martedì 4 ottobre 2016

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Roma Inter 2-1: il trionfo del bel giuoco, da ambo le parti*




Sinceramente mai come questa volta il blog, inteso come l'insieme degli amici che lo frequentano, mi è stato d'aiuto.

Terminata la partita infatti la mia depressione era notevole.

Avevo visto una squadra messa sotto in modo brutale, fatta a fettine ogni volta che uno qualunque della Roma accelerava, una squadra che non sapeva cosa fosse l'equilibrio, la fase difensiva, la compattezza.

Una squadra che a differenza del passato aveva dalla trequarti in su qualche uomo di qualità, per cui aveva anche creato molto più di quanto accadeva di norma negli anni precedenti, ma nella quale quattro soli giocatori erano stati davvero in partita: Banega, Candreva e Perišić, oltre ad Handanovič.

Cercavo di consolarmi dicendomi che Joao non era, comprensibilmente, quello vero e che Icardi non in tutte le partite sarebbe stato fuori dal gioco, quindi, una volta che questi due avessero ripreso il loro normale rendimento, avremmo avuto un nucleo di sei atleti capaci di giocare alla pari contro chiunque.
Magari sette con il miglior Miranda.

Però prevaleva in me la sensazione negativa di non aver visto una squadra di calcio ma un branco di sbandati con al suo interno qualche buon giocatore.

Premetto che per me una squadra forte è un complesso quadrato, coeso, che, consapevole della propria forza, gestisce la partita concedendo poco o nulla all'avversario e magari anche al bel giuoco spumeggiante. Sapendo che tre o quattro volte metterà l'uomo davanti al portiere avversario e 90 su cento vincerà la partita.

Il top in questo senso, per limitarci alla nostra storia, è stata la finale di Madrid più ancora che la vittoria di Londra in contropiede.
Naturalmente il top è un obiettivo, ma la strada è quella.

Poi ho letto i primi interventi sul blog e sinceramente, non lo dico in modo paradossale, mi sono rincuorato.

Quasi tutti erano concordi: il pareggio sarebbe stato strameritato, la sconfitta è dovuta solo a uno sciagurato errore di Jovetić, meglio perdere facendo la partita che andare solo a difendersi, ecc.

Mai come questa volta ho sperato che la mia visione del calcio fosse fasulla, sbagliata radicalmente.

Ce la siamo giocata? A me è sembrato che al 21' loro avevano messo 4 volte l'uomo solo davanti al portiere e noi preso un palo con un tiro da fuori di Banega da 25 metri.

La nostra reazione nei minuti successivi portava a un tiro di Perišić respinto coi piedi dal portiere, a un tiro in acrobazia di Candreva dopo una mischia, parato, e a un colpo di testa di Miranda indirizzato male.

Nel frattempo i nostri due esterni avevano dovuto spendere un giallo a testa per impedire la loro ripartenza vincente e sia Perotti che Florenzi si erano presentati ancora soli davanti a un immenso Handanovič.

Nel secondo tempo, forse anche per un loro calo naturale, un maggior equilibrio: tiri di Perotti e Perisic parati, tiro alto da buona posizione di Strootman servito da Salah e tiro alto di Gnou da buona posizione.

Poi il pareggio (un capolavoro di due grandi giocatori) e subito il loro nuovo vantaggio.

Per finire con la paratissima di Handa su Dzeko.

Per come la vedevo io, potevamo anche pareggiarla, ma non avremmo “strameritato di pareggiarla”.

Però potevamo anche perderla 6-2 o giù di lì se contiamo le occasioni in cui l'uomo è arrivato solo davanti al portiere in posizione favorevole, da entrambe le parti.

Allora sono andato a vedere le statistiche, quelle alla quali credo poco.

E ho costatato che il possesso di palla è stato nostro: 61 a 39.
Il possesso palla è una caratteristica del bel giuoco e, di solito, delle sconfitte.

Allora sono andato a vedere le occasioni da gol: 19 a 12 per la Roma, oppure gli assist: 5 a 1 per la Roma; le palle recuperate 24 a 15 per la Roma.

A nostro favore le palle perse (ben 49 contro 36) i corner (10 contro 3) e i cross (13 contro 3)

Allora mi sono chiesto: a che serve un gioco arioso sulle ali se metti in mezzo 23 volte la palla e non sfrutti mai questa giocata?

E andare in profondità con le ali, con i terzini scarsi, non comporta che poi queste ritornino tardi e lascino scoperta la difesa, mentre gli avversari ti raddoppiano (come minimo) sempre?

Sul primo gol, ad esempio, hanno sbagliato i due centrali e forse anche Santon.
Ma Bruno Peres che ha potuto seminare tutti indisturbato, di chi era l'uomo?
Di Santon che doveva già vedersela con Salah?

E Salah perché ha potuto imperversare indisturbato finche ha avuto birra, senza aver subito mai un raddoppio di marcatura?

Certo, ha inciso anche la cattiva giornata di Joao, ma se tu hai Santon contro Salah, Joao e Ansaldi al rientro, Murillo spesso svagato, non cerchi in qualche modo di proteggerti?

Come mai a Perotti bastava spostare palla sulla sua destra di mezzo metro per calciare in porta indisturbato o servire qualcuno nel mezzo, mentre i pur bravi Candreva e Perišić trovavano molti più ostacoli?

Spalletti prima della gara aveva detto: spero che lo sviluppo della partita costringa l'Inter ad attaccarci.

E FDB (dopo il match): certo, se concedi il contropiede alla Roma....

Ma chi glielo ha concesso? Io forse?

Probabilmente lui si riferiva alla squadra che non ha saputo restare corta, non ha saputo fare il pressing alto.

Ma, non ha saputo o non ha potuto?

Non dico che non potrà farlo mai.

Eccezionalmente lo ha fatto già una volta in otto partite, contro la juve, quando tutti si sono espressi al 100% e la juve forse no.

Però su otto partite sette volte siamo andati in svantaggio, possibile che le cifre non alimentino almeno il dubbio che AL MOMENTO questa idea di gioco ha bisogno di qualche correttivo?

Simone Nicoletti, che non è certo calcisticamente parlando un italianista convinto come me (anzi) ha scritto che sembrava di vedere una partita del campionato inglese, per gli aspetti peggiori di quel calcio.

E' ciò che penso io, con la sola differenza che io toglierei dalla citazione “per gli aspetti peggiori”. E Ranieri: Roma Inter come un match di Premier.

La gazza (per quello che vale), oggi, martedì, riporta “Banega, le ali. Lo sbilanciamento in avanti adesso preoccupa anche la società”.

Tuttavia voglio assolutamente sgombrare il campo da un'interpretazione delle mie parole che sarebbe fuorviante.

Sono, nel modo più assoluto e intransigente, per continuare con FDB, con convinzione e totale fiducia.

Il suo lavoro va sostenuto (anche con robuste iniezioni di qualità a gennaio) e andrà valutato solo verso marzo aprile.

Anche se non dovessimo arrivare terzi (o quarti) non sarà un anno perso se si individueranno veramente i punti deboli in rapporto alla sua idea di gioco, perché non si cambia in un momento una squadra assemblata da anni, pur con uomini diversi, per il contropiede.

Lui però deve saper gestire questa fase di transizione con duttilità, con qualche correttivo, senza integralismi.
Deve rendersi conto che nel campionato italiano non si può prescindere da un'attenzione meticolosa, anche nelle marcature, alla fase difensiva.
Altrimenti può castigarti chiunque.


Le mie non sono critiche, perché non so come siano andate le cose (che disposizioni lui abbia dato, in che misura siano state disattese, ecc.) sono solo considerazioni semplicistiche di un tifoso che senza, responsabilità alcuna, da fuori, crede di vedere distorsioni e limiti in alcune scelte o atteggiamenti tattici.

Secondo me puoi giocare indifferentemente con il pressing e la difesa alta o con la difesa che aspetta per far ripartire l’azione; puoi giocare con il 4231 con il 433 con il 424 con il 352: sono tutte soluzioni valide ma devi scegliere quella per la quale possiedi i giocatori con le caratteristiche giuste.


La squadra deve restare corta in tutte le fasi di gioco, alta o bassa importa poco: cioè dipende dalla capacità dei tuoi uomini offensivi di manovrare sullo stretto o in ripartenza, dalla loro capacità di recupero, dalla solidità del reparto arretrato e dalle qualità degli avversari.

Loro in mezzo al campo avevano un De Rossi a protezione fissa della difesa, Strootman e Florenzi con grande corsa avanti e indietro, lo stesso Dzeko che arretrava di parecchi metri dando una mano.

Noi avevamo due esterni di corsa lunga più che di ritmo e intensità: quando hai raggiunto il fondo e crossato inutilmente, è difficile ripartire con la stessa velocità per raddoppiare.

Icardi che ha aiutato meno di Dzeko, Joao prevedibilmente poco reattivo e lento, Banega generoso ma con caratteristiche prettamente offensive, Medel grande incontrista, ma solo in spazi stretti: le sue leve corte non gli consentono recuperi, uscite sulle fasce o rincorse vincenti.

In più avevamo una difesa dalla solidità non certo rassicurante.

Anche loro avevano una difesa debole, ma l’hanno protetta, contando sulla straordinaria capacità di ribaltare l’azione. Perché avevano gli uomini giusti e perché il gol iniziale glielo ha consentito (Spalletti dixit).

In tutto questo noi un po’ per gli errori dei loro attaccanti, un po’ per le grandi parate di Handa, un po’ per la qualità di alcuni giocatori, siamo rimasti numericamente sempre in partita e questo è un dato positivo.

Icardi e Joao giocheranno meglio, forse crescerà anche Ansaldi, magari arriveranno un paio di difensori e qualcosa tatticamente verrà rivisto, senza snaturare le caratteristiche del gioco voluto dal mister, perché non credo, aldilà delle dichiarazioni ufficiali, che FDB non abbia colto alcune indicazioni che la partita ha fornito.

Quindi c’è da proseguire con fiducia, confermando e potenziando quanto di buono si è costruito e ponendo maggiore attenzione (nei limiti delle possibilità degli uomini in rosa) al sistema delle marcature e dei raddoppi.


Le prestazioni individuali


Handanovič: gran parte del merito, se l’Inter resta in partita, è suo.
Incolpevole sui gol regala alcuni interventi di altissimo profilo: su Salah, su Florenzi, su Dzeko, su Perotti e ancora su Dzeko, la prodezza nel finale.
8.

Ansaldi: Perotti va al tiro con troppa facilità, in più il nostro terzino si becca subito un giallo per fermarne la ripartenza. Dietro lascia un po’ a desiderare, cerca almeno di proporsi, ma con giocate poco incisive.
Era al rientro e speriamo possa fare di più in futuro.
6-

Miranda: a lui si perdona tutto.
L’impressione però è che ormai abbia più stile che potenza. Certo, è intelligente e alcune chiusure gli riescono, ma quando Dzeko arretra e lo porta fuori, perde i duelli di fisico e in un’occasione lo stende in posizione pericolosa, rischiando anche il giallo.
Altre volte ha fatto meglio.
6-

Murillo: soffre delle consuete amnesie nelle marcature. Non aiuta Miranda nel controllo di Dzeko e non chiude su chi avanza in fascia prendendo Santon tra due fuochi, anche se non è aiutato dalle mancate coperture di Perišić e del centrocampista di sinistra.
Però in difesa non abbiamo di meglio.
5+

Santon: chiaro che sulla corsa non può tenere Salah, ma questo si sapeva e a questo si doveva provvedere con qualche correttivo. Leggo tutte valutazioni negative della sua prova, ma secondo me ha tenuto il campo dignitosamente, in considerazione dell’avversario e della scarsa protezione.
6-


Medel: in pratica, considerata la cattiva giornata di Joao, si trova da solo a combattere a centro campo e soprattutto a cercare di garantire una protezione alla difesa.
Le sue leve corte non gli consentono di essere competitive negli spazi ampi, così ad esempio, quando Peres parte a razzo, non inseguito da Perišić, lui non arriva a chiudere. Però si batte, tampona dove può.
Il suo contributo lo dà sempre.
6.

Joao Mario: una volta di più si rivela giocatore fondamentale per questa squadra: nel bene, quando è in giornata, nel male quando chiaramente gioca al 40% delle sue possibilità. Alcuni errori e palle perse avrebbero provocato il linciaggio di Kondo.
Però lui ha il vantaggio che sa sveltire l’azione.
5

Candreva: Per oltre un’ora una partita ricca di iniziative, alcune non andate a buon fine per sfortuna o per un miracolo di Szczesny.
Va spesso al cross e comunque, pur mancando di lucidità in qualche occasione, si dimostra pedina importante 6.5

Banega: come giocatore non mi ha mai convito del tutto, anche se mi rendo conto che il salto di qualità che la squadra indubbiamente ha fatto rispetto alle scorse stagioni è legato alle qualità sue di Joao e di Candreva.
Per una mia visione del calcio non lo considero una centrocampista e non ho molta simpatia per i trequartisti (di solito segnano poco, non coprono e se giocano dietro due punte squilibrano la squadra).
Però ieri mi sono ricreduto, nel senso che la sua prova ha cancellato ogni mia perplessità.
Vero trascinatore, uomo squadra, non si è arreso mai e si è battuto col piglio del leader.
Il gol per me è stato il giusto premio per la sua ottima prestazione
7

Perišić: il giocatore è una certezza, da tempo.
Non salta l’uomo in dribbling ma per il resto in fase offensiva sa fare tutto: progressione, cross, assist, tiri. Per le sue stesse caratteristiche, dopo una progressione fatica a tornare in copertura con tempestività.
 Joao, Banega, Candreva, lui e Icardi costituiscono un pacchetto offensivo di tutto rispetto.
Va risolto però il problema della compatibilità e dell’equilibrio.
6.5

Icardi: una prestazione nettamente al di sotto di quelle a cui ci aveva abituati ultimamente.
Del resto non è facile giocare nella morsa di Manolas e Fazio, soprattutto sulle palle alte.
Dzeko però “esce” è dà un buon contributo alla sua manovra offensiva. Maurito in questa partita non ci riesce o non ci prova. Lo salva dall’insufficienza l’assist delizioso e difficile per il gol di Banega.
5.5

Gnoukouri: con lui al posto di uno spento Joao si torna a giocare in undici.
Nulla di particolare (anzi, una buona occasione sprecata calciando da dilettante con il corpo all’indietro e mandando la palla nel secondo anello), ma una prova ordinata, con una buona corsa e una presenza assidua dove serviva.
6

Naga: entra e questa volta non demerita.
Con la sua velocità dà vivacità alla squadra e in particolare alla fascia sinistra, in parte anche sfruttando la stanchezza degli altri e l’allungamento della Roma.
6

Jovetić: riceve gli insulti di tutti per il fallo inutile che è concausa della sconfitta.
Secondo me la colpa non è sua. Schierato in fascia, deve necessariamente ripiegare in copertura e non ne ha le qualità fisiche, tecniche e mentali. Poteva entrare come seconda punta: avrebbe fatto meno male (a noi) e forse (molto forse) un po’ di male a loro.
5

FDB: alcune scelte viste da fuori sono apparse poco comprensibili, ma poiché lui ne sa sicuramente più di tutti noi, valutato il parco giocatori disponibile e le condizioni di tutti, è da presumere che le scelte siano state meditate, anche quando non hanno dato i frutti sperati.

Più in generale sta costruendo una squadra con più qualità e di conseguenza con maggiore personalità. Va sostenuto in questo tentativo, ma d’altra parte lui deve rendersi conto che in Italia anche quando sei più forte sulla carta non puoi trascurare il sistema delle marcature e delle neutralizzazioni. Cioè l’equilibrio.

Lo so che lui l’equilibrio anche difensivo lo ricerca con l’obiettivo della squadra alta, corta e in pressing, ma si deve vedere se possiede gli uomini per questo gioco o se qualche correttivo per il momento si impone. Otto volte in svantaggio in nove partite potrebbero significare qualcosa, essere un segnale.

* trentuno occasioni da gol, secondo le statistiche ufficiali: una ogni tre minuti teorici (cioè compresi i tempi morti). Ancora meglio, se non consideriamo questi ultimi.

Luciano Da Vite



Nella foto (Inter.it): Ever Banega scocca il tiro del momentaneo, illusorio, pareggio.

13 commenti:

Avvocheto ha detto...

Mah Luciano, questa volta non sono d'accordo con te e nemmeno con alcuni tuoi commenti precedenti.
Non condivido ma posso capire che tu non abbia apprezzato la nostra prova, però noi e la Roma abbiamo giocato alla pari...bene o male che si ritenga ma alla pari. Tante occasioni noi quante loro. Tanto pericolosi noi quanto loro. A mio parere ovviamente.
A memoria, non mi pare che nel primo tempo siano arrivati quattro volte soli davanti al portiere (due mi pare ma magari sbaglio) ma sicuramente le nostre occasioni sono state altrettanto clamorose (Miranda ha colpito da dieci metri libero e la palla è uscita di poco, oltre quelle che citi c'è stata un'altra occasione limpida di Candreva che si è accartocciato per colpire malamente di sinistro da pochi metri; la parata sull'altro tiro di Candreva é stata notevole, pari a quella di Handa nel finale ).

Riccardo Anelli ha detto...

Quindi, Luciano, questo è il vero anno zero ? Tu pensi che fallendo la CL De Boer resti ? Io lo spero.

sergio ha detto...

Ovviamente, anche in virtù della discussione precedente al post in questione, sono d'accordo anche sulle virgole. Solo, da pessimista, mi chiedo se l'atteggiamento tattico "all'arrembaggio" di Fdb non sia davvero un segno di instancabile integralismo. Integralismo che davvero non considera le caratteristiche dei propri giocatori oltre che degli avversari. Forse ha l'assicurazione di poter sperimentare in una sorte di anno zero, chissà....ma nel campionato italiano lo "zemanlandia" nel bene e nel male non ha passato, presente e tanto meno futuro per quanto mi riguarda. Sono d'accordo per dargli 4-5 mesi di tempo per capire se scende a più miti consigli. Sfruttando le risorse e coprendo al massimo possibile i limiti individuali dei giocatori. Merita di poter giocare con un difensore degno di questo nome a fianco a Miranda, un terzino forte e un brozovic recuperato almeno

Unknown ha detto...

Nel post-partita De Boer ha sottolineato più volte che quando riusciremo a non perdere palla così frequentemente ,diventeremo un'ottima squadra; giusto ,ma il problema è che nel nostro campionato gli spazi sono sempre ristretti e non perdere palla ,se non hai gran qualità o meccanismi ben rodati, diventa arduo.
Io lo ribadisco, forse in alcune partite si potrebbe pensare ad inserire un attaccante vicino ad Icardi,togliendo uno tra Candreva e Perisic.

luciano ha detto...

Avvocheto: posso sbagliarmi e la memoria può tradirmi, ma a me è parso che tranne l'azione del gol le nostre occasioni siano nate da situazioni confuse, o da mischie e che non fossero vere palle gol. Mentre loro ad ogni accelerazione entravano come nel burro. Del resto anche le statistiche, che pure non tengono conto della "qualità" delle palle gol e delle occasioni, mi sembra parlino chiaro.
Marco: anch'io vedrei bene una seconda punta, ma se la metti al posto dell'esterno, poi hai molti cross in meno. Per di più le nostre seconde punte (e anche l'eventuale centrocampista incursore) , non sono in grado di aiutare Icardi sui traversoni alti.
Se la metti al posto di un centrocampista ti sbilanci ancora di più.
Il vero problema, a mio parere, è trovare la quadra tra protezione difensiva e costruzione offensiva.
Ed è determinato dal fatto che la difesa non è abbastanza forte da reggere con 4 giocatori offensivi e un quinto comunque di qualità, che riesce bene anche nell'interdizione solo quando è al top.
Le soluzioni possibili mi sembrano:
a: rinforzare la difesa con innesti di valore
b: schierare un centrocampo a tre, nel quale due centrocampisti siano forti anche nell'interdire
c: passare al 4411, cioè avere ali che facciano davvero anche la fase difensiva
d: la soluzione delle soluzioni cioè quella per cui lavora FDB: che la squadra abbia il ritmo e la forza per restare davvero sempre cortissima e aggressiva, in modo che i raddoppi di marcatura sui più pericolosi avvengano senza che chi rientra debba farlo partendo 50 metri dietro all'inseguito.
Io guardo con fiducia a una soluzione determinata da a+d

Unknown ha detto...

La differenza sta nel fatto che su 6 cross la roma ha fatto 2 gol e costretto handanovic al miracolo su dzeko...
Noi su 23 (ventitre!) Non ne abbiamo fatto neanche uno, e icardi non ne ha mai presa una.
Sul voto 5,5 di icardi non sono assolutamente d'accordo. Per me è stata una partita da 4,5.
0,5 per l assist, il resto 4. Non ha mai preso una palla per tutta la partita nonostante una mole incredibile di cross alti e bassi.
Ha sbagliato praticamente tutti i movimenti (sul cross di ansaldi nel primo tempo nascondersi dietro portiere e difensore è da dilettante).
A centravanti invertiti probabilmente avremmo vinto.
C è poi da dire che è la seconda partita consecutiva in cui abbiamo un difensore completamente libero di colpire di testa dall area piccola e la mandiamo fuori di poco... d'altro canto un colpo di testa avversario viene colpito da perisic e icardi e si infila in rete... (l'unico colpo di testa di icardi nella partita...)
Anche la sorte in questo momento non ci premia

Lou ha detto...

Orma la crociata di qualcuno contro Icardi (sei goal e due assist su 9 goal fatti) sta assumendo toni parossistici.... secondo le statistiche, l'Inter è la seconda squadra (ex aequo con i gobbi) per conclusioni verso la porta dopo la settima giornata .... ripartiamo da lì , dando una sistematina ai meccanismi difensivi : l'assenza (sostanziale) di JM domenica sera, è stata - per me - esiziale ....

Unknown ha detto...

Ho giudicato le ultime due prestazioni di icardi pessime...
Prima lo avevo lodato.
È secondo me invece insufficiente nel complesso il nostro gioco offensivo per quanto riguarda lo sfruttamento dei cross, e ciò non comprende solo icarfi ma anche gli uomini deputati a supportarlo (esterno opposto in primis)

Unknown ha detto...

Sono d'accordo con Luciano e vorrei chiedergli come mai contro la Juve siamo stati quasi perfetti mentre con la Roma non siamo riusciti.
Io credo che andare sotto dopo 5 minuti ci abbia obbligato a giocare per pareggiare, lasciando ampi spazi per le ripartenza della Roma. Un altro fattore fondamentale e' che Joao Mario era al 50/60 per cento e secondo me lui è quello che fa girare la palla a due tocchi e non sbaglia quasi mai , mentre domenica ha perso due o tre palle velenose.
Io avrei messo Naga contro Salah, e' l'unico che può stargli dietro in velocita'.
Per il resto tutto ok, spero solo che la squadra sia più' attenta è concentrata, ci metta piu intensita' e si sistemino le grane Brozovic e Kondogbia...

W Inter

luciano ha detto...

Claudio, in gran parte hai risposto tu stesso alla... tua domanda.
Lo svantaggio iniziale ha pesato, ma l'impressione che fossimo perforabili l'avevo già avuta, sia pure in 5'.. Un grande Joao a Milano e uno mediocre contro la Roma è sicuramente un secondo fattore importante.
ma credo ce ne siano altri: contro la juve abbiamo fatto la partita perfetta, non ripetibile a comando
Lo Dzeko della partita con l'Inter non è Mandzukic; i due interni Fiorenzi e Strootman hanno reso certamente di più degli juventini in quella partita., nella quale anche Dybala è stato sotto tono..
ma soprattutto la juve non aveva in campo un giocatore devastante nelle ripartenze come Salah.
E credo anche che la juve avesse speso più di noi, mentalmente, nella partita infrasettimanale di CL. Per loro era molto più grave perdere punti col Siviglia che con l'Inter in campionato.

luciano ha detto...

Avvocheto: le divergenze di opinioni sono sicuramente la conseguenza di un modo differente di intendere il calcio. Del resto io so che la mia lettura è ampiamente minoritaria, ma naturalmente non posso per questo cambiare convinzioni. Al massimo posso esprimere le mie in modo più dubitativo. ma se devo scrivere quello che ho sentito, alla fine del match ero proprio dispiaciuto per il pareggio sfumato banalmente, ma anche contento che non fosse finita con uno scarto amplissimo che per la mia lettura, poteva starci benissimo.
Sul fatto che in 21 loro non avessero messo l'uomo 4 volte davanti alla porta, a me è sembrato così, ma siccome non mi fido della mia memoria, sono andato a cercare conferma rileggendo 3-4 cronache diverse del match

Michele ha detto...

Beh. Ho commentato esattamente come hai fatto tu. Sono onorato di essere in compagnia di una persona du cui stimi tantissimo il commento. Ci divide solo il voto a perisic che per me non è piu di 5 perchè dalla sua parte abbiamo ballato in modo incredibile anche per le sue carenze difensive abituali. È un'ala senza dribbling e vede la porta. Usato così è ottimo. In ogni altro aspetto del gioco è carente. PS. Per me l'ammonizione ad Ansaldi è stata gratuita ed ha fatto arrabbiare moltissimo medel. PPS. Ho rimpianto tantissimo il ranocchia di inter Bologna. Chissà se di testa non ne avrebbe presa qualcuna. Ultima considerazione. Santon su perotti è stato ottimo nelle due fasi costringendo spalletti a mettere El sharawi. Smettiamo di sparare sui nostri ragazzi.

luciano ha detto...

Inviato il post sui giovani