lunedì 12 maggio 2014

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Inter-Lazio 4-1: la stagione delle contraddizioni.

L'Inter batte a San Siro la Lazio e si assicura la tanto sospirata quinta posizione che consente di entrare in EL senza passare dal capestro delle qualificazioni estive.

Il punteggio è roboante (mai, credo, a San Siro in questa stagione siamo arrivati all'intervallo con la tranquillità di due gol di vantaggio), oltretutto ottenuto in rimonta e mettendo in luce alcuni giocatori che potrebbero davvero essere i grandi punti fermi della ricostruzione.

Tutto bene dunque?

Eh, no, non è proprio così e un sommario esame alla cronaca del match dimostra che nessuno dei problemi aperti è stato risolto e che sopravvalutare l'esito di questo match (e il risultato finale in classifica che comporta) sarebbe molto pericoloso:

2': vantaggio Lazio.  
Biava, solo,  sotto porta  infila in rete con facilità  dopo che tutta la difesa è stata sorpresa. Si incomincia male: l'Inter prova ad attaccare e la difesa si fa sorprendere. Come accaduto spesso a San Siro (e non solo).

L'Inter prova a reagire: per una ventina di minuti tiene l'iniziativa e già al 7' Kovacic inventa un assist stupendo per Palacio scattato centralmente nel vuoto della difesa avversaria. Rodrigo, a tu per tu con Berisha, lo batte con grande precisione.
Nel frattempo però per attaccare la squadra si scopre e al 23' Klose viene fermato in posizione favorevole, per un fallo su Samuel; al 24' Keita si libera al tiro da posizione favorevole e Handa respinge; ancora Keita due minuti dopo taglia tutta l'area interista con un diagonale sul quale Klose e Biava arrivano in leggero ritardo.
Ma al 34' Kovacic compie il capolavoro della stagione, dopo aver saltato un paio di avversari, serve Icardi con un assist da manuale del calcio e Maurito,  solo nello spazio centrale  con  precisione e violenza (non era facile) insacca.
Passano solo tre minuti e arriva il terzo gol. Kovacic lancia magistralmente sulla fascia Naga, che mette in mezzo. Velo di Maurito e gol di Palacio che arriva in corsa, indisturbato.
Tre bei gol dell'Inter in poco tempo e calcio spettacolo?
In effetti, si sono viste azioni e giocate davvero spettacolari. Ma quante squadre a San Siro giocherebbero così allegre e spensierate comne la Lazio di ieri?
E poi, che differenza c'è tra il calcio spettacolo e la mancanza di gioco?
Se invece di uno straordinario assist man ce ne fosse stato uno meno straordinario (anche uno buono eh, che magari ritardava di un tocco il lancio, o lo sbagliava di poco) o se non ci fosse stato un giocatore che andava nello spazio a suggerire il passaggio, con una intuizione da grande giocatore, o ancora se lo stesso avesse calciato fuori di poco, come è successo millanta volte, la squadra non avrebbe avuto un gioco?
Ma allora avere o non avere un gioco dipende dall'avere o non avere campioni ispirati, perché gli schemi realizzati dai campioni sono quelli che si fanno sempre, spesso con risultati deprimenti.
Sì, però questa volta WM ha messo i campioni, aveva davanti quattro giocatori di qualità (Hernanes Kovacic soprattutto, Palacio e Icardi oltre a due esterni offensivi).
Be', i due esterni offensivi li ha sempre schierati; Palacio pure, Hernanes ha sempre giocato da quando è arrivato, Icardi prima di entrare in condizione non era sostituito da...Pancev, ma da Alvarez che è sempre uno di qualità (qualche volta  da Guarin per ragioni contingenti).
Kovacic da quando ha mostrato al mister di meritarselo ha sempre giocato (ritorneremo poi su questa questione).
Nel derby per esempio avevamo in campo quasi gli stessi giocatori, con il più tecnico e offensivo Cambiasso rispetto a Kuz.
Di bel gioco non se ne è visto.
Colpa del mister, sicuramente, che ha imposto a Hernanes Cambiasso e Kovacic di restare schiacciati indietro a fare i medianacci.
Il mister voleva pareggiare, quel fetuso.
Non erano certamente gli avanti e i centrocampisti del Milan che vincendo i duelli fisici costringevano i nostri centrocampisti a rinculare per proteggere la nostra difesa altrimenti presa d'infilata da Kaka Taarabt e Balotelli e a non aprirsi perché il Milan negli spazi era più forte.
L'altra tesi, per me altrettanto suggestiva, è che la nostra squadra non avesse tanta voglia, nelle varianti di “non sono neppure scesi in campo” “bisogna dare tutto” ecc. Magari hanno dato tutto per contenere e sentivano che aprendosi sarebbe stata una catastrofe. Lo sentivano perché sentivano il passo superiore degli altri. Chi ha giocato a calcio credo mi capisca.
Ma no: obiettivamente è più probabile che WM abbia detto loro: guai a voi se provate a contrattaccare!
Ma andiamo avanti con la cronaca di Inter-Lazio:
Nel secondo tempo, dopo una fase di assestamento, si è vista solo la Lazio. I nostri non ce la facevano più a ripartire (o forse difendevano il risultato, chissà) e la Lazio ha avuto alcune clamorose occasioni per riaprirla: Handa si è superato in almeno tre strepitosi interventi. Rinsaldata intorno a un ottimo Rano e allo splendido Handanovic, la squadra in qualche modo è riuscita a reggere, sino a quando un'altra strepitosa giocata di un campione (questa volta Hernanes, ma Kova ci aveva messo ancora lo zampino) chiude la partita, non prima che Klose fallisca l'ennesima occasione  deviando a fil di palo un'incornata, a Handa battuto.
La contraddizione sembra questa: almeno in quest'Inter sembra difficile ottenere un equilibrio tra sicurezza difensiva e e pericolosità offensiva. Come se la coperta fosse corta.
Le giocate migliori avvengono in contropiede su iniziative ispirate o chiuse dai fuori classe. Se proviamo a far gioco (il cosiddetto bel giuoco, cioè quello offensivo) ci infilano. La contraddizione sembra confermata dalle cifre.
Contro le tre indiscutibilmente più forti non abbiamo fatto malissimo (un pari e una sconfitta con juve Roma e Napoli). Non malissimo, considerando lo squilibrio tecnico atletico, in relazione a quanto fatto con le squadre “scarse”. Però con le squadre della nostra fascia, che se la giocavano senza arroccarsi, abbiamo fatto bene (score positivo con Toro, Parma, Verona, Lazio  e soprattutto Fiorentina). Contro le squadre “deboli” che si difendono, ci costringono ad esporci e vanno in contropiede, abbiamo perso una valanga di punti assurdi., soprattutto a Milano.
Colpa del famigerato modulo a tre.
Forse. Ma a me pare difficile che si possa trovare più equilibrio (cioè prendere meno contropiede) con un difensore centrale in meno un centrocampista in meno e due esterni offensivi anziché due “terzinacci”.
Perché noi quando attacchiamo abbiamo tre centrocampisti che si chiamano Hernanes, Cambiasso e Kovacic, più due attaccanti che si chiamano Palacio e Icardi, oltre a due esterni che saranno terzinacci ma sono più bravi ad attaccare che a difendere. E allora qualche considerazione si impone, in chiave futuribile.
Nessun tifoso, credo, esalta la difesa a tre come modulo a prescindere. Ma è certo che, difesa a tre o a quattro, uno dei centrocampisti (Cambiasso penso) vada sostituito da un formidabile incontrista, se si gioca con Hernanes e Kovacic. Tanto più se si optasse per la difesa con due soli centrali. E in quel caso, almeno uno dei terzini dovrebbe essere sostituito da uno più abile in fase difensiva, per ricostituire la tre nei fatti (esempio un esterno alla Chivu).
Qualunque fosse il modulo base prescelto servirebbero poi un esterno alto di grandissima qualità  (magari davanti al terzino difensore) e un attaccante  da 20 gol sicuri.
E' mia convinzione che con i tre centrocampisti attuali (Hernanes, Cambiasso e Kovacic) e con gli esterni attuali (Jonathan e Nagatomo), i tre centrali difensivi siano essenziali per garantire una parvenza di equilibrio. A meno di spostare il baricentro in avanti e provare a difendere attraverso un possesso palla prolungato.
Ma in stagione quando abbiamo dovuto spostare il baricentro in avanti non ci è andata benissimo. Comunque è una tesi che non condivido ma che può essere corretta. Proprio per questo esprimevo  ironicamente il desiderio di verificare cosa avrebbe fatto con questo organico un allenatore offensivista e celebre per il suo bel “giuoco”.
Siamo arrivati quinti con un giorno di anticipo ma  un grande giornalista della gazza sostiene che il passaggio dal nono al quinto posto è pura illusione. Piacevole illusione, non c'è dubbio. Anche perché io non condivido granché l'idea che questa rosa sia così più forte di quella dello scorso anno. C'è Hernanes in più nel girone di ritorno, ma lo scorso anno ci sono stati Cou e Wes nel girone d'andata. C'è Icardi in più, da quando può giocare, ma lo scorso anno c'era Cassano. E nel girone d'andata c'era un Milito sano. Poi c'erano Cambiasso e Samuel con un anno in meno. Insomma, sbaglierò ma tutti questi progressi a livello di organico non li vedo.
Sia chiaro, continuo a considerare Strama un grandissimo, capace all'esordio di espugnare Latron's Park in rimonta. Ma le squadre, l'una e l'altra, erano largamente lacunose e in più Strana aveva l'EL.
Walter Mazzarri non piace neppure a me.
Non mi piace per come si pone pubblicamente. Non mi piace perché gli manca quel qualcosa in più che caratterizza il grande allenatore (sto parlando di cose oneste, non dell'armadietto farmacologico della juve). Conosce il calcio, è esperto di spogliatoio, sa spremere il possibile dal gruppo che ha.
Mou, per fare un nome che non si può neppure accostare, sa spremere molto di più di quello che il gruppo possiede. Crea valore aggiunto.
Mazzarri gestisce il valore che trova (con qualche eccezione, perché sia al Napoli che qui alcuni giocatori sono cresciuti, in stagione, sotto la sua guida).
Il discorso mi permette di tornare a Kovacic. Il croato da quando è entrato stabilmente ha fatto benissimo (con qualche riserva per la partita col Milan), fino al capolavoro di ieri. Prima WM lo utilizzava meno perché era un incapace (WM, intendo)? Forse. Ma con questo ragionamento, se uno (chiunque sia, eh) esordisce e fa bene è sempre colpa dell'allenatore che se era pronto doveva lanciarlo prima. L'idea che il mister lo abbia lanciato quando l'ha visto pronto non sfiora certi tifosi. In questo caso poi non è che Kova sia un esordiente. Aveva giocato parecchi spezzoni di partita e onestamente non aveva convinto. I detrattori di WM sosterranno che era perché non aveva continuità (ma uno la continuità non se la deve meritare anche  con spezzoni convincenti?). Non dico i sostenitori, ma coloro che senza esaltare il mister sono più problematici  ritengono invece che Kova  sia cresciuto con il lavoro. In fondo, dicono, nel primo spezzone del nuovo ciclo ha convinto, perché non poteva farlo prima?
A questo punto i sapienti obiettano: l'ha schierato con continuità quando gli è stato imposto.
A parte il fatto che prima non convinceva e ora si, questo è comunque un ragionamento che proprio non accetto. Parlo in generale e non per questo caso.

Per me ci sono responsabili per gli acquisti (presidente, direttore “economo”) e basta. Responsabili della formazione (allenatore) e basta. Non dico che non ci siano interferenze, non sono così ingenuo, ma non mi piace inventare dietrologia per tirare l'acqua al mio mulino. Altrimenti se mi è antipatico Guardiola posso dire che faceva giocare Messi solo perché glielo imponeva il presidente.

Faccio un solo esempio: si è detto che MM non ha preso Kuyt e Mascherano a Benny perché gli era antipatico. Questo in estate, quando li aveva chiesti. Ora, MM ha fatto seguire Benny da Corso già a Valencia con risultati lusinghieri. Lo ha apprezzato al Liverpool e voluto intensamente. Poi in estate prima ancora di vederlo operare gli era diventato antipatico.

Magari invece Benny aveva chiesto i due, ma Mascherano costava troppo per i fondi disponibili e l'Inter aveva preso già in mezzo al campo Cou e Hernanes (poi rapinato dalla federazione, come sappiamo) e anziché il bollito Kuyt ha pensato di dargli  Biabiany. Magari è stato un errore di mercato, causato anche dalle scarse risorse. La dietrologia con ogni evidenza non conta. Io alla dietrologia credo se non è più dietrologia, cioè se uno mi fa sentire le registrazioni o leggere le disposizioni scritte.

Tutto questo discorso per dire che WM non è il taumaturgo atteso, ma non è neppure il demonio.
Che ha fatto alcune cose buone, ponendo qualche punto fermo per la ricostruzione.
Che si poteva forse fare di più ma non molto di più. Che il modulo era probabilmente il più adatto a questo organico (6 difensori centrali, due soli esterni ex terzini, due sole punte, nessuna ala di ruolo). Con l'aggiunta di un centrocampo di grande qualità, ma assi male assortito sul piano della corsa, del contrasto del contenimento.

Di qui gli squilibri e la partita con la Lazio li ha confermati tutti.

Se si vuol cambiare, benissimo. Ma si sappia che senza completare l'organico (con giocatori forti davvero) il cambio di modulo e allenatore può anche essere un rischio.

Le prestazioni individuali

Handanovic: ennesima prestazione convincente. Dopo qualche prova incerta si è ripeso alla grande confermandosi giocatore decisivo.
Almeno tre gli interventi risolutivi. 7.5


Ranocchia: prestazione davvero di grande profilo. L'unico dubbio riguarda la consistenza degli avversari, ma il Rano è apparso finalmente  quello che aspettavamo da tempo. 7.5
Samuel: qualche volta in difficoltà sullo scatto, rimedia con il mestiere e il tempismo delle entrate. E' sempre una sicurezza, ma il tempo passa anche per lui. 6+
Rolando: coinvolto nella dormita generale sul primo gol, si riprende abbastanza bene ed esprime la calma e sicurezza che abbiamo imparato a riconoscergli. Prova sufficiente, anche se in altre occasioni ha fatto meglio. 6+

Jonathan: spinge e supporta l'azione con continuità. Per un terzino la sua tecnica è eccellente, ma gli manca lo scatto prepotente dell'ala e la solidità difensiva del terzino. 6+
Hernanes: grande classe e padronanza assoluta della palla, ma poca mobilità e poca copertura difensiva. Sembra comunque in progresso e certo avere uno così in mezzo al campo è importante. Splendido il gol, con Berisha per altro non incolpevole. 6+
Kuzmanovic: da lui non si possono pretendere grandi giocate e invenzioni. Garantisce ordine, tenuta della posizione, buona copertura. Si può trovare di meglio, probabilmente. 6-
Kovacic: per la fase offensiva merita 10. Si fatica a ricordare a San Siro un centrocampista con tanta qualità. L'assist per il secondo gol è sublime. Cala un po' nel secondo tempo. Merita di avere una squadra costruita per completare le sue doti e farle eccellere ancor più. 9
Nagatomo: spinge moltissimo, ma come al solito risulta fuori tempo in alcuni rientri, costringendo il centrale a uscire e Kovacic a tamponare. Ottimo l'affondo in occasione del terzo gol. 6.5

Palacio: ancora due gol bellissimi per come si presenta puntuale all'appuntamento, pur svolgendo un lavoro sfiancante. Qualche imprecisione gli va ampiamente perdonata. 7+
Icardi: sta meglio, la condizione migliora. Quando ha un palla buona la butta dentro. Non se ne conquista di suo, ma si batte, e impegna le difese. Controllo di palla e velocità non sono il massimo, ma ha le caratteristiche del grande bomber. 7-

Zanetti: 10 alla carriera e alle qualità dell'uomo (già definito capo mafioso degli asadisti).
Milito: 10 anche per lui, non si può scordare il fantastico anno del triplete.
Taider: la sua crescia si è un po' bloccata, ma sul piano dell'impegno c'è sempre. 6

WM: una stagione da 6+ coronata da una vittoria bella nel punteggio più che nel gioco e per l' equilibrio tattico raggiunto. Se qualcuno credeva davvero al terzo posto, il voto deve essere invece insufficiente. Qui però ad agosto si è parlato di squadra da 5°-7° posto.

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it), Mateo Kovačić in azione contro la Lazio.

240 commenti:

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luciano ha detto...

Piuttosto ho un dubbio. Sul programma che ho io c'è scritto che alle 15.00 si gioca il derby giovanissimi regionali. Sul sito ufficiale non c'è traccia di questa partita.
Non vorrei non andare e poi come spesso è accaduto sapere che il sito si è sbagliato.

Tinho DeLù ha detto...

Luciano.....
il calcio che piace a te e quello che piace a me, ma guarda caso piace a ancellotti, a simeoni e a mou, solo che se dici che è il calcio di Bearzot e trappattoni ti vomitano addosso.......guardiala e il suo calcio no grazie e quello olandese no grazie.....tutta una bufala, poi alla fine dei fatti vediamo che si vince all'italiana, alla faccia dei sacchiani.

Tinho DeLù ha detto...

I 2001 alle 10.00 si giocano la finale con il torino, vogliono vendicare i 97 :)

luciano ha detto...

Che c'entra, Tinho.... La rivoluzione mediatica è iniziata con Capello, che, capito l'aria del pensiero unico imperante , ha sempre sostentuo di giocare un calcio "brillante" e offensivo, pur mentendo spudoratamente.
Da allora nessuno ammette di praticare un calcio fondato su difesa solida e contrattacco, sulla sostanza e non sui fronzoli estetici. sarebbe controproducente. Persino WM, se lo senti, nega queste...pratiche.
Poi i fatti sono un'altra cosa

carlo ha detto...

Tristissimo per il Cuchu.
Nel mio modo di intendere, Cambiasso È il Calcio, più di Messi o di Ronaldo.
È uno che SENTE il gioco, legge sia la fase offensiva che quella difensiva (cosa che il pur grande Pirlo, non sa fare). Copre gli errori dei compagni, anticipa le giocate degli avversari, sempre con la testa accesa.
Sempre presente a se stesso.

Grande Cuchu, saresti servito anche il prossimo anno.

Grande Cholo.
E. vedere due professionisti piangere perché infortunati e sostituiti, riconcilia con il calcio, fatto di uomini.

luciano ha detto...

Bravi sino ad ora i 2001 che hanno vinto a punteggio pieno il proprio girone. I problemi cominciano ora, nella semifinale contro il Toro, autentica macchina da gol, con 21 reti all'attivo e nessuna al passivo in tre partite. Nell'altra semifinale la fortissima Fiorentina affronta il Real Madrid che ha vinto il suo girone eliminando (2-0) la juve.

Tinho DeLù ha detto...

Ma come si fà, campioni storici come zanetti amato da tutti i tifosi di tutte le maglie viene schierato solo 5 minuti alla fine? sbaglio opp era il suo giorno?.......

io sono uno dei pochi che critico gli allenatori ma qui veramente ha toppato alla grande, le bandiere cavoli, le bandiere vanno trattate diversamente, mi collego subito anche a Del Piero. respect.

Unknown ha detto...

Approfitto di questo spazio di Luciano per salutare il giocatore del Triplete al quale, per diversi aspetti, sono più legato: Esteban Cambiasso.

Quando ho dovuto scegliere la maglia più rappresentativa di quell'immensa squadra ho scelto la sua, non perchè Zanetti non l'avesse meritato, ci mancherebbe, ma perchè il Capitano ha rappresentato diverse Inter, Cambiasso è arrivato invece da noi e abbiamo cominciato a vincere, chiaramente non solo per merito suo.

Non era il giocatore dotato di maggior tecnica, anche se non gli mancava, ma sicuramente quello dotato di maggior intelligenza, e lo si capiva anche quando rilasciava le dichiarazioni.

Come Zanetti sentiva la nostra maglia appiccicata alla pelle e credo che avrebbe preferito un finale diverso con la nostra Società, e tutto sommato mi permetto di dire che, per quello che ha rappresentato, forse ci saremmo dovuti comportare diversamente con lui, con maggior chiarezza e sincerità.

Mi dispiace enormemente non potere più vederlo applaudire lo stadio o stringere la maglietta ad un suo gol.
Capisco che tutto deve finire prima o poi ma se per Zanetti il capolinea è arrivato contestualmente, con lui no, continuerà a giocare in altre squadre per qualche anno e se dovessi vederlo ancora in Italia mi alzerò per tributargli quell'applauso interminabile a cui avrebbe avuto diritto, come Zanetti, da parte del suo stadio e dei suoi tifosi.

Spero veramente che dopo la sua carriera di calciatore si possano aprire per lui opportunità di collaborazione in Società, perché, ripeto, per me può essere una risorsa, un valore aggiunto come persona.
Se poi diventerà, come pronosticano, un allenatore, prima o poi deve esserlo ad Appiano.
GRAZIE GRANDISSIMO CUCHU, PER TUTTO!

flavor14 ha detto...

forse riesco ad andare a vedere i giovanissimi nazionali contro il Vicenza alle 11 (solo il primo tempo, chè poi devo tornare a preparare il pranzo per tutti), nel caso riferirò. Ci sarà nessuno del blog ? Luciano, chi devo seguire con un occhio di riguardo ?

Tinho DeLù ha detto...

Semifinali 2001

Torino x inter 1-0

gabriele ha detto...

Confermo il derby dei giovanissimi regionali, me lo ha detto ieri un giocatore della squadra.
Mentre a Vicenza i giovanissimi nazionali hanno finito il primo tempo sullo 0-0. iniziato da poco il secondo tempo..

gabriele ha detto...

giovanissimi nazionali risultato finale VICENZA - INTER 0-0

luciano ha detto...

grazie mille, Retni

flavor14 ha detto...

0-0 a Vicenza (Vigardolo), partita con molta più Inter che Vicenza che comunque ha giocato una partita accorta, 3 legni nerazzurri: una punizione di Maranzino, una palo di Traore su rinvio del portiere dopo retropassaggio azzardatoe e spigolo dell'incrocio colpito da dal capitano nr. 7 con un tiro simil Sanchez di ieri sera. M'ha colpito il nr. 8, testa alta pure quando s'allacciava le scarpe e tocchi precisi ad allargare il gioco, tutti gli altri buoni e ben organizzati. Nel Vicenza buoni i difensori con menzione per il capitano e Yeboah che a centrocampo lottava come un leone ma finiva sempre soverchiato dalla fisicità altrui.

luciano ha detto...

Pessimo il risultato di Vicenza, perché prendere un gol nel ritorno potrebbe voler dire addio ai sogni di un'intera annata.
Per quanto riguarda i 2001 bisognerebbe sapere chi ha giocato. In ogni caso prendere solo un gol da un toro fortissimo dovrebbe significare un finalmente raggiunto equilibrio di squadra.
Chi era il n° 8, Flavor? O almeno descrivilo fisicamente.

flavor14 ha detto...

eh, purtroppo non ho avuto accesso alle distinte (accaparrate dalla decina di procuratori presenti). Ripeto sempre testa alta, faccia da bravo ragazzo, ciuffo importante e buonissime doti tecniche, alto, busto eretto e sempre presente nel gioco. Nel secondo tempo s'è preso la ribalta anche per il calo di Maranzino che invece nel primo tempo sembrava poter "spaccare" la partita. Per il ritorno non credo ci siano problemi, vista la carestia offensiva del Vicenza.

ZiemeluBarri ha detto...

Giocatore sempre a testa alta? Dev'essere sicuramente Celeghin.

Tinho DeLù ha detto...

Novità da parte del settore giovanile nerazzurro per la prossima stagione. L’anno scorso era stata eliminata la squadra della categoria Berretti, allora di Sergio Zanetti, che aveva perso la finale scudetto con l’Atalanta. Dalla prossima stagione, secondo quanto risulta a FcInterNews, è molto probabile che venga reintegrata. La motivazione sono i tanti, e ottimi, profili che l’Inter ha in casa e in prestito a giocare dell’annata 1997 e anche 1998. Una chance e un ulteriore trampolino di lancio per giovani pronti, dall’anno successivo, a sbarcare in Primavera o nel calcio dei grandi. Una novità nella prossima stagione dei baby nerazzurri.

luciano ha detto...

Spettacolo all'Enotria: Inter Milan 2000 due a zero. ma poteva essere tranquillamente goleada.
Gioco di altissimo livello dei nostri.
Davvero grandi i ragazzi e il mister.

luciano ha detto...

Tinho, che quasi sicuramente si sarebbe rifatta la Berretti, noi l'avevamo scritto circa un mese fa

Giuseppe ha detto...

Non credo al nostro interesse per Rabiot (o meglio, non credo che ci metteremo a duellare con le inglesi e i gobbi) ma semmai dovessimo prenderlo sarebbe un gran bel colpo.

surf74 ha detto...

Luciano parlaci un po della partita e dei suoi interpreti che hanno fatto una partita speciale

Chris ha detto...

bene, sono stato "accontentato". giocano tutti quelli che dovevano giocare (a parte Samuel infortunato). l'unica eccezione, alla formazione che avevo postato una settimana fa, è Kovacic al posto di Guarin. io, come ho già detto, avrei fatto giocare il colombiano, visto che ultimamente è un panchinaro. invece gioca Mateo, nel 4-3-2-1. Carrizo in porta, difesa a 4 con Zanetti-Campagnaro-Andreolli-D'Ambrosio, a centrocampo Cambiasso al centro, Taider e Kovacic mezz'ali. Alvarez e Botta dietro a Milito.

luciano ha detto...

In serata, dopo la partita, il report di Inter Milan 2000

Tinho DeLù ha detto...

@Luciano...

e io lo sostenevo dall'autunno dell'importanza del campionato Beretti, ho postato qui l'articolo, come dire, dal probabilmente alla certezza, c'è una bella differenza, e quindi, a me interessa la certezza nel calcio.... come le probabilità che avete scritto di Bergomi con i 98, sai..... come è poi no?.....

Quindi io con questo articolo ho capito che al 100% ci sarà nuovamente la Beretti e ritorna la partita di mio interesse fc Sudtirol - Fc Internazionale.......

almeno che il Sudtirol non sale in serie B (oggi 1-1 a cremona e vinceva) allora lo vediamo nella primavera e allievi A e B :)

luciano ha detto...

Io invece avrei schierato: Handa
Rano Samuel Jj
Jona Taider Cambiasso Kovacic Zanetti
Palacio Bonazzoli

Chris ha detto...

niente, è il solito 3-5-2 con Cambiasso difensore, Taider davanti la difesa, Alvarez mezz'ala e Botta seconda punta.

Unknown ha detto...

E va beh, che peccato salutare queste leggende così. Prendo come buon auspicio l'esordio in A di Bonazzoli proprio nella partita dove le nostre gloriose leggende ci lasciano. Forza Inter.

Chris ha detto...

Obinna senza vergogna :D

cmq, molto bene l'esordio di Bona.

Giuseppe ha detto...

Stipendia da un milione di euro per specie di portiere che ha giocato 2 volte e ci è costato 5 punti. Dovrebbe essere lui a pagare noi, non viceversa. E vabbè che la partita contava poco o nulla, ma quante cose ci tocca digerire.

Contentissimo per Bonazzoli.

Avvocheto ha detto...

Pedro Gomes, difensore del 2000 del Vicenza, dovrebbe andare alla juve

LOTHAR10 ha detto...

ciao
un saluto ai nostri eroi
in particolare a Samuel (fantastico difensore goleador....) Diego il mio grande principe
e il Cuciu... ottimo centrocapista e Splendida
Persona
che dire stasera...... chissà se rivedremo in panca questo allenatore l anno prox.
ho sentito che mercoledì farà una conferenza
spero tanto sia di addio
sarebbe un bel regalo
forza Thoir
Forza Inter

Unknown ha detto...

Avevo scritto un papiro ma sta storia degli accounts mi ha mangiato tutto. Comunque il senso era che con questo in panca non andiamo da nessuna parte.

Daniele ha detto...

Io non riesco a capire come si può pretendere più del 5º posto con questa rosa

Everybody Hertz ha detto...

Anche i fiori più belli sono destinati a morire.
Mette tristezza averne visto il lento appassimento ma nulla potrà mai macchiare il modo in cui hanno profumato i miei ricordi di gioia e fierezza nel condividerne i colori.
Per Cambiasso, Milito, Samuel e Zanetti una sola parola: GRAZIE!

Che il dio del calcio vi abbia in gloria, insieme a tutti gli altri interisti veri.

AL82

luciano ha detto...

in attesa del post su inter Chievo (o meglio, sulla situazione DOPO Inter Chievo), il report sul derby dei 2000

Inter Milan 2-0 (Merola Patacchini)
Aglietti
Grassini Comina Montecchio Lunghi
Mastromonaco Caputo Schirò Patacchini
Merola Tchechoua

I rossoneri adottano per tutta la partita una tattica stranissimi: quando il portiere ha la palla i difensori si allarganoil portiere serve in difensore di destra, che gliela ridà; allora viene servito il difensore di sinistra che la ridà al portiere, il quale la ridà al difensore di destra, e così via.
Secondo me c'erano tre motivi
1. erano consci dell'inferiorità e perdevano tempo
2. speravano di sfiancare i nostri attaccanti che dovevano continuamente spostarsi in orizzontale per infastidire il portatore di palla
3. speravano che noi ci allungassimo, per poter tentare poi di sorprenderci.
peccato che quando, dopo 20 palleggi del tipo citato, provavano a buttare la palla lunga, la prendessero sempre i nostri centrocampisti. L'altra alternativa era un a fondo palla al piede del difensore Bellanova, dotato di gran passo. Un cavallone e basta, ha detto qualcuno. vero, ma correre dietro un cavallo è sempre difficile...Il fatto è che poi una volta portata a spasso la palla per il campo, Bellanova non potesse che cederla a uno dei nostri.
Dietro il nostro mister ha scelto come centali i due meno fisicati (anche se la potenza di Monte è debordante) ma più rapidi. Scelta azzeccata perché si trattava di contenere Kyeremateng, veloce fratello d'arte (i due fratelli maggiori del ragazzo di Arona hanno giocato con noi fino alla Berretti).
Kyere in effetti non ha giocato un pallone, fino agli ultimi minuti, quando si è spostato sulla sinistra e complici i molti avvicendamenti, ha trovato un po' di spazio.
La partita per una volta ha smentito il mio credo calcistico, sia pure parzialmente.
Loro erano infatti molto più strutturati atleticamente (imponente e molto bravo il portiere cavaliere): noi davanti avevamo tutti piccoletti, che però sapevano giocare a calcio magistralmente.
La smentita è stata parziale perché i nostri erano si brevilinei o giocatori ancora in fase di crescita, ma quando partivano in velocità lasciavano sul posto i legnosi avversari.
E poi in mezzo c'era un'autentica diga frangiflutti composta dai due più atletici (Caputo e Schirò) per altro ottimi nel giocare la palla.
Il fatto è che per tutto il primo tempo Aglietti non ha dovuto toccare il pallone (nell'intervallo ho pensato che il mister lo sostituisse con...un giocatore di movimento), mentre noi abbiamo costruito, oltre ai due gol spettacolari, almeno altre quattro azioni grandiose non adate a segno per un'inezia.
nel secondo tempo nonostante i cambi numerosi da ambo le parti, la nostra supremazia è continuata, abbiamo colto un palo clamoroso con Merola , impegnato più volte il portiere e sfiorato la porta almeno altre 6-7 volte. Questo nonostante il nostro gruppo avesse un po' meno equilibrio che nel primo tempo.
Tamma, subentrato ad Aglietti,ha dovuto solo intervenire su un insidioso cross sbagliato, per alzarlo provvidenzialmente sopra la traversa.
La giornata molto calda e il ritmo intensissimo hanno provocato crampi a diversi nostri giocatori e qualcuno ovviamente non aveva più nel finale la benzina per fare avanti e indietro con continuità.
ma il nostro predomino non si è affievolito.

continua

luciano ha detto...

I gol:
Stupenda azione in verticale (una caratteristica di tutta la partita: tre tocchi e dalla nostra area arrivavamo al tiro) deviata in angolo. Sul tiro dalla bandierina grandissimo gol di Merola, che sbuca in mezzo a una selva di uomini, si coordina splendidamente e di sinistro, al volo, infila un bolide nell'angolo opposto.

Ancora una spettacolare verticalizzazione questa volta sulla destra. Cross fantastico di Mastro, che pesca Merola appena dentro l'area di porta, in posizione defilata. Davide va in cielo e con grande lucidità appoggia sull'accorrente Patacchini, che dal dischetto non perdona.

in conclusione: questo è grande grandissimo calcio. Forse nel prosieguo di carriera faranno più strada alcuni milanisti, più fisicati, non so. Alcuni dei nostri, se non cresceranno, faticheranno già nei giovanissimi nazionali. Ma oggi sarebbero stati felici anche gli amanti del bel "giuoco". pure se noi andavamo sempre con ripartenze ficcanti e non col tiki taka
continua

luciano ha detto...

Le prestazioni individuali.

Aglietti: ha assistito alla partita in modo composto e rispettoso

Grassini: fantastica prestazione del nostro difensore, che già nell'amichevole di metà settimana avevo segnalato in grande condizione. Aiutato anche da un generosissimo Mastro, su quella fascia non passava nessuno e al contrario con il gioco delle sovrapposizioni si sono creati molti pericoli per loro.
Comina: sbrigativo in qualche rinvio, il nostro centrale ha comunque dato sicurezza al reparto, con la sua velocità, la sua determinazione, la sua praticità. prima era un difensore con i baffi (lo chiamano "zio") ora che se li è tagliati...pure.
Montecchio.
Certamente uno die migliori in assoluto. Potenza, grinta personalità pazzesche. Peccato che non sia altissimo per un centrale. Non sbaglia nulla e trascina i compagni
Lunghi:grande prestazione di sostanza, dà sicurezza sulla sua fascia . leggermente più in difficoltà quando viene spostato a destra, anche perché davanti un pata sfinito lo aiutava un po' meno. Il giocatore comunque c'è.
Mastromonaco: un tempo solo, ma con un ritmo, una determinazione, una capacità di difendere e ripartire straordinari. E' il tipico uomo che gioca per la squadra e per il collettivo. Come Monte sente il clima del derby e lo onora al meglio.
Caputo: a centrocampo, per tre quarti di gara fa quello che vuole. Potenza, allungo, ma anche grandi giocate, a smentire quelli che pensavano a un mera supremazia fisica. Con Schirò costituisce una diga insuperabile e nello stesso tempo una splendida base di lancio per i nostri contropiedisti
Schirò: lui forse deve giocare solo le partite importanti: stupendo dominatore a Bergamo, contro l'Atalanta, è andato un po' in letargo, am è riesploso incredibilmente nella partita più importante.
Fisico perfetto, deve acquisire grinta, continuità, lavorando sodo in allenamento e superando indolenze e mollezze che un po' lo condizionano. ma i piedi sono ottimi: alcune verticalizzazioni di prima hanno ricordato un certo kovacic. E ha anche un gran tiro, pur se ieri non l'ha provato.
Patacchini: ha sentito positivamente l'atmosfera del derby. Giocatore di qualità, è più punta rispetto a Mastro, tipico tornante.
Sapiente nei tagli, già da giocatore vero, ottimo in progressione e capace di controllare la palla in velocità, Pata deve solo completare lo sviluppo
fisico
Merola: non ci sono parole per esprimere le qualità tecniche di questo giocatore. Oggi ha aggiunto due perle. piccolo di statura due volte è andato in cielo a prendere un pallone. In un'occasione ha dato a Pata l'assist per il gol, nell'altra ha costretto cavaliere a una parata incredibile.
Quando decide di essere altruista fa pure cose splendide, ma qualche volta esagera per troppa sicurezza nella ricerca della soluzione personale. dettagli.
Gio': gioca a calcio come pochi, con abilità e destrezza e sul breve è imprendibile per chiunque, con le sue leve cortissime. Ha i movimenti e le intuizioni di un grande giocatore: speriamo che il fisico col tempo lo supporti maggiormente.

Tutti i panchinari sono subentrati, meritano un cenno tamma Gouem e Amabile che hanno disputato un tempo.
Tamma è apparso sicuro nell'unica occasione in cui è stato impegnato e in un paio di uscite.
Gouem ha lasciato sempre sul posto in corsa il suo avversario e ha dato qualche buona palla. ha anche fallito di un soffio almeno un paio di gol.
Amabile non ha la facilità di palleggio dei piccoli e rapidi compagni di reparto, ma si batte con determinazione, fa i movimenti giusti e vede la prta.Ampi margini di miglioramento.

Mandelli: il mister non sbaglia proprio nulla.

Gimon24 ha detto...

Ciao a tutti!

Mi riaffaccio qui dopo un po' di tempo e approfitto per salutare gli amici del blog, Luciano, Nello, Olag, il mitico Carlo Pizzigoni e tutti voi!

Il campionato è terminato ieri. Come sappiamo, si è chiuso con una sconfitta a Verona, sponda Chievo, e con l'ex Obinna autore di una doppietta, grazie soprattutto alla compiacenza di Carrizo.
In ogni caso, siamo arrivati quinti, perfettamente in linea con quanto era nelle possibilità, secondo me, di questa squadra. Che erano scarse a livello di vertice e tali si sono dimostrate nei fatti.

La prossima stagione torneremo in Europa, sia pure quella minore e attraverso i preliminari estivi.
Giusto così, è questa per ora la nostra dimensione in Europa. Obiettivo raggiunto, quindi.

Il modo attraverso cui si è raggiunto questo obiettivo, tuttavia, ha deluso molti tifosi che ormai vivono Mazzarri come il fumo negli occhi, anzi peggio! :-D
Se il toscano rimarrà all'Inter, come da contratto, con o senza rinnovo, sarà una stagione complicata la prossima, prevedo...
Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni, la situazione presenta ancora argini di incertezza.

Una cosa è certa, però, Diego Simeone non sarà l'allenatore dell'Inter nella prossima stagione.
Purtroppo!
In futuro, chissà... vorrebbe dire che l'Inter è tornata a sognare in grande e che non siamo più in una fase di passaggio, a tutti i livelli. Quindi, auguriamoci che possa avvenire presto! :-)

Nell'attesa dell'evento, ammirato e profondamente coinvolto a livello emotivo dal successo dell'Atletico Madrid di Simeone nella Liga, ho scritto qualcosa su questo trionfo dello sport, una volta tanto, rispetto ad altri fattori.
Spero possa interessare tutti voi, grazie!

Tinho DeLù ha detto...

tutti al mare????????



uffff.....che scrivo... ops sì a @luciano interessa.

il centrale dell'inter nuovo che proveniente dalla serie B è convocato con la nazionale under 16 di serie B al Lazio cup...

quindi oltre ai giocatori di valore tipo: Carraro (padova) Mosti (empoli) abbiamo anche De Magistris (spezia ) .) l'ho detta :P

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