lunedì 18 maggio 2015

211

Inter-juve 1-2: il topolino e l'elefante.


Si deve sgombrare subito il campo da ogni possibile equivoco:
la juve si è confermata squadra di livello completamente diverso (nel senso ahimé di superiore) anche se imbottita di seconde linee.

Poi, noi potevamo pareggiare e anche vincere perché il calcio è uno sport che nella singola partita concede possibilità imprevedibili.

Non è vero che la juve abbia giocato questo match quasi per obbligo, e chi era a San Siro non può dubitarne.
I bianconeri sono entrati in campo fermamente determinati, ferocemente determinati a vincere.
Il commento migliore, a fine partita, secondo me è stato di Allegri: “Siamo arrivati mentalmente al top proprio al momento giusto”.

In questo la juve attuale ricorda molto l'Inter del Triplete: un gruppo coeso, fortissimo in tutti i suoi venti elementi, consapevole della sua forza e assolutamente determinato ad arrivare fino in fondo in tutte le competizioni, senza concedere nulla.

E come l'Inter del Triplete, purtroppo, possono farcela (non significa che ce la faranno, gli scongiuri sono leciti).

Molte delle loro riserve in campo ieri sarebbero titolari indiscussi da noi, sempre che, in un contesto fragile, pieno di insicurezze come il nostro, riuscissero a fornire lo stesso rendimento.

Le prospettive poi sono ancora più avvilenti: ieri, per esempio, in attacco hanno schierato Morata, Matri, Llorente e hanno tenuto fuori Tevez. Per il prossimo anno dovrebbero aggiungersi Dybala e forse Cavani.

Noi, già inferiori come organico, cerchiamo una punta esterna veloce, che segni e che costi poco.

Possibilmente senza cedere Icardi.

A centrocampo e in difesa il gap è ancora più evidente come pure le prospettive.

Il giusto risentimento che si deve nutrire verso chi fa della sopraffazione e della prepotenza, quando non dell'illegalità palese, il proprio continuum non può e non deve impedirci di guardare in faccia la realtà, perché questo è il primo passo per cercare di risalire e almeno attenuare il divario.

Nel tempo, perché dobbiamo essere consapevoli che ci vorranno anni.

L'illegalità, il condizionamento violento del potere esercitato su chi decide è nel loro dna.

Come è nel dna della loro proprietà: chi non è d'accordo con l'azienda viene cacciato dall'azienda e se deve rientrare perché c'è l'articolo 18 che tutela dai licenziamenti ingiustificati, poco male.
Si fa cancellare l'art. 18, in modo da avere solo... agnellini asserviti, alle proprie dipendenze.

In Italia tutti corrono in aiuto del potente, soprattutto se è anche prepotente.
Il sistema calcio, non fa davvero eccezione.

Detto questo e pur considerando le condizioni di estremo favore in cui operano, bisogna riconoscere che  i dirigenti juventini sono pure bravi.

Basti considerare quello che hanno costruito con la juve in 4 anni e paragonarlo con il lavoro di PSG e City, per esempio, che dispongono dello stesso potere finanziario e nel caso del PSG anche politico.

Questi hanno costruito uno squadrone, con 20 elementi almeno di grande valore, giocatori completi, forti tecnicamente, atleticamente e caratterialmente.
Giocatori di personalità, che non sbagliano il gol determinante, che non commettono leggerezze decisive.

Poi c'è la questione allenatore.

Gli allenatori italiani che arrivano in serie A sono tutti bravi, checché  ne dicano gli altri 59.999.980 allenatori, ma pochissimi costituiscono un valore aggiunto.

Il successo di un allenatore, con poche eccezioni, è determinato dalla saldezza, organizzazione e potere della società, nonché dalla capacità/possibilità dei dirigenti di operare sul mercato.

Allegri, che sta facendo cose fantastiche, è lo stesso che in un altro contesto societario e di  organico ha portato il Milan alla rovina.

In questo senso sono convinto che Mancini costituisca invece un valore aggiunto per noi.

Come al solito, dopo una sconfitta e in particolare dopo una sconfitta bruciante contro la juve, ho letto e sentito allo stadio  accuse violentissime nei suoi confronti.

Ma la realtà è che disponendo di una squadra inferiore, abbiamo giocato alla pari con avversari fortissimi e avremmo vinto probabilmente se avessimo avuto un arbitraggio equo.

Ci fosse stato concesso il regolare gol del 2-2 (per non citare tutto il resto...) non avremmo buscato il contropiede e il tempo sarebbe finito 2-0.

Magari non sarebbe bastato, chi può dirlo.

Ma questa opportunità favorevole ce la siamo costruita e meritata sul campo.

Se poi vogliamo evitare i discorsi con i se e i ma e analizziamo la partita serenamente, devo dire che per conto mio, considerata la forza degli avversari, abbiamo giocato una delle più belle partite della stagione.

Il dato inconfutabile che emerge è infatti  questo: quante volte loro hanno impegnato seriamente Handanovic su azione?

A me risulta una sua parata abbastanza normale nel primo tempo e basta.
Poi un gol venuto da un nostro retropassaggio sbagliato e un altro da un errore da principiante del portiere stesso, su un tiro che avrebbe comodamente parato un nostro portiere dei giovanissimi.

Quante volte noi a seguito di buone azioni offensive abbiamo impegnato il loro portiere in parate difficilissime o strepitose?

Oltre al gol, almeno il tiro centrale  da due passi di Palacio nel primo tempo, il palo con successivo gol annullato ingiustamente, la violenta reazione dopo lo svantaggio che ha portato a due parate consecutive da cineteca di Storari.

Difficile pensare che sia colpa del Mancio se Handa non prende un pallone ridicolo al quale non credeva neppure chi lo ha calciato o se due giocatori incompleti (uno per limiti tecnici, l'altro di corsa) proiettano in porta l'attaccante avversario.

Per il resto, su azione, la juve ha fatto solo qualche tiro fuori, dopo che i nostri meccanismi difensivi avevano fatto sfilare verso l'esterno l'attaccante avversario incaricato di concludere.

Ma c'è un altro dato da considerare.

Anche calcolando i tre punti persi ieri, nelle ultime sette partite abbiamo fatto 14 punti, con una media di due a partita, che farebbero 76 in un campionato, secondo posto sicuro.

Da quando il Mancio ha individuato  l'undici base, i progressi realizzati sono indiscutibili e grazie all'organizzazione e alle scelte oculate, riusciamo a giocarcela anche con chi ci è superiore.

Da qui si deve ripartire.

Con fiducia e sostenendo tutti insieme il suo lavoro: se la società sarà forte finanziariamente, autorevole ed efficiente, se verranno fatte scelte ponderate su giocatori di sostanza e qualità i risultati verranno, già dal prossimo anno, anche se la lotta per lo scudo resterà fuori a lungo dalla nostra portata.

Sostenere il mister e sostenere i giocatori, che se sentono fiducia indubbiamente riescono a dare di più: i giocatori sono quelli che ci possiamo permettere, stroncarli serve a poco.

Il che non significa naturalmente non sottolineare errori e carenze: ma sempre in senso costruttivo quasi per sferzare la società a far meglio, non certo per sfogare umori violenti e sconsiderati.

Questo lungo sproloquio anche per dire che è giusto  essere rattristati per la sconfitta, ma non per come abbiamo giocato, con i nostri mezzi, che sono sicuramente inferiori

La partita

Il Mancio sceglie l'undici che ci si aspettava: fuori causa Hernanes e Guarin, dentro Kovacic e Shaqiri.

Del resto non c'è molto da scialare, i giocatori sono quelli, se non si vuole cambiare, almeno in partenza, un modulo collaudato.


L'Inter inizia  subito forte e già al 2' Icardi impegna severamente Storari, che si fa trovare pronto.

Dopo qualche fase alterna, con un paio di incursioni di Morata,
ancora un bello spunto di Shaqiri, ma il tiro è alto.

Dopo 9 minuti siamo in vantaggio. Dagli spalti il gol sembra di Brozovic, ma poco importa.

Il gioco è aperto, da entrambe le parti e a fasi alterne. La juve è più squadra, più consapevole delle sue forze e gioca quasi a memoria, sapendo che il gol può venire da un momento all'altro.
L'Inter è più nervosa, come mostra qualche incomprensione in fase difensiva, ma quando accelera crea pericoli.

Fino alla mezz'ora, di importante si registra una bella azione di Morata con tiro parato abbastanza facilmente, e un grande azione corale nostra, che smarca Rodrigo solo a cinque metri da Storari, centralmente.
Il Trenza tira forte ma senza angolare e Storari si salva in modo incredibile.

Intorno al 35' la pressione juventina cresce e ci sono le prime due ammonizioni, per Ranocchia su Matri e Brozovic su Pereira.

Ma l'Inter non cede: Shaqiri si impadronisce della palla poco fuori area e tira colpendo un clamoroso incrocio dei pali.
Sulla ribattuta Brozovic infila di prepotenza.

E' il 2-0 meritato e pulito, ma l'arbitro sente il ..Doveri di difendere i suoi colori e annulla la rete regolarissima.

Di solito si dice “gol sbagliato, gol subito”.
Invece in questo caso il detto cambia: “gol rubato frutta il doppio”.

Infatti su una ripartenza la juve ottiene un calcio di rigore che Marchisio trasforma.

In un minuto da 2-0 a 1-1 per una decisione arbitrale sbagliata (per così dire...).

Il gol subito però merita un commento: Medel gioca la palla a centrocampo e la dà indietro a Vidic.
Il passaggio è inutilmente rischioso, ma il nostro centrale ha almeno 3-4 metri di vantaggio su Matri.
Basterebbe interporre il corpo e lo juventino non potrebbe che  urtarlo, facendo fallo. Invece Vidic si impegna in una volata a due con  l’attaccante juventino che gli recupera i metri di svantaggio e se lo lascia dietro.
A questo punto Vidic commette fallo, per l'arbitro per quasi tutti i commentatori e anche per tanti interisti.
Quindi sarà stato senza dubbio così.
Ma la domanda è: in tutta la nostra metà campo c'erano solo Vidic e Matri: è ammissibile una simile superficialità (che si somma a quella del passaggio indietro azzardato) quando stai vincendo con la prima in classifica che sai molto più forte di te?

Nella ripresa il gioco si fa più confuso e  si registra una certa prevalenza juventina almeno come possesso. Soprattutto Brozovic e Shaqiri sembrano in difficoltà.

I nostri hanno dato tanto e non ne hanno da spendere, ma si battono orgogliosamente.

I cambi (prima Naga per Shaqiri, poi Poldi per Brozovic) rianimano un po' l'Inter che costruisce qualche bella azione sulla sinistra, grazie alla verve di Nagatomo.

Anche dall'altra parte però l'ingresso di Pogba sembra dimostrare che entrambe le squadre vogliono vincere.

Ancora una volta come nel primo tempo, due minuti determinano la svolta: solo che là un errore arbitrale ha innescato tutto, qui è un errore di Handa, clamoroso, e una immediatamente successiva doppia incredibile prodezza di Storari, anche se sul primo tiro, pure Rodrigo poteva far meglio.

Entra Gnokouri per Ranocchia, ma non succede più nulla.

Ripeto: la juve ha dimostrato di essere più forte, aldilà degli episodi che pure avrebbero potuto portare a un risultato diverso. Noi abbiamo avuto la riprova di possedere una base discreta, ma di essere ancora lontani dai più forti.

Poi, che nel campionato italiano, quando si affrontano due avversarie anche con un dislivello notevole, quasi sempre siano comunque determinanti gli episodi è un fatto.

Alcuni episodi sono provocati  proprio dalla maggior forza e auto consapevolezza, altri, diciamo così dalla...sorte (fortuna et... arbitri audaces  juvent si dice. O no?).


Proprio l’aver riconosciuto senza se e senza ma la superiorità degli avversari, mi consente, credo di dire la mia su

L’arbitraggio

Forse la mia è un’analisi faziosa, da tifoso di parte.

Però posso dire solo quello che ho visto, non quello che hanno visto gli altri.

La svolta della partita è indubbiamente al minuto 39 quando si passa per una decisione arbitrale che tutti riconoscono errata, dal 2-0 per noi all’1-1.

Ci sono stati anche errori nostri , ma all’origine del… misfatto c’è un errore arbitrale. Senza di quello non ci sarebbe stato l’errore dei nostri.

Ma questa storia dello “sbagliano i giocatori, possono sbagliare gli arbitri”, non si può sentire.

Il giocatore, se sbaglia subisce il gol o non lo segna.

L’arbitro se sbaglia, che cosa subisce? Se sbaglia pro juve, poi,  accelera la sua carriera.

Ho sentito persino tanti interisti sostenere “si, ha sbagliato ma di poco”.

Ho sempre sostenuto in tempi non sospetti che se un arbitro non vede un fallo o un fuorigioco è grave, ma comprensibile.

Il non vedere può essere causato da tante situazioni di gioco. L’inventare ciò che non c’è stato, non ha giustificazione alcuna.

Fischiare un fuori gioco che non esiste è molto più grave che non fischiare un fuorigioco che esiste.
Di fatto quell’errore ha cambiato completamente la partita: questo è incontestabile.

Ci sarebbero altre cose da dire, per me anche sul rigore,  e sul sistema dei cartellini, ma mi taccio.

Dico solo che sarei per l’abolizione dell’auricolare mediante il quale gli arbitri ricevono ordini, come dimostra il fatto che molte decisioni sono prese con colpevole ritardo, quasi su comando.

Le pagelle

Handanovic:  questa volta il portierone anziché salvarci ci condanna. Si dice che non gioca tranquillo per la situazione contrattuale incerta e per la voglia di andare dove si disputa la CL. Non credo molto a queste cose, ma se così fosse  sarebbe una specie di suicidio.
Handa deve sapere che solo grandi prestazioni possono indurre squadre da CL ad avanzare per lui le proposte finanziarie vincenti. 5

D’Ambrosio: cuore d’acciaio e piedi di piombo. Percorre la sua fascia decine di volte, senza mai aprire buchi dietro e facendosi trovare sempre pronto in appoggio.
Sbaglia quasi tutti i passaggi e i cross, ma non è aiutato dai “nuovi” movimenti di Icardi che spesso esce dall’area dove non si inserisce nessuno (o al massimo Palacio che non è uomo da cross alti).
D’Ambrosio non è Maicon, Cafù e neppure Dani Alves, ma è un giocatore di sostanza e rendimento.
Si può trovare di meglio, in quel ruolo, ma non è facile, soprattutto con pochi soldi. 6+

Ranocchia: probabilmente soffro di simpatie (per i perseguitati) ma personalmente a dispetto di tutte le pagelle e i giudizi orecchiati ho visto una sua ottima prestazione.
Si dice che Morata abbia portato a spasso i nostri difensori. Addirittura ho letto che “li ha scherzati”.
A parte l’italiano un po’ forzato, se un giocatore come Morata, che ha disputato una grande partita, si limita  a tirare in porta due volte da posizione defilata e poi segna un gol con un tiro da fuori  senza pretese, per gentile omaggio del portiere, significa che il centrale lo ha limitato piuttosto bene. 6.5

Vidic: il suo errore nell’occasione del gol del pareggio è imperdonabile. Dal mio punto di vista ne dimostra l’inaffidabilità a grandi livelli, ormai. Che poi l’errore dell’arbitro nell’azione precedente invece agevoli la carriera di questo personaggio è un altro discorso.
Insomma, il problema, in prospettiva,  mi sembra questo: Vidic e Ranocchia insieme non possono giocare e tra i due, anche per ragioni di età sceglierei il Rano, a fianco del quale deve giocare uno esperto tecnico e soprattutto potente e veloce.
Ma esiste? E quanto costa? Per esempio quanto ha pagato il Bayern Benatia?  5

Juan Jesus: nettamente il migliore della difesa. Attento, concentrato, potente sembra aver lasciato alle spalle il periodo nero.
Resta sempre una questione da risolvere: come centrale si è visto che non dà affidamento, come esterno fa meglio, a volte benino, ma in fase offensiva non incide, mancandogli i tempi e l’agilità per gli inserimenti.
Non a caso su quella fascia i pericoli per gli avversari sono venuti dopo l’inserimento di Nagatomo 6.5

Kovacic: ancora non incide come i suoi numeri tecnici gli consentirebbero, ma mi sembra in chiaro progresso. Senza avere la ferocia agonistica degli avversari, tiene bene la posizione, limita i dribbling avventurosi e prova a costruire qualcosa di sensato anche geometricamente, cioè come apporto al collettivo. Bisognerebbe avere la forza finanziaria per lasciarlo completare in tranquillità il processo di crescita che verrebbe accelerato se gli si mettessero al fianco uomini di peso ed esperienza come Tourè e Allan o Leiva, per dire. 6+

Medel: nella valutazione complessiva pesa il suo passaggio indietro che viene considerato errato, in occasione del gol del pareggio.
A mio parere la giocata  era solo rischiosa, perché indirizzata su Vidic che era in netto vantaggio, anche se alle prese con un avversario e senza copertura.
Il cileno non è in una gran giornata ma conferma di avere grinta, personalità, non un gran passo.
Insomma si tratta di un buon gregario, utile, forse al momento indispensabile, ma certo inadeguato alle ambizioni di una squadra che voglia essere importante.  5.5

Brozovic: non è da tutti i centrocampisti segnare due gol contro la juve (a mio parere la deviazione di Icardi sulla prima rete non è determinante).
Si inserisce bene, è pronto nel tiro.
Fatica di più quando deve recuperare e finisce davvero sulle gambe.
Però è giocatore, possiede numeri e personalità: irrobustendosi, migliorando in velocità e tenuta può diventare davvero elemento interessante. 6+

Shaqiri: parte alla grande, facendo molto movimento, tra le linee, sia pure in modo un po’ confusionario, e impegnando severamente i difensori avversari. Dopo venti minuti però la sua verve si spegne e i collegamenti tra centrocampo e attacco ne risentono.
Da lui ti aspetti sempre la giocata (che gli riesce al 39’, quando coglie un clamoroso incrocio). Forse anche per questo il Mancio lo lascia in campo un po’ più di quanto da fuori appai opportuno.
Per quello che è costato e per la fama che lo ha preceduto la sua prestazione deve considerarsi a mio parere insufficiente.  5+

Palacio: se si deve valutare l’impegno, la generosità, anche la raffinatezza di palleggio (alcuni controlli difficili, in corsa sono stati di alta scuola) la sua prova è da nove.
Purtroppo però fa l’attaccante e in una partita come questa non può sbagliare due volte trovandosi solo davanti al portiere.
Certo, ha l’alibi della scarsa lucidità dovuta al super lavoro (anche se nella prima occasione non poteva essere stanco…). Ma una seconda punta deve essere prima di tutto concreta in fase realizzativa. 6.5

Icardi: ha il merito indubbio del gol, anche se personalmente dubito che la sua deviazione sia stata decisiva. Divide i tifosi  ed entrambe le fazioni hanno un po’ di ragione: segna 19 gol in campionato e a 21 anni, con una squadra mediocre che lo supporta è davvero tanto.  Però sbaglia ancora troppo e soprattutto deve migliorare ancora nei fondamentali: gli stop a 5 metri sono un’abitudine. Non sembra al top della condizione e soprattutto non è un attaccante che sappia liberarsi con una giocata individuale. 6-

Nagatomo: davanti ha un altro passo e un’altra agilità rispetto a JJ. Purtroppo però difende con molta difficoltà.
Certo, giocare solo l’ultimo quarto d’ora di una partita tirata, con compagni e avversari stanchi,  è diverso dallo scendere in campo dall’inizio. Ma quello che gli si chiede, questa volta lo fa… 6

Podolski: pochi minuti senza incidere, anche se sembra in giornata si. Sv

Gnoukouri: non si possono valutare i suoi pochi minuti, ma dimostra personalità nell’affrontare senza timore nientemeno che Pogba. Sv

Mancini: Non so cosa potesse  fare più di così. Secondo me non sbaglia nulla. Schiera la formazione migliore disponibile, secondo il modulo base rivelatosi più affidabile. Nel secondo tempo prova anche a cambiare più volte modulo per tentare di vincere.
Le sostituzioni erano le uniche possibili.
Non vedo che colpa possa avere se l’arbitro non ci concede un gol regolare, se Medel-Vidic prima e Handa poi commettono errori da principanti. 6.5 per il lavoro svolto sino ad ora.

Luciano Da Vite

Nella foto, Marcelo Brozovic segna il gol del 2-0 per l'Inter, ingiustamente annullato per un fuorigioco inesistente. Errore arbitrale che chiama subito dopo un errore di gioco altrettanto grave da parte dei giocatori interisti. La svolta della partita, senza dubbio, che passa così in un solo minuto dal doppio vantaggio nerazzurro al pari juventino.

Guido Montana

211 commenti:

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Michele ha detto...

Scusate. Onestamente. Se sei un giocatore affermato in una squadra scegli di andare o x le ambizioni sportive o per un ingaggio vantaggioso. L'Inter al momento non offre nulla di questo. Siamo pure (x fortuna) al di fuori dei circuiti mafiosi. Quindi? Primo: cercare di tenere i nostri giicatori forti (assurdo x me mettere sul mercato guarin handa o hernanes x me); secondo: cercare di pescare qualche occasione come poteva essere mvila o podolski senza strapagarli; terzo: vslutare BENE i nostri giovani, perché un Donati (per me ovvio) nulla ha da invidiare a D'Ambrosio e aver sacrificato Benassi lo rimpiangeremi. Tutto lì. Ma sono considerazioni così ovvie che non andrebbero scritte. E i nostri dirigenti sono di sicuro molto competenti. Sarei preoccupato solo se Mancini facesse come Leonardo. Ricordate: non siamo mafiisi e a me diventarlo non piacerebbe.

Anonimo ha detto...

A me preoccupano le dichiarazioni di Tronchetti Provera come espressione di un sentimento sempre più diffuso, è come se fossimo condannati alla mediocrità.
Io confido in Mancini, un suo abbandono sarebbe veramente insistenibile.
Stasera vado con mio figlio a Inter Night ma temo che non ci sarà un gran clima di festa

Chris ha detto...

Riccardo, raccontaci poi i dettagli e i "dietro le quinte".

Ivan.fab ha detto...

Leggo che siamo finiti alla solita carrellata di affari col Genoa, pacchi famiglia di buoni elementi ma Motta-Milito è una roba più unica che rara. Forse sarebbe il caso qualcuno se lo ricordi prima di strapagare Iago confettino Falque.

carlo ha detto...

Rettifico, anche Kondogbia o un centrale del Wolfsburg non sarebbe male

Anonimo ha detto...

Chris in realtà c'era un bel clima,di fiducia per il prossimo anno (Mancini è stato il più applaudito dopo Zanetti). Bella anche la presentazione, è stato bello rivedere alcuni giocatori della squadra vincitrice della nostra prima Coppa Uefa. Purtroppo nessuno dietro le quinte...:(.
p.s. Karlito mio figlio si è fatto firmare la nuova maglietta (veramente bella) anche da Carrizo, devo preoccuparmi ?

Anonimo ha detto...

Vedendo i giocatori con la nuova maglia mi domandavo quanti la indosseranno il prossimo anno ?

Avvocheto ha detto...

Complimenti ad Al ed a Pizzi per il resoconto sull'europeo u. 17!

luciano ha detto...

Se riesco ora mando un post di fortuna, tanto per interrompere la pesantezza di questo.
Ho incontrato, di sfuggita il Casi: mi ha detto che non ci sono novità sul suo contratto. l'ho pregato di tenermi informato perché sul blog siamo in ansia (anche se l'ev. rinnovo sarà pubblicizzato subito dai media.
Lunedì ho visto una bella amichevole dei berretti contro una squadra bulgara. Buona prestazione dei nostri, anche se ilt est none ra granché probante.
La berretti giocherà il Dossena, prova interessante per i nostri che aspirano al passaggio in primavera, visto che incontreranno Primavera attuali. Forse vedremo anche qualche nuovo arrivo (ad esempio potrebbe esserci Radaelli, di ritorno dal Team Ticino).
Ieri interessante partitella dei 2001 con 5 provini arrivati dall'Accademia Como.
Importantissimo il torneo che inizierà sabato a Lodi con gli squadroni di cui ho detto. Spero sabato di passare lì la giornata visto che giocheremo due incontri, mattina e pomeriggio, e che saranno di scena anche Real e MU, tra gli altri.
A proposito di U17: vorrei il centravanti della Francia, ma mi dicono che è del PSG...
per i 99 fino ad ora confermati ufficialmente, come anticipato, gli arrivi di Gallina, Ryan, Zinho, Emmers e dell'attaccante sloveno, di cui non ricordo il nome. Da confermare i centrocampisti ghanese e croato e l'altro giocatore slovacco.
Per i 2001 mi piacerebbe che a Lodi ci fossero i due nuovi centrali difensivi, Duse e l'attaccante barese (sempre che si possano schierare prestiti). Anche perché Vergani è stato definitivamente aggregato ai 2000 e Sakho sale e scende, ma domenica penso che sarà a Roma per il delicato match con la Lazio.
Sempre sui 2001 in allenamento visto in grande progresso tecnico Sironi che a questo punto, con il fisico che ha (1.92) potrebbe anche riservarci delle sorprese, in prospettiva.

Karlito ha detto...

@ :D Riccardo

Non devi preoccuparti, tranquillo, immagino sia piccolo, lascia che si goda la sua beata innocenza--- ;)

Gimon24 ha detto...

Ciao a tutti!

Online il post di Luciano Da Vite che compie alcune riflessioni sul post Genoa-Inter, soprattutto in prospettiva della prossima stagione nerazzurra.
Tutti vogliamo e speriamo che sia migliore.
Non sarà così semplice, però.

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