Inter 2015-16: le pagelle di un eretico

Come avevo anticipato, provo a compilare le pagelle (con voti e giudizi) relative al rendimento dei giocatori di prima squadra nella stagione appena conclusa.

Prima però, a costo di ripetermi continuamente, alcune premesse:

·         nel calcio non esistono verità assolute

·         un tifoso (come me) può anche azzeccare una valutazione rispetto ad un professionista, ma il professionista resta infinitamente più credibile

·         in molte situazioni è difficile valutare il rendimento di un singolo prescindendo dall'organizzazione del reparto e spesso addirittura dell'intero complesso

·         anche il giudizio sui singoli risente della interpretazione che chi lo pronuncia ha del calcio. Io prediligo il calcio pratico ed efficace rispetto ad altri (quasi tutti) che si esaltano per il bel giuoco.

Per farmi capire con un esempio pratico che non ci coinvolge, tra Pjanic e Nainggolan, scelgo tutta la vita Nainggolan. Se devo giocare in Italia. Magari in Portogallo farei una scelta diversa.

Veniamo allora alle valutazioni.

Handanovič: a mio parere ha disputato una delle stagioni più positive. Per l’intero girone d'andata è stato determinante nel difendere risultati striminziti che abbiamo conquistato faticosamente. Forse, come per tutto il reparto, ha inciso anche la buona organizzazione difensiva che per misteriosi motivi è poi saltata (9 gol subiti nelle prime 16 partite, contro 29 nelle ultime 22 con una media rispettivamente di 0,55 per il primo periodo, di 1,32 per l'ultimo: quasi il triplo).

Personalmente ritengo che tra le cause determinanti del fenomeno ci sia stata la ricerca degli...equilibri più avanzati.

Il Mancio si è reso conto che non si poteva puntare ad un'intera stagione di vertice speculando sul golletto e ha avvertito la necessità di rischiare di più.

Naturalmente la mia è solo un'opinione, in parte confortata dai dati sulle segnature:

1,26 gol a partita sino al match col Genoa.

1,78 nei rimanenti.

Tornando alla stagione di Handa, secondo me tra i pali si è confermato fortissimo.

I suoi limiti mi sono parsi una certa riluttanza nelle uscite alte e una propensione a non trattenere palle relativamente insidiose.

Globalmente per me resta un portiere di assoluto affidamento, che forse per motivi finanziari e di ambizione personale dovremo perdere.

Tra i nomi che si fanno per sostituirlo preferisco Sportiello, poi Sirigu, ma non scarterei l'ipotesi di un dualismo (iniziale) tra Radu e un buon portiere di esperienza.

Voto al campionato di Handa 6/7

D'Ambrosio: venti partite da titolare in campionato sono un discreto biglietto da visita. Nella stagione secondo me ha confermato alcuni limiti ma ha fatto registrare buoni progressi e complessivamente, con Nagatomo è risultato l'esterno basso più affidabile. Potente, grintoso, in possesso di buona corsa e continuità di concentrazione, soffre gli avversari dotati di scatto e in fase offensiva non dispone di piedi educati.

Ha imparato a giocare anche da centrale ed è una risorsa in più nel caso si debba passare, per motivi contingenti, alla difesa a tre.

Secondo me può stare benissimo nella rosa di una squadra ambiziosa. Magari come alternativa a un giocatore più completo (mi piacerebbero Widmer, Vrsaljko o Bruno Peres, poi se arrivasse uno di questi, se la giocherebbero).

Non ripeterei un esperimento in stile Montoya, prendendo all'estero un bel giocatorino elegante e inconsistente.

Voto alla stagione: 6

Santon: stagione deludente, non ne conosciamo i motivi, ma nelle rare apparizioni non ha convinto. Non sembra progredito rispetto al passato, soprattutto nella fase difensiva.

Evanescente, troppo monocorde, quando assume iniziative offensive. Non credo abbia possibilità di rimanere.

Voto alla stagione: insufficiente

Miranda: siamo di fronte a uno dei pochi campioni compresi nella nostra rosa. Il brasiliano ha mostrato grandi doti tecniche, senso della posizione, tempismo, capacità di organizzare la difesa, discreta attitudine nell'avviare la transizione.

Perfetto nel girone d'andata, quando la difesa era meglio protetta, ha poi mostrato qualche limite sul piano dello scatto e della potenza: forse sono questi i motivi per cui l'Atletico lo ha ceduto.

Tuttavia si deve considerare il fatto che se avesse anche queste qualità sarebbe...Beckenbauer.

In ogni caso la sua stagione è stata molto positiva e immaginare una nuova annata senza di lui sarebbe piuttosto arduo.

Voto alla stagione: 7+

Murillo: inizio strepitoso, poi una caduta verticale. Giocatore rapidissimo, potente, esplosivo, sembra non possedere capacità di concentrazione continua e soprattutto intelligenza tattica. È relativamente giovane e soprattutto alla prima stagione in un campionato come quello italiano, esigente nelle strategie difensive.

Ha quindi dei margini di miglioramento importanti che potrebbero sconsigliarne la cessione, anche in presenza di un buon risultato finanziario.

Si parla di Bruma: non lo conosco abbastanza, ma in ogni caso il trapianto nel nostro campionato presenta sempre dei rischi.

Lui e JJ sono giocatori istintivi. Uno dei due andrebbe forse sostituito con qualcuno che abbini potenza e razionalità.

Benatia potrebbe essere l'ideale, ma costa decisamente troppo, temo.

Voto alla stagione: 6+

JJ: meno rapido ed esplosivo rispetto a Murillo, ma più potente, il brasiliano ha le stesse difficoltà del compagno di reparto per quanto concerne concentrazione e intelligenza tattica, anche se in questa stagione, rispetto al passato ha mostrato maggior capacità di controllare i comportamenti istintivi.

Non è amato dalla maggior parte dei tifosi anche se so con certezza che in tempi recenti è stato richiesto dalla Roma e dal Liverpool, non dalla Scafatese, con tutto il rispetto. Secondo me può restare benissimo in rosa anche per la sua duttilità (in caso di necessità può giocare anche da esterno, inoltre è l'unico mancino puro tra i centrali attuali). Naturalmente, potendo scegliere meglio sacrificare lui che Murillo anche se il colombiano garantirebbe introiti maggiori.

Nel complesso la sua stagione la considero quasi sufficiente. 6-

Nagatomo: è un giocatore che divide i tifosi. Chi lo considera impresentabile a certi livelli e chi invece lo ritiene un giocatore di buona qualità.

Sicuramente dal punto di vista offensivo è uno dei migliori esterni bassi (in...tutti i sensi) del nostro campionato. In fase difensiva lascia molto a desiderare, più per questioni di struttura fisica che per intelligenza tattica.

Da quest'ultimo punto di vista a mio parere è molto migliorato, perché gli ho visto fare ottime diagonali. Per conto mio è un giocatore che in rosa ci può stare, soprattutto se il nuovo arrivato, Erkin, si dimostrerà giocatore affidabile e completo.

Voto alla stagione: 6

Telles: a differenza di Santon, per esempio, ha avuto le sue chances e non le ha sfruttate molto bene. Abbastanza positivo l'avvio di stagione, quando in una squadra più solida e compatta ha saputo evidenziare facilità di corsa e attitudine al dialogo costruttivo.

Nella fase difensiva invece ha sempre mostrato lacune importanti, che di sicuro hanno pesato maggiormente quando la squadra ha perso equilibrio.

Magari fra un paio d'anni potrebbe diventare un giocatore completo e importante.

Purtroppo l'Inter non sembra società che possa fare scommesse finanziarie proiettate sul futuro.

Voto alla stagione: 5+

Medel: giocatore inviso agli esteti, per le sue movenze sgraziate e perché non indulge alla ricerca di colpi raffinati, è invece molto apprezzato dagli allenatori e dai compagni, per le sue doti di combattente inesauribile che gli consentono di essere sempre presente in fase di interdizione, portando aiuto anche ai compagni del reparto e della difesa.

Certamente non lo si può considerare un play arretrato, per la ruvidezza di piede e per scarsa inventiva e non è neppure un centrocampista incursore.

Questi limiti fanno sì che, aldilà del rendimento concreto, una squadra davvero ambiziosa debba aspirare a qualcosa di meglio, almeno come titolarità.

Però in questa Inter è stato fondamentale e ha disputato un campionato positivo.

Voto alla stagione: 6.5

Melo: altro giocatore poco apprezzato (eufemismo) dalla quasi totalità dei tifosi.

Quando è stata palese l'impossibilità di arrivare a Touré, il Mancio ha optato per lui in considerazione del basso costo e della sua esperienza e tempra di lottatore, per aggiungere personalità a una squadra molto carente.

Nella prima parte della stagione il rendimento del brasiliano è stato sufficiente, ma la svolta negativa è avvenuta nella partita con la Lazio, quando il suo comportamento impulsivo ha contribuito in modo determinante a interrompere un cammino in campionato fino a quel momento superiore alle previsioni.

Per un certo periodo il giocatore non si è più ripreso e solo nel finale di stagione è riuscito a infilare qualche prestazione discreta. La personalità non si discute, ma è anche soggetto a raptus agonistici inaccettabili. Tecnicamente secondo me non è inferiore ad altri, ma la sua potenza va a discapito della mobilità.

In un reparto in nessuno brilla per rapidità e considerando che qualche attaccante non è tempestivo nei rientri, è normale che la squadra subisca l'altrui dinamismo.

L'arrivo di Banega porrà qualche problema di organico, perché per un assemblaggio ottimale gli altri due centrocampisti dovrebbero essere un play basso abile nella transizione (l'ideale potrebbe essere Biglia, tra i nomi che si fanno) ma anche nella copertura e un incursore anch'egli valido in copertura. Dovesse partire Brozo, sarebbe indispensabile un altro arrivo di qualità, con le caratteristiche descritte.

La stagione di Felipe non è stata del tutto sufficiente (5.5), ma d'altra parte va considerato il fatto che i 5 arrivi importanti (i due centrali, Melo e Brozo, Perišić – a fronte, non dimentichiamolo delle partenze di Kovacic, Hernanes e Shaqiri) sono state le novità determinanti per conquistare 12 punti in più e scalare 4 posizioni di classifica.

Brozović: giocatore di indubbie qualità tecniche e agonistiche come dimostrano le richieste pervenute per lui anche da squadre importanti a livello europeo.

Sicuramente è l'elemento più dinamico del nostro centro campo, sa scambiare sul breve, è ottimo nella conduzione della palla e sa inserirsi negli spazi per andare al tiro.

Nella stagione è cresciuto molto e senza dubbio ha ampi margini di miglioramento, soprattutto sul piano della continuità.

Non è ancora un leader e secondo me a fianco di un compagno dotato di carisma e di fosforo calcistico potrebbe fare il salto decisivo.

Nell'ottica dell'autofinanziamento potrebbe anche partire, ma sarebbe una decisione dolorosissima.

Voto alla stagione: 7

Kondogbia: giocatore molto discusso (stiamo parlando sempre di tifosi). Ho sentito su di lui sia giudizi durissimi sia considerazioni positive. Sui primi ha inciso l'elevato prezzo d'acquisto che ha suscitato grandi aspettative. Invece è apparso subito chiaro che il giocatore non era pronto per fare subito la differenza nel campionato italiano.

Presenta evidenti lacune (si spera emendabili) e doti importanti in prospettiva.

È forte nei contrasti, ma una volta superato o tagliato fuori dalla manovra fatica a recuperare. Straordinario nella conduzione della palla e potente nella progressione, non è né un costruttore di gioco né un incursore, poiché il tiro sembra proprio uno dei suoi punti deboli.

L'assemblaggio del centro campo sarà il problema chiave della prossima stagione. Se davvero Banega giocherà da play alto, si dovrà capire se lo farà in un 4231 o in un  4312. le caratteristiche richieste ai compagni di reparto (ma anche agli altri giocatori offensivi) dipenderanno molto da quello.

Kondo in ogni caso resterà e cercherà di affinare ancor più le sue doti, grazie all'ambientamento completato (già nell'ultima parte del campionato, per esempio, lo si è visto sveltire la sua manovra con aperture di prima efficaci)

Voto alla stagione: 6+

Palacio: l'ultimo campionato ha confermato sia le sue indiscutibili doti tecniche e l'intelligenza calcistica fuori dal comune, sia, purtroppo, l'irreversibile calo atletico.

Giocatore generosissimo, si spende molto in fase di recupero e nello stesso tempo si propone in un ampio fronte offensivo senza dare punti di riferimento.

Tuttavia gli mancano ormai lo spunto e la potenza decisivi per affermarsi come realizzatore.

Non gli si può più chiedere continuità, ma è in grado di risultare   ancora prezioso con un utilizzo mirato e parziale.

Rendimento in stagione: 6+

Biabiany: il francese è cresciuto molto dai tempi delle nostre giovanili, ma anche dalle prime apparizioni fra i titolari. È tra i più veloci giocatori del campionato e sa coprire per intero la fascia laterale. Ogni tanto gli riesce anche qualche colpo o giocata importante, ma la qualità tecnica non è certo la sua dote migliore. Dovrebbe restare in rosa per la legge del 4+4, ma anche perché in certe situazioni le sue caratteristiche possono essere utili.

Stagione a mio parere migliore di quanto ci si attendesse, gli darei un 5.5

Perišić: dopo un inizio di stagione un po’ in sordina l’esterno croato si è imposto alla grande, fino a costituire un tassello indiscutibile nel processo di costruzione di una nuova grande squadra.

Dotato di una progressione incontenibile, può partire da lontano in modo tale da assicurare copertura nella fascia di competenza, per poi presentarsi pericolosissimo in avanti, dove è in grado di raggiungere il fondo con facilità, per il cross o il tocco all’indietro sul primo palo, ma anche di tagliare lui stesso per andare a concludere.

Il suo apporto è stato determinate e potrebbe crescere ulteriormente quando la squadra verrà completata e ci saranno più alternative per le sue giocate.

Voto all’annata: 7+

Icardi: si è confermato bomber di valore assoluto anche in una situazione di obiettiva difficoltà della nostra manovra offensiva, come mostrano le cifre relative ai gol segnati dalla squadra. Spesso Maurito è stato l’unico terminale credibile dell’azione offensiva e questo naturalmente lo ha costretto a subire “attenzioni” raddoppiate o triplicate da parte dei difensori avversari. Nel corso dell’annata a imparato anche a muoversi, a uscire dall’area per cercare gli spazi e per far entrare qualche compagno: situazione realizzatasi raramente non per colpa sua. Non è la punta dalla quale puoi aspettarti l’invenzione vincente (come accade per Higuain o anche per Morata) ma è un finalizzatore spietato. In qualche modo l’azione d’attacco deve tener contro delle sue caratteristiche, nel ben e nel male. Costituisce un altro sicuro tassello del futuro, auspicabile, squadrone.

Voto alla stagione: 7.5

Ljajić: temevo di essere prevenuto nei suoi confronti invece le mie previsioni si sono purtroppo rivelate abbastanza corrette. Giocatore fragile forse caratterialmente prima, che però troppo raramente sortiscono l’effetto desiderato ancora che atleticamente, possiede sicuramente dei buoni colpi.

Al momento non mi sembra da grande squadra, non so in futuro. Per potersi affermare da noi, considerato il modesto contributo dinamico e agonistico, avrebbe dovuto prodursi in almeno 3-4 giocate decisive per partita, ma anche in questo caso la squadra lo avrebbe sofferto, perché già in altri elementi era carente di ritmo e intensità.

Complessivamente non considero sufficiente la sua annata.

Jovetić: in linea generale il giudizio è simile a quello su Ljajić, anche se Jojo è un giocatore ancora più prettamente offensivo. Secondo me il Montenegrino ha colpi più importanti di Ljajić e può essere più decisivo negli ultimi 20 metri, come ha dimostrato nelle prime partite e con un piccolo risveglio proprio nel finale. Tuttavia anche lui va supportato dal resto della squadra e questa situazione può diventare conveniente se tutti gli altri sanno esprimere grande ritmo e intensità e se non ci sono altri giocatori con quelle caratteristiche. È un peccato perché sicuramente tra i nostri è l’uomo con maggior fantasia e imprevedibilità. Tuttavia dal mio punto di vista, se non fosse un bagno di sangue finanziario, lo cederei, per prendere al suo posto un giocatore più concreto e senza i suoi problemi, anche di fragilità fisica.

Voto alla stagione: 5+

Mancini: mi sono espresso già più volte sul mister: per me tutto considerato ha fatto bene. Forse si poteva fare anche qualcosa in più, questo è sempre possibile. Di certo si poteva fare parecchio in meno. Sono per la sua conferma senza se e senza ma. Se mai ne riparleremo alla fine del prossimo anno.

Voto alla stagione 6.5

*(eretico soprattutto per i voti di sufficienza o quasi elargiti a D’Ambrosio, Naga, JJ, Melo, Biabiany)

Luciano Da Vite

Nella foto (Inter.it): la formazione scesa in campo al ritorno col Napoli. Una delle prestazioni più convincenti dell'Inter di quest'anno.