lunedì 4 luglio 2016

201

L'anno della speranza




Si riparte, con un elenco dei convocati che sarà molto lontano da quello dei componenti la rosa al termine del mercato.

Per altro allo stato è difficilissimo prevedere quali movimenti, in entrata e in uscita si concretizzeranno e dunque non si possono fare previsioni sulla forza effettiva del gruppo che affronterà la prossima stagione.

Per ora possiamo dire che sono arrivati Erkin, Banega e Ansaldi e che non è partito nessuno, anche se un paio di giocatori dello scorso campionato non sono stati riscattati e hanno fatto ritorno al mittente (Telles, Ljajić).

Difficile orientarsi nel panorama delle voci che si susseguono: alcune sono messe in circolazione da procuratori interessati a far pubblicità ai propri assistiti, altre sono invenzioni delle PI finalizzate a creare attesa nei tifosi per poi criticare i “fallimenti” della dirigenza.

Altri ancora nascono dalla necessità degli operatori mediatici di raccontare qualcosa ogni giorno, se del caso inventando trattative mai esistite, ma considerate (da loro) teoricamente possibili.

Poi ci sono le dichiarazioni della proprietà, da interpretare: “prenderemo giocatori forti e giovani”.

Prese alla lettera, queste dichiarazioni escluderebbero trattative per Garay (30 anni), Vermaelen (30) e persino Candreva (29).

C'è poi Witsel (27) che sembra tramontato ma sarebbe in una posizione anagrafica intermedia.

Sarebbero profili ottimi, invece, sempre in relazione a quelle dichiarazioni, G Jesus, Berardi, Bernardeschi, Joao Mario e la new entry Tielemans.

Ma, naturalmente, anche le la dichiarazione di intenti fosse da prendere alla lettera, esiste sempre la possibilità di compromessi, magari per accontentare il mister che probabilmente vorrebbe giocatori in grado di dare subito il meglio.

Tutti parlano della necessità di lanciare i giovani, ma poi quando ti chiedono di vincere o fare molto bene, non esiste allenatore che punti su scommesse avveniristiche, a meno che non si tratti di giocatori che il mister personalmente ritiene già pronti.

Un compromesso possibile sarebbe quello di prendere un paio di giovani top e un paio di ottimi giocatori d'esperienza, soprattutto in alcuni ruoli e in relazione alle possibili uscite.

Un amico del blog si chiedeva, viste le difficoltà, se è proprio necessario andare a svenarsi per un giovane italiano, viste le difficoltà frapposte dai poteri costituiti.

Secondo me l'idea, pubblicizzata dalla proprietà, di mirare a un top giovane italiano e a un top giovane internazionale sarebbe non solo efficace tecnicamente, ma significativa sotto il profilo d'immagine ed esprimerebbe la volontà da un lato di non rassegnarsi alla supremazia para-legale dei poteri calcistici forti, in Italia; dall'altro indicherebbe addirittura l'intenzione di competere alla pari con i grandi club internazionali.

Un successo, in entrambi questi settori, segnerebbe l'avvio di un processo davvero rivoluzionario.

Darebbe entusiasmo ai tifosi.

Comincerebbe a infliggere un primo duro colpo ai poteri del palazzo.

Manderebbe un messaggio di serietà di intenzioni che non potrebbe venir ignorato anche in futuro, cioè in altre trattative, da procuratori di giocatori importanti e degli stessi atleti.

Il messaggio, per tutti sarebbe questo: ora ci sono sia i soldi sia l'intenzione di fare sul serio, lottando alla pari con chiunque, per conseguire obiettivi tornati ad essere ambiziosissimi.

Naturalmente per far questo i nomi dei due acquisti top dovrebbero essere Berardi (primo smacco per la juve dopo anni di prepotere) e G Jesus, che non so se sia il giovane più forte, ma di certo è il giovane più inseguito dai grandi club.

Le alternative, su livelli però inizialmente diversi, potrebbero essere Bernardeschi e Tielemans.

I Della Valle per altro hanno imparato a loro spese ai tempi di Moggiopoli, che cosa vuol dire mettersi contro la juve, tanto che in modo tempestivo   hanno fatto rapidamente retromarcia e si sono salvati...diciamo con molta fortuna, dalla retrocessione.

Da allora l'acquiescenza al potere non è mai stata messa in discussione (dal caso Luca Toni – e per fortuna, perché poi è arrivato Ibra - fino al più recente episodio Salah).

Ho avuto la fortuna di poter seguire dal vivo e da vicino Bernardeschi e devo dire che sinceramente mi ha molto colpito.

Poi ho espresso questa mia impressione a un tecnico che lavora per le nazionali.

Mi ha risposto che Berardi vale due Bernardeschi.

Posso aver sbagliato io (più probabile), anche se pure io preferirei Berardi; ma può aver sbagliato lui.

Nel calcio sbagliano tutti.

Mi piacerebbe sapere ad esempio, tra gli amici del blog, ma anche fra giornalisti e tecnici, chi, ai tempi del Bari di Ventura, potendo scegliere avrebbe optato per Bonucci e non per Ranocchia...

Poi ripeto, molto dipende dal ruolo di chi si esprime.

Da tifoso sceglierei Tielemans rispetto a Witsel; da allenatore... licenziabile nell'immediato, Witsel. Per esempio.

Ma personalmente, fossi un magnate cinese e volessi mandare un messaggio inequivocabile all'Italia e al mondo farei qualunque sforzo per arrivare ai due giocatori anche pubblicitariamente più significativi: G. Jesus e Berardi.

Non considero Pjaca perché ormai sembra fuori dalla nostra orbita (e se davvero va al Napoli e il Napoli non cede Higuain ne vedremo delle belle, perché gli esterni con le sue caratteristiche, come sappiamo sono fondamentali per l’argentino e per il tipo di gioco praticato da Sarri).

Terminata la parte dedicata ai sogni, torniamo a parlare della realtà, cioè della nostra rosa attuale, anzi dei convocati per il raduno che, come dicevamo, non costituiscono la rosa perché molti dei migliori sono a riposarsi dalle fatiche dell'europeo o della Copa America e alcuni aggregati verranno ceduti o ritorneranno nelle fila delle giovanili.

Qualche sorpresa comunque le convocazioni l'hanno riservata.

Anzitutto c'è la presenza di un solo '99, Pinamonti.
Questo non era in discussione, ma io pensavo che avrebbe potuto esserci almeno anche Zinho.

Tra gli ex Primavera mi ha sorpreso la mancata convocazione di Gravillon (mentre c'è Senna: il belga ha un anno in più e maggior esperienza. Poi forse ha giocato la necessità di disporre di un ricambio di ruolo per reparto, tra i centrali è già presente Della Giovanna e Senna stesso oltre che esterno mancino, può giocare da centrale).

Altra sorpresa l'assenza di Baldini: probabilmente il giocatore è già in fase avanzata di trattativa per la cessione temporanea.

Piacevole la novità Di Gennaro (mentre Bardi è stato nuovamente ceduto in prestito al Frosinone).

DiGe è rientrato a fine campionato scorso dall'ennesimo grave infortunio, probabilmente si preferisce fargli ritrovare la miglior condizione seguendolo da vicino, prima di deciderne la destinazione eventuale.

Interessante infine la presenza di Yao e Bessa. Credo che nessuno dei due resterà (se non eventualmente per motivi di ordine... burocratico.

Però entrambi hanno fatto molto bene in serie B e tutto sommato al Mancio non dovrebbe dispiacere verificare da vicino i progressi compiuti, anche se non in termini di prospettiva immediata.

Infine non posso che essere entusiasta di due rientri in società molto importanti: Samuel e ora anche Matteoli.

Sul Muro è inutile dilungarsi, ma Matteoli è un arrivo di notevole spessore.

Ha fatto molto bene (considerando le risorse disponibili) per 15 anni come responsabile del settore giovanile sardo e lo scorso anno ha contribuito in modo determinante al rilancio del settore giovanile del Como, davvero di nuovo in spolvero, dopo un lungo periodo di mediocrità.

Chissà che dietro l'arrivo del 2001 Fonseca, scippato si dice al Milan all'ultimo momento, non ci sia anche il suo contributo, oltre a quello, naturalmente, di Giavardi e Samaden.

Questi movimenti comunque lasciano credere che ci sia davvero l'intenzione di potenziare anche il settore, soprattutto dal punto di vista finanziario, perché sul piano della competenza tecnica e delle capacità manageriali c'è ben poco da migliorare.

Intanto restiamo in attesa, con molta curiosità, dell'ufficializzazione dei nuovi ruoli tecnici, e di altri annunci di nuovi arrivi, che certo non mancheranno, sempre in relazione a un settore giovanile che deve confermarsi come il più forte d'Italia e uno tra i primi in Europa.

Luciano Da Vite



Nella foto (Inter.it): Roberto Mancini insieme a Erick Thohir e Zhang Jindong.

201 commenti:

«Meno recenti   ‹Vecchi   201 – 201 di 201   Nuovi›   Più recenti»
Guido ha detto...

Online il nuovo (e bellissimo, aggiungo) post di Luciano.

«Meno recenti ‹Vecchi   201 – 201 di 201   Nuovi› Più recenti»