Ancor
di più lo è operare una sorta di comparazione impropria tra due partite che non hanno nulla in
comune, per dimostrare che la squadra x è meglio della squadra y; il modulo x è
meglio del modulo y, l'allenatore x è più bravo dell'allenatore y. Operazioni
di questo tipo non sono mai matematiche (cioè verificabili), ma divengono più
attendibili, pur con tutti i loro
limiti, quando si prende in esame un lungo periodo. Proprio
a questo tipo di operazioni si ricorre quando si ingaggia, per esempio, un
allenatore, o un giocatore. Si
confrontano non gli esiti di una prestazione, ma il curriculum, cioè una serie
di prestazioni. E
nonostante questo si sbaglia tantissimo. Anche i dirigenti che sono considerati
dei semidei sbagliano molto.
Perché
nel calcio le variabili che determinano il successo o l'insuccesso sono
infinite e anche le verifiche sono solo apparenti: non esiste mai la
possibilità di controprove nelle identiche condizioni. E'
appunto questo il fascino di uno sport che, proprio perché non ammette verifiche, consente a ciascuno di
improvvisarsi tecnico, dirigente, persino proprietario della società amata e di
ritenere le proprie valutazioni migliori
di quelle altrui: non ci sarà mai possibilità di smentite assolute e
definitive.
Tuttavia
a mio parere, e fatte salve le riserve di soggettività sopra ricordate,
stranamente la partita di Firenze ha detto – direttamente o indirettamente –
alcune “verità” abbastanza credibili e ha smentito favole metropolitane assai
diffuse.
Per
prima cosa ha smentito che si vinca (o si giochi bene, per chi apprezza questo
elemento) solo con un modulo.
Si
può vincere e giocare bene con tutti i moduli: ti fanno vincere l'equilibrio tra fase difensiva e fase offensiva,
l'attitudine dei giocatori di cui disponi a interpretare i compiti che affidi
loro e infine la qualità dei tuoi interpreti (per esemplificare: Alvarez può
essere un buon esterno che parte da molto lontano, ma se uno ha Alvarez e l'altro Eto'o, non c’è partita).
Poi
contano la condizione atletica, le assenze, l'arbitraggio, i rapporti di
spogliatoio, contano le voci di mercato, l'atteggiamento dei media e del
pubblico, la disposizione psicologica degli interpreti, le ambizioni personali
dei singoli, ecc.
Un
mantra che la partita di Firenze sembra aver smentito è questo: se
l'avversario conosce il tuo modo di giocare ti neutralizza più facilmente.
Be’,
se fosse così la juve di Conte perderebbe tutte le partite.
E
le avrebbe perse tutte il Barcellona di Guardiola, il cui gioco era ripetitivo
fino all’ossessione.
Si
potrebbe obiettare che se la tua superiorità è troppo indiscussa anche la
conoscenza del modulo finisce per diventare ininfluente.
Tuttavia
se la voce popolare avesse un qualche fondamento, dopo qualche partita quasi tutti
i risultati sarebbero di parità, perché il modo di giocare di ogni squadra si
conosce perfettamente.
Le
contendenti, almeno quelle di livello tecnico atletico assimilabile, si neutralizzerebbero reciprocamente.
Invece,
con lo stesso modulo, capita che l’Inter batta Fiorentina e Milan, ma perda non
solo con la Roma ,
pure con il Genoa e faccia 0-0
in casa col Catania.
Salvo
poi, dopo poche giornate, vincere di nuovo a Firenze, in modo convincente.
Ma
ammettiamo pure che sia così e prendiamo proprio il caso dell’Inter.
Tutti
sanno che il punto di forza delle squadre di WM, almeno così si dice, è
l’attacco sugli esterni, con un binario, sia a destra sia a sinistra, formato dal terzino-ala più un laterale, con
una punta che a volte si fa loro incontro svariando.
Allora
l’allenatore avversario, che in ipotesi non conosce WM che fa? Lascia che l’Inter abbia superiorità numerica
sulla fascia oppure, supponendo che applichi una sorta di 433 di base, chiede a
un centrocampista o a un esterno alto di raddoppiare in fascia?
E’
mai successo che siccome io schiero due uomini in fascia, l’avversario sia così
ingenuo dal lasciar avanzare due miei uomini CON LA PALLA fronteggiandoli con un solo suo elemento?
Ma
il calcio è un gioco di movimento e qualunque allenatore, anche all’oratorio,
predispone appunto movimenti e dislocazioni degli uomini, scivolamenti, diagonali
ecc, che stabiliscano l’equilibrio difensivo in funzione dell’azione avversaria
che si sviluppa.
Altrimenti
basterebbe che, una volta conquistata palla, si spostino 10 giocatori tutti su
una fascia: gli avversari osservano rigidamente la loro disposizione teorica e
tu ti trovi in vantaggio almeno di 4-5 uomini…
Certo
che l’Italia è il Paese sovrano nel calcio, per quanto riguarda l’assetto
tattico, ma questo riguarda l’organizzazione dei movimenti che sono
conseguenti, questo si, alla disposizione teorica iniziale (a gioco fermo) di
entrambe le contendenti.
E
poi contano le scelte nei duelli individuali (es: gioco contro la juve, metto
un cagnaccio a centro campo che va a
marcare Pirlo oppure me la gioco con un ”regista” che prova a sviluppare il
nostro gioco e sacrifico un attaccante nel doppio lavoro di copertura?).
E,
nel caso di una difesa a tre, sul secondo incursore che si presenta in fascia,
ci mando una punta che si allarga e si sacrifica, oppure un mediano (aprendo un
piccolo buco nel mezzo) o esce uno dei tre difensori (rendendo più permeabile
la difesa centrale?)
Dipende
dalle qualità dei giocatori che ho a disposizione, dalla tipologia degli
avversari, dall’intelligenza di chi deve scivolare o fare una diagonale e anche
naturalmente dalla situazione contingente (nel senso di chi si trova più vicino
all’azione)
E
in fase di impostazione della manovra avversaria, se voglio continuare ad avere
un vantaggio numerico nelle zone nevralgiche, devo lasciare quasi sempre un
giocatore libero di impostare.
Naturalmente
scelgo il meno bravo, il quale ha tutti i compagni marcati e di solito lancia lungo. Per
anni gli avversari dell’Inter lasciavano liberi di impostare prima Paganin, poi
Cordoba.
Altrimenti
vado ad aggredire alto, da subito, il
portatore di palla. Ma
per far questo tutti devono essere in grande condizione atletica e al massimo
della concentrazione e devono avere un’ ottima tenuta, perché al primo rientro
ritardato, (per stanchezza, appannamento dei riflessi,ecc.) prendi gol. E
inoltre devo avere difensori veloci in progressione e attaccanti tecnici dotati
di spunto breve, ma anche capaci di ripiegare con i compagni.
Sono
solo esempi. Gli accorgimenti tattici possibili sono mille. Ma
sono queste le scelte che decidono, non il modulo, perché ogni modulo ha
una contromisura (altrettanto teorica)
possibile.
Si
tratta di valutazioni complesse, che competono per fortuna agli allenatori. I
quali possono sbagliare, è ovvio, ma decidono tenendo in considerazione la
enorme complessità degli elementi possibili.
Quanto
detto fino ad ora, spiegherebbe perché è possibile, almeno nel campionato
italiano, che una squadra passi in due domeniche da una buona prestazione
magari contro una squadra forte, a una sconfitta imprevista contro una squadra
debole.
Spiega
perché a volte giochi “male” o perda anche la Viola del grande
Montella, il Napoli del pluridecorato Benitez, qualche volta persino la Roma del nuovo mago Garcia. E
perché Mandolini faccia il miracolo di fermare la juve.
Eppure
tutti sanno come giocano queste squadre, le loro caratteristiche, i punti di
forza.
Un
discorso a parte meriterebbe la juve, ma non è il caso di affrontarlo in questa
sede.
Per
tornare all’Inter, si deve ammettere che il “disastro” è durato in sostanza 5
partite: dal 6 gennaio (Lazio) al 2 febbraio (juve). Senza queste cinque
partite la nostra classifica sarebbe accettabile, credo, persino da chi è
convinto che abbiamo una forte rosa.
Il
problema quindi è capire se in quelle cinque giornate gli avversari sapevano
come giochiamo e ci hanno annullati, o se
abbiamo trovato/ritrovato una spina dorsale fondamentale per ogni
squadra, composta dal centrale più forte del campionato (Samuel) da due
laterali fortissimi e che si integrano (Hernanes, Guarin), da un play basso
finalmente in condizioni di forma accettabili e da due punte di qualità, prima
indisponibili, che si alternano, la prima con il suo gioco al servizio della
squadra, anche se rallentato, la secondo con l’istinto del killer.
Magari
aggiungendoci la ritrovata vena dei due esterni, che quando hanno ripreso a
giocar bene, non sono stati più annichiliti dagli avversari “sapienti”.
La
verità a mio parere è un’altra e ci introduce all’ultimo insegnamento fornito
da Fiorentina Inter. In
Italia la grande intelligenza tattica (che non vuol dire varietà di moduli)
rende incerto l’esito di ogni partita, anche di quella - una all’anno - che poi
finisce 0-7 e magari la stessa squadra soccombente, due domeniche dopo ,va a pareggiare a Roma o
Napoli)
La
situazione mi sembra questa: c’è una squadra fortissima per vari motivi: la
juve. Poi
un gruppo di 4-5 squadre che possono vincere o perdere con tutti, ma più spesso
vincono. Poi
tutte le altre, che possono anche fermare la prima, in una singola partita, ma
a gioco lungo remano più indietro.
Quindi
una valutazione attendibile può essere fatta solo a fine stagione o comunque
sul lunghissimo periodo. Attendibile,
non oggettiva. Perché per esempio la valutazione della stagione di una squadra
dipende anche dal giudizio, piuttosto soggettivo, che si dà sul potenziale
della rosa.
Se,
ad esempio, l’Inter arriva quinta, per
me ha fatto una buona stagione. Per chi è convinto che la sua rosa sia
competitiva, ovviamente no.
Il
discorso sulla difficoltà tattica del campionato italiano, mi porta a discutere
un’altra dconvinzione, che per me è solo una
leggenda metropolitana: il nostro campionato è scarsissimo.
Intendiamoci:
se ci limitiamo a considerare le squadre di vertice, il discorso è abbastanza
vero. Solo
la juve, al momento, può competere finanziariamente con i colossi tipo Bayern,
Real, Barça, MU, MC, PSG, Chelsea.
E siccome i grandi campioni vanno dove ci sono i soldi, in quelle squadre
pullulano i fuoriclasse, sempre più rari da noi. Questo
è indiscutibile. Ma è il livello medio che rende duro un campionato di 38
partite. Per
dimostrare la mediocrità del nostro
campionato si adducono due prove: Il percorso poco esaltante delle nostre
squadre in El e il fatto che due nostre squadre su tre sono uscite in CL nei
gironi.
Sul
primo punto, basterà scorrere le formazioni delle nostre in EL: quelle partite
sono l’occasione per fare turn over e dare riposo ai titolari più sfruttati. Sarà
sbagliato, sarà frutto di una cultura sportiva modesta, ma è un fatto. Lo
scorso anno in EL noi abbiamo fatto esordire dei giovani che quest’anno non trovano spazio a volte
neppure in squadre modeste.
Ma
il discorso più interessante riguarda la
CL : guarda
caso, sono uscite le due squadre impegnate ai vertici della classifica mentre è
rimasta in gara una che naviga nella parte bassa. Si
ammetterà che è un controsenso apparente. Ancora
di più se si considera che la juve è uscita con danesi e turchi che
difficilmente una persona in possesso delle sue facoltà intellettive può
considerare più forti della juve. E
il Napoli, in un girone difficilissimo è uscito per differenza reti, e per un
gol segnato agli ultimissimi minuti dell’ultima partita. Il
Milan che in campionato non si era certo dannato e logorato, ha passato il
turno e ieri ha giocato una partita ottima, anche se sfortunata nel risultato,
contro una squadra di vertice in Spagna.
La
mia convinzione è che il campionato italiano, non bello ma impegnativo più di
ogni altro, logora chi lo affronta con
ambizioni. E
le nostre squadre, anche quelle di vertice, per carenza di finanziamenti non
possono permettersi rose in cui almeno
7-8 riserve siano grandi campioni come i titolari.
Questa
considerazione darebbe ancor più merito al triplete interista: abbiamo vinto
con 11 campioni, ma poi a Barcellona abbiamo dovuto schierare… Mariga.
La
juve sta lavorando per creare una rosa con tanti giocatori di altissimo valore
(parlo di valore concreto, non “estetico”, per cui sono di grande valore anche
l’odioso e antisportivo Chiellini, o il traditore borioso Bonucci). La
juve purtroppo è la più vicina a tentare di essere competitiva in tutte le
competizioni; vedremo in estate, se riuscirà ad attrezzarsi con i 3-4 grandi
giocatori ancora necessari. Ma
la juve ormai è una multinazionale americana, olandese e londinese. Nulla a che
vedere con il resto del calcio nostrano.
Luciano Da Vite
Nella foto (Inter.it): Walter Mazzarri e Vincenzo Montella, durante la sfida di sabato scorso.
222 commenti:
«Meno recenti ‹Vecchi 201 – 222 di 222 Nuovi› Più recenti»Avvocheto puoi tranquillizzarti, su christanval ha cannato pure il barcellona...e comunque da giovane prometteva tantissimo. Io preferirei Rodrigo perchè è il tipo di giocatore che forse ci serve di più come caratteristiche in questo momento
Mentre Livaja temo che abbia imbroccato la via di Alibec e Stevanovic. Peccato...
@Avvocheto: Su Rodrigo concordo con Sergio.
Anche se in realtà avremo bisogno di due attaccanti (una seconda punta come Palacio, un Rodrigo che sa fare sia la prima che la seconda punta, due prime come Icardi e Morata), quindi l'ideale sarebbe comprarli entrambi :D.
E su Obi Mikel? Che ne pensi?
ricordo qualche settimana fa quando rispondevo (non solo io) alle paure di qualcuno sulla vita privata di Icardi. ribadisco, non casualmente proprio oggi, che io mi preoccupo quando di un mio giocatore si parla di discoteche, risse, droga, alcool, non quando si parla di fidanzate e di bimbi. ogni riferimento a Balotelli non è casuale. per uno si parla un giorno sì e un giorno no di risse in discoteche, di Mauro abbiamo invece foto con la compagna e i tre bambini, di loro al parco a vedere i dinosauri, di loro a vedere i pony, e anche foto affettuose mostrate negli ultimi giorni.
uno la sera chissà dove va in giro per Milano e non solo.
l'altro la sera dorme sicuramente a casa insieme alla compagna e si prende cura anche di tre bambini.
tra l'altro, sulla vicenda gossip, anche qui Mauro è stato il buono della situazione, visto che la causa della rottura tra Wanda e Lopez sono stati i continui tradimenti da parte di Maxi Lopez nei confronti di sua moglie. poi la Wanda, andando a piangere da Icardi, tra un pianto e l'altro, è venuta fuori sta nuova storia.
lunga vita, proprio questa vita, a Mauro Icardi*
* che intanto sul campo quando ha giocato (e se ha giocato poco non è per colpa sua, e questo si sa) ha sempre fatto bene, tra gol, assist, pali, traverse e rigori procurati (poi non fischiati, ma questo è un altro discorso).
tra l'altro di recente abbiamo anche scoperto che Thohir apprezza molto Icardi, malgrado qualcuno voleva far passare il contrario.
come dissi un anno fa circa, abbiamo il nuovo Crespo.
@Chris
wow..che quadrettino da Mulino Bianco hai dipinto per i due piccioncini.....:).....cmque se Icardi entra in campo con la voglia di domenica...mi sta bene tutto....
E poi devo dire che ET mi da sempre più fiducia ....
guarda Marco, sai qual è il problema? che Icardi veniva quasi dipinto come un mostro assassino per la sua vita privata. io ho sempre provato a chiedere quali fossero nella sostanza gli sbagli, perchè sinceramente non ne vedevo. ok, condivideva su twitter qualche "ti amo", e dovrebbero essere questi i problemi. i problemi è quando si parla di risse e discoteche (quello lì del milan ci va a nozze con queste cose, per non parlare della storia della figlia, che se fosse capitato a Maurito...)
alla fine la sostanza è che Mauro continua tranquillamente a twittare mostrando uno stile di vita da famiglia mulino bianco, come hai detto tu. e in campo fa sempre bene.
magari durasse sempre cosi, altro che "problema".
ps domani vado da Mauro a riscuotere l'assegno. paga bene e puntuale. :)
Chi frequenta il blog con una certa regolarità, conosce la mia avversione per l'abitudine di giudicare i giocatori sulla base dell'anno di nascita.
faccio il tifoso e non l'impiegato dell'ufficio anagrafe.
Non mi piacciono né i giovani né i vecchi.
Mi piacciono quelli bravi.
Ho accolto con gioia l'arrivo di Figo e di Lucio: due grandi campioni che potevano ancora darci una mano.
Come è stato.
Ho accolto con gioia l'arrivo di Forlan.
Forlan che non mi era mai piaciuto neppure quando era al top, ma aveva un curriculum di tutto rispetto che faceva premio sulle mie opinioni di tifoso
Nelle condizioni tecniche e finanziarie in cui ci trovavamo, poteva darci una mano.
Così non è stato.
Ho accolto con vero entusiasmo l'arrivo di Cou prima e Kovacic poi. Anche quello del Rano, di Icardi e Belfodil
Poi Cou è stato ceduto (e sono in lutto ancora adesso), Rano ha piuttosto deluso, Kovacic deve ancora affermarsi in pieno, come Icardi, Belfodil potrà riproporsi più avanti.
Avrei voluto Casemiro quando era giovane (anche adesso ci proverei, se a basso costo), Rodrigo e Capoue, per dire.
Qualcuno dei giovani che mi piacevano si è affermato, qualcuno no
Nel calcio, delusioni e conferme le danno i vecchi e i giovani.
Confermo che non apprezzo i progetti fondati sullo sforzo di perdere oggi, in modo tale che (forse) vinceremo domani.
Voglio un allenatore che faccia giocare i più forti che ha, indipendentemente dall'età.
Se poi l'allenatore fa scelte sbagliate (è sempre possibile) chi lo paga e conosce la situazione reale dall'interno, lo licenzia.
I tifosi sono un discorso a parte.
Per noi, se non vinciamo, i più forti sono sempre quelli che non giocano. salvo subissarli di fischi e imprecazioni al primo errore, se vengono messi in campo.
Tutta questa premessa per parlare del mercato che, almeno secondo le PI si sta profilando per il futuro: Vidic Sagna Mikel. Ma anche Morata, Rodrigo, Schar e Kaya. E di nuovo voci su Casemiro e Capue.
I giovani citati mi vanno tutti bene, anche se Kaya non lo conosco, ma ...mi piace sulla fiducia.
Quanto agli "anziani, va bene Vidic, soprattutto se arriva anche almeno un centrale giovane e forte, ma tre sarebbero troppi anche per me.
Personalmente, come dicevo ieri, condivido l'idea che mi pare fosse di Mazzola: ET ha alle spalle un consulente tecnico di cui si fida e che lo orienta anche nelle uscite pubbliche su giocatori e allenatori.
Se è vero, prima o poi questo nome uscirà allo scoperto. Intanto la partenza mi pare buona e la curiosità per l'operato della nuova proprietà in me è crescente.
Avvocheto: ti do un altro indizio: verrebbe da uno dei pochi Paesi al mondo dal quale L'inter non ha mai tesserato o anche solo contattato un giocatore (ricordo che per esempio abbiamo o abbiamo avuto giocatori del Nepal, delle Filippine, di Panama ecc e abbiamo "provinato" giocatori del Canada, di Hong Kong, della Cina e di vari Paesi dell'Asia islamica)
sara un thailandese Luciano.......
Più a est, Tinho
Tinho: ma sono le sei e mezza del mattino, lì: ancora in vita?
Felicissimo per la convocazione di Senna nel Belgio.... ha un fisico della madama.....
sfortunato per i continui infortuni, e un gran bravo ragazzo un piacere parlarci insieme, in bocca al lupo.
@luciano
se vado alle 22.00 a letto come un bambino, chiaro che alle 5 de madrugada sono già in piedi..... con tutte le galline che hanno i vicini, quelli cantano come i vecchi tempi.....della mia infanzia ehhehehe da qunato tempo LUCIANO non ti scegli con la suoneria del GALLO? :)
Intanto da Parma buone notizie sulle prestazioni di Lomba. Lui e Steffè si possono considerare sicuri innesti per la prossima Primavera, ma altri si giocheranno la possibilità.
Invece qualche dubbio su Cerri, che non piace a tutti. Per lo meno, non come a me.
certo che Senna, il quale non ha mai giocato una partita,per infortunio, deve essere molto considerato se lo convocano ugualmente. Io sono ansioso di vederlo alla prova in buone condizioni di forma.
Intanto ho ultimato il post con le considerazioni su Inter Cagliari. Ora lo rileggo e, se lo ritengo abbastanza pacato, lo invio.
Che è la madrugada?
@luciano
alba :)
non mi invidierai certo che i galli mi svegliano all' alba :)
p.s. per me cerri.....e meglio di Petagna, più tecnico, meno statico..... mi modesto parere, magari venisse all'inter, per me rimane a parma, al massimo lo vedremo all' inter in futuro nella prima squadra, però mai dire mai......io se viene all' inter esulterò. Perchè e il miglior ariete a livello naizonale oggi.
spedito il post.
@Luciano:
Più a est rispetto all'Italia o rispetto alla Thailandia?
Fra Roma e Bangkok penso nazioni che a livello giovanile hanno fatto ben-e/ino nei vari mondiali (Uzbekistan, Iran, Iraq, Emirati Arabi) o che hanno sfornato qualche talento interessante (Armenia).
Più a est ancora vedo solo la Corea del Sud, altrimenti andiamo dritti in Oceania.
A naso dico che gioca fra Germania, Turchia o Russia.
''Ho vinto qualche cosa?'' (cit.)
:-)
AL82
@Luciano:
Manca l'allegato ;-)
p.s.
Se me lo mandi subito riesco a pubblicarlo prima delle 14.
Ho preparato qualcosa anch'io ma la posteremo domani o dopodomani.
AL82
Al, te l'ho mandato. Se vuoi manda pure prima il tuo post, penso che sia più legato allo specifico della partita.
Non hai vinto nulla: il Paese infatti è il Viet Nam, anche se la scuola calcistica è europea
@Luciano:
Ho visto che il tuo post è già in fase di pubblicazione (Gimon mi ha anticipato :-D). Rimando il mio contributo ai prossimi giorni.
AL82
Ciao a tutti!
Giocando d'anticipo su Nello, ho messo online il nuovo post di Luciano su Inter-Cagliari! :-D
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