I vecchi e i giovani: la difficile transizione. (seconda parte)

Senza per questo voler precorrere i tempi e anticipare giudizi, tralascio di analizzare la situazione di giocatori come Khrin per esempio, che credo siano ancora legati all’Inter, ma  per l’età, difficilmente possono pensare a un ritorno.

Invece su Laxalt  non mi sento per ora di esprimere un giudizio.

I giovani in serie B o nei campionati stranieri

In serie B o nei campionati esteri ci sono altri nostri giovani che potrebbero proporsi nella massima serie, anche se non da noi, già dalla prossima stagione.

Parlo di LONGO, poco utilizzato a Verona e ora impegnato a mostrare la sua crescita nel Rayo Vallecano, in Spagna.

La scelta iniziale di Longo, come quella di altri, che vedremo in seguito, si è rivelata sbagliata, anche se questo lo si dice a posteriori.

E’ certo che Samu, se fosse andato in una B competitiva avrebbe giocato sempre  e non avrebbe sprecato dei mesi.

Tuttavia la questione è più complessa di quanto appaia superficialmente (parlo in generale) perché l’esito di una scelta dipende anche da molte variabili imprevedibili a priori: se l’allenatore ti “vede” o meno; se il titolare del ruolo si infortuna o ha uno scadimento di forma; se la squadra “gira” o meno e quanto guadagna la tua nuova società dall’eventuale valorizzazione.

Benissimo sta facendo a Cittadella DI GENNARO, tanto da essere entrato seriamente in concorrenza con Bardi per un futuro rientro all'Inter (e in proposito posso assicurare che Castellini è un grosso sponsor del ragazzo napoletano).

Dige ha sicuramente qualità straordinarie, ma deve trovare continuità a certi livelli anche per superare i dubbi provocati da qualche infortunio di troppo che ha rallentato la sua carriera.

Sono molto curioso di vederlo impegnato in serie A, non penso proprio nell’Inter,  già dall’estate

PECORINI: è un giocatore di rendimento, molto forte fisicamente e con passo da serie A.

Anche il piede, senza essere raffinato, non è tuttavia disprezzabile. Prevedo anche per il “Peco” una stagione in A, di transizione.

Però secondo me lui non ha ancora chiarito cosa farà da grande, cioè quale sarà il suo ruolo ottimale.

Io azzardo e dico un ruolo dove non ha mai giocato: centrale di difesa. So che anche suo padre la pensa così.

A Cittadella c’è anche ALBORNO  che continua a esprimersi senza infamia e senza lode. Per lui il momento dell’atteso decollo non è ancora arrivato.

Impostato da terzino, deve ancora apprendere molto in fatto di marcatura.

Poi viene  CRISETIG: da sempre sono un fan di Lorenzo e l'ottimo campionato che sta disputando come leader del centrocampo a Crotone non può che farmi piacere, così come l'interesse del Parma, intenzionato a trovargli posto nella sua rosa per la prossima stagione.

Lorenzo è giocatore, per caratteristiche tecniche e “testa”.

Secondo me deve ancora velocizzare la sua azione ed essere più cattivo agonisticamente.

Poi potrà aspirare a grandi livelli.

In serie B giocano altri giovani dell'Inter, a Varese, Spezia, Padova, Cesena, Modena.

A Varese c’erano  tra gli altri SPENDLY e PASA (quest’ultimo da poco passato al Padova).

Neppure 300 minuti in due per i nostri ragazzi, ma in questo caso non penso sia questione di aver sbagliato la scelta della categoria.

Nella B, secondo me, i due possono starci benissimo.

Probabilmente non sono ben visti dall’allenatore o come mormora qualcuno, a Varese se non sei del Milan non giochi.

Malignità forse. In ogni caso alcuni mesi buttati.

Bisogna anche considerare che l’austriaco è un giugno ’93 e Pasa addirittura un ’94. Se li confrontiamo con il percorso di Benedetti, per esempio, vediamo che anche l’ex torinista (’92),  sino allo scorso anno ha incontrato difficoltà non indifferenti.

Quest’anno invece Simone si è affermato pienamente a livello di categoria con 17 presenze, tutte  da titolare  e un minutaggio altissimo.

Anche la qualità delle sue prestazioni è stata quasi sempre considerata soddisfacente.

 Direi che ora potrebbe tentare l’avventura in A.

Chi forse ha sbagliato categoria è stato BIANCHETTI: solo tre apparizioni per poco più di 200 minuti complessivi nel Verona in A; sempre titolare da quando è allo Spezia, in B.

“Bianco” però il suo valore lo ha dimostrato anche nell’Under 21 e credo proprio che l’Inter ci penserà bene prima di mollarlo

Sempre in B, a Modena, abbiamo BELLONI. L’esterno mancino del ’94 ha scatto, buone scelte di gioco e tiro da fuori.

Già in Primavera aveva mostrato di dover progredire atleticamente. A maggior ragione dunque poteva forse fare scelte meno ambiziose e più realistiche (un’ottima C1), anche se so che a Modena si trova benissimo.

Sette apparizioni in campionato, per un totale inferiore ai 200 minuti (e un gol) sono il suo bottino provvisorio

Del ’94 è anche GARRITANO il quale, a dispetto di un fisico ancora esile, si è fatto vedere più spesso, superando le 10 presenze, pur con un minutaggio ridotto.

In Coppa Italia Garri ha giocato due partite praticamente per intero e ha realizzato 1 gol (l’altro in campionato) .

Garri è un grande talento e secondo me va aspettato con molta pazienza.

Un altro talento è TREMOLADA,  fine ’91, in forza al Varese: ancora non si è affermato come si pensava, anche se nelle ultime 4 partite è stato presente tre volte.

Come sappiamo il giocatore ha un sinistro davvero delizioso, ma anche lui ha avuto problemi nella definizione del ruolo (ultimamente è stato schierato come trequartista) e deve crescere sul piano della  intensità agonistica

All’estero infine sono andati anche, tra agosto e gennaio, Belec Bessa,  Bocar,  Adama  e  Injaj.

Per gli ultimi due si tratta di prestito, ma non credo  che torneranno di nostra proprietà.

Adama ha sicuramente dei colpi importanti, ma da noi  non ha mai voluto integrarsi con il nostro sistema di gioco e di allenamento. Injaj dovrebbe irrobustirsi moltissimo prima di poter aspirare con successo a entrare nel calcio professionistico.

Belec e Bessa invece forse torneranno, probabilmente per ripartire.

Ma il primo è un ’90 e, anche se i portieri hanno di solito una maturazione più lenta, lui sembra aver evidenziato qualche limite che dovrebbe farne un professionista di seconda fascia.

Ancora aperta invece la situazione dell’italo brasiliano, che ha sprecato mesi preziosi in Portogallo e ora tenta la fortuna in Olanda.

Le qualità tecniche del nostro trequartista sono fuori discussione, ma è la sua capacità di reggere il confronto sul piano atletico, della corsa e della continuità ad essere in dubbio, per un calcio ad alti livelli. Daniel ha temperamento e voglia di arrivare: può farcela, ma non deve sprecare altro tempo.

Numerosi poi sono  nostri giovani (del ’93, ’94 e ’95) in lega Pro, o ’95 e ’96 che giocano in prestito in primavera o nella Berretti.

Tra i primi ricordo, senza la pretesa di essere esauriente, giocatori interessanti come Forte, Galimberti, Romanò, Del Piero, Gabbianelli, Terrani e soprattutto Bandini. Quest’ultimo ha già assommato molte presenze nell’ex C1, pur essendo un ’94 e non avendo certo nella strapotenza atletica la sua arma migliore.

L’esperienza di quest’anno sarà preziosa per la crescita del Bando.

Tra i giocatori molto giovani che militano in Primavera citerei Businaro Cannataro, Di Stefano, Bertolino, Moreo, N’Chama: tutti ’95. Tra i secondi Mainini e Cossa.

Il patrimonio delle nostre giovanili attuali

Qui non possiamo parlare di prossima transizione verso la prima squadra, o almeno verso la serie a, se non per pochi giocatori, in relazione alla giovane età.

Aldilà dei singoli, che il nostro patrimonio giovanile sia di primo livello lo mostrano sia i dati relativi  alle convocazioni nelle selezioni nazionali (sebbene i selezionatori appartengano a un’altra…parrocchia) sia quelli relativi alla posizione in classifica delle varie squadre: perché come ho sostenuto più volte, non bastano i grandi giocatori per eccellere a livello di team, ma senza i grandi giocatori non si eccelle.

Per confrontarci con una rivale tradizionale, la squadra di Arcore, che secondo Sacchi spende per il settore quanto noi (e non è vero), questa è la situazione:

PRIMAVERA: L’Inter prima di uscire con la Lazio ha eliminato il Milan. In campionato ha un punto più del Milan

Gli ALLIEVI NAZIONALI A e B  sono primi, con tre punti di vantaggio sul Milan

Gli ALLIEVI LEGA PRO sono secondi, a un punto dal Milan, ma con una partita in meno

I GIOVANISSIMI NAZIONALI sono secondi, dietro l’Atalanta, ma hanno 9 punti di vantaggio sul Milan, che deve recuperare una partita.

I GIOVANISSIMI REGIONALI sono primi, mentre il Milan è terzo, a cinque punti.

Per trovare i rossoneri davanti a noi si deve scendere fino ai GIOVANISSIMI REGIONALI B, ma anche qui la superiorità indiscussa dei milanisti, manifestata nel girone d’andata, è già messa in forte dubbio, per l’ottimo lavoro dei nostri dirigenti e tecnici.

Ritornando alle questioni dei singoli, ogni nostra giovanile possiede talenti indiscutibili.

Non è bello, trattandosi di ragazzi in fase evolutiva, indicare adesso dei possibili predestinati. Ma è chiaro che qualche atleta,  come i Bonazzoli  Donkor e Tassi sembra al momento un po’ più avanti degli altri.

Soprattutto si deve considerare che ben 12 tra i Primavera sono del ’96 e uno addirittura del ’97. Il prossimo anno, oltre ai migliori ’97 potranno venir inseriti alcuni tra i ’96 che hanno ben giocato, in prestito: Steffè prima di tutti,  ma poi anche Manolache, Lombardi, D’Auria, Ponti e numerosi altri che hanno già fatto esperienza in Primavera o in forti squadre Berretti (cito a memoria: Bandini S., Bisceglia, Casale, Feleppa Golia, Lomolino, Levacher , Maiorano, Mapelli, Romney, Russo, Simonato).

Chiaro che non rientreranno tutti, ma  questi ultimi mesi saranno determinanti per verificare la loro crescita ulteriore.

Parlare degli elementi emergenti negli allievi A e B è superfluo.

Qui disponiamo di un gruppo di oltre 20 giocatori tutti fortissimi, praticamente intercambiabili.

Senza voler fare graduatorie, ma citando qualche nome a caso, chi dispone di due portieri di sicuro avvenire come Di Gregorio e Radu? O centrali come Della Giovanna, Popa Piacentini? O esterni come Di Marco e Colombini?

O centrocampisti come De Micheli, Panatti Brambilla (basti pensare che qui un giocatore come Jimmy ha visto poco il campo) o attaccanti come Appiah, Zonta, Cassani e lo stesso Zebli?

Per tacere poi di alcuni grandi talenti in fase di inserimento, come De La Fuente Delgado e Mianguè.

Anche in questo gruppo la maggioranza arriverà al professionismo di buon livello.

Grandi talenti ci sono poi in tutte le squadre più giovani, anche se impegnarsi sui nomi, a questo punto è davvero impossibile, considerati gli enormi margini di crescita dei più piccoli.

Posso assicurare comunque che i giocatori davvero interessanti e di prospettiva sono numerosi.

E, a quanto si dice nell’ambiente, il nuovo Presidente avrebbe intenzione di ampliare ulteriormente il settore, soprattutto con nuove sinergie all’estero.

I problemi dell’Inter di oggi sono enormi, ma con una base simile e un gruppo di lavoro eccellente come il nostro, una parte del futuro è assicurata.

Luciano Da Vite

Nella foto (©Getty Images), Samuele Longo a petto nudo. La speranza è che un giorno possa indossare di nuovo la maglia dell'Inter e portarci alla conquista di un altro scudetto.