personalità. Che avesse qualità lo sapevano tutti (tranne i soliti che ne ridicolizzavano l'acquisto). Giocando a fianco dei Cambiasso, degli Zanetti e dei Deki ha accelerato il processo di crescita della personalità. Se continuerà così, tra poco leggeremo che è stato una scoperta di Mancini, di Oriali o del massaggiatore. Mentre MM e Branca non lo volevano proprio.
FORLAN: 5.5. Svaria su tutto il fronte d'attacco, spesso rientra più di Wes, sul piano dell'impegno e della quantità nulla da dire. Sul piano della qualità è sembrato un po' meno positivo che nell'ultima partita. Utile, si, ma davanti servirebbe anche qualcuno che la metta dentro.
MILITO: 6+. Sbaglia il rigore che poteva costarci caro, ma ci sta di sbagliare in quelle situazioni. Non si smonta, non si deprime e continua a lottare. E' prezioso per tutta la partita e poi riesce anche a trovare il gol. Indispensabile a questa squadra, anche se non è più il puntero inarrestabile di un paio di stagioni fa.
SNEIJDER: 7. migliora la condizione atletica, migliora la convinzione, anche perché viene rimesso, finalmente al centro del gioco offensivo e sollevato da compiti di rientro profondo. Ha sicuramente margini di ulteriore progresso, ma già così è decisivo. Conforta soprattutto vedergli, nei primi piani, il volta da guerriero. Con il Marsiglia speriamo che arrivi definitivamente al suo top.
PAZZINI E CAMBIASSO: non valutabili in termini numerici, hanno dato il loro contributo alla vittoria e questo conta.
RANIERI: 6.5 Ha schierato semplicemente la squadra nel modo più logico per la situazione attuale e ha fatto le scelte giuste sugli uomini da mettere in campo. Se abbiamo perso tante partite, avrà logicamente le sue responsabilità (come prima i meriti per le vittorie). Però penso che si debbano riconoscergli l'esperienza e la tenacia che hanno permesso alla squadra di riprendersi da una situazione che avrebbe stroncato chiunque. Con la speranza che questo sia solo l'inizio della rinascita
Luciano
Nella foto (Newpresse), un abbraccio simbolico fra vecchio e nuovo.
22 commenti:
Bravo Luciano,concordo in pieno sulla tua analisi.Hai visto le immagini sul sito del nuovo campo ad interello?Un lavoro bellissimo,penso però che arriveranno parecchie pallonate in tribuna eh eh..
Cavolo sono io quello di sopra,ho scoperto però come pubblicare da anonimo...
Caro Anonimo, non ho visto le immagini, ma conosco il nuovo campo come le mie tasche: è bellissimo. Peccato che sia una gemma in un ambiente un po' deprimente. Ma una cosa alla volta...
Certo, il rischio di pallonate in tribuna c'è, ma c'è ancora di più quello di energumeni che scavalcano. Però bisogna incominciare ad educare i tifosi del calcio a comportamenti civili. pensa che io punirei i cori contro la squadra ospite. Uno va allo stadio per incitare i suoi, non per insultare gli altri...
Luciano
Nel nosstro caso si va allo stadio per insultare i nostri....mica gli avversari :-)
Per il resto concordo con la tua analisi. Ho letto da più parti giudizi negativi sulla partita di Forlan. Secondo me invece da quando e' rientrato l'attacco e' migliorato moltissimo pur con i limiti che tu hai sottolineato. A volte pero' ci dimentichiamo di guardare la squadra Nell insieme per fossilizzarci sui singoli.
Tkasun
Partiti bene, poi ci siamo rilassati troppo.. C'è un buco a cc enorme, la zona di duncan in pratica..
Poi già 2 infortuni, giornata sfortunata, anche perchè il cesena alla fine ha fatto 2 tiri e 2 gol. Sarà l'influenza di ranieri in tribuna?XD
Ghigo
Sono perfettamente d'accordo con te Luciano.
Unica cosa che vorrei aggiungere è che ritengo importante anche Alvarez nel nostro centrocampo. Wes quando è in forma è irrinunciabile, chiaro, ma è questo il problema, QUANDO è in forma.
Le sue prestazioni sono molto altalenanti, e i nostri risultati vanno di pari passo con lui.
Io alternerei equamente Ricky e Wes, a seconda dell'avversario e della condizione fisica.
Con Alvarez siamo più quadrati, e ogni tanto viene pure qualche bel cross dalla sinistra, ma perdiamo incisività e velocità nel mezzo.
Sneijder invece contro squadre chiuse è fondamentale, senza di lui siamo nulli.
D'accordo anche sull'imprescindibilità di Stankovic, ma attenzione a non ripetere gli errori fatti con Cambiasso.
Di Poli sono contentissimo, mi piace da sempre, ma spero molto anche in Guarin.
Su Obi non lo so, per il momento può essere al massimo un rincalzo per Deki, Cuchu o qualcun altro che deve rifiatare per un turno.
La primavera biretrocessa ha pareggiato 0-0 col brescia, quindi ora la testa della classifica è reale, a prescindere dal loro recupero col Chievo.
http://desmond.yfrog.com/Himg878/scaled.php?tn=0&server=878&filename=w3xij.jpg&xsize=640&ysize=640
Luciano sei tu quello in mezzo con la barba?
ahahahhahaahahahaah
Buonasera a tutti
Giuste le parole di Luciano sulla partita, io avrei dato solo mezzo voto in meno forse al Capitano e forse mezzo in più a Lucio, ma più o meno sulle valutazioni siamo lì
Una cosa che noto spesso nelle dissertazioni di Luciano: secondo me cerchi sempre troppo di rimarcare i detrattori, quelli che insultano la squadra, "chissà cosa diranno quelli che criticano sempre", ecc ecc
ma secondo me con questo si dimostra che si dà peso a quello che viene detto proprio da quei detrattori
ovvio, lungi da me il fatto di giudicare quello che pensi e dici, anzi molto spesso sono in sintonia
ma leggo sempre questo sottile filo legato a quello che leggi magari su altri blog o ascolti da quelli che tu hai chiamato altre volte "intertristi" :D
tutto ciò detto con la massima stima "virtuale"
A latere vorrei esprimere un giudizio anche sulla Primavera: purtroppo non ho potuto seguire la partita in tv ma mi pare sia stata una buona partita, con delle prestazioni ottime di Bessa, Jesus e Forte
Io spero per l'anno prossimo che almeno due dell'attuale 11 titolare possano fare le "riserve" per la prima squadra, così da farci risparmiare i nostri pochi soldi per la campagna acquisti alla ricerca delle riserve che poi non giocherebbero mai
ma, per esempio, inserendo un Alborno e un Duncan nelle rotazioni potrebbe essere interessante e soprattutto fruttuoso per loro e per noi (invece di andare a comprare i Jonathan o non so chi, per intenderci)
Perfetto Ang, condivido il tuo intervento al 100%.
Spero che adesso che abbiamo raggiunto quota 40 punti si possano testare dei giocatori giovani per vedere chi potra' fare la riserva l'anno prossimo, tra quelli piu' pronti, visto che ormai in campionato non ci resta piu' nessun obiettivo.
Credo che la presenza di Ranieri a Interello fosse anche per questo motivo.
Cbs sai che non ne sono così sicuro? Per me Ranieri era a Interello oltre che per fini "istituzionali" (si inaugurava il centro dopo la ristrutturazione) a osservare i soli Castaignos e Juan Jesus. Per me monitorava i progressi di questi due.
Gli altri li lascia a Stramaccioni, sia per vincere il campionato sia per andare avanti il piu possibile nella nextgen.
E poi altra cosa: non sono così sicuro che in società credano che non ci siano piu obiettivi per il campionato. Moratti ieri ha ribadito che bisogna cercare di arrivare al terzo posto. Di nuovo. Quindi non credo facciano valutare i giovani corposamente da qui alla fine del campionato.
Una domanda: oggi, in questo preciso istante, li riscattereste Poli e Guarin insieme?
Secondo me per guarin cercheremo di strappare un altro prestito per l'anno prossimo...
Ang
Bisogna vedere a quale prezzo. Oggi per Guarin dovremmo pagare 13,5 milioni se non sbaglio, e prima di pagare questi soldi vorrei testarlo un pochino visto che non mi pare che si disponga di risorse illimitate... insomma, alla tua domanda risponderei dicendo che voglio avvalermi del diritto di opzione fino a giugno, e solo allora valuterei... perche' se per esempio si liberasse a poco Sahin dal Real preferirei magari dirottare i soldi verso il turco, ma e' solo un esempio...
Su Poli invece nelle ultime partite mi e' piaciuto MOLTO, alcuni (naturalmente non su questo blog, perche' qui quelli che indossano la maglia dell'Inter sono tutti fortissimi) dicono che sembra forte solo perche'...corre e quindi rispetto ai vari Zanetti, Cambiasso e Stankovic delle ultime partite e' gia' un upgrade notevole, a me invece e' piaciuto proprio in valore assoluto. Il problema di Poli e' la continuita', perche' non l'ho ancora visto fare 90 minuti senza un qualche problema fisico. Per cui anche qui, vorrei sfruttare il tempo fino a giugno per valutarlo...certo, se fosse il Poli dell'ultimo mese lo riscatterei.
Hai ragione, Ang., però tutto nasce dalla mia passione per l'Inter. Io sono un tifoso, non un analista obiettivo (ammesso che esistano).
Non mi indigno per una cattiva prestazione del nostro giocatore X, per un errore di Y, per un acquisto sbagliato. So che il più bravo ds in carriera ha fatto centinaia di acquisti sbagliati. Io stesso, che vedo i nostri giovani continuamente e dovrei giudicarli con buona approssimazione, un'infinità di volte dentro di me ho scommesso su tizio che poi ha deluso o ho sottovalutato caio che poi ha sfondato.
Mi indigno per quelli che lavorano contro l'Inter, con ferocia, con determinazione, in modo sistematico. Fingono di essere tifosi e raccolgono qualunque pettegolezzo purché sia infamante, denigratorio.
Quelli che i bravi li hanno presi tutti Oriali o Mancini, gli scarsi Branca o Moratti. Quelli che il clan dell'asado (cercando di distruggere giocatori e soprattutto uomini che hanno fatto la storia esaltante dell'Inter). Quelli che Moratti è un pirla e l'inter il suo giocattolo che abbellisce o distrugge secondo gli umori: capisci, dicono questo di un presidente che nell'inter ha messo qualche miliardo di euro: ma tanto l'inter è "cosa nostra", cioè di noi che sappiamo solo criticare e se va bene mettiamo 100 euro all'anno per l'abbonamento a una tv, ma saremmo pronti all'....azionariato popolare.
Lo so che sbaglio. Dovrei fare come suggerisce il poeta: "non ti curar di lor, ma guarda e passa". però vedi, con gli ignavi si può farlo. Con i nemici della squadra del tuo cuore è più difficile
Sarò molto sincero, Ang, a proposito della questione tecnica che tu poni. Non ho visto la partita della Primavera e mi spiace, soprattutto perché ero curioso di valutare Juan dal vivo.
Ho verso ila maggior parte dei ragazzi, che conosco da bambini, anche un forte legame affettivo. Forse proprio questo mi porta ad essere molto più cauto ed esigente insieme.
Della rosa di quest'anno nessuno può a mio parere rientrare diciamo nei 18 titolari per la prossima stagione.
Per il ventesimo o il ventiduesimo si può fare un altro discorso. Obi sono tre anni che è aggregato alla prima squadra. Il primo anno non ha giocato mai; il secondo qualche partita, nel terzo è una vera alternativa a qualche titolare.
Ecco, qualcuno potrebbe seguire lo stesso iter.
L'unico desiderio immediato che avrei sarebbe vedere una volta, magari per un tempo, Daniel in prima squadra già quest'anno. Questa curiosità davvero vorrei levarmela.
Ranieri è sicuramente andato a Interello per vedere jesus e Casta, ma non solo. Era andato anche a Sesto a vedere una partita della NGS ei due non erano ancora dell'Inter..
Ranieri sa che 99% non sarà all'Inter nella prossima stagione, quindi il futuro dovrebbe interessargli poco. Ma è un professionista coscienzioso e ha unito gli obiettiv: vedere due suoi giocatori impegnati e dare un occhio ai progressi di quelli che stanno nella seconda linea.
vorrei fare due domande a Luciano se possibile:
1) Kysela è sicuro che se ne va o c'è ancora qualche speranza che resti con noi?
2) Duncan in prima squadra è da escludere per il prossimo anno?
grazie.
Capt. cambiasso: a me risulta che Kysela, libero contrattualmente da gennaio, abbia firmato con una squadra del suo Paese. Però il mercato è imprevedibile.
Ricordo ancora quando Zenga, che per alcuni è esponente del più profondo interismo (e probabilmente è vero) aveva firmato con il Napoli di Maradona. poi è rimasto qui.
Su Duncan bisognerebbe fare un ragionamento complesso. Adesso esco per vedere le partite di giovanissimi e nel pomeriggio allievi regionali. In serata mi piacerebbe fare per gli amici del blog un po' un'esame dettagliato delle prospettiva per il prossimo anno di Primavera e ex Primavera. naturalmente senza nessuna pretesa di competenza.
Invece per onestà intellettuale (le tesi sono in alcuni punti divergenti dalle mie idee e contengono qualche forzatura) mi piace segnalare un articolo sull'Athletic Bilbao che compare oggi sull'edizione on line de Il Fatto Quotidiano.
L'articolo è molto bello, a mio parere, anche se contiene due inesattezze: abbassa l'età media della squadra che ha espugnato Manchester e dice che Bielsa avrebbe rifiutato l'Inter.
Entrambe le forzature sono comprensibili e accettabili, in un articolo di costume, non strettamente tecnico, e celebrativo.
Va detto per altro che le inesattezze non sono state costruite in funzione anti inter, come hanno fatto certi nostri amici (per esempio non si dice che Bielasa ha rifiutato l'Inter perché è una m...a).
Il mio dissenso di fondo o almeno la mia perplessità è questa: sicuri che gli entusiasti apologeti di questo sistema alternativo, da interisti appassionati, sarebbero disposti a non vincere assolutamente nulla da oltre 30 anni, come accade ai baschi?
In altre parole: acetterebbero un progetto destinato semmai a realizzarsi (forse) fra 35-40 anni?
Buondì a tutti
@Luciano: so benissimo che questi tuoi interventi sono dettati dall'enorme tifo per la nostra squadra, ci mancherebbe, non fosse così credo che non posterei e non leggerei neanche questo blog ;)
per la questione dei 2 ragazzi primavera in prima squadra l'anno prossimo io invece credo che una grande società come la nostra debba essere in grado di "sfornare" due giovani all'anno che possano stare proprio nei 20 della rosa di prima squadra, è tramite questa operazione che secondo me passa anche la crescita e il miglioramento di una società. Calandoci nel contesto italiano so che è complicato, ma secondo me già stiamo facendo buone cose in quest'ottica (da Santon a Balotelli, da Obi a Faraoni, ecc ecc), quindi sono fiducioso e spero che per l'anno prossimo un Duncan e un Bessa possano far parte della prima squadra (a meno che non si pensi che sia meglio per loro andare a fare esperienza in B)
@CBS: la domanda sul riscatto di Poli e Guarìn è complicata proprio perché chiedo un parere ora, in questo momento, quando Guarìn non l'abbiamo visto ancora per niente... Ecco perché onestamente non saprei rispondere alla mia stessa domanda, anche se Guarìn (quando l'ho visto giocare l'anno scorso) mi è sempre piaciuto.
Su Sahin concordo con te e secondo me a giugno sarà sul mercato. Penso che, valutate le sue condizioni fisiche, possa essere un ottimo sostituto (in prospettiva) di Thiago Motta. Anzi, ti dirò di più, per me (se le condizioni economiche dovessero permettercelo) dovremmo fiondarci su di lui, dato che è giovane, ha dimostrato di essere forte e questa esperienza negativa a Madrid gli farà venir voglia di rilanciarsi. e noi di giocatori acquistati con esperienza negativa dal Real abbiamo ottimi ricordi e neanche tanto sbiaditi....
Portandomi avanti con il "lavoro", dico anche come schiererei io la squadra contro il Marsiglia. schiererei il modulo visto con il Chievo che più che un rombo a me è sembrato un ibrido tra albero di natale e 433, con Forlan e Sneijder che a turno si allargavano nella zona d'attacco, cosa che ha fatto milito quando è subentrato Pazzini per Forlan
JC; Maicon Lucio Samuel Zanetti; Poli Stankovic Cambiasso; Sneijder Forlan; Milito
Scusate la prosopopea e buona domenica!
Ieri visita di Andy alla pinetina : tolti i punti e siringato. Ginocchio tutto ok lunedì comincia la rieducazione ad Interello . Un saluto a tutti.
Doppietta di Toto Coutinho intanto!
"Della rosa di quest'anno nessuno può a mio parere rientrare diciamo nei 18 titolari per la prossima stagione."
Questo secondo me e' l'UNICO metro di valutazione del livello di un settore giovanile, ovvero quanti giocatori riesce a produrre ogni anno che possano diventare giocatori anche di complemento per la prima squadra, molto piu' delle vittorie a Viareggio o alla Nextgen Series. Certo non si possono produrre i Balotelli ogni anno, ma la piu' grande vittoria del settore giovanile dell'Inter di quest'anno e' la presenza di Faraoni stabilmente tra i convocati della prima squadra, molto piu' di un'eventuale vittoria nel campionato primavera.
Luciano quando ho letto l'articolo del Fatto Quotidiano ammetto di averti pensato, sembra che l'autore volesse proprio farti un dispetto vero?
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